Rateazione delle cartelle Equitalia e sospensione della riscossione: guida breve

Un approfondimento sulla normativa e sui limiti per la richiesta di rateizzazione e di sospensione della riscossione delle cartelle Equitalia per le imprese in liquidazione, con link ai documenti utili.

Ricorso e sospensione della riscossione delle cartelle

Come fare ricorso contro una cartella di pagamento e procedere alla sospensione della riscossione? La prima cosa che bisogna sapere è che il ricorso contro una cartella di pagamento non comporta assolutamente la sospensione della riscossione: nel caso in cui il contribuente abbia presentato ricorso contro la cartella di pagamento di Equitalia, deve richiedere al giudice la sospensione della riscossione per evitare che l’agente della riscossione dia inizio alle procedure cautelari di riscossione del credito.

Cosa succede se la sospensione viene concessa? In questo caso, l’attività di riscossione viene bloccata fino al momento della sentenza.

Per quanto riguarda invece i tributi erariali, la sospensione può essere richiesta anche all’uffici dell’Agenzia delle Entrate di competenza. In che modo? Presentando un’apposita istanza in carta libera allegando:

• una copia della cartella impugnata
• una copia del ricorso che è stato presentato.

L’istanza di sospensione può essere presentata anche online, direttamente dal sito ufficiale di Equitalia: basta compilare la richiesta online e allegare la documentazione che prova l’irregolarità della cartella contestata e la copia della carta d’identità. Il tutto va inviato entro 90 giorni dal ricevimento della cartella stessa.

Il caso

Una delle sentenze che è possibile prendere in esame è la numero 1507/1/15, emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Lecce. Il caso riguarda una società in liquidazione alla quale Equitalia aveva concesso un piano di rateizzazione da 24 rate successivamente revocato. La società aveva pertanto contestato la revoca per l’intervenuto deposito al Tribunale del Ricorso per omologazione di Accordo per la ristrutturazione dei debiti e la contestata richiesta di transazione fiscale e previdenziale ai sensi dell’articolo 182 ter L.F.

In questo caso, la Commissione Tributaria Provinciale di Lecce ha accolto la dilazione a 72 rate per l’impresa in liquidazione, poiché nella relazione asseverata “si fa espresso richiamo e riferimento al fatto che in data 5 luglio 2014 la società ha depositato presso il Tribunale di Lecce il “Ricorso per omologazione di Accordo per la ristrutturazione dei debiti ai sensi dell’art. 182-bis L.F.” e provveduto alla pubblicazione in via telematica presso il Registro delle Imprese-Camera di Commercio di Lecce nonché all’ulteriore circostanza della intervenuta acquisizione di adesione di oltre il 70% del ceto creditorio”.

Con questa sentenza, quindi, si ammette che una società in liquidazione che abbia presentato un accordo di ristrutturazione dei debiti avvalendosi della transazione fiscale e previdenziale, possa ottenere una dilazione in 72 rate mensili, corredando la richiesta dalla relazione asseverata dal professionista.

Documenti utili: il certificato di vigenza online

In questi casi, uno dei documenti che può essere utili all’azienda in liquidazione che debba rateizzare o sospendere la riscossione delle cartelle di Equitalia è il certificato di vigenza.

Il Certificato Vigenza della Camera di Commercio fornisce un dato fondamentale per le imprese: l’assenza di procedure concorsuali quali concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o fallimenti a carico dell’impresa negli ultimi anni.

È possibile ottenere il certificato di vigenza online su Visure Italia. Il Certificato verrà inviato anticipatamente via email in formato PDF mentre il documento in originale verrà spedito tramite posta raccomandata. Il documento in formato PDF è disponibile in appena 2 ore lavorative o, selezionando la modalità di consegna con urgenza, in soli 15 minuti.

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