Se muore un coniuge chi eredita?

Nel momento in cui viene a mancare una persona, se lascia un testamento valido, i suoi beni passano al marito o alla moglie. Tuttavia, quando il de cuius non lascia alcunché oppure il testamento non è valido, la legge attribuisce l’eredità ad alcune persone successibili legate al defunto da rapporti familiari. Si tratta di coniuge, figli, genitori, fratelli, altri parenti e per ultimo lo Stato. Il principale successibile, quindi, è il coniuge del defunto, la cui quota ereditaria dipende dalla presenza di altri successibili. Vediamo quindi di chiarire più nel dettaglio chi eredita se muore un coniuge.
INDICE:
- Il ruolo del testamento nella successione
- Morte del coniuge con figli
- Morte del coniuge senza figli
- Come avviene la successione legittima?
- I diritti del coniuge superstite in comunione e separazione dei beni
- Come si calcola la quota del coniuge?
- Quando si applica la successione per rappresentazione?
- In caso di morte del coniuge a chi va la casa?
Il ruolo del testamento nella successione
Il testamento ha un ruolo fondamentale nella successione, in quanto permette al testatore di esprimere la propria volontà su come distribuire il proprio patrimonio dopo la sua morte. In questo modo, infatti, è possibile:
- disattendere in parte la successione legittima: in assenza di testamento, la legge stabilisce come suddividere l’eredità tra i parenti del defunto (successione legittima). Il testamento consente di derogare a queste disposizioni, nominando eredi anche persone non previste dalla legge o assegnando loro quote diverse;
- disporre dei propri beni in modo specifico: il testatore può lasciare beni specifici a persone determinate, come ad esempio un immobile a un figlio o un gioiello ad un amico;
- istituire legati: il testamento può essere utilizzato per lasciare somme di denaro o beni a persone che non sono eredi, come ad esempio enti di beneficenza o associazioni;
- nominare un tutore per i figli minorenni: in caso di figli minorenni, il testamento può nominare un tutore che si occuperà della loro cura e della loro educazione dopo la morte del testatore.
In ogni caso, è importante sottolineare che la libertà di redigere un testamento è soggetta ad alcune restrizioni. Un primo limite è rappresentato dalla legittima, che impedisce al testatore di disporre completamente dell’intera eredità. Una parte di essa, infatti, denominata legittima, è riservata ai legittimari, ovvero al coniuge, ai figli e agli ascendenti del defunto.
Un secondo vincolo riguarda la forma del testamento. Affinché sia legalmente valido, il testamento deve essere redatto seguendo una delle modalità previste dalla legge. La mancata adesione a tali requisiti comporta la nullità del testamento stesso.
Come fare una successione online?
È possibile presentare la dichiarazione di successione comodamente online dal proprio pc attraverso il supporto di un intermediario abilitato come VisureItalia. Questo servizio Il servizio prevede la verifica del patrimonio immobiliare e mobiliare del de cuius, il calcolo delle imposte, la presentazione e registrazione della dichiarazione e la voltura catastale:
Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Dichiarazione di successione onlineMorte del coniuge con figli
Senza testamento
Esaminiamo ora il caso in cui il coniuge muoia in presenza di figli, senza aver redatto un testamento. In questa situazione, entra in gioco la parte del codice civile che disciplina la successione legittima. L’articolo 581 del codice civile stabilisce che quando con il coniuge concorrono figli, il coniuge ha diritto alla metà dell’eredità se alla successione concorre un solo figlio, e ad un terzo negli altri casi.
Ciò implica che, in presenza di un solo figlio, il coniuge superstite e il figlio ereditano entrambi la metà dell’asse ereditario; se ci sono più figli, il coniuge eredita 1/3, mentre i figli si spartiscono i restanti 2/3.
Con testamento
In tale circostanza entra in gioco la successione testamentaria e, trattandosi di legittimari, anche la successione necessaria. Quindi, in caso di coniuge con un solo figlio, al coniuge spetta 1/3 del patrimonio, mentre al figlio 1/3. Invece, in caso di concorso tra il coniuge e più figli, ai figli spetta la metà e al coniuge 1/4. La quota restante è liberamente disponibile dal testatore.
Morte del coniuge senza figli
Senza testamento
Ma cosa succede quando i coniugi non hanno figli e non è stato redatto alcun testamento? L’articolo 583 del codice civile, i relazione alla successione senza testamento, dispone che in mancanza di figli, di ascendenti, di fratelli o sorelle, al coniuge si devolve tutta l’eredità. In pratica, in assenza di figli, ascendenti, fratelli o sorelle del defunto, il coniuge superstite diventa l’erede universale.
Nel caso in cui manchino i figli, ma ci siano ascendenti e/o fratelli o sorelle del defunto, il coniuge concorre con loro nell’eredità, ottenendo 2/3 della quota ereditaria, mentre l’altro terzo va ai fratelli o sorelle e/o agli ascendenti.
Con testamento
In assenza di figli, al coniuge passa la metà del patrimonio. In caso di concorso tra coniuge e ascendenti del de cuius, se il coniuge concorre con gli ascendenti, la metà del patrimonio spetta al primo e 1/4 ai secondi.
Fratelli e sorelle non hanno diritto alla legittima, quindi possono essere esclusi lecitamente dall’eredità mediante un testamento con cui, ad esempio, il de cuius, in assenza di figli e di ascendenti, potrà lasciare tutto il patrimonio al coniuge.
Come avviene la successione legittima?
Se un defunto non lascia alcun testamento, oppure lo stesso non è considerato valido, si apre la successione legittima, dove la legge provvede a stabilire chi sono le persone a cui attribuire l’eredità. Queste ultime, definite “successibili”, sono le seguenti: il coniuge, i discendenti (i figli), gli ascendenti (i genitori), i collaterali (fratelli e sorelle), gli altri parenti del defunto e in ultimo lo Stato.
Per quanto riguarda il coniuge del defunto, se si tratta di un coniuge separato, ma non divorziato, quest’ultimo gode degli stessi diritti ereditari del coniuge non separato, a meno che non gli sia stata addebitata la separazione. Quest’ultimo, infatti, può aver diritto soltanto ad un assegno vitalizio se alla data di apertura della successione percepiva gli alimenti dal coniuge non più in vita.
Se, invece, il coniuge è divorziato perde il diritto all’eredità (a prescindere dal fatto che la separazione sia con o senza addebito). Tuttavia, se si presentano alcune determinate condizioni, potrebbe aver diritto ad un assegno a carico dell’eredità, al TFR e alla pensione di reversibilità.
La successione legittima nelle unioni civili
Le coppie omosessuali che si sono unite civilmente hanno, in ambito di successione, gli stessi diritti delle coppie eterosessuali sposate. A tal proposito, infatti, la legge prevede una equiparazione tra coniuge e partner anche nella quota di legittima.
La successione legittima in caso di convivenza
Se due persone sono legate da una convivenza di fatto non diventano automaticamente eredi l’uno dell’altro. In questo caso, quindi, è necessario redigere testamento. Il convivente, infatti, mantiene solo il diritto di vivere nella casa familiare per 2 anni o per un periodo pari alla convivenza, comunque non superiore ai 5 anni.
I diritti del coniuge superstite in comunione e separazione dei beni
Nel caso di separazione dei beni tra i coniugi, la successione segue le stesse modalità del regime di comunione. Questo implica che il coniuge superstite ha il diritto di subentrare nella posizione giuridica del defunto, indipendentemente dal regime patrimoniale adottato. I diritti successori permangono anche in caso di separazione legale, cessando solo con il divorzio. L’accesso all’eredità del coniuge legalmente separato viene revocato solo se la separazione avviene con addebito, ovvero per colpa del coniuge superstite, e questa responsabilità “per colpa” deve essere stabilita dal giudice attraverso una sentenza.
Tuttavia, è importante sottolineare che anche le coppie già sposate hanno la possibilità di modificare il loro regime patrimoniale in un tempo successivo. Attraverso un atto notarile, è possibile stipulare una convenzione per cambiare il regime patrimoniale, anche se il matrimonio è stato originariamente contratto in comunione dei beni.
In caso di comunione dei beni
In caso di morte, i beni del coniuge defunto che erano in comunione legale verranno ripartiti nell’asse ereditario considerandoli solo al 50%, poiché la parte restante continuerà ad appartenere al superstite.
Solo i beni personali del defunto, non rientrando nella comunione legale, verranno ripartiti tra gli eredi calcolandoli al 100%. I beni personali annoverano quei beni posseduti prima del matrimonio o acquisiti per donazione e successione, così come quelli necessari all’esercizio della professione, o altri dettagliatamente specificati.
In caso di separazione dei beni
Al contrario, nel regime di separazione cadrà in successione l’intero patrimonio del defunto, che sarà divisibile al 100% tra gli eredi.
Come si calcola la quota del coniuge?
Come abbiamo anticipato, nella successione legittima l’ammontare della quota a favore del coniuge del de cuius dipende dalla eventuale presenza di altre persone successibili. Vediamo le possibili situazioni che potrebbero presentarsi:
- non vi sono altri successibili: al coniuge spetta il totale dell’eredità (art. 583 cod. civ.),
- il defunto lascia un figlio: al coniuge spetta 1/2 dell’eredità, mentre l’altro 1/2 va al figlio (art. 581 cod. civ.),
- il defunto lascia due o più figli: in tal caso al coniuge spetta 1/3 dell’eredità, mentre i 2/3 sono divisi tra i figli (art. 581 cod. civ).
Ma come si regola la successione del coniuge se non vi sono figli del defunto, ma vi sono altri suoi parenti stretti? Vediamo le principali casistiche:
- il defunto non lascia figli né fratelli, ma sono ancora in vita i genitori (o uno di essi). In questa ipotesi al coniuge spettano 2/3 dell’eredità, mentre il restante 1/3 spetta ai genitori;
- il de cuius non lascia figli, ma genitori e uno o più fratelli: al coniuge vanno 2/3 dell’eredità. La quota restante, poi, si suddivide in 1/4 ai genitori e ciò che rimane si divide ulteriormente in parti uguali per ogni fratello;
- il defunto non lascia figli, i suoi genitori sono morti ma ci sono uno o più fratelli. In questo caso al coniuge sono devoluti 2/3 dell’eredità. Il restante 1/3 è suddiviso tra i fratelli del defunto.
