Si può vendere un immobile con un abuso edilizio?

Si può vendere un immobile con un abuso edilizio?

Capita spesso che i proprietari degli immobili eseguano dei lavori di ristrutturazione senza richiedere i dovuti permessi al Comune. Ma si può vendere un immobile con un abuso edilizio? Facciamo chiarezza su questo punto nel nostro ultimo articolo.

INDICE:

  1. Cosa sono gli abusi edilizi?
  2. Come sapere se un immobile presenta degli abusi edilizi?
  3. Come ottenere la planimetria catastale di un immobile?
  4. Si può vendere un immobile con abuso edilizio?
  5. Cosa succede se si scopre l’abuso non dichiarato?
  6. Come regolarizzare un abuso edilizio?

Cosa sono gli abusi edilizi?

L’abuso edilizio è un illecito posto in essere da chi realizza un’opera edilizia senza le autorizzazioni o su suolo non edificabile. È quindi una violazione della normativa edilizia che può assumere rilevanza penale o amministrativa.

Secondo l’art. 29 del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, la responsabilità della conformità delle opere alla normativa urbanistica spetta al titolare del permesso di costruire, al committente e al costruttore. Queste persone, infatti, insieme al direttore dei lavori, sono responsabili anche della conformità delle opere, previsioni del permesso e modalità esecutive. Gli stessi soggetti, poi, devono pagare le sanzioni pecuniarie e sostenere le spese per l’esecuzione in danno, nell’ipotesi di demolizione delle opere abusive.

Come sapere se un immobile presenta degli abusi edilizi?

Per scoprire un abuso edilizio si può consultare il certificato di stato legittimo, che è obbligatorio allegare al rogito per la compravendita. Si tratta di una dichiarazione asseverata di un tecnico, che attesta l’assenza di violazioni alla disciplina edilizia e urbanistica o evidenzia eventuali tolleranze costruttive. Questa dichiarazione serve a chi vende per dimostrare che l’immobile è conforme alla normativa vigente e a chi acquista ad accertare la legittimità dello stesso. 

Un altro sistema è quello di controllare i progetti depositati in Comune prima della realizzazione dell’immobile e il relativo permesso a costruire. In alternativa, per sapere se c’è abuso edilizio in una casa si può consultare la planimetria in modo tale da confrontarla con le condizioni reali dell’immobile. 

Se dal confronto dovessero emergere delle diversità, allora potrebbe trattarsi di abuso edilizio. In tal caso bisognerà affidarsi ad un tecnico, che esegua le dovute verifiche accedendo agli atti amministrativi dell’immobile in questione.

Come ottenere online la planimetria catastale di un immobile?

Per verificare la conformità tra la documentazione e lo stato di fatto di un immobile basta richiedere online sul sito di VisureItalia il seguente servizio:

Planimetria catastale onlineRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Planimetria catastale online

La planimetria catastale evidenzia la disposizione dei vani dell’unità immobiliare, la destinazione d’uso, porte e finestre, gli accessi dal vano scale e le pertinenze. I dati da indicare per procedere con la richiesta sono i seguenti:

  • ufficio del Catasto,
  • Comune in cui si trova l’immobile,
  • foglio catastale,
  • particella o mappale,
  • subalterno.

Si può vendere un immobile con abuso edilizio?

Poiché non esiste una normativa al riguardo, la vendita di una casa con abuso edilizio sanabile non è vietata purché non si tratti di un raggiro. Chi vende l’immobile, infatti, deve comunicare la situazione all’acquirente e deve anche metterlo per iscritto sia nel compromesso che nel rogito. Se ciò non dovesse avvenire, chi acquista potrebbe impugnare l’accordo e chiedere di annullarlo. Inoltre, la vendita di un immobile con abuso edilizio è possibile a seconda della gravità di quest’ultimo, quindi se sia sanabile o meno. In caso di mutuo, invece, è condizione essenziale che la situazione sia del tutto regolare.

Cosa succede se si scopre l’abuso non dichiarato?

