SIC e Centrale Rischi: cosa sono e come avviene la segnalazione?

SIC e Centrale Rischi: cosa sono e come avviene la segnalazione?

SIC e Centrale Rischi sono archivi gestiti da Banca d’Italia e istituti privati nel quale sono raccolte informazioni sulla situazione debitoria di famiglie e imprese commerciali. Banche è società finanziaria ricevono quotidianamente centinaia di richieste di concessione di prestiti, di finanziamenti, di mutui, tutte richieste che necessitano (dal punto di vista della banca o degli istituti privati che ricevono la richiesta) di informazioni e e controlli prima di essere accettate.

Una volta ricevuta la richiesta gli istituti procedono a consultare delle specifiche banche dati (SIC e Centrali Rischi) dove sono conservati tutti i dati necessari a fotografare la storia creditizia del soggetto e valutare il merito creditizio di un soggetto.

  1. Cosa vuol dire SIC? Che cosa sono le centrali rischi private?
  2. Cosa è il CR della banca d’Italia? Chi può accedere alla Centrale Rischi?
  3. Quando scatta la segnalazione alla Centrale Rischi?
  4. Quanto tempo passa per essere cancellato dal CRIF?
  5. Come posso chiedere la cancellazione dei miei dati al CRIF?
  6. Come faccio a sapere se sono segnalato al SIC o alla Centrale Rischi?

Cosa vuol dire SIC? Che cosa sono le centrali rischi private?

I SIC, a differenza della Centrale Rischi che vedremo tra poche righe, sono delle banche dati non gestite direttamente dalla Banca d’Italia.

Con il termine di SIC la Banca d’Italia definisce il Sistemi di Informazioni Creditizia, le ex “centrali rischi private”.

I SIC non sono altro che (definizione della Banca d’Italia alla mano) delle banche dati private che banche e istituti di credito consultano per verificare l’affidabilità e la puntualità nei pagamenti della clientela che richiede un prestito, un finanziamento, un mutuo.

Nel sistema informativo e finanziario italiano i SIC sono una fonte di informazioni fondamentale per poter recuperare tutti i dati necessari a formare quella che tecnicamente è la reputazione creditizia di un cliente.

Banche ed istituti di credito consultano i Sistemi di Informazioni Creditizia in diverse fasi della vita finanziaria di un prestito.

In primo luogo, vengono consultati nel momento in cui il cliente muove una richiesta finanziaria (per conoscere il merito creditizio), poi, a seguire banche e istituti privati indagano i SIC ogni mese, cosi da monitorare e scoprire eventuali segnali di insolvenza derivanti dai rapporti del cliente con altri istituti di credito.

Cosa è il CR della banca d’Italia? Chi può accedere alla Centrale Rischi?

La centrale rischi è un archivio di dati gestito direttamente dalla Banca d’Italia. Qui sono raccolte e conservate tutte le informazioni sulla situazione debitoria di aziende e famiglie.

Le informazione contenute nella Centrale Rischi sono disponibili SOLO per le banche che hanno ricevuto una richiesta di finanziamento da parte di un soggetto e possono essere interrogate solo per fini legati alla tutela della solvibilità del sistema creditizio.

Il CR non contiene informazione riguardanti bollette telefoniche, della luce, abbonamenti pay tv, debiti verso fornitori privati. La centrale rischi conserva solo le informazioni riguardanti i debiti contratti nei confronti degli istituti di credito e delle banche.

Quando scatta la segnalazione alla Centrale Rischi?

La segnalazione alla centrale rischi è quasi uno spauracchio per migliaia di piccoli imprenditori. In molti infatti si chiedono quali siano i comportamenti esatti che come conseguenza hanno la segnalazione alla Centrale Rischi. Bene. La risposta va cercata in una sentenza della Cassazione, la numero 25512 del 2017.

