Valutazioni immobiliari , al via la riforma dei dati OMI dell’Agenzia delle Entrate

I dati sulle compravendite e locazioni sono custoditi nella banca dati dell’Agenzia delle Entrate e resi disponibili tramite l’OMI, Osservatorio del Mercato Immobiliare. I dati, aggiornati semestralmente e suddivisi per territorio provinciale e comunale e per tipologia di immobile (residenziale, commerciale, terziario) consentono di disporre di un dato di riferimento per le valutazioni immobiliari.

I grandi operatori del settore, principalmente il sistema bancario, premono per una revisione del sistema delle valutazioni immobiliari ed un adeguamento agli standard comunitari ed internazionali utilizzati nel mercato immobiliare. E’ quanto ha sostenuto di recente Roberto Busso, presidente del Comitato Valutazioni Immobiliari di Assoimmobiliare che a breve, insieme con ABI, Associazione Bancaria Italiana parteciperà ad una serie di incontri con l’Agenzia delle Entrate per ridisegnare il sistema di acquisizione ed elaborazione dei dati.

La banca dati per le valutazioni immobiliari

L’Agenzia delle Entrate cura l’acquisizione dei dati relativi al mercato immobiliare a seguito della trascrizione degli atti di trasferimento di diritti reali sugli immobili (compravendita, donazione, usucapione), delle ipoteche e delle trascrizioni ed iscrizioni pregiudizievoli, delle dichiarazioni di successione, dei contratti di locazione. I dati sono ricercabili per provincia e comune e, all’interno del territorio comunale, è possibile precisare ulteriormente la ricerca individuando la zona (periferica, semi centrale, centrale, centro storico ..) nella quale è ubicato l’immobile di interesse. Una volta individuata la zona, è necessario precisare la destinazione dell’immobile scegliendo tra residenziale, commerciale, terziaria o produttiva. I dati sui valori immobiliari, divisi per compravendita o locazione, sono indicati come valore medio al metro quadro, distinto in base alla tipologia di immobile: locale commerciale, ufficio, ville, abitazioni civili, abitazioni economiche, box auto etc.

La banca dati OMI costituisce ad oggi un riferimento per le valutazioni immobiliari pur con i limiti dettati dall’aggiornamento dei dati, ad oggi aggiornati ancora al secondo semestre 2015, con la suddivisione in zone o fasce, non sempre idonea rispetto ai valori di mercato immobiliare e con la semplificazione sulla tipologia di immobile che non tiene conto delle caratteristiche costruttive, dell’esposizione, delle finiture. Tutto ciò premesso, i dati OMI sono ad oggi un valido supporto per richiedere una stima immobiliare online.

In tale ottica, il direttore generale di Assoimmobiliare, Paolo Crisafi, ha sollecitato una revisione del sistema e, soprattutto, una specializzazione degli operatori nel settore dei servizi immobiliari e delle valutazioni immobiliari, resa indispensabile dalla necessità di adeguare gli standard italiani a quelli europei ed internazionali in modo da uniformare le metodologie e le procedure nelle valutazioni immobiliari e rendere così il mercato immobiliare italiano comparabile a quello di altri Paesi.

 © Riproduzione riservata