4 condizioni essenziali per l’usucapione dei beni in eredità

4 condizioni essenziali per l’usucapione dei beni in eredità

Come fare per reclamare e ottenere l’usucapione di un bene in eredità? Ecco 4 condizioni essenziali perché la richiesta sia valida.

È possibile reclamare la proprietà di un bene per usucapione anche se questo è ancora, di fatto, in comunione con altri coeredi? Secondo la Corte Costituzionale sì. In particolare, in caso di eredità indivisa il coerede può usucapire la quota degli altri eredi divenendo l’unico proprietario dell’immobile stesso. Ma come fare? Ecco le 4 condizioni essenziali per reclamare la proprietà di un immobile per usucapione in eredità condivisa.

1. Possesso prolungato

Il primo requisito è la durata del possesso. Nel caso di immobili in coeredità e quindi in proprietà condivisa, è necessario che l’erede che intenda usucapire abbia posseduto il bene stesso almeno per 20 anni.

2. Manifestazione della volontà di possesso

Durante il suddetto periodo, il coerede deve aver manifestato anche all’esterno la volontà inequivocabile di possedere il bene non come semplice “coerede”, ma come vero e proprio proprietario del bene, esercitando, dunque, sullo stesso, i diritti e le facoltà che tipicamente spettano per legge solo al proprietario.

Un esempio? Il coerede che abbia cambiato chiavi della serratura alla casa in comunione o che abbia recintato un terreno, spianandolo ed eseguendo lavori senza chiedere il consenso agli altri.

3. Godimento del bene inconciliabile

Altro requisito è che il coerede abbia goduto del bene, in questo caso un’immobile, in modo inconciliabile con la possibilità di godimento altrui. Cosa significa? Che il soggetto abbia escluso gli altri coeredi dall’uso dell’immobile, abitandolo e impedendo agli altri di usufruirne.

4. Riconoscibilità del possesso

Infine, il possesso del bene deve essere riconoscibile da parte degli altri coeredi. In sostanza, gi altri eredi devono essere a conoscenza della situazione di fatto e non devono aver mosso obiezioni o contestazioni di sorta. In pratica, essi devono essere rimasti inerti dinanzi al comportamento “prevaricatore” del loro coerede, disinteressandosi completamente del bene che hanno ereditato.

Lo svolgimento di trattative con gli altri coeredi per la vendita, da parte di costoro, dei diritti loro spettanti sulla comune eredità, possa ugualmente far decorrere i termini dell’usucapione in quanto non incompatibile con il possesso esclusivo del coerede possessore che non abbia ancora maturato l’usucapione.

Documenti utili: visura repertori cartacei Conservatoria

L’usucapione può condurre a situazioni complicate dal punto di vista legislativo, soprattutto in casi di eredità o di beni in coeredità.

Gli eredi di un bene immobiliare potrebbero necessitare di un accertamento giudiziario che riconosca il proprio diritto, ad esempio nel caso in cui si voglia vendere il bene stesso o reclamarne la proprietà per usucapione oppure contestare l’usucapione da parte di uno degli atri coeredi.

Che fare? In questi casi, è utile richiedere una visura repertori cartacei Conservatoria online. Visure Italia effettua una tipologia di ricerca a livello nazionale attraverso una fitta ed estesa rete di propri collaboratori presenti direttamente in tutte le Conservatorie in Italia. Il servizio fornisce l’elenco dettagliato di tutte le formalità trascritte o iscritte in Conservatoria nel periodo antecedente la data di meccanizzazione.

Di che tipo di ricerca si tratta? Negli Uffici di Pubblicità Immobiliare presso l’Agenzia del Territorio sono raccolti tutti gli atti notarili relativi ai trasferimenti di proprietà, ipoteche, gravami e pregiudizievoli. Il periodo antecedente la data di meccanizzazione, generalmente individuata in Italia nel 1979, è custodito all’interno degli archivi nei repertori cartacei che possono essere consultati solo in loco da esperti visuristi e non possono essere asportati o fotocopiati. Grazie alla visura repertori cartacei Conservatoria, è possible consultare anche queste tipologie di documenti.

Leggi anche -> Successione: che fare se gli eredi vogliono lo stesso bene?

 

Founder & CEO in VisureItalia®

Ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e un Master in Gestione ed Amministrazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici e religiosi. Dopo una lunga esperienza in ambito della gestione e messa a reddito di patrimoni immobiliari, nel 1999 ho intrapreso l’attività nel settore delle informazioni immobiliari, collaborando con i principali istituti di credito e gli enti di riscossione. Su SmartFocus aiuto i nostri lettori a capire quali problemi possono essere collegati con le attività di acquisto, vendita o locazione di un immobile.

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105 commenti per "4 condizioni essenziali per l’usucapione dei beni in eredità"

  • Giuseppe ha detto:

    Salve chiedo informazioni xké mio nonno a scritto testamento adesso e morto e mi a lasciato 2 pezzi di terra abbandonati Ke nn erano a suo nome ma io o pagato successione e adesso nel catasto spuntano a nome mio…ma per essere proprietario a tutti gli effetti cosa si deve fare…anke xké ora vedendo le misure il vicino a rubato 500 metri …dalla particella di terra è vorrei farmela ridare…

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Giuseppe, si tratta di una questione che necessita il consulto di un legale, in modo che analizzi nel dettaglio la situazione. Cordiali saluti.

  • Massimiliano Mazza ha detto:

    Salve, sono entrato in possesso per successione di un immobile il cui possesso è di terzi. Costoro hanno tentato l’usucapione, ma è stata rigettata. Il conteggio degli anni di possesso può ritenersi azzerato? Posso intentare una azione di rivendicazione per rientrare in possesso del bene?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Massimiliano, si tratta di una questione che necessita il consulto di un legale, in modo che analizzi nel dettaglio la situazione. Cordiali saluti.

  • Alessio Felicioni ha detto:

    Salve ho trovato il suo numero su un articolo in internet volevo sapere una informazione riguardo ad una successione , e possibile far usufruire un terreno agricolo tramite successione? Un notaio mi ha detto che è possibile farlo con un unica pratica. Se non erro avrebbe fatto usucapire la quota dei terreni di mia nonna 1/2 a mio nonno che ne aveva l’altra metà. Il soggetto della successione è mio nonno

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Alessio, la situazione esposta non è chiara. Il notaio, analizzata la situazione, le fornirà la soluzione migliore per la vostra situazione. Cordiali saluti.

  • PAOLO ha detto:

    Salve ho ereditato tramite testamento un garage, attiguo ad esso è presente una particella di cui 34/48esimi è di proprietà di colui che mi ha lasciato in testamento altre quote sono divise tra tanti intestatari ma che non hanno contentezza di queste quot. Sono trascorsi più di 10 anni posso usufruirne come usucapione di tale quote? grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Paolo, le suggeriamo di esporre la situazione nel dettaglio ad un legale affinché possa verificare se ricorrono tutte le condizione necessario per poter usucapire il bene. Cordiali saluti.

