VIES, VAT Information Exchange System

VIES, VAT Information Exchange System

Tutti i soggetti che effettuano operazioni intracomunitarie, sono tenuti all’iscrizione nel registro VIES, Vat Information Exchange System. L’obbligo è riservato ai soggetti che esercitano attività di impresa, ditte individuali ed imprese. Esaminiamo le modalità di iscrizione, di cancellazione ed esclusione.

L’attività di impresa non è ormai più limitata ai confini nazionali. Gli imprenditori sono sempre spinti verso la apertura di nuovi mercati. Ma consolidare la propria attività in un mercato europeo richiede tempo, strategie, ricerca di clienti e di partner. Il primo step è amministrativo. Occorre infatti provvedere a darne comunicazione alla Agenzia delle Entrate. La comunicazione può essere effettuata nella dichiarazione di inizio attività o anche successivamente. L’iscrizione è gratuita e non comporta alcun costo per l’impresa. La Agenzia delle Entrate lo ha confermato con il comunicato stampa del 9 gennaio 2015. Pertanto, diffidate delle società che offrono il servizio a pagamento.

Per approfondire la differenza tra partita iva comunitarie e VIES, leggi il nostro articolo.

VIES, Vat Information Exchange System

Il registro delle partite iva europee contiene tutti i soggetti che svolgono operazioni intracomunitarie. E’ una banca dati elettronica alla quale contribuiscono tutte le amministrazioni nazionali degli Stati membri. L’archivio viene infatti aggiornato costantemente e le informazioni presenti sono verificabili in tutti gli Stati della Unione Europea.

La Commissione Europea ha realizzato una piattaforma online per la verifica delle partite iva comunitarie. La verifica avviene in tempo reale e l’esito viene visualizzato in pochi secondi. E’ sufficiente indicare lo stato membro dell’impresa da verificare ed il numero di partita iva comunitaria. Il sistema verifica la valida iscrizione o meno all’archivio VIES, la corretta denominazione e l’indirizzo della sede legale.

Come fare l’iscrizione all’archivio VIES

L’impresa può richiedere l’iscrizione all’archivio al momento della dichiarazione di inizio attività. Qualora non si abbia provveduto, nessun problema. Presumibilmente, al momento dell’inizio dell’attività non si prevedeva di svolgere una attività di impresa al di fuori dei confini nazionali. L’evoluzione del mercato e la ricerca di nuovi clienti può portare l’impresa a maturare questa necessità in un secondo step.

La Agenzia delle Entrate ha infatti previsto che la opzione possa essere effettuata anche in seguito. Come? La comunicazione può essere fatta per via telematica direttamente dall’impresa o tramite i soggetti incaricati (art. 3 del DPR 322/1998). Nel quadro I dei modelli AA7 (imprese) e AA9 (autonomi e liberi professionisti), l’opzione deve essere espressa nella sezione “Operazioni Intracomunitarie”. Gli enti non commerciali non soggetti passivi di imposta devono selezionare la casella C del quadro A del modello AA7.

Scarica il modello AA7 di variazione dati iva:

Controlli sulle partite iva comunitarie della Agenzia delle Entrate

Con il provvedimento prot. n. 110418 del 12 giugno 2017 la Agenzia ha definito le modalità in cui si svolgeranno i controlli sui soggetti iscritti all’archivio VIES. Saranno controlli periodici che il Fisco italiano metterà in atto per analizzare l’esattezza e completezza dei dati forniti. I controlli verranno svolti applicando criteri di valutazione del rischio per individuare i soggetti privi dei requisiti o l’eventuale rischio di frodi all’IVA.

I controlli del Fisco saranno orientati verso:

  • titolare della ditta individuale, legale rappresentante, soci ed amministratori
  • attività operativa, finanziaria e gestionale dell’impresa
  • omissioni e/o errori negli adempimenti fiscali
  • collegamento dell’impresa con soggetti coinvolti in fenomeni di elusione, evasione o frode ai fini IVA
  • operazioni intracomunitarie effettuate mediante il modello Intrastat

Modalità di cancellazione ed esclusione dal registro VIES

L’esclusione dall’archivio VIES può essere operata anche d’ufficio. Infatti la Agenzia delle Entrate può disporre  l’esclusione dell’impresa dall’archivio VIES (provvedimento n. 110418/2017). Pertanto, se il soggetto ha effettuato delle operazioni intracomunitarie con una frode accertata dell’IVA, la Agenzia provvederà alla esclusione.

Un altro caso di esclusione riguarda la presentazione dei modelli riepilogativi delle operazioni intracomunitarie. Se il soggetto, ditta individuale o impresa, non ha presentato alcun riepilogo per 4 trimestri consecutivi, la ADE lo escluderà dall’archivio VIES.

L’impresa può richiedere la propria cancellazione dall’archivio VIES. Le modalità sono le medesime della iscrizione. Direttamente o indirettamente tramite i soggetti abilitati. La modulistica riservata alle imprese è il modello AA7. Autonomi e liberi professionisti dovranno utilizzare il modello AA9.

Fonte: Agenzia delle Entrate
 

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Ho conseguito la laurea in Economia e Gestione Aziendale e da sei anni mi occupo di digital marketing. Sono responsabile del blog SmartFocus e gestisco i canali social di VisureItalia® curando i rapporti con la community dei lettori. Ogni giorno mi informo su nuove normative in campo fiscale, tributario o economico e mi piace condividere le mie conoscenze con i nostri lettori.

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