La sentenza precisa e ribadisce un vecchio orientamento giurisprudenziale che prevede come motivazione per la segnalazione nella banca dati SOLO un’insolvenza conclamata e certa. Il semplice ritardo nel pagare qualche rata di un mutuo non può (potrebbe) invece giustificare in nessun modo la segnalazione del debitore alla CR.

Al contrario, purtroppo, le banche hanno preso la consuetudine (errata secondo la sentenza della Cassazione) di segnalare alla Centrale rischi anche i clienti che semplicemente non hanno rispettato le scadenze relative alle rate di un mutuo.

Prima di effettuare la segnalazione, ricorda la Cassazione, banche ed isittuti di credito devono accertarsi che la difficoltà economica non sia semplicemente un problema «transitorio». Gli eventuali periodi di poca disponibilità, tipici nella vita delle aziende, non possono essere la causa di una segnalazione alla CR.

Come faccio a sapere se sono segnalato al SIC o alla Centrale Rischi?

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Quanto tempo passa per essere cancellato dal CRIF?

Chi ritenga che le informazioni personali presenti nel CR siano errate, può richiedere la correzione e la cancellazione dal CRIF direttamente all’intermediario che ha fatto la segnalazione.

In caso di errore comunque, la stessa Banca d’Italia provvede in autonomia (se vengono individuati dall’istituto) a contattare gli intermediari per una verifica sulle informazioni trasmesse e di correggerle.

In caso di segnalazioni corrette invece, esistono dei periodi temporali (stabiliti dal Codice di Condotta emanato dal Garante per la Privacy) dopo i quali le segnalazioni si (auto)cancellano.

I dati relativi a prestiti e finanziamenti presenti nel sistema di informazioni creditizie infatti si cancellano dal Crif automaticamente, senza bisogno inoltrare richieste specifiche.

  • Istruttorie: 6 mesi o comunque per il periodo di tenuta dell’istruttoria del finanziamento.
  • Procedure interrotte: 1 mese. È il caso in cui cliente rinuncia o c’è stato un rifiuto.
  • Restituzioni puntuali: 36 mesi; dopo 36 mesi dalla data di estinzione effettiva.
  • Ritardo di 1 o 2 rate o mensilità: 12 mesi. Dopo 12 mesi dalla comunicazione di regolarizzazione, se nei 12 mesi i pagamenti siano sempre puntuali.
  • Ritardo di 3 o più rate o mensilità: 24 mesi. Dopo 24 mesi dalla comunicazione di regolarizzazione, se in quel periodo i pagamenti sono puntuali.
  • Finanziamenti non rimborsati: 36 mesi: 36 mesi dalla data di estinzione prevista o dalla data in cui l’istituto di credito ha fornito l’ultimo aggiornamento.

Come posso chiedere la cancellazione dei miei dati al CRIF?

Per richiedere la cancellazione dei dati dalla banca dati del Crif vi suggeriamo di contattare direttamente la finanziaria o la banca che ha effettuati la segnalazione.

La Centrale Rischi della Banca d’Italia infatti non cancellerà automaticamente la segnalazione su richieste del debitore, ma effettuare in ogni caso una verifica presso l’istituto o banca che ha segnalato la situazione debitoria anomala.

Una volta fatta richiesta all’istituto, bisognerà attendere i tempi tecnici necessari a portare avanti le verifiche che solitamente oscillano da un minimo di 30 giorni ad un massimo, purtroppo, di difficile quantificazione nel caso si tratti di situazioni particolarmente complesse.

 

Founder & CEO in VisureItalia®

Ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e un Master in Gestione ed Amministrazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici e religiosi. Dopo una lunga esperienza in ambito della gestione e messa a reddito di patrimoni immobiliari, nel 1999 ho intrapreso l’attività nel settore delle informazioni immobiliari, collaborando con i principali istituti di credito e gli enti di riscossione. Su SmartFocus aiuto i nostri lettori a capire quali problemi possono essere collegati con le attività di acquisto, vendita o locazione di un immobile.

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