  • Elena ha detto:

    Elena
    Salve mio nonno in vita ha dato a mio padre un pezzo di garage nel 1991 senza fare atto dal notaio
    Poi verso il 2006 mio nonno ha fatto l’atto di questa fetta di garage che mio padre si aveva chiuso e di un altro garage che è uno ti a questo ma diviso dal muro che mio padre fece all’epoca …nel 2015 mia zia mando una lettera che voleva la parte di garage che possedeva mio padre e mio padre rispose con un’altra lettera ora in questi giorni mia zia ha mandato un atto di citazione com’è se mio padre ha fatto il muro abusivamente nel 2015 di nascosto…ma ci sono dei testimoni che possono testimoniare che mio padre possiede questo garage dal 1991 e che l’ha dato mio nonno secondo lei mio padre può ottenere usucapione di questo garage
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Elena, trattandosi di una situazione specifica, le suggeriamo di esporre il Suo caso ad un legale per verificare se ricorrano le condizioni per usucapire il bene. Cordiali saluti.

  • Pasquale ha detto:

    Esimio Dr. Paolo Baita,
    Le scrivo per ricevere un consiglio inerente ad un garage del quale ho avuto in gestione (senza sottoscrivere alcun contratto, pagando un pigione con banconote e senza ricevere ricevuta).
    Il proprietario è defunto da circa un anno ed io ho ancora il possesso materiale senza pagare nulla in quanto non esistono eredi.
    Infatti il proprietario era vedovo, senza prole, né nipoti diretti ed indiretti.
    Potrei usufruire dell’ usocupuone ?
    Resto a disposizione per fornirle ulteriori informazioni in merito al garage ed ai suoi legami.
    Colgo l’occasione per salutarla ringraziandola sentitamente ed anticipatamente.

    Con Riverenza

    Pasquale

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Pasquale, le suggeriamo di esporre il Suo caso specifico ad un legale per verificare se ricorrano le condizioni per usucapire il bene. Cordiali saluti.

  • Gaetano ha detto:

    Buongiorno, mio padre è proprietario sin dal 1978 di una colonna d’aria di uno stabile composto da un piano terra e un primo piano. L’aria è indivisa con altre due proprietari i quali sono a loro volta proprietari ognuno di un appartamento nello stesso stabile. Adesso dopo 45 anni, dopo che in passato hanno ristrutturato la facciata e sostituito il portone e chissà quale altre modifiche hanno apportato di cui non sono mai stato informato ne tantomeno avuto la possibilità di accedervi liberamente (mai avuto chiavi del portone e della terrazza), si sono fatti vivi per il rifacimento del pavimento della terrazza. Non avendo nessun interesse per quella quota d’aria sovrastante la terrazza, vorrei capire se mi posso rifiutare e che azioni dovrei intraprendere per non pagare e anche cedere la colonna d’aria allo Stato visto che nessuno dei proprietari degli appartamenti è interessato.
    La ringrazio anticipatamente per una eventuale risposta.
    Gaetano

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Gaetano, si tratta di un intervento che coinvolge la Sua proprietà per cui dovrà contribuire alle spese. Potreste fare un atto di divisione in modo che lei possa poi vendere la sua quota. Per ulteriori chiarimenti le suggeriamo di confrontarsi con un legale. Cordiali saluti.

  • Marianna ha detto:

    Salve o ricevuto una casa in donazione da mio padre e da una visura ipocatastale mio padre non risulta essere proprietario dell’immobile mi chiedo e possibile che il notaio non se ne sia accorto e adesso la mia donazione è valida

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Marianna, l’atto di provenienza potrebbe essere stato trascritto prima della data di informatizzazione della Conservatoria e del Catasto. Le suggeriamo di confrontarsi con il notaio affinché possa fare chiarezza sulla sua situazione. Cordiali saluti.

  • CARMINE ha detto:

    Mia madre mi a donato un immobile la quale fece una causa civile che gli rigetto la domanda di usucapione facendola detentrice del bene questa donazione è valida dopo i 20 anni

  • Giovanni ha detto:

    Io ho ereditato un terreno dai miei genitori, da 8 anni, posso usufruire l’usocapione sulla donazione che mio padre ha esercitato per 22 anni?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Giovanni, siamo spiacenti ma il suo quesito non ci è chiaro. Potrebbe spiegarci meglio di cosa avrebbe bisogno? Saremmo lieti di aiutarla. Cordiali saluti.

  • Sara Boucharro ha detto:

    Buongiorno, mio marito ha intestato la casa quando la comprata a sua figlia di 14 del primo matrimonio e ha lui con la prima moglie metà usufruttò per ciascuno.nati altre 3figli del 2 matrimonio abitanti nel usufruttò del papà morto lui la 1 figlia ha chiesto di lasciare la casa ,hanno i ragazzi di 8/10/e12anni qualque speranza?grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Sara, l’usufrutto non si può ereditare. Per maggiori informazioni le suggeriamo di confrontarsi con un legale. Cordiali saluti.

  • giuditta ha detto:

    BUONASERA, gradirei sapere se per unire i possessi di piu persone per piu periodi, per arrivare ai 20 anni , sia essenziale che all’interno degli atti/documenti/successioni ecc siano citati i beni e/o i diritti che si intendono usucapire, o basta il semplice utilizzo protratto per piu di 20 anni?? grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Giuditta, il possesso deve essere ininterrotto. Le suggeriamo di confrontarsi con un legale. Cordiali saluti.

  • Rosa Russo ha detto:

    Buonasera…ho ereditato con 5 fratelli e i figli di mio fratello deceduto una proprietà nel 1990 da mia madre e nel 2000 da mio padre ora io sto in una casa dal 1986 come alcuni dei mie fratelli possiamo fare valere l usucapione ? Grazie 😘

    • Redazione ha detto:

      Gentile Rosa, per una valutazione inerente ai procedimenti per usucapione è necessaria la consulenza di un legale. Cordiali saluti.

  • Angelo ha detto:

    Buongiorno, i miei suoceri 30 anni fa vendettero il lastrico solare a mio cognato. Mio cognato ha costruito la casa nell’ area del lastrico solare. I fratelli hanno fatto invalidare l’atto con provedimento giudiziario in quanto è palesemente nullo. Le chiedo se mio cognato può chiedere l’ usucappione.Da 28 anni no risiede in quella casa ma in una altra città, viene una volta all’ anno.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Angelo, le suggeriamo di richiedere la consulenza di un legale, in quanto è necessario analizzare nel dettaglio la situazione per valutare se ricorrano le condizioni per poter usucapire l’immobile in oggetto. Cordiali saluti.

  • Giancarlo ha detto:

    Buonasera ho un appartamento in fitto da 30 anni e più senza contratto e tutte le utenze a carico mio, ho fatto anche alcuni lavori tra cui sostituzione caldaia, tinteggiature muri, condizionatore messo sempre a spese mie, oltre alle zanzariere, finestre rotte e sostituite con più recenti, posso chiedere l’usocapione?
    Grazie in anticipo

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Giancarlo, le suggeriamo di approfondire la questione con un legale, in quanto non è semplice ottenere il riconoscimento dell’usucapione. Cordiali saluti.

