Rinuncia all’eredità per debiti: come si fa?

Rinuncia all’eredità per debiti: come si fa?

Il chiamato all’eredità può decidere di rinunciare dall’eredità per evitare di pagare eventuali debiti se questi sono superiori al patrimonio lasciato dal defunto. Vediamo come procedere con la rinuncia all’eredità per debiti.

Appurata la sussistenza di un grado di parentela tale da qualificarci come chiamati all’eredità, il passo successivo è quello di decidere se accettare o rinunciare all’eredità.

La rinuncia dell’eredità per debiti

Come anticipato, la rinuncia all’eredità viene effettuata generalmente quando questa è gravata da un ammontare di debiti superiore a quello dei crediti. 

Coloro che sono in possesso dei beni ereditari hanno solo tre mesi di tempo per decidere di non accettare l’eredità destinatagli (art. 458 codice civile), dopodiché assumeranno formalmente la qualità di eredi anche contro la propria volontà.

Tutti gli altri, invece, hanno dieci anni di tempo per decidere. Trascorso questo arco temporale non potranno più diventare eredi, ad eccezione di casi particolari. Questo significa che chi non ha intenzione di acquisire la qualifica di erede può anche non fare nulla e lasciare che il tempo passi, oppure può rinunciare espressamente all’eredità.

Come funziona la rinuncia all’eredità per debiti?

La rinuncia dell’eredità deve avvenire tramite una dichiarazione espressa e formale ricevuta, alternativamente, da:

  • un notaio su tutto il territorio dello Stato
  • un cancelliere del Tribunale in cui si è aperta la successione (luogo dell’ultimo domicilio del defunto).

In quest’ultimo caso l’interessato deve presentarsi presso la cancelleria del Tribunale munito di:

Coloro che intendono rinunciare non devono disporre, ovvero vendere o donare nulla che appartenga al defunto. Inoltre, la rinuncia deve essere effettuata prima della presentazione della dichiarazione di successione o comunque prima di dividere l’eredità.

Gli effetti della rinuncia alla eredità

Il chiamato all’eredità, attraverso la dichiarazione dei rinuncia dall’eredità, diviene completamente estraneo a tutto ciò che consegue all’apertura della successione. Non potrà esercitare alcuna azione ereditaria o acquistare alcun bene facente parte della successione e nessun creditore del defunto potrà rivolgersi a lui per il pagamento dei debiti ereditari.

Una volta avvenuta la rinuncia sarà necessario trovare un nuovo erede. In tal caso, operano nell’ordine:

  • la sostituzione, se è stato indicato dal testatore un sostituto nell’eventualità che il primo successore designato non accettasse l’eredità;
  • la rappresentazione (Art. 467 codice civile), se sussistono i presupposti. Questa prevede che al posto del chiamato all’eredità che non possa o non voglia accettare quest’ultima, subentrino i discendenti “nel luogo e nel grado” del loro ascendente. Se il primo successore designato è un figlio del defunto, nell’eredità subentrano i discendenti di chi ha rinunciato, i quali possono a loro volta possono scegliere se accettare o rifiutare.In condizioni di rinuncia all’eredità per debiti è conveniente, quindi, che la dichiarazione di rinuncia venga effettuata anche da tutti i discendenti.
  • l’accrescimento della quota ereditaria del rinunziante a favore degli altri coeredi (Art. 674 codice civile). Ciò si verifica nel caso vengano istituiti più eredi, e almeno uno di essi abbia accettato l’eredità.
  • la successione legittima.

È possibile presentare un’unica domanda di rinuncia all’eredità per ogni grado di parentela (es. tutti i fratelli insieme).

 

Founder & CEO in VisureItalia®

Ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e un Master in Gestione ed Amministrazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici e religiosi. Dopo una lunga esperienza in ambito della gestione e messa a reddito di patrimoni immobiliari, nel 1999 ho intrapreso l’attività nel settore delle informazioni immobiliari, collaborando con i principali istituti di credito e gli enti di riscossione. Su SmartFocus aiuto i nostri lettori a capire quali problemi possono essere collegati con le attività di acquisto, vendita o locazione di un immobile.

© Riproduzione riservata

Se hai trovato utile questo articolo o hai bisogno di un chiarimento, lascia un commento nel form a fine pagina o scrivici a smartfocus@visureitalia.com. Inoltre, iscriviti alla newsletter per ricevere gratuitamente aggiornamenti su attualità economica, novità fiscali e tributarie, consigli pratici su normative, leggi e tributi!
Servizi VisureItalia

12 commenti per "Rinuncia all’eredità per debiti: come si fa?"