Quando si applica la successione per rappresentazione?
Ricordiamo anche che quando i figli o i fratelli del defunto sono premorti oppure rinunciano all’eredità, subentrano nei loro diritti i rispettivi discendenti, secondo la successione per rappresentazione. In questo caso a loro si attribuiscono le quote che spetterebbero ai soggetti premorti o rinunzianti, e queste vengono a loro volta divise tra i rispettivi discendenti.
Ad esempio, se il defunto (celibe e senza figli) ha due fratelli, di cui uno premorto con due figli, l’eredità andrà per metà al fratello ancora vivente e per metà sarà divisa tra i nipoti. In mancanza di coniuge, discendenti, ascendenti, fratelli o loro discendenti, l’eredità andrà ai parenti entro il sesto grado. Se infine mancano anche questi ultimi, allora l’eredità è devoluta allo Stato.
In caso di morte del coniuge a chi va la casa?
Oltre alle quote che abbiamo illustrato sopra, alla moglie o al marito spetta sempre il diritto di abitazione sulla casa coniugale, quella cioè adibita a residenza della famiglia, anche se passata in eredità ad altri eredi. Ciò significa, quindi, che il diritto di proprietà di altri eventuali eredi sarà gravato dal diritto reale limitato di abitazione. Di conseguenza, pur essendo proprietari del bene dovranno consentire alla moglie superstite di viverci fino a quando sarà in vita. Il diritto di abitazione sulla casa di famiglia, inoltre, spetta solo se l’immobile apparteneva al coniuge defunto o a entrambi i coniugi.
Specifichiamo anche che con casa familiare si intende l’immobile in cui i coniugi vivevano e avevano stabilito la vita del gruppo familiare. Ne consegue che il diritto di abitazione può riguardare soltanto l’immobile utilizzato prima della morte del defunto come residenza familiare e non un altro immobile non adibito per le esigenze abitative familiari.
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197 commenti per "Se muore un coniuge chi eredita?"
Buongiorno, mia zia (moglie del fratello deceduto di mia mamma anch’essa deceduta), ha in vita solo una sorella sposata con due figli, e me che sono nipote acquisita da parte di mio zio che è deceduto.
A chi spetta l’eredità in caso di morte della zia?
Grazie
Buonasera Graziella, se sua zia venisse a mancare senza lasciare un testamento, l’eredità andrebbe interamente alla sorella in vita. Lei, come nipote acquisita, non avrebbe diritto all’eredità nella successione legittima. Cordiali saluti.
Buonasera, mia zia dopo la morte del marito ha venduto casa e dalla vendita ha acquistato un nuovo immobile, con le 2 figlie non ha condiviso i proventi della vendita e ora una di queste vuole fare rivalsa nei confronti della mamma. Cosa si deve aspettare mia zia. Grazie
Buongiorno Luca, in seguito al decesso di suo zio si è aperta la successione. Qualora non vi fosse un testamento, si applicano le regole della successione legittima, secondo cui l’eredità deve essere divisa tra il coniuge superstite (sua zia) e le figlie. Se l’immobile di cui ci parla era di proprietà, in tutto o in parte, di suo zio, esso rientra nel patrimonio ereditario. Nel caso in cui sua zia abbia proceduto alla vendita senza il coinvolgimento delle figlie, potrebbe configurarsi una violazione dei loro diritti successori, con la possibilità per le figlie di intraprendere un’azione di riduzione per ottenere la quota spettante. Cordiali saluti
Sono sposato con la figlia dei miei suoceri o due figli e vivo nella casa dei suoceri è morta mia moglie cosa eredito
Buongiorno Angelo, in caso di morte della moglie, generalmente il marito e i figli sono gli eredi. Tuttavia, la situazione specifica può dipendere da vari fattori, come eventuali testamenti o disposizioni legali. È consigliabile rivolgersi a un avvocato per avere chiarimenti sui diritti ereditari. Cordiali saluti.
Buongiorno ho una domanda, io sono sposata in comunione dei beni , mio marito ha una figlia avuta prima del nostro matrimonio, io sono proprietaria della casa dove viviamo e l’ho acquistata prima del matrimonio , se dovessi morire prima di lui avendo fatto testamento ed escludendo lui dal mio testamento, quando lui verrà a mancare la mia casa andrà a chi ho scelto e nn a sua figlia?
Buongiorno Simona, in regime di comunione dei beni, solo i beni acquisiti durante il matrimonio entrano a far parte della comunione legale. La casa che Lei ha acquistato prima del matrimonio è considerata un bene personale e non entra automaticamente nella comunione dei beni con Suo marito. Tuttavia, in caso di Sua morte, Suo marito avrà comunque diritto a una quota di legittima del Suo patrimonio, anche se viene escluso dal testamento. Se Suo marito eredita una parte della casa come quota di legittima, quella porzione potrebbe successivamente passare a sua figlia dopo la morte di Suo marito. Quindi, la figlia di Suo marito erediterà solo ciò che lui ha ricevuto in eredità da Lei o ciò che appartiene già al patrimonio di Suo marito. Le consigliamo di consultare un notaio per approfondire la situazione e per strutturare correttamente il Suo testamento, tenendo conto delle norme sulla legittima. Cordiali saluti.
Buongiorno volevo sapere un mia mica di e sposata nn anno figli nessuno lui a fatto prima il primo testamento e poi ne a fatto un altra dicendo che la casa la deve dividere con un suo amico e vero questo ne a fatto uno con il notaio e l’ultimo a mano.
Buongiorno Elisabetta, siamo spiacenti ma il suo quesito non ci è chiaro. In caso di dubbi sulla validità dei testamenti o su come devono essere applicate le disposizioni, comunque, è consigliabile consultare un notaio o un avvocato specializzato in diritto successorio per una consulenza specifica e per esaminare la documentazione. Cordiali saluti.
Sono sposato e non ho figli mentre mia moglie ha 2 figli da un matrimonio precedente, che non ho riconosciuto , nel caso di morte di mia moglie concorro all’eredità?
Grazie
Ps.Siamo in separazione dei beni
Gentile Alessandro, in questo caso gli eredi saranno il coniuge superstite e i figli. Cordiali saluti.
Salve mi chiamo Alessandro. Vorrei sapere cortesemente, avendo un Terzo effettuato un pignoramento sulla casa di mia madre, acquistata da entrambi nel 1963, quindi 50 e 50.Nel 2015 mio padre muore e non essendoci testamento, 1/4 della casa è venuto a me. Il terzo nel 2020 ha fatto un pignoramento su quella casa sul mio quarto. Cosa accade a mia madre avendo le fatto la successione?
Buongiorno Alessandro, data la complessità della situazione, è consigliabile consultare un avvocato per una consulenza dettagliata e specifica. Cordiali saluti.
Buongiorno mia sorella è morta poco tempo fa era sposata senza figli ne genitori la casa dove abitava è stata costruita da suo marito (mio cognato) dove sono andati a vivere. Dopo un po’ di anni si sono sposati, alla morte di mio cognato a chi spetterebbe la casa a noi sorelle o ad altri? Grazie mille
Buongiorno Antonella, se chi decede lascia soltanto fratelli o sorelle, ad essi spetta una quota ciascuno in parti uguali. Cordiali saluti.
Ciao, se mia moglie dovesse venire a mancare prima dei miei suoceri ed successivamente muoiono anche i miei suoceri, la loro eredità a chi spetta? Siamo sposati in comunione dei beni senza figli. Mia moglie non ha sorelle e fratelli. La casa è stata acquistata da mia moglie prima del matrimonio. Grazie
Buongiorno Gianni, gli eredi di Sua moglie saranno il coniuge superstite (quindi lei) e i genitori, rispettivamente con le quote di 2/3 e 1/3. Gli eredi dei Suo suoceri, in assenza di figli, saranno i fratelli e/o sorelle. Cordiali saluti.
Buongiorno, preciso che gli eredi sono la moglie e la figlia del coniuge defunto.
Incide qualcosa sulla parte dell’eredità del coniuge superstite, visto che il matrimonio era in separazione dei beni?
Grazie.
Buongiorno Nadia, se gli eredi sono il coniuge e un figlio, le quote ereditarie saranno così ripartite: 1/2 al coniuge e 1/2 al figlio. Cordiali saluti.
Buongiorno, avrei il seguente quesito.
In caso di matrimonio con regime in Separazione dei Beni, il coniuge superstite può beneficiare in ogni caso e in misura totale dei beni del coniuge defunto (abitazione, conto corrente in banca, investimenti..) oppure cambia qualcosa?
Grazie, cordiali saluti.
Buongiorno Nadia, quali sono gli eredi con cui concorre il coniuge superstite? La quota spettante dipende da questo aspetto. Cordiali saluti.
Buonasera…gentilmente volevo fare una domanda…sposerò una persona che ha acquistato una casa prima del matrimonio, essendo lui il proprietario..una volta sposati in comunione dei beni …in caso di decesso cosa spetterebbe a me avvendo lui un figlio..visto la casa è stata acquistata prima del matrimonio..grazie se mi risponderà.
Buongiorno Lavinia, l’eredità sarà divisa in questo modo: 1/2 al coniuge superstite e 1/2 al figlio. Se l’immobile era quello di residenza della famiglia, il coniuge superstite avrà su di esso il diritto di abitazione. Cordiali saluti.
Buongiorno!
Due fratelli hanno una casa cointestata (era dei genitori) dove nessuno dei due vive.
Nel caso in cui muoia uno che non ha figli, ma è sposato. Come viene suddiviso il patrimonio/casa?
Grazie in anticipo per la risposta.
Buongiorno Anna, nel caso venisse a mandare il fratello, in assenza di figli, la quota della casa sarebbe divisa in questo modo: 2/3 al coniuge e 1/3 ad ascendenti – fratelli e sorelle. Cordiali saluti.