  • giuditta ha detto:

    Buonasera una domanda, è possibile intraprendere oggi una causa per far accertare un usucapione maturato oltre 30 fa, ma che durante detto periodo ovvero da 30 anni ad oggi si è perso il possesso, e non ci sono documentazioni, foto ecc. se non solo testimoni che potrebbero dichiarare che nel 1988 ( per esempio) il bene immobile ( resede senza opere recinzioni o oltra) era utilizzato per passare e parcheggiare i mezzi?’ mi chiedo se sia possibile vantare un diritto a loro dire maturato 30 anni e piu fa, e nel frattempo non hanno mai manifestato nulla verso terzi, verso i proprietari e altro, Inoltre detto bene a loro dire era utilizzato anche dai nonni quindi negli anni 30..ma nelle loro successioni il bene non appare, cosa che secondo me è alquanto anomala se si presume di aver usucapito un bene immobile dovrebbe essere inserito nei cespiti. Mi rendo conto che sia una argomento alquanto anomalo e complicato, ma mi sembra assurdo che dopo 30 anni appaia qualcuno che vanti questo diritto, perche sempre per assurdo chiunque con testimoni accondiscendenti potrebbe vantare sempre l’usucapione. .e quindi accaparrarsi beni che qualcuno altro ha comprato regolarmente e dove soprattutto non è mai stato vantato nessun diritto di terzi e/o opere ecc…emi scuso per i discorsi, ma non ho mai trovano una sentenza o un parere che valuti questa situazione. grazie mille per un vs parere o opinione

    • Redazione ha detto:

      Gentile Giuditta, se è stato perso il possesso per oltre un anno, l’usucapione dovrebbe essere interrotta (art. 1167 c.c.). Oltre a questo, concordiamo sul fatto che si tratti di una situazione anomala e complicata, per tal motivo le suggeriamo di confrontarsi con un legale. Cordiali saluti.

  • Lauretta ha detto:

    Buongiorno, il mio bisnonno è deceduto lasciando in eredità delle cascine a mio nonno. Purtroppo non risulta scritto su alcun atto questa successione, ma mio nonno con il benestare degli altri fratelli, ha sempre goduto di queste cascine ininterrottamente fino alla sua morte avvenuta nel 1998. Da quell anno mio papà è entrato in possesso di queste cascine, le abbiamo sempre utilizzate noi, come sanno tutti i parenti di vario grado. Inoltre mio padre ha sempre pagato l’IMU per queste cascine. Ora che è morto anche mio papà, posso considerarle usucapite dalla mia famiglia, anche se al catasto risultano ancora al bisnonno deceduto? E se si, cosa bisogna fare per far in modo che risultino intestate a noi per usucapione? Ringrazio per l’attenzione

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Lauretta, in queste situazioni è necessario rivolgersi ad un legale, il quale avvierà la pratica di usucapione. Cordiali saluti.

  • Ilenia ha detto:

    Salve, desideravo una delucidazione, mia nonna da più di 20 anni, pulisce un terreno accanto al suo “chiamando dei giardinieri” la quale un estate di molti anni fa ha preso fuoco una parte di questo terreno, danneggiano alberi di ulivo di mia nonna, quindi da quel giorno mia nonna fa pulire tutto il terreno del vicino, la quale c’è anche una casa abbandonata,
    Da premettere che da più di 20 anni non si è fatto vedere mai nessuno, si può optare per un usucapione?
    Mia nonna ha sia antiche ricevute effettuate da un giardiniere che faceva questo per passione come prestazione occasionale, che sia attuali ricevute,
    Lei recandosi in un ingegnere, l’ingegnere ha visto che il proprietario è morto e ha passato l’eredità a sua figlia, sua figlia di conseguenza e morta e per successione si è passato il bene al marito e hai suoi due figli, visto ciò visto i lavori effettuati (anche con foto vecchie e foto più attuali “le foto fatte perché non sapevamo chi erano i proprietari per quando un giorno venire fare vedere il tutto”,) si può procedere per usucapione? O per lo meno ricevere tutte le spese effettuate da mia nonna in tutti questi anni? (Come detto prima mia nonna ha effettuato questi lavori nel vicino per salvaguardare il suo terreno)
    Grazie attendo un vostro riscontro.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Ilenia, le suggeriamo di porre il quesito ad un legale, in quanto è necessario analizzare nel dettaglio la situazione per valutare se ricorrano le condizioni per poter usucapire il terreno in oggetto. Cordiali saluti.

  • Francesco ha detto:

    Buonasera mio padre sta coltivando e gestendo un terreno da circa 30 anni.
    Mio nonno è morto nel 2000 ma purtroppo non è stata fatta una divisione ma solo la successione (sono 6 eredi).
    Puó mio padre fare l’uso capione del bene nonostante alcuni degli eredi reclamano una parte dello stesso ma non avendo mai fatto nulla in questo terreno?

    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Francesco, dubitiamo che Sua padre riesca ad usucapire il terreno, in quanto gli altri comproprietari hanno mosso obiezioni o contestazioni. Per richiarire ogni dubbio, le suggeriamo di rivolgersi ad un legale. Cordiali saluti.

  • Alfio spampinato ha detto:

    Buon giorno. Sono erede con quattro fratelli di un appartamento di circa 40 mq. Mia mamma morta nel 1998 mio padre nel 2008. Io da sempre abito (abitavo con i miei genitori)ininterrottamente dal 1975. Vorrei sapere se ho raggiunto l’usocapione da parte di mamma e quanto devo aspettare per la parte del papà grazie mille Spampinato Alfio

    • Redazione ha detto:

      Gentile Alfio, per una valutazione inerente ai procedimenti per usucapione è necessaria la consulenza di un legale. Cordiali saluti.

  • Nicola ha detto:

    Salve, mio nonno deceduto nel 1982 era proprietario di un terreno agricolo ,il quale, fino ad oggi, dopo la morte di mio nonno, è sempre stato condotto da mio padre. tale fondo, da visure catastali risulta essere ancora di mio nonno. Attualmente, su questo terreno, non è stato possibile costruire un deposito per attrezzi agricoli in quanto mio padre non risulta proprietario. Come si potrebbe fare per rivendicarne la proprietà?
    Sicuro di un vostro positivo riscontro si porgono cordiali saluti e si ringrazia anticipatamente

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Nicola, è necessario procedere con la dichiarazione di successione di suo nonno anche se tardiva. Cordiali saluti.

  • vincenzo ha detto:

    mia moglie ha ereditato la sesta parte di un locale di 20 mq in stato di abbandono, privo di elettricità e senza servizi igienici e che gli altri eredi non rivendicano. Non ha presentato per la parte a lei spettante denuncia di successione.Dato lo stato di abbandono il Comune potrebbero rivolgersi a noi per eventuali danni arrecati a terzi.Noi non sappiamo nemmeno dove vivono gli altri eredi. Possiamo noi usucapire il locale e diventare esclusivi proprietari dopo oltre vent’anni

    • Redazione ha detto:

      Gentile Vincenzo, le suggeriamo di porre il quesito ad un legale, in quanto è necessario analizzare nel dettaglio la situazione per valutare se ricorrano le condizioni per poter usucapire l’immobile. Cordiali saluti.

