Recupero crediti da nullatenente: cosa fare?

Recupero crediti da nullatenente: cosa fare?

Quando un soggetto non adempie ai propri obblighi entro le scadenze stabilite, il creditore può procedere nei suoi confronti con delle azioni legali. In modo particolare, può pignorare i beni dell’inadempiente, per recuperare il denaro di cui ha diritto. Ma non solo, può anche agire con il pignoramento della pensione, del conto corrente e in altri diversi modi che analizzeremo nel nostro articolo. Ma cosa succede quando il recupero crediti deve essere svolto nei confronti di un soggetto nullatenente?

In questo articolo scoprirai:

  1. Chi sono i nullatenenti?
  2. Come fare un recupero crediti da un nullatenente?
  3. Come accertare che il nullatenente non abbia possedimenti?
  4. Chi paga i debiti del nullatenente?
  5. Cosa ti possono pignorare se non ho nulla?
  6. Cosa rischia il nullatenente nel recupero crediti?
  7. Ci sono sanzioni per chi non paga?
  8. Quali controlli fa il Fisco ai nullatenenti?

Chi sono i nullatenenti?

Il termine di nullatenente non deriva dalla giurisprudenza, bensì dal linguaggio comune. In senso generale, fa riferimento ad una persona che non possiede nulla, non è intestataria di beni e non percepisce redditi o sussidi.

Non sempre, in realtà, con nullatenente si indica qualcuno che non possiede nulla. A volte, infatti, si tratta di un individuo titolare di redditi che però non sono pignorabili. Chi percepisce una pensione inferiore al minimo vitale oppure possiede beni dal valore esiguo, ad esempio, non può essere oggetto di un’esecuzione forzata.

In ogni caso, nel nostro Paese nessuna legge dispone di punire chi non ha la possibilità di pagare i debiti. Soltanto se si tratta di evasione fiscale e se si superano determinate soglie, infatti, si parla di reato punibile con il carcere.

Come fare un recupero crediti da un nullatenente?

Come abbiamo anticipato, secondo la legge alcuni beni non sono pignorabili. Tra questi rientrano:

  • immobili inseriti nel fondo patrimoniale
  • la prima e unica casa (per debiti con l’Agenzia delle Entrate)
  • 4/5 dello stipendio o della pensione (detratto il minimo vitale)
  • conto corrente entro una determinata cifra
  • beni in comunione con il coniuge oppure in comproprietà per un massimo del 50%
  • beni indispensabili per una impresa o per esercitare una professione (non oltre 1/5)
  • fede nuziale, indumenti, letti, tavoli e altri mobili essenziali.

Il codice civile, inoltre, stabilisce che ognuno è responsabile dei debiti contratti con il proprio patrimonio sia presente che futuro. L’interessato, di conseguenza, può provare una nuova azione dopo un certo periodo, verificando se la situazione patrimoniale del debitore è cambiata nel tempo.

D’altra parte, bisogna tenere in considerazione la prescrizione di 10 anni, che rende impossibile agire dopo la scadenza. Per interrompere i termini, comunque, è sufficiente inviare una lettera di diffida, il cui termine decorre dal giorno successivo della sua notifica.

Come accertare che il nullatenente non abbia possedimenti?

Sul sito web di VisureItalia si trovano diversi servizi che facilitano la procedura di recupero di un credito. Ad esempio, si può rintracciare online il conto corrente, la residenza anagrafica e domicilio, i veicoli e la pensione di una persona:

Rintraccio conto corrente persona fisicaRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Rintraccio conto corrente persona fisica
Rintraccio residenza anagrafica e domicilioRichiedilo qui

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Rintraccio residenza anagrafica e domicilio
Rintraccio veicoli persona fisicaRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Rintraccio veicoli persona fisica
Rintraccio pensione inpsRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Rintraccio pensione inps

Ecco quali sono le informazioni estratte dai seguenti documenti:

  • il rintraccio conto corrente individua gli istituti di credito bancari e postali presso i quali una persona è censita ed i conti correnti in essere,
  • il servizio di rintraccio di residenza e domicilio individua l’attuale residenza, il domicilio fiscale, le utenze telefoniche e le proprietà immobiliari di una persona in Italia,
  • il rintraccio veicoli consente di scoprire quali sono i veicoli immatricolati in Italia al P.R.A. che sono intestati ad una persona,
  • il servizio di rintraccio posto di lavoro e reddito accerta l’attuale occupazione lavorativa di una persona presso ditte, imprese private e persone giuridiche,
  • il rintraccio pensione INPS verifica lo stato pensionistico di una persona fisica presso un ente e fornisce tutti i dati e le informazioni per un’azione di pignoramento presso terzi dei redditi da pensione.

Chi paga i debiti del nullatenente?

Il debito contratto da un soggetto potrebbe durare anche dopo il decesso dell’inadempiente, dato che le morosità si trasferiscono sugli eredi che hanno accettato l’eredità. In tal caso l’interessato potrebbe agire pignorando i beni di questi ultimi, senza dovere intraprendere una nuova causa.

Il creditore, comunque, potrebbe procedere con un’azione revocatoria per rendere inefficaci eventuali vendite o donazioni fatte per evitare l’esecuzione forzata. Ciò comunque può verificarsi entro 5 anni dall’atto, ma si deve dimostrare che l’affare è stato compiuto in mala fede.

