Rendita catastale: ecco come ridurla per le imposte
Periodicamente, a giugno e dicembre di ogni anno, cittadini ed imprese si trovano ad affrontare il pagamento delle tasse sugli immobili. Al fine di ottemperare a tale obbligo, è necessario disporre del valore della rendita catastale. Il dato è facilmente reperibile attraverso le visure catastali online. Si evince quindi come il valore della rendita catastale abbia unicamente una finalità fiscale, che risponde poi alla finalità istituzionale del Catasto. Il valore catastale viene infatti attribuito a tutti gli immobili in grado di produrre un reddito in forma autonoma. Non essendo sempre agevole comprendere ed utilizzare i dati in Catasto, abbiamo predisposto una breve guida per capire come si leggono le visure catastali.
Come ridurre la rendita catastale ai fini delle imposte
L’istanza di modifica della rendita catastale può essere presentata in tre casi:
Stato conservativo dell’immobile
Se il fabbricato si trova in uno stato di degrado ed abbandono, è possibile presentare una istanza al Catasto richiedendo la riduzione della rendita catastale. La denuncia di variazione deve essere presentata tramite un tecnico abilitato attraverso una pratica catastale e autorizzata dagli uffici comunali.
Destinazione d’uso
La destinazione d’uso di un immobile può subire, col tempo, delle modifiche che determinano una riduzione del valore catastale. E’ il caso, ad esempio, di locali commerciali siti in zone urbanistiche periferiche e adibiti, di fatto, a magazzini. In fattispecie simili, è possibile richiedere una revisione della rendita catastale.
Rettifica dei dati catastali
I dati catastali sono soggetti a variazioni effettuate d’ufficio da parte dell’ufficio del Catasto. Spesso si verifica che la pratica iniziale di censimento di una unità immobiliare contenga degli errori. I casi più frequenti riguardano l’intestazione della ditta catastale e l’indirizzo in cui è ubicato l’immobile. Ma i parametri che incidono sulla rendita catastale sono la superficie e la categoria catastale. Se il proprietario dell’immobile verifica che questi dati sono errati, può presentare una istanza al Catasto. In questo nostro precedente articolo trovi tutte le informazioni utili su come presentare una richiesta di rettifica dei dati catastali online.
Quando serve la rendita catastale
Stante la finalità fiscale del Catasto, il valore della rendita catastale necessita in diverse occasioni:
Pagamento imposte sulla casa IMU, TASI e TARI
Entra il 30 giugno ed entro il 16 dicembre di ogni anno, deve essere effettuato il pagamento mediante F24 delle imposte sulla casa. Sono tenuti al pagamento tutti i titolari di diritti reali sugli immobili. A decorrere dal 2017, l’invio della dichiarazione IMU e TASI sarà telematico.
Stipula atto di compravendita immobiliare
Al momento della stipula di un atto di compravendita, devono essere corrisposte le imposte ipotecarie ed i tributi catastali. Il calcolo viene effettuato dal notaio rogante sulla base del valore della rendita catastale riferita all’unità immobiliare oggetto di compravendita.
Presentazione dichiarazione di successione
La denuncia o dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data di decesso. Dopo aver appurato l’effettiva consistenza del patrimonio immobiliare in capo al de cuius, si rileva l’importo della tassa di successione. Abolita inizialmente nel 2001 è stata reintrodotta dal 3 ottobre del 2006, la tassa viene calcolata sulla base del valore degli immobili, individuato attraverso la rendita catastale. Scopri in questo articolo come si calcola la tassa di successione.
Come trovare la rendita catastale
Le modalità di richiesta sono differenti a seconda dei dati di cui si dispone:
- con i dati anagrafici del proprietario (nome, cognome, codice fiscale o denominazione persona giuridica e codice fiscale), è possibile richiedere una visura catastale per soggetto
- con i dati catastali dell’immobile (terreno o fabbricato), si può effettuare direttamente la richiesta di una visura catastale immobile
- se invece si conosce solo l’indirizzo dell’immobile, è preferibile richiedere una visura catastale per indirizzo
In tutti e tre i casi, il documento estratto dalla Agenzia delle Entrate conterrà il valore della rendita catastale.
4 commenti per "Rendita catastale: ecco come ridurla per le imposte"
Buongiorno
Devo comprare una seconda casa
Il valore cadastale e molto superiore 0al valore del mercato nella zona. Come fare per ottenere la revisione del valore cadastale ? Il notaio
Consiglia una stima fatto da un geometra per pagare meno tasse per l acquisto ma l agenzia dell entrate non mi fara un acertamento ?
Devo andare al cadasto della zona ?
Buongiorno, in questo caso l’Agenzia delle Entrate provvederebbe ad effettuare degli accertamenti e ad applicare delle conseguenti sanzioni. Il venditore dovrebbe pertanto richiedere la revisione del valore di rendita catastale mediante la presentazione di una istanza al Catasto. Cordiali saluti.
Gentile, io abito in un immobile A10, che ha una rendita catastale molto, troppo alta, e nonostante sia la mia abitazione principale (unica) sono costretta ad un imu altissimo. Cosa converrebbe fare dal punto di vista economico? La rendita catastale si può abbassare dato che l’immobile non frutta ma copre la mia testa e quella dei miei figli?
Grazie
Buongiorno Simona, sicuramente la rendita catastale molto alta dipende dal fatto che lei attualmente sta vivendo in un immobile adibito ad ufficio (categoria A10). Le suggeriamo, quindi, di rivolgersi ad un tecnico abilitato come un ingegnere che si occupi di presentare una richiesta di declassamento e variazione catastale ad un immobile ad uso abitazione. Cordiali saluti.