  • Donatella ha detto:

    Buongiorno, abbiamo “ereditato” un terreno di un nostro zio che lo coltivava e ne commercializzava i frutti da oltre 50anni come se fosse suo ma senza possedere alcun titolo di proprietà. Di fatto tutti, nel paese, sanno o pensano che il terreno fosse suo… qualche tempo prima della sua morte ha iniziato ad “aiutarlo” nel lavoro e dopo la morte dello zio ha continuato ad occuparsene, n nostro cugino. Il terreno non è stato inserito nella successione. oggi nostro cugino ha manifestato la volontà di “acquistarne” la proprietà, pagando una quota a ogni erede, per poi procedere all’acquisizione per usucapione. Logicamente vorrebbe contestualmente una “dichiarazione di rinuncia” a sui favore da parte di ogni erede (siamo 19) che al percepire della somma cedono la propria quota senza più nulla pretendere nel presente e nel futuro… vorrei sapere se è fattibile e quali riferimenti inserire nella mia dichiarazione di “rinuncia a procedere” in futuro…. grazie anticipatamente

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Donatella, vi suggeriamo di rivolgervi ad un legale per fare chiarezza sul procedimento da seguire. È probabile, infatti, che la procedura esposta non sia quella corretta e dovrete essere voi eredi legittimi ad occuparvi, nel caso vi siano i presupposti di legge, della pratica di usucapione attraverso accertamento giudiziario. Cordiali saluti.

  • Leah ha detto:

    Alla morte di mio nonno negli anni 80 mia madre e mia zia hanno ereditato una casa in campagna. La casa è stata sempre vuota, mio padre si occupava della manutenzione, mia nonna pagava il dovuto. Io e mio marito abbiamo vissuto nella casa per 4 anni dal 1983 fino al 1987 ed abbiamo preso la residenza nel 1986. Fine 1987 siamo espatriati e siamo tornati nel 1991 (la casa è stata vuota fino al ns ritorno). I nonni erano orgogliosi del fatto che noi stessimo nella proprietà mantenendola sotto tutti gli aspetti. Ci siamo ristabiliti nell’abitazione nel 1991 e abbiamo mantenuto l’immobile fino ad oggi abitandoci come proprietari. Nel 1999/2000 abbiamo rifatto il tetto che era crollato, la zia ha partecipato al 30% della spesa e da allora non ha più offerto niente per il mantenimento dell’immobile, es; allaccio gas, abbattimento numerosi alberi seccati etc., spese necessarie e straordinarie che ci siamo accollati sempre noi. Ad oggi ci sono dei lavori necessari da affrontare, stabilizzare le fondamenta (siamo in zona sismica) e aggiornare la robustezza della struttura, parte della casa ha circa 300 anni. Come funziona l’usocapione in questa circostanza? Abbiamo diritto di prendere possesso della casa?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Leah, non possiamo dirle con certezza se abbiate il diritto di prendere possesso della casa, in quanto è necessario valutare una molteplicità di aspetti. Per questo le suggeriamo di rivolgervi ad un legale in modo che possa verificare se possiate far valere il vostro diritto in via giudiziale con una domanda di usucapione. Cordiali saluti.

  • Daniela Pianti ha detto:

    Buongiorno avrei bisogno di sapere se possiamo avviare una causa di usocapione ! abitiamo in una casa di proprietà dei miei suoceri da oltre 20anni in questa casa abbiamo fatto dei grossi lavori dimostrabili però non abbiamo mai pagato l’Imu !ma tutte le utenze sono a nome di mio marito e pagate da noi!mio suocero è deceduto lo scorso anno!e già stata fatta la dichiarazione di successione ! abbiamo i requisiti per l usocapione?mio marito ha un fratello e la madre ancora in vita! grazie per la risposta!

    • Redazione ha detto:

      Gentile Daniela, si tratta di una situazione particolare per cui è necessario valutare una molteplicità di aspetti. Le suggeriamo di rivolgersi ad un legale che valuterà se vi sono i termini per l’usucapione. Cordiali saluti.

  • Carla ha detto:

    Buongiorno
    mio cugino vorrebbe avanzare la richiesta di usucapione di un’immobile a seguito della morte di mia nonna. In questo caso la successione si può evitare? abbiamo un assegno circolare, ricevuto dalla struttura che ospitava la nonna, come rimborso spese. Non è possibile incassarlo senza la successione. Come possiamo risolvere?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Carla, la successione non riguarda solamente i bene immobili. Vi consigliamo di rivolgersi ad un legale al fine di verificare la situazione patrimoniale di vostra nonna, nonché verificare se vi siano i presupposti di legge affinché suo cugino possa usucapire l’immobile e le modalità in cui procedere. Cordiali saluti.

  • Michela ha detto:

    Bello

  • Michela ha detto:

    Salve, mio zio riceveva una villetta di proprietà di mia nonna mediante la consegna delle chiavi, senza alcun tipo di accordo. Mio zio risiedeva, attuava lavori di manutenzione, cresceva la figlia nella villetta per 17 anni fino a che, a seguito di separazione coniugale, abbandonava la casa per affido esclusivo del minore alla mamma. Mio zio tornava ad abitare nella stessa casa con una compagna e i tre figli, minorenni, di questa ultima. Possono i figli, la compagna e mio zio usucapire la villetta di proprietà di mia nonna? Come possono mia nonna o i futuri coeredi prevenire ciò?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Michela, per interrompere il decorso del temine dell’usucapione sarebbe necessario che il proprietario, durante il possesso, affermi il suo diritto nei confronti del possessore e, quindi, compia un atto di interruzione. Le consigliamo di rivolgersi ad un legale affinché vi indichi la modalità più idonea per ottenere l’effetto interruttivo. Cordiali saluti.

  • Michela ha detto:

    Salve, avrei un quesito. Mia nonna è proprietaria di un immobile che ha lasciato abitare a mio zio quando si è sposato, nessun accordo, semplice consegna delle chiavi. Mio zio ha avuto il possesso dell’immobile prolungato, ininterrotto per 17 anni con tanto di lavori di ristrutturazione, ma poi ha abbandonato la casa perché in sede di separazione coniugale il minore era stato affidato alla madre, questo si considera come interruzione di una possibile maturazione del tempo utile all’usucapione? Se in seguito al divorzio mio zio avesse convissuto nella stessa villetta con una compagna e i 3 figli di questa, minorenni, questi ultimi possono vantare di aver maturato l’usucapione sull’immobile di mia nonna trascorsi i 20 anni? Cone può mia nonna intervenire per bloccare la maturazione del diritto? I fratelli di mio zio come possono agire?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Michela, sulla base di quanto ci descrive, riteniamo che sia difficile che suo zio e i rispettivi figli abbiano maturato il tempo necessario per poter ricorrere all’usucapione. Per approfondire questa eventualità, comunque, le suggeriamo di rivolgersi ad un legale che valuterà se vi sono i termini per l’usucapione oppure per l’interruzione dell’utilizzo dell’abitazione da parte dei suoi parenti. Cordiali saluti.