  • Vittoria Magnifico ha detto:

    Buongiorno Avvocato,
    è mancato mio cugino,senza moglie ne figli, figlio unico di madre vedova vivente.
    Per via di debiti pregressi del suddetto cugino, oltre ala madre chi deve rinunciare all’eredità tenendo conto anche di eventuali zii defunti e cugini in vita?
    La ringrazio per l’attenzione.
    Vittoria

  • Zainab ha detto:

    Salve mio padre è morto da poco ed in vita aveva molti debiti, io voglio fare la rinuncia. Il problema è che lui aveva un’altra figlia da matrimonio precedente, io non so dov’è precisamente mia sorella, se è in Italia o meno, il problema che mi sto ponendo e se per fare la rinuncia c’è bisogno pure di lei oppure posso farla anche senza?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno, per la rinuncia non dovrebbe essere necessaria la presenza di sua sorella. Cordiali saluti.

  • Francesco Cascella ha detto:

    Salve , o fatto la rinuncia senza fare inventario e lo fatta dopo 8 mesi dalla morte di mio padre , anche perché mi anno costretto a fare la rinuncia con falsità e minacce . Se io faccio accordo con i creditori posso revocare la rinuncia, oltre che mi anno fatto vedere un testamento ed e falso ,potete aiutarmi ?grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Francesco, in base a quanto previsto dall’art. 525 del codice civile, la rinuncia all’eredità può avvenire, ma solo se il diritto di accettare l’eredità non si è prescritto o, comunque, fino a quando non è intervenuta l’accettazione da parte degli altri chiamati. Cordiali saluti.

  • Luca ha detto:

    Mia moglie ha dei debiti per aver perso il lavoro anni fa adesso con la morte del padre sua madre vuole donare la casa a lei ma ha anche 3 fratelli,loro sono d’accordo ma lei per i debiti voler rinunciare all’eredità…. è possibile farlo?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Luca, sua moglie può rinunciare all’eredità ma dovrà tener presente che i creditori potranno opporsi alla sua scelta, in quanto la legge consente loro di ricorrere al giudice per fasi autorizzare ad accettare l’eredità al posto del debitore che vi ha rinunciato, con la finalità di pignorare i beni della successione per recuperare i crediti rimasti insoluti. Cordiali saluti.

  • Andrea ha detto:

    Salve avvocato! Potrebbe darmi delle delucidazioni sull’ereditá? Le spiego bene la mia situazione. Mio padre e i miei due fratelli hanno composto un’azienda anni fa. L’azienda è andata in fallimento mi pare nel 2012-2013. Mio padre è morto nel 2017. Lui era un fideiussore loro, nonché socio dell’azienda. Purtroppo fallendo l’azienda ha creato debito con la banca visto che i miei fratelli non sono riusciti poi a coprirli. Qualche mese fa il tribunale ha inviato una notifica ai miei fratelli, mia sorella e il marito per apparire lì e firmare la rinuncia o accettazione dell’eredità (io e mia madre abbiamo ricevuto invece la convocazione per gennaio 2023). Ovviamente firmerò la rinuncia. Ora stando che per quello che so i termini previsti per la rinuncia sono entro 10 anni, la mia domanda è: come posso tutelarmi per non farmi intaccare il mio patrimonio dalla banca? Anche perché io non avendo partecipato come socio in quell’azienda non vorrei che la banca stessa mi venisse a cercare per i debiti creati da mio padre e i miei due fratelli. La ringrazio!

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Andrea, si tratta di una situazione particolare che richiede una approfondita consulenza legale, valutando in primis la forma societaria dell’impresa di famiglia. Cordiali saluti.

  • Nicoletta ha detto:

    Ciao mia madre era usufruttuaria della casa di suo marito che prima di sposarla aveva fatto un testamento dove le lasciava lusufrutto poi si è pentito la sposata prima di morire.. Il testamento e valido se mia madre e diventata la moglie?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Nicoletta, per rispondere al Suo quesito sarebbe necessario capire se nel testamento è fatto riferimento all’assenza del vincolo matrimoniale. Le suggeriamo di chiedere il supporto di un Notaio. Cordiali saluti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *