Successione legittima: quando e come avviene

Successione legittima: quando e come avviene

Può capitare che il de cuius non lasci un testamento o che quest’ultimo non abbia compreso l’intero patrimonio del defunto. In questi casi si applicano le regole della successione legittima. Partiamo dal suo significato, per poi passare ai diversi casi.

Cosa si intende per successione legittima

A seguito del decesso di una persona si apre la successione ereditaria. I diritti patrimoniali del de cuius vengono trasferiti ad altri soggetti, garantendo la continuità nei rapporti attivi e passivi facenti capo al defunto. Gli eredi dovranno presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate entro un anno dalla data di apertura della successione.

Come vengono individuati gli eredi? Esistono tre tipologie di successioni, ne abbiamo parlato in modo approfondito in questo articolo ma rivediamolo brevemente:

  1. legittima, quando, in assenza del testamento, l’eredità viene distribuita per legge seguendo il rapporto di parentela tra il defunto e gli eredi;
  2. testamentaria, il de cuius stabilisce la ripartizione del il proprio patrimonio mediante testamento olografo, pubblico o segreto;
  3. necessaria, la legge prevedere che alcune categorie di familiari debbano ricevere una specifica quota di patrimonio fissata per legge.

Quando si apre e come funziona

In caso di successione legittima, la legge individua cinque categorie di soggetti che possono diventare eredi. L’eredità verrà devoluta in base alle regole stabilite dagli artt. 565 e ss del codice civile. L’art. 565 disciplina infatti che: “Nella successione legittima l’eredità si devolve al coniuge, ai discendenti (legittimi e naturali), agli ascendenti (legittimi), ai collaterali, agli altri parenti e allo Stato, nell’ordine e secondo le regole stabilite nel presente titolo.”

Riassumendo, i sopracitati soggetti sono i cosiddetti successibili, ovvero:

  • il coniuge;
  • i discendenti;
  • gli ascendenti e i collaterali;
  • gli altri parenti
  • lo Stato

Questi possono essere a sua volta raggruppati in:

  • legittimari, ossia il coniuge, i discendenti (figli) ed, in caso di mancanza di figli, agli ascendenti (genitori);
  • eredi legittimi, che verranno alla successione solamente in mancanza dei legittimari. Si tratta dei collaterali, altri parenti sino al sesto grado e, in mancanza di un successibile, lo Stato Italiano, il quale acquista di diritto senza accettazione e risponde dei debiti e dei legati intra vires.

La successione del coniuge e dei figli

Il principale successibile del defunto è il coniuge (moglie o marito) e gli viene sempre riconosciuto il diritto di abitazione. Ha diritto a ricevere l’intera eredità solo in assenza degli altri successibili; diversamente, concorre con gli altri eredi secondo quote stabilite dalla legge. Ad esempio, in caso di:

  • coniuge e un figlio, al primo spetterà 1/2 dell’eredità e al secondo il restante 1/2;
  • coniuge e due o più figli, 1/3 andrà al coniuge e 2/3 ai figli

In assenza di figli, l’eredità verrà devoluta tra il coniuge ed ascendenti o fratelli e sorelle: 2/3 al coniuge e 1/3 ad ascendenti. Il coniuge separato senza addebito gode degli stessi diritti del coniuge non separato.

 

Founder & CEO in VisureItalia®

Ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e un Master in Gestione ed Amministrazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici e religiosi. Dopo una lunga esperienza in ambito della gestione e messa a reddito di patrimoni immobiliari, nel 1999 ho intrapreso l’attività nel settore delle informazioni immobiliari, collaborando con i principali istituti di credito e gli enti di riscossione. Su SmartFocus aiuto i nostri lettori a capire quali problemi possono essere collegati con le attività di acquisto, vendita o locazione di un immobile.

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