Registro dei protesti: cos’è e come consultarlo online?

Registro dei protesti: cos’è e come consultarlo online?

Poiché elenca i nominativi dei cattivi pagatori, l’iscrizione al Registro dei protesti comporta naturalmente una serie di conseguenze negative in diversi ambiti. Ad esempio, a causa della scarsa credibilità, qualunque finanziamento sarà con tutta probabilità negato. Ma come è possibile consultare il Registro dei protesti online per verificare la propria situazione? Scoprilo subito nel nostro articolo.

INDICE:

  1. Definizione del Registro dei protesti
  2. Quali dati riporta il Registro informatico dei debitori?
  3. Consultare il Registro dei protesti online
  4. Come cercare i protesti?
  5. Cancellazione dal Registro dei protesti
  6. Come ottenere la riabilitazione protesti?

Definizione del Registro dei protesti

Prima di spiegare parlare del Registro, facciamo un passo indietro per definire meglio il concetto di protesto. Si tratta infatti dell’atto con cui un Pubblico Ufficiale autorizzato (l’ufficiale levatore) constata la mancata accettazione di una cambiale tratta o il mancato pagamento di una cambiale, di un vaglia cambiario o di un assegno.

Gli ufficiali levatori, che possono essere notai, ufficiali giudiziari o segretari comunali, trasmettono alla Camera di Commercio competente per territorio l’elenco dei protesti verbalizzati. Entro 10 giorni dalla trasmissione dell’elenco, poi, le Camere di Commercio pubblicano i protesti nell’omonimo Registro, esclusivamente informatico e accessibile al pubblico per la consultazione.

Quali dati riporta il Registro informatico dei debitori?

Nel Registro informatico dei protesti sono riportati i seguenti dati:

  • il numero di repertorio, la data e il luogo della levata del protesto,
  • la natura del titolo (cambiale, vaglia cambiario, assegno, ecc.), la data di scadenza, l’importo dovuto e il motivo del mancato pagamento,
  • se il debitore è una persona fisica: nome, cognome, codice fiscale o data di nascita e domicilio. Se, invece, si tratta di un’azienda: denominazione, codice fiscale o partita iva e sede sociale.

Leggi anche >> Assegno protestato: cosa fare e quali sono le conseguenze?

Consultare il Registro dei protesti online?

La ricerca dei protesti si può effettuare mediante una visura protesti, specificando il nome e il codice fiscale del soggetto nei cui confronti il protesto è stato levato o che ha rifiutato il pagamento. Se l’esito di questa ricerca è positivo, il sistema restituisce rapporto completo ed aggiornato tutti gli effetti insoluti a carico di una persona fisica riferiti al mancato incasso di assegni bancari, vaglia e cambiali.

Come cercare i protesti?

Verifica subito la tua situazione attraverso l’accesso al Registro dei Protesti. Ottieni online su VisureItalia  una visura protesti in pochi semplici passaggi:

Visura protesti persona fisicaRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Visura protesti persona fisica
Visura protesti persona giuridicaRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Visura protesti persona giuridica

Come abbiamo anticipato, la visura protesti elenca tutti gli effetti insoluti a carico di un soggetto (persona fisica o giuridica). In particolare, questo documento contiene anche le informazioni sul soggetto e i dati degli effetti insoluti, come data di trascrizione, provincia di trascrizione, tipologia dell’effetto, causa del mancato incasso e importo dovuto.

Cancellazione dal Registro dei protesti

I protesti restano per un massimo di 5 anni dalla data di iscrizione all’interno dell’omonimo Registro. La cancellazione prima di questo termine, dopo il pagamento del debito, è consentita in queste situazioni:

  • dopo il pagamento entro 12 mesi dalla levata del protesto;
  • con l’emissione del decreto di riabilitazione dal Tribunale;
  • in caso di errori riscontrati nella levata dei protesti.

Per velocizzare le pratiche per la la cancellazione del protesto, è possibile rivolgersi ad un legale che presenterà un’istanza di riabilitazione presso il Tribunale.

Come cancellare un protesto dopo 5 anni?

Dopo 5 anni dal protesto, questo viene automaticamente cancellato per legge senza fare alcuna domanda. Ciò avviene anche quando i titoli restano ancora scoperti, ma, in ogni caso, la decadenza del protesto dopo 5 anni non cancella anche il debito: il creditore, pertanto, avrà comunque il diritto di attivarsi per rivendicare quanto gli spetta.

Come ottenere la riabilitazione protesti?

Così come abbiamo anticipato nel paragrafo precedente, la riabilitazione cancella il protesto dal Registro. Per ottenerla bisogna presentare ricorso al Tribunale della provincia di residenza fornendo:

  • dati anagrafici,
  • l’originale del titolo protestato,
  • la quietanza liberatoria del creditore per attestare l’avvenuto pagamento,
  • la visura camerale per dare prova dell’assenza di ulteriori protesti.

Entro 20 giorni, in seguito, se il Tribunale deciderà di accogliere l’istanza, si procederà con il decreto di riabilitazione e con la cancellazione del protesto. Se invece l’istanza sarà rifiutata, si può fare ricorso alla Corte d’Appello entro i 10 giorni successivi. A cancellazione definitiva dal Registro dei dati relativi al protesto, infine, quest’ultimo si considera come mai avvenuto.

 

Legal Service Specialist in VisureItalia®

Legal Service Specialist – Ho acquisito una formazione tecnica in architettura di interni e nell’architettura del paesaggio. Da venti anni svolgo la professione di visurista per ispezioni ipotecarie e catastali presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed il Catasto per conto di studi notarili, enti di riscossione e istituti di credito. In VisureItalia® ricopro il ruolo di Legal Services Specialist e coordino le attività del team di visuristi operativi in tutti gli Uffici di Pubblicità Immobiliare in Italia. Su SmartFocus condivido le mie conoscenze per facilitare l’accesso alle banche dati pubbliche e ai Pubblici Registri in particolare.

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