Buongiorno, mia sorella deceduta da poco,senza lasciare testamento. Era propietaria del suo appartamento dove viveva con il compagno, che non ha mai pagato affitto o spese a mia sorella, sette mesi prima del decesso di mia sorella si sono sposati in comune con divisione dei beni.non hanno avuto figli in comune. La casa pagata interamente da lei prima del matrimonio.Ora il marito vive nella casa pagata da mia sorella, non abbiamo genitori ma siamo in 4 fratelli lui ha 2 figli dal matrimonio precedente. Ora chiedo lui quanto gli aspetta di eredita’ , ha diritto ad abitare nell appartamento e se è giusto che non paghi affitto agli altri eredi? l eredita’ del marito andra’ poi ai figli avuti da un altro matrimonio visto che mia sorella non li ha addottati? grazie in anticipo Carla
Buongiorno Carla, se chi decede non ha figli e lascia il coniuge ed ascendenti o fratelli e sorelle, le quote ereditarie saranno: 2/3 al coniuge e 1/3 da dividere tra ascendenti 0 fratelli e sorelle.
L’art. 540, comma 2, del Codice civile, prevede che al coniuge superstite, anche quando concorre con altri chiamati all’eredità, sono riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare.
I 2/3 ereditati dal marito di Sua sorella, quando non sarà più in vita, espetteranno ai suoi eredi, cioè i figli. Cordiali saluti.
Buon giorno,avrei una domanda essendo convivente con il mio partner da anni e con i nostri figli avuti assieme (al momento minorenni) …nella proprietà del mio compagno…mi chiedevo visto che non sono tutelata dalla legge in quanto non sposata se dovesse morire (cosa che non auguro assolutamente) ..in questo caso i nostri figli sono i diretti eredi universali e quindi io potrei rimanere nella casa di proprietà del padre per sempre … Ameno che poi i figli arrivati alla maggiore eta decidessero di vendere? E la madre di lui e la sorella potrebbero campare diritti della proprietà o non spetta nulla visto che ci sono i due figli per primi?..grazie di un eventuale risposta
Buongiorno Laura, in presenza di figli non rientrano nell’asse ereditario ascendenti e fratelli o sorelle. Riguardo, invece, il suo diritto di abitazione, l’art. 1, c. 42, legge n. 76/2016 prevede che: “in caso di morte del proprietario della casa di comune residenza il convivente di fatto superstite ha diritto di continuare ad abitare nella stessa per due anni o per un periodo pari alla convivenza se superiore a due anni e comunque non oltre i cinque anni”. Superati tali anni, se i suoi figli decidessero di vendere l’immobile, dovrebbe trovare un altro alloggio (a meno che il Suo compagno non lasci un testamento con disposizioni differenti). Cordiali saluti.
Buongiorno.
Io sono proprietario di un appartamento in cui vivo con la mia compagna. Anche lei ha un appartamento.
Ho una figlia sposata (avuta dal mio matrimonio precedente) e la mia compagna non ha figli.
Ci vorremmo sposare. In caso di mia morte, ho letto che alla mia “nuova” moglie spetterebbe 1/3 della casa, a mia figlia 1/3 e 1/3 disponibile (facendo testamento).
Potrei fare testamento lasciando tutto a mia figlia? La mia futura moglie è d’accordo e non agirebbe in giudizio.
Così farei anche io se lei, alla sua morte, lasciasse tutto al nipote.
E’ una cosa possibile? Il testamento sarebbe valido così?
Grazie
Buongiorno Gabriele, la situazione prospettata è possibile. Affinché ciò avvenga in modo corretto le suggeriamo di confrontarsi con un legale. Cordiali saluti.
Buonasera. Se non ho capito male posso chiedere una consulenza.
Chiedo quindi un’informazione:
Due conviventi dello stesso sesso non uniti da alcun vincolo fanno testamento.
Diamo un nome ai due Marco e Paolo.
Tutti e due fanno un testamento OLOGRAFO su due documenti diversi nominando EREDE UNIVERSALE :
Marco nomina Paolo
Paolo nomina Marco.
Marco muore e tutto il suo patrimonio va a Paolo.
Dopo anni, muore Paolo.
Chi sono gli eredi? Se esiste ancora il testamento dove veniva indicato erede universale MARCO (che però è morto)
Marco non ha avuto nessun figlio legittimo ne adottato.
Paolo nemmeno ma ha tutt’ora una sorella con un nipote.
La ringrazio se mi può dare una risposta.
Buongiorno Marina, se Paolo non aveva indicato un altro soggetto nel testamento, si aprirà la successione legittima e l’erede sarà quindi la sorella. Cordiali saluti.
Buonasera. Un quesito.
Io sono divorziato e convivo con una compagna (anche lei divorziata) da alcuni anni. Vorremmo sposarci in separazione dei beni.
Io ho un appartamento di proprietà e anche lei ne ha uno.
Io ho una figlia, mentre lei non ha figli, ma solo una sorella che a sua volta ha 2 figli.
Una volta sposati come si ripartiscono i beni se uno di noi muore?
1 – muoio io. Mi sembra che metà andrebbe alla mia futura moglie e metà a mia figlia. Se, invece, faccio testamento per la parte disponibile, 1/3 andrebbe a mia moglie, 1/3 a mia figlia e 1/3 decido io tramite testamento (magari a mia figlia). Vero?
2 – muore lei. Ho letto che 2/3 andrebbero a me e 1/3 alla sorella. Se invece fa testamento?
3 – moriamo entrambi (spero proprio di no).. La mia casa andrebbe totalmente a mia figlia e la sua alla sorella?
Grazie mille delle risposte…..
Buongiorno Gabriele, riguardo il punto primo confermiamo quanto da lei riportato, in quanto corrisponde a quanto previsto dalla legge. Rispondendo al punto due, invece, se il testamento è in suo favore, alla sorella non è prevista alcuna quota di legittima, in quanto non rientra tra i legittimari (Art. 536 Codice Civile). In merito al terzo punto, trattandosi di due successioni che si aprirebbero contemporaneamente si tratterebbe è necessario confrontarsi con un commercialista. Cordiali saluti.
Buongiorno. Grazie per la risposta precedente. Chiedo un’ultima cosa:
Io sono proprietario di un appartamento in cui vivo con la mia compagna. Ho una figlia sposata (avuta dal mio matrimonio precedente) e la mia compagna non ha figli. Se ci sposiamo e in caso di mia morte, ho letto che alla mia “nuova” moglie spetterebbe la metà della casa, ma quando morirà anche lei, la sua metà verrà trasmessa ai suoi nipoti oppure ritornerà a mia figlia? Grazie
Buongiorno Gabriele, le quote ereditate dal coniuge superstite, essendo divenute di suo proprietà, spetteranno ai suoi eredi. Cordiali saluti.
Buongiorno,
Mio padre convive con una donna da circa 25 anni (si sono sposati solo in chiesa e non in comune). Lui è proprietario di conti in banca e di una casa. Questa donna ha 2 figli e mio padre oltre a me, ha mia sorella. Stavano
Pensando di sposarsi in modo da farle avere la pensione in caso di sua morte. Volevo chiedere questo: se si sposassero, lei avrebbe diritti di successione immagino e i suoi figli anche?
Lei potrebbe rinunciare all’eredità nel caso di matrimonio (lo farebbe solo x la pensione). Grazie mille
Buongiorno Giampietro, se si sposassero e suo padre venisse a mancare, gli eredi sarebbero lei e sua sorella e il coniuge. I figli di quest’ultimo, avuti dal precedente matrimonio, non rientrerebbero nell’asse ereditario di Suo padre. Cordiali saluti.
Buongiorno.
Vorrei sapere, gentilmente, una cosa riguardo la successione.
Io sono proprietario di un appartamento in cui vivo con la mia compagna. Ho una figlia sposata e la mia compagna non ha figli. Se ci sposiamo e in caso di mia morte, ho letto che alla mia “nuova” moglie spetterebbe la metà della casa e il diritto di abitazione.
Quando morirà anche mia moglie, la sua metà verrà trasmessa ai suoi nipoti oppure ritornerà a mia figlia?
Grazie mille
Buongiorno Gabriele, alla sua nuova moglie spetterebbe 1/3 dell’immobile e la restante parte andrebbe a sua figlia. Il diritto di abitazione per sua moglie non viene applicato in automatico, in quanto l’immobile in questione è un suo bene personale che non rientra nell’eventuale comunione dei beni, e tale diritto di abitazione andrebbe quindi concordato con sua figlia. Le suggeriamo di confrontarsi con il notaio affinché possa valutare insieme a lei la soluzione più adatta alle vostre esigenze. Cordiali saluti.
Buongiorno, mio suocero in comunione dei beni è venuto a mancare, mia suocera vuole vendere la casa in cui abita che era cointestata, volevo sapere in che parti viene suddiviso il ricavato di tale vendita, i figli sono tre. Quindi quanto spetta alla moglie e quanto ai tre figli? Cordialmente
Buongiorno Anna, il prezzo della vendita dovrà essere ripartito in base alle quote di eredità spettanti. Sua Suocera è proprietaria del 1/2 più 1/3 ereditato, mentre ai figli spetteranno i 2/3 da dividere in 3. Cordiali saluti.
Buonasera, grazie per la risposta.
Come scrivevo, mia madre vedova con me come unico figlio, si risposa e nasce mio fratello. Ora che mamma è morta, abbiamo diviso la sua eredità tra il secondo marito e noi 2 figli.
Ora, cosa spetta a me, figlio del primo matrimonio, in caso di morte del secondo marito? Grazie
Buongiorno Pino, alla morte del coniuge del secondo matrimonio, non potrà vantare alcun diritto ereditario sul patrimonio di quest’ultimo in quanto tra voi non vi è alcun legame consanguineo. Cordiali saluti.