Nel caso in cui l’acquirente non sia informato degli abusi edilizi sull’immobile prima della compravendita potrebbero verificarsi due casistiche:

  • l’annullamento del contratto di compravendita (entro 10 anni dal rogito) ed un possibile risarcimento dei danni nei casi più gravi;
  • per abusi minori, invece, sarà possibile chiedere un rimborso parziale delle spese per la demolizione o per la sanatoria edilizia.

Il venditore, inoltre, deve rispondere anche dei casi in cui l’acquirente scopra abusi edilizi nell’immobile prima della firma del contratto. In aggiunta, se la compravendita è avvenuta con la mediazione di un intermediario, come un’agenzia immobiliare, anche questo soggetto (oltre al proprietario) sarà tenuto a rispondere degli abusi.

Come regolarizzare un abuso edilizio?

La regolarizzazione dell’abuso edilizio può avvenire in due modi: tramite condono edilizio oppure, nella maggior parte dei casi, tramite una sanatoria edilizia.

Il condono consiste in una serie di leggi speciali emanate dal Parlamento che permettono di condonare gli abusi su alcune opere ultimate entro una data. La sanatoria edilizia, invece, è un provvedimento amministrativo che consente di sanare gli abusi edilizi attraverso il pagamento di una sanzione.

In ogni caso, comunque, la sanatoria può regolarizzare solo gli interventi concessi dalla normativa vigente che non sono stati comunicati nelle tempistiche stabilite. Nei casi di interventi non concessi, come la costruzione di una casa su un suolo non edificabile, l’unica soluzione è la demolizione.

Se si mette in vendita una casa, comunque, bisogna essere consapevoli del fatto che ci sia un abuso edilizio e bisogna essere pronti ad assumersi anche le relative responsabilità penali e amministrative. Nel caso in cui l’immobile sia venduto, infatti, la responsabilità penale graverà sempre sul venditore e potrebbe essere imposta qualsiasi sanzione senza limiti di tempo.

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Legal Service Specialist in VisureItalia®

Legal Service Specialist – Ho acquisito una formazione tecnica in architettura di interni e nell’architettura del paesaggio. Da venti anni svolgo la professione di visurista per ispezioni ipotecarie e catastali presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed il Catasto per conto di studi notarili, enti di riscossione e istituti di credito. In VisureItalia® ricopro il ruolo di Legal Services Specialist e coordino le attività del team di visuristi operativi in tutti gli Uffici di Pubblicità Immobiliare in Italia. Su SmartFocus condivido le mie conoscenze per facilitare l’accesso alle banche dati pubbliche e ai Pubblici Registri in particolare.

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54 commenti per "Si può vendere un immobile con un abuso edilizio?"

  • Giorgio ha detto:

    Buongiorno, sono proprietario per 1/6 di un immobile ereditato. Dalla perizia post successione fatta da un Geometra risulta “l’abitazione risulta pressoché conforme alla planimetria catastale allegata, momentaneamente non si è potuta riscontrare la regolarità urbanistica”.
    Io che abito negli Stati Uniti volevo vendere prima e donare poi la mia quota ai miei fratelli (fatta anche mediazione con verbale negativo) ma loro continuano a dire che c’è un abuso edilizio e per cui non si può vendere/donare. Io non ho i soldi per imbarcarmi in un progetto di sanatoria/ristrutturazione. Ma se la piantina del catasto/Agenzia Entrate datata 2009 corrisponde alla casa così com’è adesso (sopralluogo di un tecnico) dov’è l’abuso? Cos’altro posso fare? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Giorgio, siamo spiacenti ma non possiamo fornirle ulteriori suggerimenti in quanto si è già rivolto ad un tecnico. Cordiali saluti.

