Si può donare un immobile ricevuto in donazione?

Si può donare un immobile ricevuto in donazione?

Con donazione si intende l’atto con cui una persona trasferisce ad un’altra un proprio bene per spirito di liberalità, senza, cioè, ricevere in cambio alcun corrispettivo. Ma cosa succederebbe se si intendesse donare un immobile ricevuto a propria volta in donazione?

In questo articolo scoprirai:

  1. Cos’è la donazione?
  2. Si può donare un immobile ricevuto in donazione?
  3. Come vendere un immobile ricevuto in donazione?

Cos’è la donazione?

Come accennato, la donazione è un atto a titolo gratuito con il quale una parte (il donante), per spirito di liberalità, arricchisce un’altra (il donatario) cedendo la sua proprietà o altri diritti reali (come uso, usufrutto, abitazione) oppure assumendo un’obbligazione senza ricevere niente in cambio.

Possono essere donati tutti i beni presenti del donante, ma non anche quelli futuri (art. 771 c.c.). Nel caso in cui la donazione riguardi un’universalità di cose (ad esempio un’azienda), rientrano in essa anche le cose che si aggiungono in un secondo tempo, sempre che non si esprima una volontà diversa al riguardo.

Sono diversi i motivi per i quali si decide di donare un immobile: anticipare gli effetti della successione (ad esempio nel caso della donazione di una casa ad un figlio), destinare una quota ad una determinata persona, dimostrare riconoscenza a qualcuno, sottrarre una parte dei beni ai creditori per evitare il rischio di un pignoramento e così via.

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Si può donare un immobile ricevuto in donazione?

La risposta è sì, si può donare un immobile ricevuto in donazione. Il rischio principale a cui si andrebbe incontro, però, sarebbe il fatto di dover affrontare gli eventuali eredi legittimari che potrebbero reclamare le quote di legittima della prima donazione.

A tal proposito, infatti, la legge riserva sempre ai parenti del de cuius (coniuge, figli e in assenza di essi genitori) una quota minima del suo patrimonio. Ciò significa che se uno degli eredi legittimari riceve meno della quota spettante, può agire contro gli altri eredi con un’azione di lesione della legittima. E anche se il donatario, nel frattempo, ha venduto o donato il bene a una terza persona, anche quest’ultimo dovrà restituire l’immobile agli eredi legittimari. 

In questo caso, però, esistono dei precisi limiti per poter agire contro il donatario:

  • per l’azione di lesione della legittima non devono trascorrere più di 10 anni dalla data di apertura della successione, 
  • per poter recuperare l’immobile ceduto dal donatario a terzi, non possono trascorrere più di 20 anni dalla trascrizione della prima donazione.

Riassumendo, quindi, una volta decorsi 20 anni dalla donazione, non sarà più possibile agire contro colui che ha ricevuto l’immobile in donazione da parte del donatario. Allo stesso modo, anche dopo i 10 anni dall’apertura della successione del donante, non ci si potrà più rivalere sul donatario.

Come vendere un immobile ricevuto in donazione?

Anche in questo caso è possibile vendere una casa ricevuta in donazione. Tuttavia, ancora una volta, la vendita dell’immobile donato potrebbe essere compromessa dal fatto che gli eredi potrebbero ritenere lese le proprie quote di legittima. Rivendere un bene ricevuto per donazione, inoltre, è difficile soprattutto nel caso in cui il terzo acquirente debba richiedere un mutuo per acquistare l’immobile. Le banche, infatti, faticheranno ad accettare di essere garantite da un’ipoteca su di un immobile che in futuro potrebbe essere loro sottratto.

Il problema della vendita di un immobile donato, comunque, non si pone se sono passati almeno 20 anni dall’atto di donazione o 10 dalla morte del donante, perché i legittimari in questi casi non potrebbero più agire contro l’acquirente.

In tutti gli altri casi, si possono valutare insieme al Notaio alcune soluzioni per vendere una casa data in donazione senza problemi. Tra queste, rientra la scelta di richiedere agli eredi legittimari un atto di rinuncia a contestare la donazione dell’immobile in questione. In alternativa, si potrebbe optare per uno scioglimento consensuale della donazione, naturalmente soltanto nel caso in cui il donante sia ancora in vita.

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Legal Service Specialist in VisureItalia®

Legal Service Specialist – Ho acquisito una formazione tecnica in architettura di interni e nell’architettura del paesaggio. Da venti anni svolgo la professione di visurista per ispezioni ipotecarie e catastali presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed il Catasto per conto di studi notarili, enti di riscossione e istituti di credito. In VisureItalia® ricopro il ruolo di Legal Services Specialist e coordino le attività del team di visuristi operativi in tutti gli Uffici di Pubblicità Immobiliare in Italia. Su SmartFocus condivido le mie conoscenze per facilitare l’accesso alle banche dati pubbliche e ai Pubblici Registri in particolare.

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2 commenti per "Si può donare un immobile ricevuto in donazione?"

  • Michela ha detto:

    La banca si rifiuta di erogare il mutuo per l’acquisto di una casa ricevuta in donazione da oltre 28 anni e senza che nessuno abbia fatto opposizione. Si può restituire il bene ricevuto in donazione a chi l’ha donato?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Michela, sarà necessario sottoscrivere un nuovo atto di trasferimento della proprietà. Le suggeriamo, pertanto, di rivolgersi ad un notaio che possa indicarle come procedere. Cordiali saluti.

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