Cosa possono pignorare se non si ha nulla?

Riassumendo quanto appena esposto, è chiaro il fatto che non sia possibile agire forzatamente nei confronti del nullatenente, dato che non si potrebbero pignorare i suoi possedimenti. Ma allora cosa può fare un creditore per recuperare quanto dovuto?

Oltre a usufruire dei servizi di rintraccio indicati sopra, si dovrà attendere che la situazione possa cambiare, e che in futuro l’inadempiente divenga proprietario di qualcosa. Bisogna fare attenzione, comunque, alla prescrizione, che avviene dopo 10 anni, ma che si può interrompere inviando una nuova lettera di diffida.

Cosa rischia il nullatenente nel recupero crediti?

I cittadini che hanno debiti sulle cartelle esattoriali e sono proprietari del solo appartamento in cui risiedono, sono considerati nullatenenti. La prima casa è infatti un bene “impignorabile”. Tale divieto di pignoramento non è valido, invece, quando il recupero crediti verso di il debitore è richiesto da privati. Tra questi rientrano i fornitori, le banche e le società finanziarie.

Nessun cittadino può però essere esente da un recupero crediti, se è un coniuge in comunione dei beni. Questo perché un importo del 50% del debito potrebbe essere richiesto a sua moglie. Anche quando avviene il decesso del debitore nullatenente, gli eredi potrebbero essere chiamati a risarcire i debiti, in caso di accettazione dell’eredità. Gli eredi e soprattutto la moglie, non sono obbligati all’accettazione, mentre potrebbero anche ottenere la pensione di reversibilità pur in presenza di una rinuncia all’eredità.

Ci sono sanzioni per chi non paga?

La legge italiana non prevede sanzioni per chi non paga i debiti. Le uniche sanzioni previste dalle norme sono rivolte ai cittadini che emettono assegni a vuoto, poiché si tratta di un illecito amministrativo. Anche chi non rispetta gli obblighi nei confronti di intermediari finanziari può essere segnalato alla Centrale Rischi Interbancaria. Di conseguenza, non potrà più emettere assegni, aprire conti correnti o avere a disposizione carte di credito e bancomat.

L’unico rischio effettivo per gli insolventi è quello di dover risarcire il creditore se il mancato pagamento ha causato un pregiudizio economico. Un esempio può essere un fallimento aziendale se si verifica il mancato pagamento di una o più forniture.

Quali controlli fa il Fisco ai nullatenenti?

Per evitare eventuali truffe e capire se un soggetto sia proprietario di qualche bene pignorabile, l’Agenzia delle Entrate effettua delle analisi approfondite consultando:

  • l’anagrafe tributaria in cui si trovano i dati sui redditi percepiti,
  • l’anagrafe dei conti correnti che contiene le informazioni sui conti correnti e depositi presso gli istituti di credito.

In aggiunta, l’Agenzia delle Entrate può effettuare un ulteriore controllo attraverso l’adozione di alcuni indici di spesa rilevatori di redditi occulti che, se presenti, saranno seguiti accertamenti fiscali.

Leggi anche >> Prescrizione recupero crediti: quando avviene?

 

Founder & CEO in VisureItalia®

Ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e un Master in Gestione ed Amministrazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici e religiosi. Dopo una lunga esperienza in ambito della gestione e messa a reddito di patrimoni immobiliari, nel 1999 ho intrapreso l’attività nel settore delle informazioni immobiliari, collaborando con i principali istituti di credito e gli enti di riscossione. Su SmartFocus aiuto i nostri lettori a capire quali problemi possono essere collegati con le attività di acquisto, vendita o locazione di un immobile.

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6 commenti per "Recupero crediti da nullatenente: cosa fare?"

  • Giovanna Luciano ha detto:

    Come può un avvocato esercitare la professione se risulta nullatenente?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Giovanna, purtroppo non siamo in grado di fornirle indicazioni specifiche in merito. Una ipotesi potrebbe essere che l’avvocato sia iscritto all’albo ma non eserciti la professione. Cordiali saluti.

  • Carlo ha detto:

    se nn si lavora purtroppo nn si può pagare de ne fanno una ragione ls banhese nn si a nulla a attaccano a meno che nn succede un miracolo dall alto

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Carlo, se il debitore sia nullatenente, il creditore non può recuperare subito il suo credito. Tuttavia, non è comunque al riparo dai pignoramenti in quanto, secondo l’ordinamento italiano, il creditore può rivalersi su di lui in seguito, non appena le condizioni economiche saranno migliorate. Cordiali saluti.

  • Ilaria ha detto:

    Buona sera avevo chiesto un prestito circa 10 anni fa anche se ero disoccupata me.lo hanno.concesso.ho iniziato a pagare ma.poi per.motivi miei personali.non Ci sono.riuscita più ora mi contata il recupero crediti poi gli studi legali io.pero non è che non.voglio.pagare ma.non ho un.lavoro e non.ho.nenache nulla intestato ora mi.ha chiamato uno.studio.legale.minacciandomi che mi fanno un decreto ingiuntivo cosa devo.fare

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