  • Vittorio ha detto:

    Buongiorno.
    Anni fa, per un discorso di successione, acquistai dai miei fratelli un appartamento di un immobile ma, lo stesso, in altezza praticamente in abuso non sanabile. Per l’urbanistica del comune, l’immobile in questione dovrebbe raggiungere un’altezza di m 7,90, ma in realtà è di circa 11/12 m circa, e quindi è fuori norma. Per i costi dell’eventuale abbattimento e rimessa in conformità urbanistica posso rivalermi sui miei venditori (fratelli), o potrebbe essere una inutile causa senza “sbocchi” di poter ottenere ragione/vittoria? Grazie per l’eventuale risposta e cordiali saluti. Vittorio

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Vittorio, la situazione è articolata ed è necessario confrontarsi con un legale per una valutazione dettagliata. Cordiali saluti.

  • Marco ha detto:

    Buongiorno,
    Nel 2010 mia madre e mia zia erano proprietarie rispettivamente del 50% di un vecchio negozio in cui era già presente dal 2005 un abuso edilizio grave (sono state scavate parte delle fondamenta per avere l’altezza per poter installare un soppalco che aumentasse quasi del doppio la superficie del negozio). Tale abuso era stato commissionato dal marito di mia zia e mio padre che portavano avanti una attività nel negozio.
    Nel 2011, con la morte di mia madre e il ritiro dall’ attività di mio padre, io e mio fratello abbiamo ereditato rispettivamente il 25% dell’ immobile, pensando che tutto fosse in regola (anche perché io non ho mai avuto niente a che fare con l’ attività di famiglia).
    Siamo andati avanti a percepire un affitto fino ad oggi, quando mio zio ci ha chiesto di vendergli la nostra parte e diventare unico proprietario del negozio ( avendo lui raccolto tutti i soldi per l’ acquisto senza dover chiedere un mutuo alla banca).
    Ovviamente mio zio non vuole regolarizzare il negozio perché la sua attività continua a portarla avanti.
    Siccome la fine dei lavori abusivi non è databile perché non sono mai state mai emesse fatture e non è mai stato richiesto nessun permesso, come posso io vendergli l’immobile senza incorrere in futuri problemi?
    E se mio zio mettesse per iscritto che fu lui il committente dei lavori?
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Marco, la situazione esposta è molto particolare, pertanto le suggeriamo di confrontarsi con un legale per far chiarezza ed evitare complicazioni future. Cordiali saluti.

  • Ivano ha detto:

    Salve ho acquistato un edificio (under 67).
    A distanza di 2 mesi ho scoperto che sull’edificio non c’era il permesso edilizio (quindi risulta abusivo).
    Sull’atto i venditori hanno solo dichiarato che l’edificio è under 67.
    Inoltre all’edificio avevo iniziato i lavori di ristrutturazione.
    Posso fare causa ai venditori?o c’è la possibilità che perdo anche la causa?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Ivano, certamente può rifarsi sul venditore intentando una causa civile. Le suggeriamo, a tal proposito, di farsi assistere da un legale. Cordiali saluti.

  • Marco Ziccheddu ha detto:

    Nel 2013 ho acquistato un locale uso ambulatorio facente parte di un maggior fabbricato. Nell’atto di compravendita il notaio ha – in buona sostanza – accolto solo dichiarazioni sulla presunta regolarità rilasciate dall’impresa venditrice. Il certificato di abitabilità, per esempio, non è mai stato rilasciato nonostante fosse stata assicurata in atto la consegna entro i tre mesi successivi alla vendita. A seguito del fallimento dell’impresa venditrice nel 2015 e in conseguenza di parziali difformità rilevate successivamente dal comune, che ha pure emesso una ordinanza di demolizione, mi trovo a detenere un bene non utilizzabile e non commerciabile e sul quale devo pagare le relative imposte. Posso agire nei confronti del direttore dei lavori? Grazie.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Marco, la situazione da lei esposta necessità della consulenza approfondita di un legale. Cordiali saluti.

  • Piero ha detto:

    Salve, vorremmo acquistare un terreno adiacente alla nostra abitazione dove però c’è un abuso edilizio e sappiamo che c’era una causa in corso. A chi possiamo rivolgerci per vedere se ci sono i presupposti per un acquisto e altre informazioni in merito alla demolizione della abuso?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Piero, potrebbe chiedere delucidazioni al proprietario, verificando la Sua intenzione a vendere. Inoltre, potrebbe farsi supportare da un geometra per verificare la regolarità del terreno. Cordiali saluti.

