Riclassamento catastale per le case popolari

In attesa della riforma del catasto inserita nella delega fiscale, si va avanti con l’operazione di riclassamento catastale per gli immobili situati in alcune città italiane, prime fra tutte Roma e Milano.
Le case popolari nel mirino del riclassamento catastale
L’operazione di riclassamento catastale, prescritta dalla Finanziaria di 10 anni fa che ha seguito un lungo ma fruttuoso processo, interessa soprattutto le case popolari (A/4), ultrapopolari (A/5) ed economiche (A/3) del centro delle metropoli italiane.
La situazione? Nella capitale, la revisione delle rendite catastali ha coinvolto 175mila immobili di quartieri residenziali, come:
- Aventino
- Trastevere
- Centro Storico
- Borgo
- Prati
- Monti
- San Saba
- Parioli
con un incremento complessivo della rendita catastale di otre 123milioni di euro.
A Milano, invece, le zone interessate sono state perlopiù:
- Manzoni-Montenapoleone-Venezia
- Duomo-Brera-S. Ambrogio
- Monforte-Majano
- Sempione-Monti-Pagano
per un aumento della rendita complessivo di 44 milioni, da sommare in questo caso a alla rivalutazione di 183 milioni di euro ottenuta con un meccanismo di revisione puntuale da parte delle sole amministrazioni.
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Catasto e novità fiscali
Sono in arrivo anche altri cambiamenti, primo fra tutto quello per chi aderisce agli studi di settore. In caso di anomalie, infatti, l’Agenzia delle Entrate passerà dai controlli alle comunicazioni, dando così una possibilità ai contribuenti di ravvedersi e regolarizzare la propria posizione con il Fisco prima del recapito di una cartella ufficiale.
Le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate pronte a partire sono circa 190.000, relative al triennio 2011-2013, tutte con l’obiettivo di regolarizzare le posizioni e azzerare i controlli. Chi si accorge degli errori e provvede a correggerli potrà regolarizzarli con un nuovo ravvedimento e una significativa riduzione delle sanzioni in base al tempo trascorso.
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