Visura catastale delle parti comuni nel condominio: è possibile farla?

Hai bisogno di sapere se sia possibile richiedere una visura catastale relativa alle parti comuni del condominio? Scopri la risposta che cerchi nel nostro articolo.

INDICE:

Cos’è la visura catastale e a cosa serve?

La visura catastale, rilasciata dal Catasto, individua la precisa ubicazione di un immobile che si trova in Italia. Si tratta di un documento che fornisce indicazioni importanti soprattutto nei seguenti casi:

• trattative preliminari di compravendita immobiliare,
• calcolo dell’ICI o dichiarazione dei redditi,
• ricerca immobiliare per acquisto o locazione,
• ricerca di immobili nel territorio nazionale,
• integrare una visura ipotecaria.

Quali sono le parti comuni nel condominio?

Gli spazi comuni all’interno del condominio si riferiscono alle parti di edificio la cui proprietà è condivisa tra tutti i condomini, a meno che non sia stato indicato diversamente durante la fase di acquisto dell’abitazione. Secondo l’art. 1117 del Codice civile, inoltre, sono considerate comuni tutte quelle parti necessarie all’uso e alla funzionalità dei servizi condivisi, come le scale, il cortile, il tetto ecc.

Lei parti comuni si suddividono in tre categorie:

• parti che formano la struttura dell’immobile;
• locali accessori utilizzati per il servizio generale dell’edificio;
• opere finalizzate a servizi di uso e godimento condiviso.

Le parti comuni condominiali presentano due caratteristiche essenziali: l’irrinunciabilità e l’indivisibilità. Non è possibile, infatti, rinunciare ai diritti sui beni comuni, così come sottrarsi all’obbligo di contribuire alle spese richieste. Per quanto concerne l’indivisibilità, invece, può essere derogata soltanto con il consenso unanime di tutti i condomini, sempre che si dimostri che la divisione del bene non causa una diminuzione della sua funzionalità.

La visura catastale elenco immobili è un documento che riporta l’elenco di tutte le unità immobiliari (abitazioni, uffici, locali commerciali, cantine, garage) presenti all’interno di un fabbricato. È utile per identificare tutte le unità presenti in un fabbricato qualora si conoscano gli identificativi catastali relativi all’immobile in questione. Nello specifico, questo elaborato elenca i dati catastali, la superficie, i vani e la rendita catastale.

Come si disciplina l’uso delle parti comuni condominiali?

L’uso delle parti comuni è disciplinato dal codice (art. 1102 c.c), secondo il quale il condomino ha la facoltà non solo di utilizzare le parti comuni ma anche di apportare delle modifiche, purché avvengano nel rispetto delle norme urbanistiche e del decoro dell’edificio. La condizione fondamentale è che non si alteri la destinazione delle parti comuni e anche l’uso per gli altri condomini.

Si possono apportare delle modifiche alle parti comuni soltanto in seguito deliberata dall’assemblea condominiale con una maggioranza qualificata di 4/5 delle quote. Le innovazioni alle parti comuni, previste dall’art. 1120 c.c., possono essere finalizzate ad operazioni come l’abbattimento delle barriere architettoniche, il miglioramento della sicurezza delle aree condominiali, la realizzazione di parcheggi condominiali e di impianti di produzione energia a servizio del condominio.