Recupero Crediti: come funziona e come comportarsi?

L’attività di recupero crediti viene svolta solitamente da agenzie specializzate nella riscossione dei crediti. Queste realtà private vengono spesso contattate da altre società commerciali o da professionisti che necessitano di recuperare un credito commerciale non pagato da un debitore. Ma come funziona il recupero crediti? Vediamo chi sono le agenzie specializzate nel recuperare i crediti e come comportarsi in queste situazioni!

INDICE:

Cosa fanno le società di recupero crediti?

Un’agenzia recupero crediti è un ente commerciale che, previo il riconoscimento di un’autorizzazione del prefetto, agisce in nome di un creditore per recuperare “legalmente” dei crediti non pagati.

Come funziona una società di recupero crediti? Materialmente il recupero crediti avviene quando l’agenzia di recupero crediti si interessa in prima persona della gestione e dell’incasso dei debiti, anche mettendo in pratica delle azioni di sollecito.

La situazione tipo è quella di una banca o di una finanziaria (ma può benissimo essere anche un privato) che, necessitando di rientrare in possesso dei crediti erogati, si rivolge questo tipo di agenzia. Se il creditore rimane titolare del proprio credito e non lo cede quindi alla società di recupero crediti, a quest’ultima viene conferito solo il mandato alla riscossione. Altra possibilità è la cessione del credito all’agenzia e quest’ultima ne diventerà titolare.

Come funziona il recupero crediti?

Prima di tutto, l’agenzia provvederà al sollecito del pagamento. Questo potrà avvenire con delle comunicazioni scritte inviate via posta, che interromperanno la prescrizione del debito, oppure telefonicamente, sempre nel rispetto della sua dignità e riservatezza. L’agenzia dovrà specificare se agisce il qualità di mandatario o cessionario del credito.

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Vi è poi la strada della mediazione tra le parti attraverso anche una rinegoziazione del debito, che in caso di mandato deve essere autorizzato dal creditore. L’ultima opzione in caso il debitore continui a non adempiere ai propri obblighi è il recupero crediti giudiziale attraverso il pignoramento dei beni del debitore. A quest’ultimo può ricorrere solo il titolare del credito e il pignoramento può avere ad oggetto:

• un quinto dello stipendio o della pensione
• le somme presenti su conti correnti
• l’auto
• le case e degli altri beni immobili posseduti
• altri beni di valore.

Come comportarsi con il recupero crediti?

Per il debitore che riceve una comunicazione di sollecito di pagamento è consigliabile innanzitutto verificare la reale sussistenza del debito.

Se dopo le opportune verifiche questo risulta fondato e non sono trascorsi i termine di prescrizione dello stesso, sarà necessario procedere al più presto affinché non si arrivi ad un recupero crediti giudiziale. Il debitore può precedere al pagamento del suo debito nei termini indicati, oppure provare a proporre una dilazione o una soluzione a saldo e stralcio.

Nel caso, invece, sussistano i presupposti per contestare i solleciti di pagamento ricevuti, sarebbe opportuno che il debitore chiedesse la consulenza di un legale affinché lo supporti nell’opposizione alla richiesta di pagamento.

Recupero crediti fatture insolute: qual è la prescrizione?

La risposta non è semplice, almeno perché il termine della prescrizione viene influenzato anche dal soggetto che ha emesso fattura e anche dalla ragione che sta dietro la fattura.

Non tutte le fatture quindi hanno lo stesso termine di prescrizione, essendo questo condizionato non dalla fattura in quanto tale ma dalla prestazione lavorativa / professionale collegata alla fattura.

Il termine per la prescrizione di una fattura quindi, varia dai dieci anni prescritti dal Codice Civile con regola generale ai cinque anni per la prescrizione di fatture per prestazioni periodiche, ai tre anni per la prescrizione delle fatture per le prestazioni professionali, a un anno per la prescrizione delle fatture di un agente immobiliare, per trasporti, per scuole e palestre private, per le fatture di ditte edili e di costruzione, fino ai soli sei mesi per il termine della prescrizione delle fatture di alberghi e bed and breakfast.

Quanto costa una pratica per recuperare un credito?

I costi per recuperare un credito dipendono da numerosi, troppi, fattori per poter essere facilmente indicati in un semplice articolo. Semplificando possiamo affermare che il costo di recupero credito viene influenzato da parametri quali la natura del credito; la tipologia di debitore; le fasi che si rendono necessarie; la presenza di beni potenzialmente aggredibili (e la loro eventuale ricerca).

Volendo, comunque, individuare dei costi reali, dobbiamo fare riferimento ai tariffari indicati dall’ordine forense nelle tabelle contenenti i parametri forensi pubblicate nel decreto ministeriale 55/2014.

Quando un credito non è più esigibile?

Come abbiamo visto alcune righe sopra la riscossione di un credito non pagato, è un’azione che può essere mossa da qualunque soggetto che rientra nel diritto di richiedere il pagamento di un debito, a patto che siano rispettati i termini temporali previsti per la prescrizione.

Trascorso questo periodo infatti, il credito non potrà più essere riscosso e il creditore non potrà agire per ottenere il debito non pagato. Il debito, in questo caso, si considera estinto per prescrizione. A tal proposito ti consigliamo di consultare la tabella dei termini di prescrizione dei debiti.