Buon pomeriggio,
dal mio primo (regolare) matrimonio ho avuto due figli. Dopo separazione e divorzio mi sono risposato ed ho avuto altri due figli. Alcuni anni fa, su insistente e ripetuta richiesta della mia seconda moglie (in regime di separazione dei beni), abbiamo sottoscritto, in un atto notarile, di voler lasciare in eredità l’appartamento in comproprietà in cui si viveva (la sua nuda proprietà) solo ai due figli avuti dal nostro matrimonio non menzionando invece, nell’atto, i due figli del mio primo matrimonio.
Da un anno sono rimasto vedovo e vorrei sapere se quell’atto notarile possa essere impugnabile anche perché nessuno dei due figli avuti dal primo matrimonio é in alcun modo interdetto, inabile, minore, sotto tutela o quant’altro.
Ringrazio per l’attenzione
Cordiali saluti
Francesco
Buongiorno Francesco, l’atto potrebbe essere impugnato in futuro per quanto riguarda la Sua quota di proprietà. Questo perché i Suoi primi due figli non hanno alcun legame con la sua defunta moglie. Cordiali saluti.
Buongiorno, mia madre vedova con me come unico figlio, si risposa e nasce mio fratello. Ora che mamma è morta, cosa spetta a me, figlio del primo matrimonio, in caso di morte del secondo marito?
Buongiorno, l’eredità di Sua madre dovrà essere divisa tra il coniuge superstite e i due figli. Cordiali saluti.
Salve…vorrei sapere cosa accade quando a morire sono i due coniugi cioè marito intestatario dell’immobile e moglie che è stata ereditiera della casa…ed avendo un figlio a carico che è inoccupato e nemmeno sposato cosa gli spetta?
Grazie
Buongiorno Giancarlo, in presenza di un solo figlio, quest’ultimo erediterà tutto il patrimonio dei genitori. Cordiali saluti.
una sign.ha avuto solo un figlio di cui adesso è morto ed è anche separata e i nipoti che solo ha non ne vogliono sapere di lei non la cercano neppure io sono nipote di quinta generazione è vuole dare tutto a me è possibile senza che qualcuno inpugli l’atto lasciare tutto l’asse ereditario?
Buongiorno Maria, se la signora è separata e non divorziata, l’ex marito sarebbe un erede legittimo, così come anche i nipoti figli del figlio defunto. Un testamento che non rispetti le loro quote di legittima potrebbe essere successivamente impugnato. Cordiali saluti.
Buongiorno,
Non sono mai stata sposata, non ho figli ed i miei genitori sono deceduti, ho due sorelle che a loro volta hanno figli. Vorrei sapere se è possibile fare testamento e lasciare tutto il mio patrimonio solo ad una sorella e se per fare ciò devo per forza recarmi da un notaio. Grazie Roberta
Buongiorno Nadia, è possibile diseredare un fratello, ossia non menzionarlo nel proprio testamento e lasciare la propria eredità ad uno solo. Fare testamento senza andare da un notaio è inoltre possibile, a patto che lo stesso sia interamente scritto di pugno, datato e sottoscritto dal testatore. Il documento può essere conservato dall’autore, affidato a una persona di fiducia o depositato presso un notaio. In ogni caso, per avere certezza che le proprie volontà vengano rispettate, si suggerisce sempre di rivolgersi al notaio. Cordiali saluti.
Ad insaputa di una delle due figlie il padre a seguito della sua liquidazione da lavoro acquista un appartamento che intesta ad una di essa. A distanza di 27 anni questa cosa viene fuori. La figlia esclusa puo’ vantare il suo diritto di erede o la cosa non e’ possibile?
Buongiorno Gennaro, potrebbe trattarsi di una donazione indiretta e quindi, se è stata lesa la quota di legittima, potrebbe essere impugnata. Le suggeriamo di confrontarsi con un legale. Cordiali saluti.
Mio padre dopo la morte di mia madre ha venduto la casa ,noi figli possiamo chiedere la parte di mia madre?
Buongiorno Matteo, se la casa era intesta a Sua madre oppure è stata acquistata durante il matrimonio e i suoi genitori erano in comunione dei beni, allora siete comproprietari dell’immobile insieme a vostro padre. Cordiali saluti.
Buongiorno, volevo sapere se le spese funebri del marito sono a carico solo della moglie oppure metà le deve pagare anche il figlio di lui, nato dal primo matrimonio (lui lavora, ha un suo reddito personale), visto che l’eredità spetta al 50% ciascuno, mi domandavo se anche le suddette spese devono essere divise a metà.
Grazie, cordiali saluti.
Gentile Barbara, secondo quanto disciplinato dalla legislazione italiana, le spese funebri fanno parte della successione e, di conseguenza, sono un debito che ricade sugli eredi. Nello specifico, le spese funebri devono essere pagate da coloro che accetteranno l’eredità e vengono ripartite in base alle rispettive quote ereditarie. Cordiali saluti.
Vedova la quota dell’eredità da parte di mio marito alla morte della madre mi aspetta
Buongiorno Rita, la moglie del figlio premorto non risulta tra gli eredi legittimi (art. 565 c.c.) poiché riveste la posizione di affine. Questa quota spetterebbe invece ai nipoti, figli del figlio premorto. Cordiali saluti.
Mi sto separando e mi sono comprata una casa . Ho 2 figli minorenni. In caso che io mancassi… l’eredità resterebbe solo ai miei figli? Lui non rientrerà nell’ eredità della mia casa?
Buongiorno Valentina, il suo ex marito non rientrerebbe nell’asse ereditario in caso di divorzio. In presenza di separazione, invece, occorre fare riferimento a quanto previsto all’art. 585 c.c.. Cordiali saluti.
Se in una coppia senza figli muore prima lui e lei diventa erede universale poi muore lei. Hanno diritto all’eredità solo i parenti di lei o di entrambi?
Buongiorno Neve, l’eredità spetterà solo il coniuge se non vi sono altri successibili, cioè figli, genitori, fratelli e sorelle. Cordiali saluti.
Buon giorno!! Vorrei sapere cortesemente che mi spetta a me come moglie senza figli in caso di morte di marito se non abbiamo comprato niente insieme? tutto che abbiamo e prima di matrimonio è proprietario mio marito. Noi insieme non abbiamo comprato niente immobile siamo con beni separati! Grazie mille anticipo
Buongiorno Daniela, a prescindere del regime patrimoniale scelto dai coniugi durante il matrimonio, il coniuge superstite è un erede legittimo (art. 565 Codice Civile). Cordiali saluti.
Buongiorno, mio marito e suo fratello hanno ereditato una casa, io vivo con loro, se mio marito muore, erediterò una parte della casa? , o perché era un’eredità di mio marito, non ha ereditato nulla? Grazie
Buongiorno, in quanto coniuge risulterebbe erede di suo marito. In merito alla quota di eredità, dipende con quali eredi concorre(figli e ascendenti o fratelli). Cordiali saluti.
Buonasera , ho una domanda riguardo una successione di eredita’. Mio marito olandese ereditera’ una parte della casa dei suoi genitori e una parte in denaro ma i suoi genitori hanno stipulato nel testamento, che quando lui sara’ deceduto, l’ eredita’ e legata solo a legami di sangue e quindi passera’ direttamente a mia figlia e non a me. Volevo chiedere se questo fosse legittimo e se io non ho alcuno diritto dato che sono la moglie sposata in comunione di beni. La mia paura e’ che mia figlia non sia in grado di gestire tale patrimonio anche al compimento dei 18 anni. Nel caso in cui mio marito vorrebbe cambiare la situazione, ha lui il diritto di lasciare che la sua parte di eredita’ passi a me dopo che lui sia deceduto?
Buongiorno, se i beni di suo marito non sono in Italia la successione si aprirà in Olanda e non siamo in grado di fornirle indicazioni in merito alle leggi di questo stato. Cordiali saluti.
Buongiorno….immaginavo situazione complessa, già rivolta ad un legale, grazie comunque
Buongiorno, vivo dal 1999 in una casa costruita (da me e il mio allora compagno poi nel 2012 divenuto mio marito) sul terreno di proprietà di sua madre con il suo sta’ bene, nel 2018 mio marito muore e io continuo a vivere nella ns casa, nel 2023 muore mia suocera e i 2 figli rimasti mi impongono di lasciare casa in quanto non erede visto che non ho avuto figli ed ero sposata in separazione di beni. La casa attualmente è in situazione di conclusione sanatoria e i figli la vogliono vendere (resta comunque il fatto che il terreno era intestato a mia suocera e lei voleva che io restassi a vivere lì con annesso testamento olografo), mi spetta qualcosa come erede di mio marito? Spero mi risponda, tante grazie
Buongiorno Grazia, il testamento è stato depositato dal notaio e la successione di sua suocera effettuata sulla base di questo? Il terreno è intestato a Sua suocera, mentre l’immobile a chi è intestato? Si tratta di una situazione complessa che deve essere analizzata nel dettaglio, per cui è consigliabile confrontarsi con un legale. Cordiali saluti.
Buongiorno, sono Francesco,
mia madre e mio padre sono sposati in comune con 3 figli.
In precedenza mio padre è stato sposato con un’altra donna da cui ha avuto un figlio.
Nel 2017 mia madre, intestataria di un immobile e di un terreno, è venuta a mancare ma non è stata ancora fatta la successione.
Nel 2023 è venuto a mancare mio padre che godeva di diritto di usufrutto sul terreno ed era intestatario di un bene mobile.
Adesso è stato trovato il testamento di mia madre, a causa di un trasloco effettuato, in cui si evinceva la sua volontà di passare tutto a noi 3 figli.
Dovendo procedere alla successione di papà entro l’anno e volendo regolarizzare la successione di mia madre, quali sono le giuste azioni da compiere.
Grazie mille.
Buongiorno Francesco, le suggeriamo di mostrare il testamento ad un notaio, il quale le darà indicazioni su come procedere. Cordiali saluti.
Ho due bimbi piccoli e possiedo due appartamenti. Il mio compagno ha una figli da una precedente relazione. Come tutelare i miei figli in caso venissi a mancare perché la casa non vada al mio compagno e successivamente possa essere divisa con la figlia della precedente relazione, grazie
Buongiorno Natalie, il Suo compagno rientrerebbe tra i suoi eredi solamente nel caso diventasse suoi marito. Cordiali saluti.