  • Dario ha detto:

    Buongiorno, vorrei comprare un terreno all’interno del quale ricade un fabbricato di mq 25, deposito agricolo, totalmente abusivo, ma catastato. L’opera è stata realizzata negli anni ‘80, non è stata mai presentata istanza di condono o sanatoria, la cubatura disponibile dal terreno agricolo copre tutta l’intera cubatura del fabbricato agricolo, quindi il proprietario ha a disposizione una cubatura agricola sufficiente per la realizzazione dell’opera, ma l’ha realizzata senza chiedere licenze, autorizzazioni, permessi etc. Oggi l’area del terreno e del fabbricato ricade in zona D del parco dell’Etna, dove comunque è consentita la costruzione di fabbricati agricoli purché abbiano nulla osta dell’Ente. L’ente prevede nel suo regolamento anche la sanatoria di opere abusive. Vorrei sapere se questo fabbricato oggi è tutt’ora sanabile, se posso comprarlo nonostante ancora sia abusivo e in caso affermativo se posso sanarlo io, dopo l’acquisto. Grazie mille

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Dario, la situazione da lei esposta è articolata. Le suggeriamo di confrontarsi con un geometra del luogo per verificare se è possibile regolarizzare l’immobile. Cordiali saluti.

  • Elena ha detto:

    Salve devo vendere l’ immobile ma pare ci sia una difformità lieve in quanto una parete è stata alzata di 15cm…ora sono certa di dovermi autodenunciare pagando una sanzione una sanatoria intendo ma c’è un dettaglio la casa si trova ubicata sll’ interno di un preparco del delta..mi dicono che la situazione si aggrava in termini economici altra sanzione forse anche più salata…che fate?????

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Elena, data la complessità della sua casistica, le suggeriamo di rivolgersi ad un tecnico abilitato come un ingegnere o un geometra che possa valutare nel dettaglio la situazione. Cordiali saluti.

  • Diego ha detto:

    salve,

    ho acquistato una casa con un leggero abuso edilizio da privato. lui non era consapevole della cosa ed ora un nuovo vicino vuole passare a vie legali, io posso rivalermi sul venditore anche se la casa ha piu di 10 anni?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Diego, può rifarsi sul venditore intentando una causa civile. Le suggeriamo, a tal proposito, di farsi assistere da un legale. Cordiali saluti.

  • Pierluigi ha detto:

    Salve:alla fine per la soluzione degli abusi sanabili e non, in pratica per chiarezza lascia desiderare. Espongo un quesito non vi è chiarezza in risposte.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Pierluigi, qual è il Suo quesito? Se ci fosse possibile, saremmo lieti di aiutarla. Cordiali saluti.

  • Natalia ha detto:

    Ho acquistato anni fa una casa con giardino. Volendo ampliare ho scoperto che il venditore aveva venduto prima del mio acquisto parte della cubatura ma non vi è traccia di questo sull’atto di compravendita cioè io non ne ero al corrente. C’è modo di tutelarmi? Posso in qualche modo agire contro il venditore? Grazie Natalia

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Natalia, la cessione dei diritti di cubatura è un atto pubblico, quindi consultabile da tutti, che viene firmato dinanzi al notaio e al venditore. Poiché in fase di rogito lei ha accettato le condizioni di acquisto dell’immobile, adesso non potrebbe agire contro il venditore o imputargli alcuna responsabilità. Le suggeriamo di richiedere la consulenza del Notaio per poter valutare più nel dettaglio la sua situazione. Cordiali saluti.

