Rendita catastale presunta e definitiva

Rendita catastale presunta e definitiva

L’attribuzione della rendita catastale presunta avviene quando l’Agenzia delle Entrate riscontra un immobile mai dichiarato o non accatastato correttamente. L’operazione è iniziata ufficialmente nel 2011, grazie a quanto disposto dal D.L. 78/2010.

La rendita catastale presunta

La rendita catastale presunta

La rendita catastale presunta è il valore attribuito ai fini fiscali a un immobile mai dichiarato o non accatastato correttamente. È determinata in via provvisoria in attesa della rendita definitiva. Dal momento in cui viene attribuita, il contribuente è tenuto a pagare le imposte. Per scoprire il valore della rendita catastale da utilizzare come riferimento per il calcolo di IMU, TARI e TASI, clicca qui.

L’art. 19 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, aveva stabilito al 31 dicembre 2010 il termine per gli accatastamenti dei:

  • fabbricati mai censiti;
  • fabbricati che, se pur censiti o censiti parzialmente, sono stati oggetto di interventi edilizi che ne hanno modificato la consistenza e/o la destinazione d’uso.

Si tratta di immobili che, in un modo o nell’altro, evadono la fiscalità a loro correlata, in quanto manca l’elemento fondamentale di calcolo, ovvero la rendita catastale. Proprio per questo, il comma 10 del sopracitato articolo prevede che, una volta scaduto il termine del 31 dicembre 2010, all’immobile non accatastato o non accatastato correttamente venga attribuita una rendita catastale presunta.

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L’attribuzione della rendita catastale presunta

L’art. 2, c. 5-bis, del decreto legge 29 dicembre 2010, n. 225, introdotto dalla legge di conversione 26 febbraio 2011, n. 10, ha posticipato al 30 aprile 2011 il termine di presentazione delle dichiarazioni catastali.

La rendita catastale presunta può essere determinata dall’Agenzia delle Entrate oppure da tecnici esterni. Il suo calcolo avviene in via provvisoria e consente di applicare immediatamente la fiscalità dovuta dall’unità immobiliare non censita o non censita correttamente. Si tratta quindi di una situazione transitoria in attesa della rendita definitiva che verrà attribuita con la presentazione dell’accatastamento della stessa unità immobiliare al Catasto Urbano.

Questa rendita provvisoria deve essere determinata in modo che sia il più probabilmente vicina alla rendita catastale definitiva. Il motivo è dovuto al fatto che in questo modo è possibile evitare in futuro delle differenze con la rendita definitiva, tali da creare contenziosi di carattere amministrativo e fiscale.

Come determinare la rendita catastale presunta

I criteri per l’attribuzione della rendita catastale presunta e per la determinazione degli oneri a carico dei soggetti in caso di mancato o tardivo adempimento sono stati stabiliti con provvedimento del 19 aprile 2011, emanato dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate.

Gli immobili, individuati attraverso foto aree digitali (ortofoto), insistono sulle particelle di terreno negli elenchi appositi predisposti dalla Agenzia delle Entrate. Gli elenchi sono consultabili nel sito web della Agenzia, nell’albo pretorio dei Comuni e presso gli Uffici Provinciali del Catasto.

La finalità della determinazione della rendita catastale è quella di evitare fenomeni di elusione fiscale. Infatti, il mancato aggiornamento dei dati delle unità immobiliare può corrispondere ad un reddito maggiore rispetto a quello risultante in Catasto.

Per accertare la rendita catastale relativa ad un immobile è necessario:

  1. estrarre la visura catastale dell’unità immobiliare
  2. verificare, attraverso l’estratto di mappa catastale, il terreno sul quale insiste il fabbricato
  3. richiedere, in caso di difformità riscontrate nella attribuzione della rendita, una rettifica dei dati catastali

Scarica la Circolare n. 7/2011 dell’Agenzia delle Entrate sulle modalità di aggiornamento delle banche dati catastali

Fonte: Agenzia delle Entrate
 

Legal Service Specialist in VisureItalia®

Legal Service Specialist – Ho acquisito una formazione tecnica in architettura di interni e nell’architettura del paesaggio. Da venti anni svolgo la professione di visurista per ispezioni ipotecarie e catastali presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed il Catasto per conto di studi notarili, enti di riscossione e istituti di credito. In VisureItalia® ricopro il ruolo di Legal Services Specialist e coordino le attività del team di visuristi operativi in tutti gli Uffici di Pubblicità Immobiliare in Italia. Su SmartFocus condivido le mie conoscenze per facilitare l’accesso alle banche dati pubbliche e ai Pubblici Registri in particolare.

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