  • Guido Florio ha detto:

    Ottimo blog.
    Posso porre un quesito? Ci sono condizioni particolari?
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Giudo, grazie mille per i complimenti. Ci scriva il Suo quesito e, se ci sarà possibile, saremo lieti di aiutarla.
      Cordiali saluti

  • Salvatore Principato ha detto:

    Buona sera, mio padre è morto lo scorso novembre ed ora ci aspetta di fare l’atto di successione tra sei fratelli e mia madre ancora in vita, di sua proprietà cu sono quattro case tra le quali una vive mia madre e le altre tre noi tre figli da oltre 20 anni, si dovrebbe nella successione iscrivere la proprietà come uso copione anche se gli altri tre figli non sono d’accordo?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Salvatore, le consigliamo, prima di procedere con la dichiarazione di successione, di rivolgersi ad un legale al fine di verificare se vi siano i presupposti di legge per poter usucapire l’immobile e le modalità in cui procedere. Cordiali saluti.

  • Ilaria ha detto:

    Buongiorno, vorrei porvi la mia situazione, mio padre ha accudito una zia senza figli deceduta a gennaio 2020, mio papà deceduto anch’esso nel 2019,ha sempre gestito tutte le Faccende di casa (della zia)(bollette, imu, mantenimento della pulizia della casa e del giardino ecc..)
    Possiamo avviare una causa per usucapione anche se la proprietaria è deceduta e realmente siamo noi che continuiamo a pagare bollette, imu ecc…?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Ilaria, requisito dell’usucapione è la durata del possesso. È necessario, infatti, che l’erede che intende usucapire abbia posseduto il bene stesso almeno per 20 anni. Sua zia è deceduta poco più di un anno e, quindi, siamo in assenza di questo requisito primario. Cordiali saluti.

  • Carlo ha detto:

    Grazie mille per la cortese risposta. No gli altri 4 fratelli sono tutti deceduti e non è mai stata fatta richiesta di successione da parte dei relativi eredi. Quindi attualmente al catasto risulta 1/5 possessore mio padre (gestore al 100% del terreno e della casa) e 4/5 i suoi fratelli tutti deceduti. Possiamo ugualmente fare un rogito notarile?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Carlo, considerata la situazione sarebbe necessario che gli eredi dei fratelli deceduti facessero la dichiarazione di successione per la parte competente, in modo poi da potersi presentare dinanzi al notaio per il rogito notarile. Cordiali saluti.

  • Carlo ha detto:

    Buonasera e complimenti per l’articolo.
    Mio padre più di 70 anni fa ha preso in uso esclusivo uno dei 5 terreni in possesso di mio nonno deceduto (gli altri 4 li hanno presi in uso esclusivo gli altri 4 fratelli). Di questo terreno risulta però tutt’ora proprietario al catasto in percentuale al 20%. Su questo terreno recintato mio padre ha costruito la propria casa, anch’essa quindi risulta al catasto per 1/5 proprietario mio padre e per gli altri 4/5 gli altri fratelli.

    DOMANDA: come può mio padre diventare possessore al catasto al 100% del terreno e della casa visto che sono più di 60 anni che li possiede inequivocabilmente? Bisogna fare un atto notarile interessando tutti gli eredi degli altri 4 fratelli? Oppure è necessario un atto giudiziale? Quale potrebbe essere la via più breve?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Carlo, se le parti sono ancora in vita potrebbe fare un rogito notarile al fine di regolarizzare la proprietà di terreno e immobile. Le suggeriamo quindi di confrontarsi con un Notaio per verificare come procedere. Cordiali saluti.

  • Cesare Abbattista ha detto:

    Buonasera, da un paio d’anni ho acquistato casa. Sotto vi è una cantina di proprietà di tre eredi che non hanno mai fatto l’atto di successione. Per questo non possono vendermela. Ma so anche che se dovessi fare lavori al tetto o imbiancare l’immobile loro sono tenuti a pagare una quota millesimale ma faranno orecchie da mercanti! Gli eredi me la cederebbero la cantina basta che dichiari di averla posseduta da 20 anni, ma io 20 anni fa ero residente a chilometri di distanza! Come posso diventare proprietario di suddetta cantina?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Cesare, non ci sono i presupposti per un usucapione, perché da quanto ci riporta dovrebbe dichiarare il falso. Le consigliamo di convocare gli eredi per una proposta di acquisto. Cordiali saluti.

  • Antonio ha detto:

    Buonasera
    nel 1973 moriva mia madre mio padre risposandosi ha cambiato residenza e ha avuto una figlia con la seconda moglie io sono rimasto solo in quella casa di famiglia dal 1979 ho sempre pagato tutto io il mutuo le varie bollette il condominio lavori ordinari e straordinari del condoninio pagato sempre e solo io le tasse di casa imu tari ici ho apportato delle sostanziali modifiche in questa casa sempre tutto a spese mie senza chiedere nulla alla sorella visto che lei ha ereditato tutto il resto e non poco vorrei sapere se posso sperare di poter usufruire dell’usocapione
    colgo l’occasione per Salutarla.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Antonio, per poter capire se vi è la possibilità di usucapire l’appartamento è necessario valutare una molteplicità di aspetti molto specifici che vanno oltre quanto da lei esposto. Per questo motivo, considerata la complessità della vicenda, le consigliamo di rivolgersi ad un legale al fine di verificare se vi siano i presupposti di legge per poter procedere. Cordiali saluti.

  • Andrea C. Seravalle ha detto:

    Buongiorno, mi trovo in una situazione simile a quella descritta nel post. Nel 2006, muore mio nonno (de cuius) lasciando una villetta in comunione ai suoi figli (due miei zii e mia madre). Uno dei miei zii viveva già dal 1990 nella villetta con la propria famiglia (convivendo con anche mio nonno fino al 1995). Lo zio, dopo che il nonno si è trasferito nel 1995, ha continuato ad occupare la casa da solo con la propria famiglia perchè mia madre non ha mai voluto cacciarlo, ne chiedergli un contributo per tale privilegio (e nemmeno l’altro zio o il nonno). Nel 2009 è stato concluso un contratto preliminare di vendita (registrato presso il notaio) con cui mia madre e lo zio non occupante la casa, si impegnavano a vendere le loro quote allo zio occupante (che in quella sede versava loro un primo acconto). Non si è mai arrivati al definitivo e nel 2017 è venuta a mancare mia madre. Io e mio fratello siamo così divenuti eredi della sua quota. In tutto questo periodo, mia madre ha continuato a pagare le tasse (IMU), mentre le bollette venivano pagate dallo zio occupante. Ritenete ci siano gli estremi per l’usucapione da parte dello zio occupante oppure, essendo un parente, non è possibile? Grazie in anticipo

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Andrea, non sussistono i termini per l’usucapione stante il preliminare di compravendita del 2009 registrato e, presumibilmente, trascritto anche in Conservatoria visto che la stipula è stata effettuata presso il notaio. Inoltre, il successivo trasferimento della proprietà a favore suo e di suo fratello nel 2017 a seguito del decesso di vostra madre ha ulteriormente interrotto il periodo per la eventuale richiesta di usucapione. Nella situazione attuale, possiamo suggerire di invitare vostro zio a sottoscrivere un nuovo contratto preliminare fissando una data certa per la stipula del contratto definitivo.