  • Carlo ha detto:

    Salve vorrei vendere la mia casa non condota e costruita su suolo non edificabile. La casa ha mappa catastale e paghiamo le relative utenze.purtroppo non c’è possibilità per il momento di sanarla finché non passerà la sanatoria.L’acquirente è a conoscenza di tutto. È possibile davanti ad un notaio formalizzare il tutto?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Carlo, se ha presentato la richiesta di condono al Comune in cui si trova l’immobile possono verificarsi due casistiche:
      1. se il Comune ha rilasciato una concessione in sanatoria o un permesso in sanatoria l’immobile può essere trasferito non presentandosi alcun problema di tipo giuridico,
      2. se il condono non si è ancora concluso con l’espressione positiva del Comune, la casa potrà essere trasferita se sarà stato effettuato il pagamento degli importi interi richiesti dalla legge a seguito della domanda di condono.
      Per una valutazione precisa della situazione, comunque, le suggeriamo di richiedere la consulenza di un notaio. Cordiali saluti.

  • maria vittoria meloni ha detto:

    salve, vorrei poter vendere una casa ereditata, ma due degli eredi sono contrari, la parte superiore della casa presenta abuso edilizio abbastanza gravoso; mentre in piano terra no, dato che il piano terra è divisibile in due appartamenti (ha due ingressi separati) si puo’ vendere la quota mia e degli altri due e lasciare invenduta una parte della casa? grazie dell’attenzione

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Maria vittoria, la situazione da lei esposta è complessa in quanto comprende una divisione ereditaria e la vendita di un immobile abusivo, al momento indiviso. Occorre pertanto che venga sottoposta all’attenta valutazione di un legale. Cordiali saluti.

  • Giannattasio Giuseppe ha detto:

    Ho scoperto solo ora della difformità tra la planimetria catastale, ed ho riscontrato un errore nell’indicazione nella descrizione (sulla planimetria, nel seminterrato è indicato un locale = lavanderia = invece del vano =bagno= è sanabile oppure devo semplicemente correggere la planimetria interpellando un geo
    metra
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Giuseppe, in questo caso è consigliabile affidare ad un tecnico la verifica della planimetria. Cordiali saluti.

  • sabrina barchiesi ha detto:

    Buongiorno
    dovrei acquistare un appartamento con un piccolo abuso di circa tre metri quadrati, cioè la finestra del salone è stata spostata in avanti prendendo una parte del terrazzo.
    il venditore mi ha messo al corrente del fatto come si può fare ?
    Lui vorrebbe scontarmi dall’acquisto i soldi necessari a rimettere tutto com’era.
    posso scriverlo sul compromesso? Grazie.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Sabrina, la situazione potrebbe creare problemi in casi di richiesta di un mutuo. Le suggeriamo di confrontarsi con un geometra. Cordiali saluti.

  • claudio ha detto:

    Sto vendendo un appartamento (ereditato) con una difformità della piantina rispetto alla realtà. La difformità è data dal fatto che è stato tolto il muro (non portante) che separava la sala dalla cucina creando un open space (sono rispettati comunque i rapporti fra superficie e finestre).
    L’acquirente è mio fratello e a lui va bene cosi. Se andiamo al rogito e dichiariamo la conformità che in realtà non c’è cosa rischiamo ?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Claudio, in situazioni come queste è consigliabile confrontarsi con il notaio, spiegando nel dettaglio la situazione. Cordiali saluti.

  • marco bruno ha detto:

    casa acquistata nel 1974, al catasto risulta una pianta difforme risalente al 1970 e in comune non c’è nulla.
    Gli eventuali abusi sono stati fatti prima che mia madre comprasse la casa, un controsoffitto a 245 cm un piccolo cucinotto e un bagnetto.
    La casa in questione si trova in un piccolissimo borgo in collina tutto in pietra.
    Che dovrei fare?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Marco, le suggeriamo di rivolgersi ad un tecnico abilitato come un ingegnere o un geometra che possa occuparsi di verificare se sia possibile sanare gli abusi edilizi presenti nell’immobile. Cordiali saluti.