Buongiorno.
Sono sposata, senza figli: se voglio fare un testamento olografo dove voglio lasciare tutti i miei averi a mia sorella invece che a mio marito, ciò viene consentito dalla legge se, il coniuge superstite decide di NON impugnare il testamento?
Oppure, per legge, gli spetta sempre e comunque una percentuale (quindi anche se non vuole impugnare il testamento)?
Grazie, cordiali saluti.
Buongiorno Giovanna, il coniuge rientra tra le persone a favore delle quali la legge riserva una quota di eredità o altri diritti (art. 536 c.c.). In particolare, al coniuge è riservato, in assenza degli altri legittimari, la metà del patrimonio del defunto.
Un testamento che preveda la devoluzione di tutto il patrimonio ad un terzo soggetto, senza che venga rispettata la sopraccitata quota, è valido ma il coniuge potrebbe promuovere una azione giudiziale nei confronti di tale soggetto beneficiario del testamento. Cordiali saluti.
Buongiorno, ho il seguente quesito.
Il coniuge, proprietario assoluto dell’abitazione dove risiede con la moglie, vuole intestarla a sua figlia (nata dal primo matrimonio; con la seconda moglie non ha avuto figli), e quindi effettua una voltura catastale.
Se il marito decede, la figlia di lui ha la facoltà di “sfrattare” la seconda moglie di suo padre, oppure il coniuge ha comunque diritto a continuare a risiedere nell’alloggio?
Grazie, distinti saluti.
Buongiorno Mirella, dipende da quanto è stato previsto nell’atto di trasferimento della proprietà dal padre alla figlia. Cordiali saluti.
Buongiorno, vi contatto per questa richiesta di informazione.
In seguito al decesso del coniuge, la moglie eredita il 50% della proprietà dell’immobile, l’altro 50% lo eredita il figlio del marito defunto, nato dal primo matrimonio.
Se il figlio del marito defunto ha la residenza altrove, ed è proprietario di un altro immobile, è tenuto a pagare l’IMU? (l’alloggio continua ad essere occupato dal coniuge superstite, dove ha la residenza).
Grazie, cordiali saluti.
Buongiorno Maria, al coniuge superstite è riconosciuto il diritto di abitazione, come previsto dall’art. 540 c.c.. Questo implica che sarà l’unico soggetto passivo ai fini Imu, ma non dovrà versare l’imposta se questa è l’abitazione principale. Le suggeriamo di esaminare il Regolamento IMU del comune in cui è ubicato l’immobile per verificare se coerente con quanto esposto. Cordiali saluti.
Buonasera marito e moglie muore il marito non lasciando testamento non aveva figli non a più genitori non a fratelli la moglie e in vita chi eredita casa e conto
Buongiorno Silvano, in assenza degli altri successibili (figli, ascendenti, fratelli e sorelle), eredità spetta totalmente al coniuge. Cordiali saluti.
Salve avrei delle informazioni da farle sono proprietaria di metà casa insieme ai miei 2 cugini perché siamo figli di due fratelli defunti. Mio padre è morto nel 1975 e mia madre moglie del defunto è vivente a mia madre spetterebbe l’eredità della casa oltre a me e ai miei 2 cugini? Grazie
Buongiorno Monica, questo immobile è stato ereditato da suo padre quando era in vita oppure l’avete ereditato recentemente? Cordiali saluti.
Buonasera se un coniuge, proprietario dell’immobile e di tutto, muore lascia moglie e figlio, e lo stesso more un anno dopo la morte del padre. L’eredità e’ totale per la sola moglie sopravvissuta? Oppure può andare anche ai fratelli di lui? Se ha fatto testamento o meno? I fratelli di lui hanno qualche diritto oppure no? Grazie Francesca
Buongiorno Francesca, con fratelli di lui intende quelli del coniuge deceduto? Se chi decede lascia il coniuge e un figlio, il patrimonio ereditario verrà diviso a metà tra questi eredi. Se ci sono figli, i fratelli del de cuius non entreranno nell’asse ereditario. Se successivamente al decesso del padre, viene a mancare anche il figlio, l’eredità spetterà solamente alla madre, nel caso in cui non fosse sposato e non avesse figli. Cordiali saluti.
Buongiorno, chiedo solo una conferma riguardo la vostra risposta: quindi, in pratica, se faccio un testamento olografico, dove scrivo che voglio lasciare l’esatta metà dei miei averi a mia sorella e metà a mio marito, il testamento è lecito e non può essere impugnabile, ho capito bene?
(quindi a mia sorella andrebbe non solo 1/3 come stabilito dalla legge, ma esattamente la metà di tutto quello che ho).
Grazie ancora, cordiali saluti.
Buongiorno Francesca, l’art. 540 c.c. prevede che al coniuge superstite venga riservata, in assenza degli altri legittimari (che sono i figli ed ascendenti), la metà del patrimonio del defunto.
Se nel testamento non viene rispettata questa quota, il coniuge ha diritto di agire con una azione giudiziale di riduzione nei confronti del soggetto a favore del quale è stato disposto testamento.
Affinché ciò non accada dovrà destinare a sua sorella solamente la restante metà del suo patrimonio. Per essere sicura che il tutto venga predisposto correttamente, è consigliabile confrontarsi con un notaio. Cordiali saluti.
Buongiorno, riguardo l’eredità, secondo la legge, anche se faccio un testamento che voglio lasciare tutti i miei averi a mia sorella e nulla a mio marito (non abbiamo avuto figli), mi sembra di aver capito che ciò non è possibile, in quanto il testamento può essere impugnato.
Chiedo conferma se invece è lecito, se è accettabile dalla legge, un mio testamento olografo con la decisione di lasciare una parte più cospicua a mia sorella invece che a mio marito (quindi: 2/3 a mia sorella e 1/3 a mio marito).
Grazie, cordiali saluti.
Gentile Francesca, il testamento non sarà impugnabile se non viene lesa la quota di legittima di Suo marito, pari a 1/2 al coniuge. Cordiali saluti.
buonasera, chiedo la seguente informazione.
ci sono due fratelli, di cui uno è deceduto, ma era sposato e con due figli.
vengono a mancare anche i genitori: l’eredità va tutta completamente al figlio superstite oppure deve essere divisa con i figli del fratello deceduto (quindi i nipoti)?
se affermativo, in quale percentuale?
grazie, cordiali saluti.
Buongiorno Elena, in base all’istituto giuridico della rappresentazione, erediteranno anche i figli del fratello deceduto. La quota è quella che sarebbe spettata al padre, e che dovranno dividere tra di loro. Cordiali saluti.
Buonasera, invece, sempre a titolo informativo, quali sono le percentuali di eredità tra il figlio e il coniuge superstite?
Il 50% a testa, sempre e in ogni caso?
Quali sono i presupposti e la procedura da seguire per impugnare il testamento? Occorre rivolgersi necessariamente ad un avvocato/notaio?
Grazie mille. Distinti saluti.
Buongiorno Laura, se chi decede lascia il coniuge superstite e un figlio, le quote spettanti agli eredi per successione legittima sono: 1/2 al coniuge e 1/2 al figlio. Tuttavia, un testamento potrebbe prevedere una distribuzione diversa di tali quote e se questo lede la quota di legittima (1/3 per il coniuge e 1/3 per il figlio) potrebbe essere impugnato. In merito all’impugnazione del testamento, la invitiamo a visionare quanto previsto dall’art. 624 del Codice Civile. Cordiali saluti.
Buongiorno, a titolo informativo volevo sapere, se il coniuge muore e unico erede è la moglie, senza figli, ma il coniuge aveva 3 fratelli, qual è la percentuale di divisione del patrimonio tra il coniuge e i fratelli del coniuge deceduto?
2/3 al coniuge e 1/3 da dividere tra i 3 fratelli, è corretto, confermate?
Grazie per l’attenzione, saluti.
Buongiorno Laura, le confermiamo quanto da lei riportato. La normativa di riferimento è l’Articolo 582 del Codice Civile. Cordiali saluti.
Buongiorno, ho il seguente quesito.
Sono proprietaria di un immobile, sono vedova, mio marito aveva una figlia dal primo matrimonio: un domani il mio alloggio e i miei conti correnti bancari saranno ereditati dalla figlia mio marito, se non ci sono altri eredi?
Grazie.
Buongiorno Teresa, la figlia di suo marito non è sua erede, ma solamente del padre. Se quest’ultimo, quindi, aveva dei beni oppure era con lei in comunione dei beni, erediterà la quota prevista dalla legge. Cordiali saluti.
Buongiorno, chiedo solo una delucidazione: credevo non fosse necessario recarsi da un notaio, ma bastasse scrivere un testamento a mano e firmato dalla sottoscritta (testamento olografo), per validare le mie volontà, dove io decido di lasciare tutto o la maggior parte dei miei beni a mio fratello.
Attendo un riscontro, la ringrazio, buona giornata.
Buongiorno Cristina, può procedere anche in questo modo, ma rivolgendosi al notaio ha la certezza che il testamento sia redatto in modo corretto, senza che venga lesa la quota di legittima di suo marito, e che le sue volontà vengano in futuro effettivamente rispettate. Cordiali saluti.
Buongiorno, contatto per la seguente informazione.
Sono sposata, senza figli, ho un unico fratello.
E’ possibile, con testamento olografo, anche senza depositarlo e approvarlo da un notaio, lasciare in eredità tutti i miei averi a mio fratello, oppure una parte va in eredità in ogni caso a mio marito? Qual è la percentuale di spartizione tra i due?
E’ necessario scrivere il suddetto testamento, oppure, se mio fratello ne fa richiesta, gli spetta comunque una parte del mio patrimonio?
Grazie, cordiali saluti.
Buongiorno Cristina, l’art. 582 del codice civile stabilisce che nel caso in cui il defunto che non abbia figli o genitori sopravvissuti ma solo un coniuge e fratelli, l’eredità spetta per 2/3 al coniuge e per 1/3 ai fratelli. Inoltre poiché fratelli e sorelle non hanno diritto alla legittima, se è sua intenzione destinare parte della sua eredità a suo fratello è necessario recarsi presso un notaio e fare testamento. Cordiali saluti.
