Quali sono le sanzioni per mancata voltura per decesso?

Quando si parla di voltura, ci si può riferire a quella catastale oppure alla voltura relativa alle utenze. In questa guida ti spieghiamo la differenza tra questi termini e, in particolare, quando si applicano delle sanzioni per la mancata voltura catastale per decesso.

INDICE:

Che differenza c’è tra voltura catastale e delle utenze?

Si deve procedere con la voltura catastale quando si verifica un passaggio di proprietà di una casa, un trasferimento di un usufrutto o una successione. Consiste nella presentazione di un modello all’Agenzia delle Entrate per aggiornare le intestazioni catastali. Deve essere presentato, quindi, ogni volta in cui cambia il titolare di un diritto reale su un bene immobile.

D’altra parte, quando in una casa cambia la persona che la abita, è necessaria la voltura delle utenze. Si tratta di cambiare l’intestatario di luce, gas e acqua in modo tale che il nuovo inquilino riceva le bollette a suo nome per evitare l’interruzione della fornitura.

In questo modo VisureItalia si occuperà della domanda di voltura presso l’Agenzia delle Entrate o il luogo di registrazione della successione.

Cosa può succedere se non si fa la voltura catastale?

Per le volture catastali non presentate oppure presentate tardi, al versamento degli importi relativi al tributo speciale catastale e all’imposta di bollo, si aggiungono:

• sanzione per mancata presentazione della voltura catastale entro i termini,
• interessi di mora al tasso legale vigente.

La sanzione decade dopo il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui si è verificata la violazione. Nel caso in cui, invece, si regolarizzi la voltura omessa è possibile usufruire del ravvedimento operoso corrispondendo la sanzione in forma ridotta.

Oltre ai costi di cui sopra, si aggiungono anche le eventuali sanzioni per la ritardata presentazione, che sono dovute dopo più di 30 giorni dall’atto. Infatti, se non si richiede la voltura catastale è previsto l’addebito una sanzione per ogni anno di ritardo.

Tuttavia, dopo cinque anni dalla cessione del bene, se la voltura non è stata ancora effettuata, la sanzione non è più applicabile poiché sono scaduti i termini di prescrizione. Se durante questi cinque anni, l’Agenzia delle Entrate dovesse effettuare un controllo, la sanzione pecuniaria sarebbe addebitata al proprietario risultante dagli atti pubblici.

Quali sanzioni si applicano per la voltura catastale presentata in ritardo?

Il calcolo degli interessi parte dalla data di scadenza di presentazione della voltura e il giorno di presentazione della stessa. Il calcolo degli interessi di mora, inoltre, avviene sulla base del tasso di interesse legale, che ogni anno potrebbe subire delle modifiche. Nello specifico, le sanzioni da corrispondere sono le seguenti:

• 1,87 euro se la voltura catastale tardiva è presentata oltre 90 giorni ed entro un anno dalla registrazione della denuncia di successione. A questa si dovranno aggiungere gli interessi di mora calcolati giorno per giorno sul tributo speciale di 55 euro,
• 2,14 euro se la voltura catastale viene presentata con un ritardo di oltre un anno, ma entro due anni dalla registrazione della denuncia di successione,
• 2,50 euro se il ritardo supera i due anni dalla scadenza ma avviene entro il quinto anno.

Sia le sanzioni che gli interessi, infine, non sono più dovuti oltre il quinto anno solare dalla registrazione della denuncia di successione. In caso di dubbi oppure qualora vi siano situazioni di omessa o tardiva presentazione della voltura, è sempre consigliato rivolgersi al Catasto per il calcolo esatto.

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