  • sonia palumbo ha detto:

    Buonasera,dopo aver acquistato l’immobile al primo giorno di pioggia,infiltrazioni sia dal tetto che dal terrazzo, fino giù in(credevo taverna)cantina. Denunciando i vizi si scopre la mancanza di agibilità, impianto del gas non a norma, certificazione energetica non veritiera(al rogito classe D invece sono in F) difformità tra condizione reale e progetto. Dalla documentazione non risulta la fine dei lavori. Chiesta risoluzione del contratto ma rigettata in quanto abusi sanabili e agibilità facilmente ottenibile, ma in una casa dove ci sono infiltrazioni di acqua con presenza di umidità muffa e quant’altro può essere considerata salubre? E avere il parere igienico sanitario positivo? Il comune dice che nessun tecnico potrà mi farlo. Come devo comportarmi? Ah! ho acceso un mutuo per acquistarlo. Ringrazio anticipatamente:(

    • Redazione ha detto:

      Gentile Sonia, quella descritta sembra una situazione inusuale in quanto di norma la richiesta di mutuo viene accolta esclusivamente in caso di totale assenza di difformità in relazione all’immobile in questione. Se non è possibile procedere alla risoluzione del contratto, può certamente rifarsi sul venditore intentando una causa civile. Le suggeriamo, a questo proposito, di rivolgersi ad un legale che possa assisterla. Cordiali saluti.

  • Marco ha detto:

    Buongiorno..avrei bisogno di una informazione..
    Ho una casa con un abuso…a causa di un litigio con lo splendido vicino, mi son venuti i vigili a casa e mi son preso una denuncia per abuso edilizio..processo a parte
    Vorrei sapere se…nonostante l’insanabilita di casa, la casa risulta rivendibile con tutto l’abuso ad un compratore(senza mutuo) magari ad un prezzo vantaggioso?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Marco, dubitiamo che in una situazione come quella esposta sia possibile procedere alla vendita. Cordiali saluti.

  • Daniele Manis ha detto:

    Salve deve vendere la mia quota al 50% d casa alla mia ex moglie…lei dovrebbe fare una surroga…nel locale seminterrato altezza 2.30 abbiamo fatto un bagno e 3 camerette…può acquistare senza segnalare dell’ abuso o mettendoci d’accordo o bisogna sanare subito…per risanarlo occorrono circa 7000 Mila euro per sistemare tutto ,stima fatta da un perito d agenzia

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Daniele, riteniamo che con tutta probabilità l’abitabilità del locale non potrebbe sussistere per via dell’altezza insufficiente. Le suggeriamo di rivolgersi ad un Notaio che possa analizzare nel dettaglio la sua situazione e suggerirle il modo migliore per procedere. Cordiali saluti.

  • Marco ha detto:

    Buongiorno. A me risulta che ogni atto di compravendita di un immobile con abusi edilizi, a prescindere che siano sanabili o meno, sia nullo. Non conosco notaio che, sapendo degli abusi, si permette di fare l’atto. Per quanto riguarda l’acquisizione automatica della planimetria dell’immobile da parte del catasto, per ora non è ancora in funzione e permane l’obbligo in capo al proprietario di incaricare un tecnico abilitato come anche un perito edile o un architetto.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Marco, in alcuni casi può capitare che si verifichi la compravendita di un immobile con abuso edilizio a seconda della gravità di quest’ultimo, nello specifico in presenza di abusi di lieve entità. Inoltre, per quanto riguarda la planimetria, se risulta depositata al Catasto, può essere disponibile nel cassetto fiscale del proprietario oppure può essere richiesta mediante un’agenzia di pratiche. Se invece la planimetria non è stata depositata, si dovrà incaricare un tecnico abilitato che si occupi di digitalizzare il documento. Cordiali saluti.

  • Lucia ha detto:

    Buongiorno, a mia insaputa ho venduto un appartamento nel 2019 ereditato che al 30% era già mio. L’abuso riguarda la sostituzione di infissi in una zona di pregio e vincolata. Non sono stati modificati i fori, solo sostituiti gli infissi marci con altri moderni, stesso colore. Ora il proprietario mi chiede soldi per la sostituzione che peraltro ha deciso e già pagato a mia insaputa. Quanto dovrei risarcire? Grazie, Lucia

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Lucia, in queste situazioni è necessario chiedere la consulenza di un legale. Cordiali saluti.

