Superbonus 110%: quanti sono gli italiani che stanno pensando di utilizzarlo?

Più di venti milioni d’italiani, a leggere l’approfondita indagine che mUp Research e Norstat hanno realizzato per immobiliare.it, progettano in un prossimo futuro di richiedere e usufruire delle agevolazioni connesse al Superbonus 110%.

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Tanti apprezzamenti che hanno però generato un interesso diffuso e sicuramente non omogeneo. Scopriamo il diverso interesse che il superbonus 110 ha riscosso nel paese.

Sono più di 20 milioni gli italiani che hanno intenzione di richiedere il Superbonus 110%. Leggi l’indagine di mUp Research e Norstat.

In Italia, le percentuali più alte di soggetti interessati a richiedere le agevolazioni risiedono al SUD e nelle Isole (circa il 52 per cento). I meno interessate sono invece le popolazioni che risiedono nel Nord Ovest con “appena” il 45,1 per cento. La media nazionale si attesta comunque attorno l 48,6 per cento.

Caso da manuale, che merita un paragrafo a parte è quello del Nord Est. In quest’area, a fronte di un discreto interesse di base, gli intervistati dichiarano di rinunciare alla richiesta a causa dell’eccessiva burocrazia.

Geografia degli interventi.

L’analisi mUp Research e Norstat evidenzia anche alcune curiosità. A seconda delle aree geografiche della penisola e delle zone di residenza dei soggetti che dichiarano di voler accedere al superbonus 110percento cambiano anche le caratteristiche degli immobili soggetti a ristrutturazione.

Se è indiscutibile che l’intervento più comune risulta essere l’isolamento termico con circa il 53 per cento delle persone interessate, è al sud che raggiunge percentuali quais bulgare.

Al sud e nelle isole, quasi il 63 per cento degli intervistati si dichiara interessato a eseguire degli interventi d’isolamento termico, contro il “solo” 52 per cento del nord ovest. La motivazione? Sicuramente va cercata nelle caratteristiche territoriale e climatiche di ogni singolo territorio.

Le caratteristiche del territorio infatti, influiscono in maniera importante sulle diverse tipologie d’intervento.

Non sorprende assolutamente quindi, leggere che i lavori di miglioramento antisismico sono molto richiesti al centro Italia, aree sconvolte dai recenti sismi, rispetto (ad esempio) al nord Italia. Qui, sotto le Alpi, gli interventi più richiesti sono quelli legati alla sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale esistente con impianti centralizzati per il riscaldamento, raffreddamento o fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione.

Come si usufruirà del Superbonus

A variare a seconda dell’area di residenza è anche la modalità con la quale gli italiani intendono usufruire del Superbonus. A livello nazionale, il 47,4% ha intenzione di cedere il credito di imposta alla banca o altri soggetti, il 42,5% detrarrà l’importo direttamente dalla dichiarazione dei redditi e il 20% usufruirà dello sconto in fattura, le percentuali cambiano da regione a regione.

La cessione del credito, ad esempio, sembra interessare in modo particolare i residenti nelle aree del Nord Ovest, dove la percentuale di chi ha intenzione di utilizzarla raggiunge il 53%.

La detrazione dalla dichiarazione dei redditi verrà utilizzata più frequentemente nel Centro Italia (45,9%), mentre lo sconto in fattura sarà chiesto prevalentemente nel Centro (27,6%) e al Meridione (23,1%) dove i redditi sono mediamente più bassi che nel resto della nazione.

Sposandosi lungo lo Stivale, cambia anche la tipologia di immobile sottoposta a intervento. Nelle regioni del Nord saranno interessati dai lavori collegati al Superbonus soprattutto i condomìni (in particolare nel Nord Ovest dove la percentuale raggiunge il 65%).

Le case unifamiliari che verranno sottoposte a lavori rientranti nel Superbonus 110% sono ubicate soprattutto nel Sud Italia (37%), mentre le unità immobiliari in case bi o tri familiari oggetto dei cosiddetti lavori trainanti sono presenti prevalentemente nel Nord Est (14,3%).

Fonte: MISE