Salve, avrei bisogno di un chiarimento, sono sposata con 2 figli ed ho fatto testamento lasciando le quote di legittima a mio marito e ad un figlio e la quota di legittima+ la quota disponibile all’altro.
cosa succede se al momento della mia morte, mio marito sarà già deceduto? come verranno ripartite le quote?
Buongiorno Mari, le suggeriamo di recarsi dal notaio per richiedere di integrare il testamento depositato con una specifica relativa all’eventuale morte di suo marito e alla ripartizione del patrimonio ereditario in quella casistica. Cordiali saluti.
Buonasera, mi domandavo a chi vanno tutti i propri possedimenti se in assoluto non si hanno eredi, alcun parente. Allo Stato, e in che modo?
Grazie per il riscontro, un saluto.
Gentile Gianni, come disciplinato dall’art. 586 del Codice Civile, in mancanza di altri successibili, l’eredità viene devoluta allo Stato. Nello specifico, l’acquisto si opera di diritto senza bisogno di accettazione e non può farsi luogo a rinunzia. Lo Stato, inoltre, non risponde dei debiti ereditari e dei legati oltre il valore dei beni acquistati. Cordiali saluti.
Buongiorno, invece, mi scusi, nel caso io abbia solo come erede diretto mia nipote, nessun altro, però voglio fare un lascito testamentario ad una Onlus di tutti i miei averi, escludendo completamente mio nipote, ciò viene consentito dalla legge, oppure a mio nipote spetta in ogni caso, tutto il mio patrimonio, essendo l’unico erede legittimo?
Grazie.
Gentile Piergiorgio, i soggetti a cui è riconosciuta la quota di legittima sono il coniuge, i figli, gli ascendenti (art. 536 c.c.). Non rientrando Sua nipote tra tali soggetti, non avrà diritto ad impugnare il testamento per lesione della legittima nel caso decida di devolvere tutto il suo patrimonio alla Onlus. Per ulteriori informazioni le suggeriamo di confrontarsi con un notaio. Cordiali saluti.
Salve, una informazione, cortesemente.
Io non sono mai stato sposato, non ho avuto figli.
Quando sarò deceduto, tutti i miei averi andranno solo al mio unico fratello (i genitori sono deceduti), oppure anche a tutti i miei cugini, zii, spetta qualcosa anche a loro oppure no?
Grazie, cordiali saluti
Buongiorno Piergiorgio, per rispondere al Suo quesito facciamo riferimento a quanto previsto dall’articolo del 570 Codice Civile, il quale prevede che i fratelli e le sorelle succedano a colui che muore senza lasciare prole, né genitori, né altri ascendenti. Cordiali saluti.
Buongiorno,
Volevo solo sapere, a titolo informativo, nella situazione invece, in cui il marito è deceduto, senza figli, la sorella (o fratello) del marito è deceduta, ma lei ha avuto dei figli, il coniuge superstite, quindi, dovrà spartire tutta l’eredità con i nipoti?
Se affermativo, in quale percentuale?
La richiesta per l’eredità deve essere inoltrata all’agenzia delle entrate, come si gestisce indicativamente?
Ringrazio, cordiali saluti.
Buongiorno Marina, i figli della sorella erediterebbero la quota che spetterebbe alla madre. Per quanto riguarda la dichiarazione di successione può richiederla attraverso il vostro servizio. I nostri esperti si occuperanno della verifica del patrimonio immobiliare e mobiliare del de cuius, del calcolo delle imposte, della presentazione e registrazione della dichiarazione in Agenzia Entrate e della voltura catastale. Cordiali saluti.
Buongiorno,
scusate un’ultima precisazione, gentilmente.
Quindi, sempre secondo l’art. 582 del Codice Civile, nel caso opposto, se morisse prima la sorella di mio marito (che è vedova ed ha due figli), una parte del suo patrimonio (casa di proprietà, conti correnti..), andrebbe di diritto anche a mio marito oppure viene escluso dall’eredità, visto che lei ha due figli?
Se affermativo in che percentuale?
Grazie mille, buona giornata.
Buongiorno Marina, in assenza di coniuge, l’eredità sarà ripartita tra i figli in parti uguali. Cordiali saluti.
Buongiorno,
vi ringrazio per la risposta. Chiedo solo una precisazione, per cortesia: non ho ben compreso il significato di “Se chi decede non ha figli, il suo patrimonio spetta al coniuge ed ai ascendenti o fratelli e sorelle”.
Quindi, se non ho capito male, vuol dire che, se mio marito NON avesse avuto figli, alla sua morte, tutti i suoi averi (casa di proprietà, conto corrente..), per Legge, devono essere divisi tra la moglie ed eventuali fratelli/sorelle?
In questo caso, credevo ereditasse tutto e solo il coniuge superstite.
Attendo una delucidazione a riguardo, ancora grazie.
Cordiali saluti.
Gentile Marina, esattamente. La normativa di riferimento è l’art. 582 del Codice Civile, il quale disciplina il concorso del coniuge con ascendenti, fratelli e sorelle. Cordiali saluti.
Buongiorno,
vi contatto per la seguente informazione, per cortesia.
Mio marito è proprietario unico dell’immobile in cui viviamo: se lui ha la volontà di lasciare (tramite testamento) la proprietà al 100% a suo figlio (nato dal suo primo matrimonio; noi non abbiamo avuto figli), la legge consente ciò, oppure, in ogni caso, a me andrebbe comunque una parte del valore dell’alloggio?
Se invece lui non avrebbe avuto figli, una parte del valore dell’immobile andrebbe anche a sua sorella, nonostante ci sia l’altro coniuge in vita?
Attendo un vostro riscontro, ringrazio.
Cordiali saluti.
Buongiorno Marina, al coniuge è riconosciuta sempre una quota di legittima pari a un 1/3. Questo significa che Suo marito potrà fare testamento a favore del figlio ma se non rispetterà tale quota, lei potrà, successivamente al decesso, impugnare il testamento per fare in modo che le venga riconosciuto quanto di diritto.
Se chi decede non ha figli, il suo patrimonio spetta al coniuge ed ai ascendenti o fratelli e sorelle.
Cordiali saluti.
Buongiorno, io e mia moglie siamo in comunione dei beni, possediamo una casa che vorremmo lasciare ad uno dei figli(sono due) ma non so se è possibile farlo con donazione o apposito testamento nel caso in cui io venissi meno,cosa avviene alla quota di casa di mia moglie se intendessi fare una donazione della casa a lui? Continuerebbe a vivere lì ma è possibile donarla interamente a lui?
Premetto che ho altri beni patrimoniali per soddisfare il coniuge e l’altro figlio,ma non so se vanno intesi al valore attuale o al momento della successione.
Grazie
Gentile Lara, le suggeriamo di rivolgersi ad un notaio, il quale le potrà dare indicazioni dettagliate sulla futura ripartizione del suo patrimonio ereditario, in modo tale che non venga lesa la quota di legittima degli eredi. Cordiali saluti.
Buongiorno mia mamma era proprietaria di una villa bifamiliare, quando è morta la proprietà è stata divisa 1/3 a mio padre, 1/3 a mia sorella e 1/3 a me. Mio padre qualche anno fa ha conosciuto una donna e prima di morire ha fatto testamento lasciando l’uso frutto di entrambe le case, una nella quale vivo io con la mia famiglia e l’altra dove viveva mio padre con la compagna, alla compagna e al figlio di questa. Queste persone possono continuare a vivere in quella casa nonostante abbiano l’uso frutto solo di 1/3? Gli si può chiedere l’affitto? Possono utilizzare i mobili che in teoria sarebbero degli eredi? Prima di “usufruire” dell’uso frutto devono fare qualcosa tipo un inventario?
Cordiali saluti.
La ringrazio.
Buongiorno Alessandro, sulla base di quanto esposto sembrerebbe che vi siano le condizioni per poter chiedere un canone di locazione, in quanto l’usufrutto riguarda solamente 1/3 dell’immobile. Trattandosi di una situazione particolare, le suggeriamo di rivolgersi ad un legale. Cordiali saluti.
Buonasera, sono sposata in seconde nozze in comunione dei beni, io ho due figli con il primo matrimonio e mio marito ha un figlio con il suo primo matrimonio. Se venisse a mancare uno di noi due, cosa spetta ai nostri rispettivi figli? Cioè se vengo a mancare io, i miei figli hanno diritto a qualcosa? Se viene a mancare mio marito, suo figlio puo reclamare diritti? Grazie
Gentile Alma, nel caso venisse a mancare prima lei, il suo patrimonio ereditario sarebbe diviso in questo modo: 1/3 al coniuge e 2/3 da dividere tra i suoi due figli. Invece, se mancasse prima suo marito: 1/2 al coniuge e 1/2 al figlio di suo marito.
Cordiali saluti
Mia sorella è rimasta vedova. Ho capito che lei avrà diritto di continuare a vivere nell’appartamento comune, ma quando dovrà pagare il 1/3 che spetta alle 2 cognate?
Una delle 2 è già deceduta ed ha lasciato 3 figli di cui uno, per lungo abuso di droghe, è ora menomato e sotto tutela legale. Passa il sesto della sorella deceduta ai figli? Grazie in anticipo per la risposta, Serenella
Gentile Serenella, sua sorella ha il diritto di continuare a vivere nella casa coniugale e non dovrà pagare alcunché alle due sorelle del de cuius. Semplicemente a lei andranno 2/3 dell’eredità, mentre il restante 1/3 sarà diviso tra la sorella superstite (1/6) e i tre nipoti che subentrano alla madre premorta (1/6). Cordiali saluti.
