Riforma del Catasto: il decreto a giugno?

Riforma del Catasto: il decreto a giugno?

Per portarla a termine ci vorranno almeno 5 anni, ma la riforma del Catasto potrebbe partire a giugno con un primo importante passo: la messa a punto del decreto legislativo.

Il punto sulla riforma del catasto

Il termine entro il quale l’Esecutivo avrebbe dovuto concludere il decreto legislativo sulla riforma del catasto è scaduto da due mesi. Ma l’attesa potrebbe concludersi a giugno, mese nel quale, secondo un comunicato stampa dell’Ansa, sarebbe stata rimandata. Si tratterebbe del secondo decreto sulla questione, successivo al primo sulla formazione delle commissioni censuarie pubblicato lo scorso dicembre.

Cosa succederà una volta emanato il decreto? Si darà il via all’operazione di revisione degli estimi. In totale ci vorranno almeno 5 anni per terminare la riforma che coinvolgerà circa 62milioni di immobili. L’operazione servirà ad avvicinare il valore catastale ai reali valori di mercato, correggendo eventuali gap tra i due valori.

Nel processo di revisione saranno coinvolti anche i Comuni, con lo scopo di individuare gli immobili non ancora soggetti a tassazione da un lato e, dall’altro, anche quello di semplificare l’accesso dei Comuni (come dei cittadini e dei privati) ai dati catastali.

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I punti fermi della riforma

Come anticipato, il valore patrimoniale medio sarà determinato da una funzione statistica a seconda della tipologia di immobile:

  • per le unità immobiliari a destinazione ordinaria, l’algoritmo metterà in relazione il valore di mercato, la localizzazione e le particolari caratteristiche edilizie
  • per le unità immobiliari colpite da eventi sismici o calamitosi, il metodo estimativo dovrà tener conto anche delle condizioni di inagibilità o di inutilizzabilità determinate da questi eventi
  • per le unità immobiliari vincolate dal Dlgs 42/2004 bisognerà prevedere riduzioni del valore patrimoniale e della rendita che tengano conto dei più gravosi oneri di manutenzione e conservazione, ed anche dei vincoli legislativi che determinano restrizioni nella destinazione d’uso e nell’utilizzo.

Per tutti, il dato di base sarà la superficie dell’unità immobiliare e non più il numero di vani. La rendita media ordinaria terrà conto dei redditi da locazione medi, della localizzazione e delle caratteristiche edilizie dell’unità immobiliare.

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Legal Service Specialist in VisureItalia®

Legal Service Specialist – Ho acquisito una formazione tecnica in architettura di interni e nell’architettura del paesaggio. Da venti anni svolgo la professione di visurista per ispezioni ipotecarie e catastali presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed il Catasto per conto di studi notarili, enti di riscossione e istituti di credito. In VisureItalia® ricopro il ruolo di Legal Services Specialist e coordino le attività del team di visuristi operativi in tutti gli Uffici di Pubblicità Immobiliare in Italia. Su SmartFocus condivido le mie conoscenze per facilitare l’accesso alle banche dati pubbliche e ai Pubblici Registri in particolare.

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