  • Massimiliano ha detto:

    Salve,
    volevo chiedere se i miei fratelli possono rivendicare una sorta di affitto per gli anni passati su un immobile che io abito da oltre 30 anni per concessione gratuita da parte mio padre, senza nessuna carta scritta. Mio padre è venuto a mancare 10 anni or sono, abbiamo fatto regolare successione, ed io continuo ad abitare nell’immobile, pagando tutte le spese.
    Se posso chiedo visto il lungo possesso, se posso usucapire il bene.
    Grazie per la gentile risposta

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Massimiliano, a seguito del decesso di vostro padre e della successiva presentazione della dichiarazione di successione, la proprietà dell’immobile è stata trasferita tra gli eredi in proporzione alla rispettiva quota. I suoi fratelli sono quindi anche loro legittimi proprietari del bene. Può regolarizzare la sua situazione in diverse modalità. Con la stipula di un atto di divisione, i suoi fratelli possono cedere la loro quota di proprietà a lei dietro versamento di un corrispettivo. In alternativa, potreste sottoscrivere un contratto di affitto da registrare in Agenzia delle Entrate. La soluzione della usucapione è legittima ma si tratta di una procedura legale in base alla quale deve intentare una causa per usucapione nei confronti dei suoi fratelli con la presumibile opposizione degli stessi. Dovrà comunque attendere la pronuncia del giudice che, in caso di esito positivo per lei, emetterà una sentenza.

  • Paola ha detto:

    Buongiorno. Mia nonno materno è venuto a mancare nel 1967. All’epoca, mia madre e gli altri tre fratelli si sono spartiti i relativi immobili senza nessun atto formale e nemmeno dichiarazione di successione. Preciso che i 4 eredi erano e sono tutt’ora in splendidi rapporti, senza nessuna diatriba. A mia madre è spettato un villino per il quale ha sempre versato i relativi tributi (IMU, bollette etc..) e che utilizza in media 1 settimana all’anno. Essendosi quindi presentato un acquirente, avrebbe deciso di venderlo. Ovviamente, presso il catasto,l’immobile è ancora intestato a mio nonno. Pertanto, al fine di acquisire il titolo di proprietà sullo stesso, mia madre dovrebbe presentare ora una dichiarazione di successione? Dato che il decesso è avvenuto da oltre 50 anni, rischiamo di incorrere in serie sanzioni? Se così fosse, sarebbe più economico acquisire la proprietà dell’immobile a seguito di usucapione? O cosa sarebbe meglio fare?Vi ringrazio anticipatamente per il vostro aiuto al riguardo e la gentile attenzione.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Paola, ci scusi se rispondiamo con ritardo al suo quesito ma in questo momento di emergenza per il nostro Paese non è sempre semplice essere operativi. Per poter vendere l’immobile è indispensabile che l’acquirente sia titolare di un diritto reale. Stante il decesso di suo nonno da oltre 50 anni, non è possibile intentare una causa per usucapione nei confronti di un soggetto non più in vita. La soluzione alternativa potrebbe essere quella di intentare la causa nei confronti dei suoi zii ma, non disponendo anche in questo caso di alcun titolo giuridico a loro favore o della intestazione della ditta catastale a uno di loro, non è possibile dare corse neanche a questa opzione. L’unica soluzione che Le consigliamo di perseguire prima di un accertamento della Agenzia delle Entrate, è quella di presentare, anche se tardivamente, la dichiarazione di successione inserendo tutti i beni, mobili ed immobili, e tutti gli eredi. La sanzione viene calcolata dalla Agenzia delle Entrate in base al valore del patrimonio ereditario e agli anni. La sanzione è pari al 30% dell’importo non versato ma, attraverso il ravvedimento operoso, è possibile beneficiare di una riduzione della sanzione. Questa, allo stato attuale, è l’unica soluzione preliminare alla stipula di un successivo atto di compravendita.

  • Domenico ha detto:

    Salve, ad ottobre 2019 mia nonna è venuta a mancare, lei era usufruttuaria di piccoli fondi rustici che erano di mio nonno deceduto oltre 25 anni fa, mio padre coltiva insieme a mia madre (figlia di mia nonna) da 22 anni tali fondi, però dopo la morte della nonna è intervenuta la successione e ora risultano eredi mia madre e le sue sorelle; inoltre mio padre non ha rivendicato l’usucapione e non ha documenti, anche privati, che attestano il titolo. Ora è possibile usucapire i fondi anche dopo la successione? L’usucapione si azzera dopo tale successione? Cosa bisognerebbe fare?

    • Redazione ha detto:

      Posto che per intentare una usucapione non è indispensabile possedere dei documenti o scritture privati ma possono essere sufficienti le prove testimoniali, la usucapione può essere intestata nei confronti degli intestatari della ditta catastale allo stato attuale. Dalla sua descrizione non sono chiari alcuni punti: suo nonno deteneva la nuda proprietà? Lei vorrebbe intentare una causa per usucapione nei confronti di sua madre e delle sorelle? Se potesse specificare meglio il suo quesito e inviare via mail (legale@visureitalia.com) la visura catastale storica degli immobili saremmo lieti di poterla aiutare.

  • Francesca Spanu ha detto:

    Buonasera….vorrei chiedere un consiglio grazie. Io ho ereditato da mia madre un terreno che lei ha ereditato da sua madre..cioè mia nonna…solo con scritture private…ora …io ho costruito la mia casa insieme a mio marito…ci abito da 13 anni…ma lo posseggo da 19…ora mi sono separata da mio marito…che vive ancora li.. in una parte della casa. D..sto richiedendo l usucapione a nome mio..per poter vendere casa e terreno e dare la parte a lui della casa.. lui riceverà la lettera dell avocato perché ci ha vissuto per 13 anni…può opporsi all usucapione visto che dice mi oppongo perche dobbiamo fare l usucapione insieme per diventare entrambi proprietari….la prego mi aiuti…ho paura di fare lo sbaglio e far diventare padrone lui del mio terreno ereditato dalla mia famiglia grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Francesca,
      il suo quesito non è molto chiaro. Cosa intende per “ereditato solo con scritture private”? Ha provveduto ad effettuare alla dichiarazione di successione? Se possiede un titolo valido trascritto in Conservatoria non dovrebbe richiedere alcun usucapione. Tenga presente, inoltre, che il proprietario di un terreno acquista la proprietà di qualsiasi costruzione realizza sul proprio suolo (art. 934 Codice civile). Per poter risponderle in modo esaustivo sarebbe importante conoscere maggiori aspetti inerenti alla sua situazione e visionare la relativa documentazione. Cordiali saluti.

    • Roberto Ciccalotti ha detto:

      Sig.ra Francesca, non sono un addetto ai lavori ma per coincidenza sono in possesso di questa informazione che potrà approfondire con gli esperti del settore.
      “Qualunque piantagione, costruzione od opera esistente sopra o sotto il suolo appartiene al proprietario di questo, salvo quanto disposto dagli Artt. 935, 936, 937 e 938 del CC, Cassazione sez. VI 3.7.2013 n. 16670 e n. 20508 del 30.0.2010 Sez. I”
      Cordiali saluti e auguri per un definizione di sua soddisfazione.

