Rimborso spese delle opere fatte nella casa di famiglia dal coerede: come funziona?

Rimborso spese delle opere fatte nella casa di famiglia dal coerede: come funziona?

Può capitare che più fratelli ereditino un immobile ma uno solo di questi sostenga le spese per apportare miglioramenti al bene. Con miglioramento, in particolare, si intende una qualsiasi modifica apportata alla struttura originaria del bene che ne determina un aumento di valore. Ma in questi casi si prevede un rimborso per il coerede delle spese per le opere fatte nella casa di famiglia? Scoprilo nel nostro ultimo articolo.

INDICE:

  1. Chi è il coerede?
  2. È possibile il rimborso spese per il coerede?
  3. La vicenda
  4. L’esito

Chi è il coerede?

Quando l’eredità spetta a diverse persone che la accettano, si costituisce una comunione ereditaria ed i singoli eredi diventano coeredi. La comunione ereditaria fa riferimento ai beni che facevano parte del patrimonio del defunto, ad esclusione di quelli attribuiti dallo stesso ai legati. L’eredità comune, infatti, si può sempre sciogliere dividendola tra i diversi eredi secondo la quota che spetta ad ognuno.

Tale frazionamento, inoltre, può avvenire in tre modi: dal defunto con il testamento, su accordo unanime dei coeredi oppure con procedimento giudiziale di divisione.

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È possibile il rimborso spese delle opere fatte nella casa di famiglia dal coerede?

In seguito allo scioglimento della comunione ereditaria, il coerede può richiedere ed ottenere il rimborso della somma versata per apportare migliorie al bene comune? Su questo punto è intervenuta la Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione, con la sentenza numero 3050/2020.

La vicenda

Il caso di specie vede come protagonisti due coeredi che chiamavano in giudizio i loro due fratelli e la madre, chiedendo lo scioglimento della comunione ereditaria sui beni lasciati dal padre e anche la condanna di uno dei fratelli al pagamento dei frutti civili ed alla resa del conto.

Quest’ultimo, d’altra parte, si costituiva in giudizio discutendo l’intervenuta prescrizione del credito ad oggetto i frutti civili, e chiedeva invece l’accertamento in suo favore dell’usucapione dei beni immobili citati nella domanda di divisione presentata dalle parti. Oltre a questo, poi, richiedeva il rimborso della somma da lui sostenuta per i lavori di ristrutturazione svolti in uno degli immobili oggetto della controversia, pari a 150.000 euro.

L’esito

La Corte di Cassazione ha ritenuto il motivo fondato e pertanto ha accolto il ricorso. Ribadisce infatti il principio secondo cui il coerede che ha eseguito delle migliorie sul bene comune da lui posseduto può ottenere il rimborso delle spese sostenute per il suddetto bene, esclusa la rivalutazione monetaria, trattandosi di debito di valuta e non di valore.

Ne consegue, quindi, che al momento della divisione il coerede non può richiedere l’applicazione dell’art. 1150 c.c., in cui si dispone che sia dovuta un’indennità pari all’aumento di valore dell’immobile in seguito ai miglioramenti apportati.

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Founder & CEO in VisureItalia®

Ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e un Master in Gestione ed Amministrazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici e religiosi. Dopo una lunga esperienza in ambito della gestione e messa a reddito di patrimoni immobiliari, nel 1999 ho intrapreso l’attività nel settore delle informazioni immobiliari, collaborando con i principali istituti di credito e gli enti di riscossione. Su SmartFocus aiuto i nostri lettori a capire quali problemi possono essere collegati con le attività di acquisto, vendita o locazione di un immobile.

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8 commenti per "Rimborso spese delle opere fatte nella casa di famiglia dal coerede: come funziona?"

  • Tania ha detto:

    Buongiorno siamo 4 fratelli ,sono coerede di un appartamento che non usufruisco. I miei fratelli cambiano le zanzariere, sono obbligato a sostenere queste spese? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Tania, in qualità di coerede è tenuta a contribuire alle migliorie apportate all’immobile condiviso con gli altri eredi. Cordiali saluti.

  • Daniela ha detto:

    Siamo 2 fratelli. Nostra madre ha lasciato il testamento a mio favore, a mio fratello spetta la legittima. Abbiamo messo la casa in vendita, a me spettano 2 terzi e un terzo a mio fratello. Per poterla vendere ho dovuto spendere, tra la messa a norma al catasto, spese notaio ecc… Circa 15000€. Posso, al momento della vendita, davanti al notaio, fagli togliere il terzo delle spese al ricavo della sua quota?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Daniela, il caso trattato nel presente articolo è differente rispetto al suo. Potrebbe trovare applicazione per analogia, ma è necessario avvalersi del supporto in un legale affinché analizzi nel dettaglio la sua situazione. Cordiali saluti.

  • ANDREA ha detto:

    Salve, vorrei fare una domanda .
    Siamo due figli dopo testamento ereditario vengo a sapere che la casa che mio padre mi ha dato a parole dove ho fatto delle migliorie spendendo 60 milioni dopo 40 anni e’ stata lasciata all’altro figlio posso chiedere il rimborso delle spese visto che non posso usucapirla?
    Grazie distinti saluti

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Andrea, si tratta di un quesito che necessita la consulenza di un legale. Cordiali saluti.

  • Maria Grazia ha detto:

    Prima che nostro padre (siamo due sorelle) morisse per facilitare a lui la residenza in un suo immobile,
    Io e mio marito abbiamo effettuato lavori di ristrutturazione per circa trentamila euro.
    Purtroppo alcune di queste spese sono state fatte senza fattura.mia sorella, in fase di divisione non vuole riconoscermi il rimborso.
    Ha ragione mia sorella?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Maria Grazia, le suggeriamo di rivolgersi ad un legale per verificare quali sono i suoi diritti in questa situazione. Cordiali saluti.

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