Buongiorno, nel 1993 ho investito soldi per rifinire un appartamento grezzo non sanato e intestato a mio suocero.nel 1994 mi sono sposata e per 11 anni abbiamo pagato i debiti dell’appartamento per un totale di 100 o più milioni di lire.Nel 2013 muore mio marito, da premettere non abbiamo mai avuto un buon rapporto, oggi vedo che mio suocero cerca di voler fare la cosa giusta, secondo lui, di togliere una parte del bene in divisione ai figli , quindi alle mie due figlie, una parte di garage per un debito da parte di mio marito verso sua sorellla e fratello di 15 mila euro. Visto che io non sono erede i miei soldi chi me li da?
Buongiorno Angela, le suggeriamo di rivolgersi ad un legale. Cordiali saluti.
Salve io mi sono sposato con mio compagno e una casa di proprietà lasciata in eredità dalla mamma…se venisse a mancare avendo 3 figli che non importa nulla dal.padre a chi resta il diritto abitativo? Vorrei dire pure che io ho contribuito al restauro della casa…e lui vorrebbe fare.un testamento a me cosa.succede? Anno diritto i figli pur avendo “si sono scordati del.padre”?
Buongiorno Luigi, al coniuge superstite è riconosciuto il diritto di abitazione nella casa adibita a residenza familiare, come previsto dall’art. 540, comma 2, del c.c. Nel caso suo marito venisse a mancare, ai figli spetterebbe 1/2 del patrimonio (da dividere in quote uguali) e al coniuge 1/3. Se suo marito lasciasse testamento in suo favore, i figli potrebbero opporsi affinché venga rispettata la quota di legittima, pari a 2/4. Cordiali saluti.
Salve io sono separato con un figlio
,ora ho una nuova compagna e abbiamo una figlia….
Vogliamo prendere una casa cointestata come sarà eredità in caso di decesso?
Buongiorno Andrea, nel caso venisse a mancare, la sua eredità verrebbe ripartita tra i suoi 2 figli e il coniuge superstite separato, soltanto se a quest’ultimo non è stata addebitata la separazione con sentenza passata in giudicato (art. 585 c.c.). Al coniuge a cui è stata addebitata la separazione con sentenza passata in giudicato spetterà, invece, soltanto un assegno vitalizio se al momento dell’apertura della successione godeva degli alimenti a carico del coniuge deceduto (art. 548 c.c.). Cordiali saluti.
Buongiorno..mia suocera è morta qualche anno fa e ha lasciato la casa al suo figlio,sposato, con separazione dei beni,e anche un figlio.la domanda è quando c’è un lavoro condominiale,chi paga la spesa,l’ereditario oppure anche la moglie? Grazie mille
Buongiorno Elvira, le spese condominiali saranno a carico del proprietario. Cordiali saluti.
Gentilissimi, sono sposato in separazione di beni. Io ho un fratello mentre mia moglie ne ha addirittura otto. Nel caso io rediga regolare testamento lasciando tutto a mia moglie, se io dovessi mancare erediterà tutto lei? Oppure potranno subentrare come eredi anche i fratelli e i genitori? Non mi è chiaro se un eventuale testamento possa scavalcare le quote attribuite dalla legittima. Grazie per una risposta
Buongiorno Davide, in base a quanto previsto dall’art. 536 del c.c. sono legittimari, e quindi hanno diritto alla quota di legittima, il coniuge, i figli e gli ascendenti (es. i genitori).
In base a quanto riportato potrebbe quindi lasciare testamento devolvendo l’eredità a Sua moglie, escludendo i fratelli (ma non i genitori), in quanto questi non hanno nessuna quota riservata che è stata lesa. Cordiali saluti.
Buongiorno,
Per una successione senza testamento di un immobile : se nel caso un figlio unico maggiorenne (celibe, senza figli) rinuncia all’eredità tramite atto notarile della sua 1/2 quota dell’immobile, questa quota viene ereditata interamante dalla moglie o viene ereditata dalle due sorelle del defunto in 2 parti uguali? oppure la quota viene a sua volta divisa per eredità tra la moglie e le due sorelle del defunto? e se sì in che quote? penso di essere stato abbastanza chiaro. Grazie in anticipo per la risposta.
Buongiorno Omar, è stato chiarissimo nell’esposizione. Tuttavia, trattandosi di un caso particolare, le suggeriamo di confrontarsi con un notaio. Cordiali saluti.
Buongiorno io convivo con la fidanzata abbiamo un alloggio che paghiamo assieme ed è intestato a entrambi. In caso di morte ereditano sia lei intestataria che i miei famigliari genitori/fratelli?
Buongiorno Walter, il convivente non viene equiparato al coniuge, quindi la Sua fidanzata non risulterebbe chiamata all’eredità, a meno che non venga lasciato testamento. Infatti, senza quest’ultimo gli eredi legittimi del 50% dell’immobile sono i genitori/fratelli. Cordiali saluti.
Buongiorno, mio padre è sposato in seconde nozze con separazione dei beni, lui è la moglie hanno acquistato casa e intestata al 50% ogniuno, lei è deceduta ed ha due figle. Come viene ripartita la quota? Inoltre del denaro versato nel conto corrente intestato solo alla moglie lui ha diritto a qualche cosa? Può usufruirne per pagare le spese funebri?
Buongiorno Liciano, il 50% dell’immobile e il denaro depositato nel conto intestato al defunto rientrano nell’asse ereditario e pertanto dovranno essere ripartiti in questo modo: 1/3 al coniuge e 2/3 ai figli.
Tenga presente, inoltre, che il coniuge superstite ha il diritto di abitazione nella casa coniugale, come previsto dall’art. 540, comma 2, del c.c. Cordiali saluti.
Salve sono separato e la mia ex è deceduta lei lavorava e io lavoro cosa dice la legge x i miei diritti?c’è una scadenza ? Cosa mi spetta x legge?
Buongiorno Paolo, in merito ai suoi diritti ereditari le suggeriamo di consultare quanto previsto dall’Articolo 585 del Codice Civile. Cordiali saluti.
Salve,mio padre è morto e la casa e di proprietà di entrambi i miei genitori,io sono figlio unico,sono obbligato a fare la successione anche se la casa e intestata a mia madre?quanto costa? grazie
Buongiorno Lillo, lei è erede, insieme a sua madre, del 50% dell’immobile. Per tal motivo risultate tra i soggetti obbligati a procedere alla successione. In merito ai costi, le suggeriamo di confrontarsi con i CAF o commercialista. Cordiali saluti.
Alla morte di una madre lascia una casa di eredità ai figli e Al marito I quali la affittano a 550,00 euro mensili, quanto spetta a ciascuno dei figli e Al marito della parte di affitto, e una delle figlie Che reclama da tempo la sua parte puo richiedere gli arretrati Al padre Che riscuote l, intero affitto.
Grazie
Gentile Franco, le suggeriamo di confrontarvi con un legale, in quanto si tratta di una situazione particolare che andrebbe analizzata anche per quanto riguarda la dichiarazione di tali redditi. Cordiali saluti.
Buongiorno
Io ,straniera e con residenza in Italia ( divorziata da 2000 ,con una figlia ) e mio compagno italiano siamo in convivenza di 12 anni e viviamo nella casa ereditata da suo padre deceduto 2 anni fa- la sua madre morta 9 anni fa ), non abbiamo figli assieme , e lui non ha fratelli o sorelle , lui ha come proprieta anche una seconda casa, ereditata da sua madre -data in contrato di comodato a una persona , come funziona la eredita in noștro caso ?
Se ci sposiamo cambia qcosa e come ?
Io ho 60 e lui 64 anni .
Grazie
Buongiorno Alina, in caso di decesso del suo compagno non risulterebbe Sua erede. Affinché ciò accada, dovreste contrarre matrimonio oppure il Suo compagno dovrebbe lasciare un testamento in Suo favore. Cordiali saluti.
Buongiorno. Io e mia sorella siamo proprietari insieme ai miei genitori della casa in cui abitiamo,avendo altri 4 fratelli non proprietari in caso di decesso dei genitori la proprietà rimane intestata a me e mia sorella o diventano proprietari anche i non intestatari? Gli altri hanno diritto solo alle quote dei genitori o anche alla proprietà della casa?
Buongiorno Franco, entreranno in successione solamente le quote dei vostri genitori, le quali dovranno essere ripartite tra i diversi figli. Cordiali saluti.
Buongiorno, chiedo conferma per capire se ho capito:
Io e mia sorella, abbiamo un padre divorziato da nostra madre è sposato con un altra donna.
Nel caso in cui capitasse qualcosa a mio padre si dividerebbero tutti i suoi averi in 3 parti? Niente alla moglie divorziara, 1/3 a me, 1/3 a mia sorella, 1/3 alla moglie (premesso che non sia stato fatto un testamento)?
Vorrei capire perché se le divisioni sono eque allora mio padre può non fare testamento, se invece la legge prevedesse % meno eque allora sarà necessario.
Grazie in anticipo
Buongiorno Micael, se chi decede lasciata il coniuge e due o più figli, le quote ereditarie saranno ripartite in questo modo: 1/3 al coniuge e 2/3 ai figli. Nel vostro caso siete 2 figli e la quota sarebbe di 1/3 a testa, quindi si tratterebbe di quote uguali per tutti gli eredi. Cordiali saluti.
Buongiorno. La moglie di un mio zio (già deceduto) è morta, lasciando testamento in favore del marito (cioè di mio zio, già decaduto). Non avevano figli. In questo caso chi eredità? Solo i parenti della moglie di mio zio? Grazie
Buongiorno Mauro, in questo caso è consigliabile confrontarsi con un Notaio per verificare se trova applicazione l’istituto giuridico della rappresentazione (art. 467 c.c.) oppure le regole della successione legittima. Cordiali saluti.
Salve, io e mio marito siamo in separazione dei beni e non abbiamo figli. vorremmo acquistare casa e mio marito vuole intestarla solo a me. vorrei sapere in caso di morte di uno dei due a chi va la casa? entrambi abbiamo dei fratelli.
Buongiorno Giusy, se chi decede lascia coniuge ed ascendenti o fratelli e sorelle, le quote ereditarie saranno così distribuite: 2/3 al coniuge e 1/3 ad ascendenti – fratelli e sorelle. Cordiali saluti.
Salve, mio padre è recentemente deceduto. Da qualche anno si era risposato in seconde nozze. Mio padre aveva ricevuto in eredità da suo padre un terreno agricolo. Questo terreno andrà in eredità anche alla moglie oltre che ai figli? Si tratta di un vigneto con reddito dominicale di € 3,98 e reddito agrario di € 3,63 e il geometra chi si occuperà della pratica sostiene che il tutto avrà un costo di circa 1500€. Volevo chiedervi se queste sono informazioni corrette.
Grazie
Buongiorno Gianna, in merito alle cifre non possiamo fornirle indicazioni. Ad ereditare saranno coniuge e figli. Cordiali saluti.
Salve, io e mio marito siamo in separazione dei beni e non abbiamo figli.in caso di morte di uno dei due coniugi a chi andranno i terreni e la casa?? Premetto che la casa è stata donata a mio marito da suo padre prima del matrimonio. Attendo risposta. Cordiali saluti.
Buongiorno Angelica, in caso di decesso del coniuge, il patrimonio ereditario sarà destinato solo al coniuge superstite, in assenza degli altri successibili (figli, ascendenti, fratelli e sorelle), diversamente sarà ripartito tra il coniuge superstite e gli ascendenti o fratelli e sorelle del de cuius. Per ulteriori informazioni è consigliabile rivolgersi ad un Notaio. Cordiali saluti.
buongiorno mio marito ha ricevuto una casa donata da suo padre dopo che ci siamo sposati ma io sono vedova da 7 mesi e non abbiamo figli e lui ha i suoi genitori ancora vivi. Voglio sapere se ho diritto alla casa? Grazie
Buongiorno Giuliana, in assenza di figli e fratelli e/o sorelle, l’eredità di suo marito spetterà a lei e ai genitori. Inoltre, se questo immobile rappresenta la vostra casa coniugale, le spetterà il diritto di abitazione. Le suggeriamo di rivolgersi ad un CAF o commercialista per far chiarezza sulla situazione e per provvedere alla dichiarazione di successione. Cordiali saluti.
sposati in regime di separazione dei beni,mio marito vedovo della prima moglie ha 2 figli, io divorziata dal primo marito ho un figlio,nel caso in cui uno dei due muore come viene ripartita la legittima?
La quota disponibile si puo’ dare ( con testamento olografo) ad un figlio o a chicchessia?
la casa in cui si vive rimane al coniuge superstite fino alla sua morte? Nel computo della quota di legittima fa parte anche la casa dove si vive?
Grazie
Buongiorno, nel caso venisse a mancare prima lei rispetto a Suo marito, quest’ultimo erediterebbe insieme a Suo figlio (1/2 e 1/2). Viceversa, se fosse lui a venire a mancare per primo, il patrimonio ereditario verrebbe ripartito tra lei e i 2 figli del marito (1/3 e 2/3). La quota disponibile può decidere, eventualmente, di lasciarla tramite testamento a chi meglio crede. Le suggeriamo di confrontarsi con un Notaio per far meglio chiarezza sulla situazione.
Il diritto di abitazione, invece, spetta al coniuge sulla casa adibita a residenza familiare (art. 540 c.c.). Cordiali saluti.
Convivo col mio compagno (vedovo) in una casa sua di proprietà che per metà è sua e l’altra meta è stata ereditata dalla figlia.
In caso di matrimonio,che sia in comunione o in separazione dei beni,io ho diritto alla casa o altro essendo la moglie??!
Grazie.
Buongiorno Patrizia, qualora si sposasse con il suo compagno, quando quest’ultimo verrà a mancare sarà sua erede insieme alla figlia e, quindi, le spetterà 1/2 della metà dell’immobile. Cordiali saluti.
Sono sposato in comunione di beni con mia moglie non ho figli alla mia morte o a quella di mia moglie come posso lasciare tutto in eredità a me o a mia moglie senza dover dare un terzo a sua sorella o a mio fratello? C’è possibilità di qualche testamento oleografo?
Gentile Paolo, ciò è possibile attraverso dei testamenti corrispettivi. Lei e Sua moglie dovrete predisporre due distinti testamenti, in cui disponete l’uno a favore dell’altro. In questo modo non si avrà un testamento reciproco nullo (art. 589 c.c.). Cordiali saluti.
Mia cognata se rimanesse vedova ed è pure senza figli e con casa intestata al marito, l’eredità andrebbe tutta a lei o deve dividere con una sorella di lui anche se lei vive fuori avendo già una sua famiglia ?
Buongiorno Luciano, se chi decede non ha figli e lascia il coniuge e altri successibili, le quote del patrimonio ereditario saranno così ripartite: 2/3 al coniuge e 1/3 ad ascendenti – fratelli e sorelle. Cordiali saluti.
Buongiorno,
avrei un quesito un po’ complicato…
Ho una relazione con un uomo che ha tre figli suoi, tra poco io acquisterò una casa dove andremo ad abitare tutti…
Se io e lui volessimo sposarci e io dovessi mancare, come posso fare in modo che lui (quindi mio erede) alla sua morte non lasci la casa ai suoi figli?
Se dovessimo avere un figlio, posso intestargli la nuda proprietà e lasciare l’usufrutto a mio marito?
Ringrazio anticipatamente
Buongiorno Alice, effettivamente si tratta di un quesito complicato e per questo è consigliabile confrontarsi con un legale o un Notaio. Cordiali saluti.
Buongiorno.
Mia madre e suo marito (il mio padre naturale è defunto), sono legalmente separati.
In caso di decesso di mia madre, a chi spetta l’eredità mobile ed immobile?
Grazie
Massimiliano
Buongiorno Massimiliano, per rispondere al Suo quesito facciamo riferimento a quanto stabilito dall’art. 585 del Codice Civile: “Il coniuge cui non è stata addebitata la separazione con sentenza passata in giudicato ha gli stessi diritti successori del coniuge non separato”. Cordiali saluti.
Mio marito mi ha lasciato per testamento tutto a me casa appartamento e ori so che per successione l appartamento è metà mio e metà della parte di mio marito e mia e l ino per cento delle tre mie figlie, la casa dove abito e mia tutta o anche questa va in successione, perché se voglio venderla devo chiedere a loro mi può spiegare grazie
Buongiorno Adriana, non ci è chiaro il Suo quesito: potrebbe spiegarci meglio la sua situazione? Saremmo lieti di aiutarla. Un saluto.
Buongiorno, sto per sposarmi per la seconda volta ed ho 2 figli dal primo matrimonio. In caso di mia prematura morte, chi riceve in eredità i beni immobili solo a me intestati? In caso di successiva morte di mio marito (che avrà ereditato parte degli immobili) chi riceve la sua parte? Spetta di nuovo ai miei figli?
Inoltre il diritto di abitazione del mio futuro marito vorrei fosse in una casa che ora non utilizziamo,e che è data in affitto. È possibile?
Buongiorno Maura, se chi decede lascia il coniuge e uno o più figli, le quote ereditarie saranno così ripartite: 1/3 al coniuge e 2/3 ai figli. L’eredità del Suo secondo marito spetterà ai suoi eredi e tra questi non vi rientrano i Suoi figli avuti dal primo matrimonio, a meno che non lasci testamento. Per quanto riguarda il diritto di abitazione, invece, questo spetta sulla casa adibita a residenza familiare (art. 540 c.c.), sono escluse quindi le seconde case. Cordiali saluti.
Salve, io mi sono sposata con beni separati e mio marito ha 2 figlie. In caso lui venisse a mancare a chi vanno le sue proprietà?
Gentile Massi, le quote del patrimonio ereditario del de cuius spettanti a coniuge e figli sono rispettivamente 1/3 e 2/3. Cordiali saluti.
Salve noi siamo sei figli papà si è sposato due volte essendo vedovo, la seconda moglie ha di proprietà la casa e con lei ci ha fatto due figli lui è morto l’anno scorso quando muore la seconda moglie la casa a chi va?da premettere che con la prima moglie ha fatto 4 figli e 2 con la seconda. Grazie mille per la risposta.
Gentile Pasquale, non ci è chiaro a chi è intestato l’immobile. Ad entrambi i coniugi oppure solamente alla moglie? Cordiali saluti.
Buongiorno io e mia sorella siamo entrambe proprietarie della casa in qui viviamo ereditata dai nostri genitori in caso di mia morte la mia parte va a mio marito siamo in comunione dei beni o devo fare testamento. Grazie
Gentile Egidia, in assenza di figli e in presenza di fratelli e sorelle, oltre al coniuge, la quota di eredità sarà ripartita in questo modo: 2/3 al coniuge e 1/3 a fratelli e sorelle. Questo è quanto previsto dalla successione legittima, se la sua volontà è quella che la ripartizione avvenga diversamente, le suggeriamo di rivolgersi ad un notaio. Cordiali saluti.
Buongiorno, mia madre e mio padre 80enni sono in comunione dei beni da quando si sono sposati nel 1966.
Hanno una casa di proprietà acquistata nel 2007 ed intestata solo a mio padre.
Se dovesse morire mio padre come viene ripartita l’eredità della casa?
E se dovesse morire prima mia madre?
Le ricordo che siamo in due fratelli.
Resto in attesa di un vostro cortese riscontro, grazie.
Buongiorno Marta, se chi decede lascia il coniuge e due o più figli, l’eredità del de cuius sarà ripartita in questo modo: 1/3 al coniuge e 2/3 ai figli. Cordiali saluti.
Grazie ma nella mia realtà padre scrive un testamento (apparso dopo 1 anno e mezzo dalla sua morte per mezzo della badante) in cui lascia ala moglie e ai figli la legittima e la quota disponibile alla badante.
Ma dalla data del testamento dopo 5 mesi muore la moglie (mia madee) e dopo 8 anni mio padre muore..
Ora il testamento cita ancora mia madre ma avv della badante vuole 1/3 e il resto ai figli..
Ho varie versioni anche dei miei avvocati
Grazie
Gentile Harnal, le suggeriamo di fare riferimento al parere fornito dal Suo legale. Cordiali saluti.