  • Guido ha detto:

    Salve, purtroppo mi trovo in una situazione imbarazzante.Molti anni anni fa (più di 30) avevo intenzione di lasciare la casa di mio padre per poter andare a vivere da solo. Ma a questa soluzione mio padre si oppose e proponendomi, insieme a mia madre, di fermarmi e di sistemermi a casa loro lasciandomi ristrutturare un garage e un salone al semi interrato ovviamente con la promessa che “UN DOMANI TANTO SARA’ TUO”. A spese mie, accettai e rimasi con loro. Non mi è stato mai propposto un contratto ne di affitto ne di comodato. Sono passati molti anni da quel giorno e ovviamente con molti disagi, in quanto a volte si discuteva per una eventuale donazione a mio favore per non icappare in discussioni con le altre 2 sorelle. Inoltre i locali erano messi in comunicazione da una scaletta interna che io avrei voluto sempre eliminare ma senza successo. Nel frattempo mi sono sposato ho 2 figli maschi di 20 e 17 anni che sono cresciuti (come me)in questa casa. Nel 2013 poi dopo tante insistenze abbiamo deciso con mio padre di ristrutturare questo piccolo appartamento, con la necessità in primis di eliminare questa scaletta interna. Le spese si sono suddivise nelle porzioni, approssimate, di un terzo per me e 2 terzi per lui. Ovviamente sin dall’inizio c’è stata la promessa che l’intera proprietà (appartamento dei miei genitori e terreno circostante)si sarebbe divisa pacificamente con le altre sorelle sempre di comune accordo. Dove abito io e la mia famiglia corrisponde ad un terzo dell’immobile.Purtroppo mio padre è venuto a mancare e..in seguito sono nati, purtroppo i problemi. Le mie sorelle sembrano hanno cominciato a fare i conti. Nelle varie riustrutturazioni e soprattutto l’ultima, mi rimangono sono alcuni scontrini delle spese effettuate, e il preventivo era a nome di mio padre. Ovviamente di questa spesa, non si è tenuto conto del mio impegno. Ora mia madre dopo 30 anni, spinta dalle mie sorelle, mi chiede un contratto di comodato d’uso che io non vorrei firmare letti gli articoli di cui si compone, sono molto restio. Mi spiace rivolgermi a terzi per aver informazioni, ma essendo padre di famiglia con moglie e 2 figli a carico…questa cosa mi spaventa.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Giudo,
      se i suoi familiari non sono propensi ad effettuare in suo favore un contratto di donazione, la soluzione è quella del comodato a titolo gratuito.
      In questo caso sarà necessario verificare che la porzione dell’immobile della quale usufruisce sia regolarmente accatastata, poiché nel contratto dovranno essere inseriti i relativi dati catastali.
      Cordiali saluti.

  • Matteo ha detto:

    Buonasera, io detengo e gestisco di fatto un terreno agricolo che era di proprietà di mia nonna dal 2000 la quale è deceduta nel novembre 2016 nella completa indifferenza dei miei 3 zii ma non di mio padre. Il terreno non è un’attività produttiva ma ci sono sempre stati i cavalli intestati a mio padre. Dal momento che la cassazione in Italia non ammette usucapione tra parenti stretti, posso chiedere una sorta di rimborso delle spese di gestione?
    Si consideri:
    1) non ho pagato io le tasse
    2) in genere le bollette le pagava mio padre tranne in alcune occasioni in cui le ho pagate io ma non ho ricevuta.
    3) erano tutti a conoscenza del fatto che il terreno era detenuto è gestito da me

    Io ho fatto dei lavori di ordinaria gestione personalmente e quando ho avuto bisogno di collaboratori o mi facevo aiutare da amici che non ho pagato o in caso di collaboratori esterni li ho pagati io.
    Sottolineo che il mio impegno era quotidiano per circa 2 ore al giorno, altrimenti il terreno sarebbe risultato abbandonato.
    Grazie
    Saluti

    • Redazione ha detto:

      Il problema che ci espone può essere affrontato in due modalità. La prima ha rilevanza in ordine alla titolarità giuridica del terreno. Se, come pare di capire, a seguito del decesso non è stata presentata la dichiarazione di successione, occorre definire preventivamente questo ambito. In questo modo, a seguito della presentazione della successione, gli eredi potranno disporre del bene e definire il godimento. Allo stato attuale Lei non avrebbe un riferimento diretto dei proprietari ai quali rivolgere le sue istanze. Potrà certamente richiedere un rimborso per le spese di gestione, purché documentate così come potrà concordare con gli eredi una modalità di godimento del terreno che le potrà essere concesso in comodato o affitto così come potrà anche essere alienato a suo favore. Per concludere, le suggeriamo di verificare preliminarmente se sia stata presentata in Agenzia Entrate la dichiarazione di successione e se sia provveduto alla successiva voltura catastale.

  • LAURA GATTI ha detto:

    Laura 10/08/18
    Buongiorno, sono proprietaria di un immobile commerciale e di un appartamento con due miei fratelli.
    Dopo la successione con eredità in parti uguali ,volevo chiederle se è fattibile il possesso da parte mia del negozio e lasciare ha loro l appartamento.
    Premetto,il valore dell appartamento è il doppio del negozio.
    Se la risposta è positiva devo fare una comprovendità?
    Aspettando una sua risposta porgo cordiali saluti.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Laura, potete risolvere il vostro problema con un semplice atto di divisione nel quale gli eredi definiscono di attribuire il patrimonio ereditato. In questo modo, a seguito della stipula dell’atto di divisione, lei sarà proprietaria del locale commerciale e i suoi fratelli, in comunione, dell’appartamento. La differenza di valore di mercato tra le unità immobiliari può essere compensata, o meno, in termini economici indicati anche questi nell’atto di divisione. Cordiali saluti.

  • Mario ha detto:

    Io mi trovo con una situazione critica con l eredità di mio nonno e mia nonna, adesso deceduti da 30 anni, un fratello di mia mamma a messo mano in tutta la questione ereditaria, lui ha presentato le successioni di cui sulla successione che ha presentato mancano anche dei terreni, mio zio una parte di questi beni li ha ereditati di un testamento dubbio, in più altri terreni messi sulla successione sono passati di sua proprietà con il possesso ventennale, mio padre non si a mai opposto, perché mia mamma si e ammalata più quarantanni della sindrome dissociativa cronica di cui tutta la mia famiglia abbiamo pensato solamente alle cure di nostra mamma, adesso io amministratore di lei essendo invalida civile sono venuto a conoscenza di questi fatti, non so come abbia fatto a mettersi d’accordo con altri due fratelli di cui uno malato mentale invalido adesso deceduto, per difendere i diritti di mia mamma cosa mi consiglia.

    • Redazione ha detto:

      Salve Mario,
      una situazione complessa quella in cui si trova e nella quale si possono essere verificate delle situazioni dubbie dal punto di vista giuridico. Per prima cosa deve verificare con una visura ipotecaria se il testamento di cui parla è stato effettivamente pubblicato negli uffici di Pubblicità Immobiliare. Il secondo punto poco chiaro è la domanda di usucapione intentata da suo zio e nella quale avrebbe dovuto citare gli eredi, quindi anche lei. Il trasferimenti di diritti reali devono essere trascritti in Conservatoria per cui le possiamo suggerire di effettuare prima delle visure ipotecarie con i dati dei suoi genitori e verificare effettivamente cosa è successo. Cordiali saluti.

  • Bianca Russo ha detto:

    Buongiorno. Alla morte di mio padre, il 50%della proprietà di un appartamento al mare é stato ereditato da mia madre, da me e da mio fratello secondo le norme vigenti, mentre l’altro 50% era già di proprietà di mia madre in quanto in comunione di beni con mio padre. Per un certo periodo di questa abitazione abbiamo goduto tutti e tre noi coeredi soprattutto per le vacanze estive. Successivamente io con la mia famiglia ho cominciato a trascorrere altrove le vacanze e, dunque, la casa è stata abitata nei mesi estivi solo da mio fratello e da mia madre. Da circa cinque anni anche mia madre non utilizza più l ‘appartamento al mare che, pertanto, è rimasto nel godimento esclusivo di mio fratello. Naturalmente io, pur non usufruendo della casa, ho continuato a pagare le tasse relative al mio diritto di proprietà. Purtroppo, a causa di grosse incomprensioni, i rapporti familiari si sono guastati e mio fratello ha messo alla porta di accesso all ‘abitazione, un catenaccio di cui non ha voluto dare né a me né a mia madre la chiave rendendoci così impossibile accedervi. Per evitare ogni possibile fonte di ulteriori litigi, io finora ho lasciato fare senza intervenire in alcun modo. Adesso, però, dal momento che oltretutto mia madre è diventata molto anziana e non più lucida, mi domando come mi conviene comportarmi per evitare di trovarmi in situazioni problematiche come un eventuale perdita del mio diritto per usucapione da parte di mio fratello. Confido in una risposta e, ringraziandovi, porgo cordiali saluti.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Bianca,
      il suo diritto di proprietà, stante la presentazione della dichiarazione di successione, non viene meno a seguito degli atti posti in essere da suo fratello. Possiamo consigliarle di far valere il suo diritto richiedendo in forma scritta, tramite posta raccomandata a.r., copia delle chiavi relative al lucchetto posto da suo fratello il quale non può in alcun modo impedire ai coeredi l’accesso all’immobile di loro proprietà. In questo modo bloccherà i termini per una eventuali di acquisizione del diritto di piena proprietà per usucapione. Qualora suo fratello non dovesse dare riscontro alla sua prima comunicazione, è bene che si rivolga ad un legale con una diffida ad adempiere. Cordiali saluti.

  • Daniele ha detto:

    Buongiorno e complimenti per l’articolo che mancava.
    Chiedo un suggerimento per il mio caso;
    Appartamento cointestato 50% mia madre e zia. La zia passa a miglior vita nel 2009 ed i due figli non si preoccupano della voltura catastale (a quanto visto dal sister).
    La casa é lontana e per tutti questi anni ci ha vissuto uno dei figli di mia zia prendendo la residenza e non pagando mai un centesimo di affitto a mia madre.
    Quest’anno dopo 9 anni é arrivata l’imu da pagare a mia madre. Allora ci siamo decisi che fosse l’ora di chiudere questo cerchio.
    Conoscete l’istituto di accrescimento? E di Usocapione non se ne puó parlare visto che si tratta di fratelli (mia zia viveva li da piu di 20 anni)?
    Come comportarci?
    Grazie.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Daniele, alla morte di sua zia gli eredi, i figli, avrebbero dovuto presentare presentare la dichiarazione di successione e, successivamente la voltura catastale. Potrebbe essersi verificato che la dichiarazione di successione sia stata presentata ma non si sia provveduto alla voltura catastale. Di fatto, i figli in quanto eredi sono proprietari al 50% dell’immobile in oggetto. Il cugino che vive nell’immobile nel quale ha trasferito la residenza è, di fatto e di diritto, proprietario dell’immobile per cui non avrebbe senso presentare una domanda di usucapione. L’IMU è di pertinenza dei proprietari dell’immobile, quindi anche di sua madre che dovrà corrisponderla in proporzione alla quota di proprietà ed all’indicazione dell’immobile come seconda casa. Cordiali saluti.

  • Matteo Gherardi ha detto:

    Buongiorno,
    mio papa’ e mia mamma erano proprietari al 50% di un immobile ed annessi terreni. Alla morte di mio papa’ avvenuta nel 2017, io, mio fratello e mia mamma abbiamo fatto la dichiarazione di successione. Adesso siamo proprietari rispettivamente di 1/6 io e mio fratello, e di 4/6 mia mamma. La domanda e’ la seguente: l’immobile e’ catastalmente diviso in due unita’ e mio fratello ne abita una dal 2005. In termini di usucapione ha maturato qualche diritto?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Matteo, suo fratello è proprietario per la quota di 1/6 della sua unità immobiliare così come lei della sua unità. Se suo fratello non utilizza in alcun modo l’unità immobiliare di sua proprietà, non potrà vantare alcun diritto o intentare una causa per usucapione.

  • Luisa ha detto:

    Immobile di mio nonno giù in meridione ,erede mia mamma con altri 8 fratelli,mai fatta una successione,ora mia mamma è deceduta io figlia come posso rivendicare la sua parte di eredita’.
    Tra l’ altro vivo a Torino e la casa ora come ora nn risulta intestata a nessuno dei suoi fratelli.
    Cosa avranno macchinato tutti gli altri fratelli?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Luisa, per “rivendicare” la sua quota di eredità deve presentare la dichiarazione di successione. Non ci sono alternative. Diversamente non potrà disporre, pro quota, del patrimonio ereditato. Può verificare anche con una visura catastale storica per immobile (se conosce i dati catastali) o per soggetto (con i dati anagrafici di suo nonno) se e cosa è variato relativamente agli intestatari della ditta catastale. In questo modo potrà sapere se gli altri eredi hanno presentato la dichiarazione di successione.

  • Gigi ha detto:

    Salve, volevo sapere se il possesso dell’immobile parte dalla morte del de cuius o dalla data di residenza ?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Gigi,
      il possesso parte dalla data di morte del de cuius ma questo deve essere supportato dall’accettazione di eredità e, quindi, dalla dichiarazione di successione e relativa voltura. Un saluto

    • gigi ha detto:

      Grazie della vostra risposta, io e mio fratello dopo la morte dei genitori, avvenuta a breve distanza l’uno dall’altro nel 2015, siamo divenuti eredi al 50% ciascuno, io abitavo già con loro essendomi trasferito dall’estero dal 1998, a tutt’oggi vivo nella casa che curo, e di cui mio fratello, abitando nel sud Italia, non partecipa con le spese ne tantomeno si interessa, dunque potrò riscattarla nel 2035? Abbiamo accettato e fatto la voltura dunque la casa è a meta per uno, le utenze sono tutte a nome mio e ovviamente pago io tutto. Ho letto che tra parenti stretti l’usucapione non è possibile… Nell’attesa di una risposta porgo i miei più cordiali saluti. Gigi

      • Redazione ha detto:

        Buongiorno Gigi, non è possibile usucapire la quota di un immobile di proprietà di un fratello. Le possiamo suggerire di tenere evidenza (fatture e ricevute) di tutte le spese sostenute relativamente alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile e notificare a suo fratello, preferibilmente tramite raccomandata A/R, la quota di sua spettanza richiedendone il versamento.

  • Antonio Fiorino ha detto:

    Articolo esaustivo ed interessante dal punto di vista normativo e legislativo.

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