Spese catastali: come funziona l’accatastamento?

Vorresti sapere cosa si intende esattamente per accatastamento e quali sono le relative spese catastali? Ecco le risposte nel nostro ultimo articolo.
INDICE:
Quali sono le spese catastali?
Con questo termine si fa riferimento all’accatastamento, cioè all’insieme delle pratiche svolte per inserire le planimetrie di un fabbricato nella banca catastale. Tale inserimento, che interessa le nuove costruzioni e le ristrutturazioni che comportano una variazione della rendita catastale, serve a stabilire quale è il valore fiscale di un immobile. Le spese catastali sono a carico di chi acquista, a meno che non sia stato stipulato un diverso accordo fra le parti. Sono diverse in base al lavoro svolto dal tecnico, poiché il prezzo varia in base alla superficie, al luogo e ai prezzi di mercato.
Bisogna effettuare l’accatastamento per una nuova costruzione ma anche quando si apportano interventi che modificano la composizione strutturale/funzionale dell’immobile e richiedono l’adeguamento della rendita. Per effettuare l’accatastamento si utilizza il DOCFA, ovvero un software utile per presentare i nuovi accatastamenti e le variazioni catastali degli edifici esistenti.
Che cosa è il DOCFA?
Le edificazioni di nuovi immobili e le variazioni di quelli già esistenti, se influiscono sul classamento o consistenza dell’unità immobiliare, devono essere dichiarate al Catasto. Si tratta di dichiarazioni a carico degli intestatari dell’immobile che devono avvenire presentando un atto di aggiornamento.
A questo proposito, il DOCFA è un atto tecnico di aggiornamento catastale che viene utilizzato dai professionisti abilitati (come gli architetti). È infatti uno strumento per la compilazione delle denunce di accatastamento e variazioni di unità immobiliari. Comprende una serie di documenti grafici e vettoriali, come planimetrie catastali ed elaborati planimetrici, che sono una rappresentazione delle stesse unità.
Quali sono le spese catastali per l’acquisto della prima casa?
Le imposte previste per la prima casa acquistata da un privato sono l’imposta catastale e ipotecaria che sono fisse ed ammontano a 50 euro ciascuna e l’imposta di registro pari al 2% del valore catastale. Quest’ultimo non identifica il prezzo dell’immobile, ma si calcola moltiplicando la rendita catastale rivalutata del 5% per un coefficiente del 110 per la prima casa.
Vuoi acquistare la tua prima casa da una società costruttrice entro i primi 5 anni dalla sua costruzione/ristrutturazione? Allora in questo caso oltre al prezzo dell’immobile e alle imposte ipotecarie, catastali e di registro, devi considerare anche l’IVA sul prezzo d’acquisto.
Come richiedere online una visura catastale
Puoi richiedere le visure catastali online su VisureItalia per soggetto (persona fisica o giuridica), per indirizzo e immobile:
Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Visura catastale persona fisicaPotrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Visura catastale persona giuridicaPotrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Visura catastale immobilePotrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Visura catastale per indirizzoPer ottenere una visura catastale per persona fisica i dati che devi conoscere sono l’Ufficio del Catasto in cui effettuare la ricerca, il nome, cognome e il codice fiscale. Se il soggetto da ispezionare è invece una persona giuridica ti viene richiesta la denominazione dell’impresa secondo quanto risulta in Catasto.
Quando svolgi la ricerca per immobile, invece, i dati da inserire riguardano, oltre all’Ufficio del Catasto e al tipo di Catasto (fabbricati o terreni), anche quelli specifici dell’immobile come comune, foglio, particella o mappale e subalterno. Se intendi inoltrare una richiesta per indirizzo, infine, i dati da inserire riguardano l’indirizzo esatto dell’immobile.
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