  • andrea ha detto:

    Su un lotto di terreno di 600 mio padre ( poi deceduto, come anche mia madre)ha costruito un immobile abusivo; successivamente io ho costruito abusivamente un appartamento al piano di sopra. Nel 2003 abbiamo chiesto il condono e abbiamo pagato l’oblazione e gli oneri concessori, mio padre la sua parte e io la mia. ADESSO a seguito di divisione i miei fratelli pretendono il pagamento dell’area. Come si deve calcolare il valore dell’area?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Andrea, la Sua situazione necessita della consulenza di un geometra. Cordiali saluti.

  • Stefano ha detto:

    Buongiorno, dovrei vendere una casa che presenta delle difformita’.
    Ho avvisato l’acquirente e nelle note del preliminare ho evidenziato la situazione. Ho pero’ chiesto ad un ufficio notarile dei chiarimenti in merito e mi hanno detto che loro non eseguono degli atti di vendita se l’immobile non è conforme, in quanto la legge non prevede vendite con situazioni non regolari.
    Se si trovasse un Notaio disposto a fare l’atto si rischiano delle conseguenze ?

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Stefano, la vendita di un immobile con abuso edilizio è possibile a seconda della gravità di quest’ultimo, quindi se sia sanabile o meno. In caso di mutuo, invece, è condizione essenziale che la situazione sia del tutto regolare. Può provare a rivolgersi ad un altro notaio senza che vi siano conseguenze negative per lei qualora segnali all’acquirente l’abuso edilizio sanabile presente sull’immobile in oggetto. Di conseguenza, potrete concordare una formula specifica da inserire all’interno dell’atto di vendita in cui l’acquirente potrà dichiarare di assumersi la piena responsabilità dell’immobile che è in procinto di acquistare. Cordiali saluti.

  • Paolo ha detto:

    Salve,vorrei partecipare ad un’asta immobiliare ma l’appartamento ha diverse difformità. Quella che secondo me è più rilevante riguarda la corte esterna della palazzina che al catasto risulta comune a tutti gli inquilini ma di fatto è stata separata da muri di cinta creando uno spazio privato ognuno con accesso alle varie abitazioni.A cosa vado incontro acquistando questo appartamento? Si potrebbe regolarizzare detta difformità con il consenso degli altri condomini? Grazie.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Paolo, le suggeriamo di rivolgersi ad un tecnico abilitato come un ingegnere o un geometra che possa occuparsi di verificare se sia possibile sanare gli abusi edilizi prima di procedere con l’acquisto. Cordiali saluti.

  • Emanuel ha detto:

    Buongiorno, una volta effettuate le procedure per sanare l’abuso, potrò rifarmi sul venditore visto che ha omesso di informarmi dell’abuso? Se la difformità fosse enorme, potrebbe essere non sanabile l’abuso?
    Grazie.

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Emanuel, può certamente rifarsi sul venditore intentando una causa civile. È piuttosto difficile, inoltre, che l’abuso sia insanabile. Cordiali saluti.

  • Emanuel ha detto:

    Ho acquistato due anni fa un immobile. Volendo spostare una porta ho scoperto le difformità tra piantina catastale e comunale. Le differenze sono enormi, scale diverse, mura diverse anche perimetrali, porte e finestre mancanti. Il progetto presentato al comune dell’ intera palazzina é diverso dalla situazione reale. Da quello che mi é stato detto gli altri condomini hanno condonato. Visto che sul contratto di acquisto non ci sono riferimenti in merito e la piantina presente nel contratto é quella catastale. Come dovrei muovermi per sanare la cosa senza doverci rimetterci io. Grazie.

    • Redazione ha detto:

      Buonasera Emanuel, quella descritta ci sembra una situazione anomala, in quanto di norma il Catasto acquisisce la documentazione vidimata direttamente dal Comune di competenza e, per questo motivo, è inusuale che si rilevino delle difformità di questo tipo tra piantina catastale e comunale. È necessario che si rivolga quanto prima ad un tecnico abilitato come un ingegnere o un geometra che possa occuparsi di svolgere tutte le verifiche del caso al fine di sanare l’abuso edilizio, procedura che dovrà avvenire a sue spese. Cordiali saluti.

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