Quando si paga il diritto annuale alla Camera di Commercio

Quando si paga il diritto annuale alla Camera di Commercio

Potrebbe capitare che richiedendo un certificato alla Camera di Commercio questo non venga rilasciato perché l’impresa non ha provveduto al pagamento del diritto annuale. Quando si deve pagare questo tributo e con quali modalità?

Cos’è il diritto annuale camera di commercio

Il diritto annuale rappresenta un tributo dovuto ad ogni singola Camera di Commercio. Deve essere corrisposto da ogni impresa iscritta o annotata nel Registro delle imprese e da ogni soggetto iscritto nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (REA) per le finalità previste all’art. 18 della Legge n. 580/1993 e successive modifiche.

Tale disposizione prevede, infatti, che:

  • i soggetti iscritti al REA e le imprese individuali iscritte o annotate nel Registro delle imprese siano tenute al versamento del diritto annuale in misura fissa;
  • gli altri soggetti iscritti nel Registro delle imprese debbano adempiere al versamento del diritto in misura proporzionata al fatturato dell’esercizio precedente.

Alla luce di quanto sopra esposto, devono provvedere al pagamento del diritto annuale camera di commercio:

  • le imprese individuali;
  • le società semplici;
  • le società commerciali;
  • le cooperative e le società di mutuo soccorso;
  • i consorzi e le società consortili;
  • gli enti pubblici economici;
  • le aziende speciali ed i consorzi tra enti territoriali;
  • i GEIE (Gruppi economici di interesse europeo);
  • società tra avvocati D.Lgs. 96/2001.

Queste devono essere iscritte o annotate nel Registro Imprese al 1º gennaio di ogni anno, ovvero iscritte o annotate nel corso dell’anno anche solo per una frazione di esso.

Il pagamento di un diritto annuale deve avvenite, inoltre, per ognuna delle unità locali o sedi secondarie iscritte nel Registro Imprese.

Termini per il pagamento del diritto annuale camera di commercio

Il diritto annuale camera di commercio deve essere pagato entro il 30 giugno. Nel caso in cui tale data coincida con il sabato o un giorno festivo, la scadenza è prorogata al primo giorno lavorativo successivo. Nel 2019 il 30 giugno cade di domenica, per cui la scadenza sarà lunedì 1 luglio.

Il versamento deve avvenire in unica soluzione tramite il modello F24 telematico, direttamente da parte dell’impresa oppure con delega a un intermediario abilitato. Questo sistema permette di compensare il diritto qualora si vantino crediti per altri tributi e/o contributi.

La scadenza del pagamento del diritto per le società di capitali, invece, varia in relazione alla chiusura dell’esercizio e all’approvazione del bilancio. Come regola generale, il diritto viene pagato entro il termine previsto per il versamento del primo acconto delle imposte sui redditi (art.37 D.L. 223/2006 convertito in L. 248/2006).

Un’altra modalità di pagamento a cui si può ricorrere, oltre al modello F24, è la piattaforma pagoPA. Si tratta di uno strumento che garantisce a privati e aziende di effettuare pagamenti elettronici alla Pubblica Amministrazione in modo sicuro ed affidabile.

Cosa succede in caso di diritto annuale pagato in ritardo?

È prevista l’applicazione di una maggiorazione dello 0,4% a titolo di interesse corrispettivo nel caso in cui il ritardo nel pagamento non è superiore al trentesimo giorno successivo al termine previsto.

Anche oltre tale termine è consentito sanare spontaneamente la violazione usufruendo delle riduzioni automatiche sulle misure minime delle sanzioni applicabili. In questo caso, però, sarà necessario ricorrere al ravvedimento operoso entro un anno dalla scadenza del termine.

Il mancato rispetto dei termini determina l’applicazione di una sanzione amministrativa, compresa tra 10% il 100% dell’ammontare del diritto dovuto, ai sensi del D.M. n. 54/2005.

Misure del diritto annuale camera di commercio 2019

L’art. 28, c. 1, D.L. 24/06/2014 n. 90 convertito con modificazioni in L. 11/08/2014, n.114 ha stabilito che: “[…]l’importo del diritto annuale
di cui all’art. 18 della legge 29 dicembre 1993, n. 580, e successive
modificazioni, come determinato per l’anno 2014, e’ ridotto, per
l’anno 2015, del 35 per cento, per l’anno 2016, del 40 per cento e, a
decorrere dall’anno 2017, del 50 per cento
“.

Il Ministro dello Sviluppo Economico, con il decreto del 22 maggio 2017, pubblicato sulla G.U. n. 149 del 28/06/2017, ha poi autorizzato la maggiorazione del diritto annuale del 20 per cento, per il finanziamento di progetti strategici. Tale maggiorazione va applicata al montante già ridotto del 50 per cento per effetto della sopraccitata legge.

Le misure del diritto annuale tengono conto, anche per il 2019, della quota destinata al finanziamento di progetti strategici. Nella nota prot. n. 0432856 del 21/12/2018 sono indicati gli importi dovuti dalle imprese a decorrere dal 1° gennaio 2019.

Come anticipato ad inizio articolo, potrebbe capitare che richiedendo un certificato della Camera di Commercio ci venga rifiutato il rilascio perché non è stato pagato il diritto annuale.

Diritto annuo non pagato: quali certificati non sono rilasciati?

I certificati che possono essere estratti solo nel caso in cui l’impresa sia in regola con il pagamento del diritto annuale Camera di Commercio sono:

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Certificazione iscrizione camera di commercio
Certificato di vigenza camera di commercioRichiedilo qui

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Certificato di vigenza camera di commercio
Certificato storico camera di commercioRichiedilo qui

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Certificato storico camera di commercio
Certificato artigiano camera di commercioRichiedilo qui

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Certificato artigiano camera di commercio

Nel certificato di iscrizione sono riportati i dati essenziali e completi dell’azienda allo stato attuale.

Il certificato di vigenza, invece, fornisce, in aggiunta alle informazioni del certificato di iscrizione, l’eventuale presenza, allo stato attuale, di procedure concorsuali (concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa e fallimenti).

Il certificato storico contiene non solo i dati essenziali e completi dell’azienda allo stato attuale ma anche gli eventi denunciati al registro Imprese dall’impresa dal 19.02.1996-

Infine, il certificato artigiano riporta tutti i dati di un’impresa artigiana allo stato attuale.

Fonte: Camera di Commercio

 

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Ho conseguito la laurea in Economia e Gestione Aziendale e da sei anni mi occupo di digital marketing. Sono responsabile del blog SmartFocus e gestisco i canali social di VisureItalia® curando i rapporti con la community dei lettori. Ogni giorno mi informo su nuove normative in campo fiscale, tributario o economico e mi piace condividere le mie conoscenze con i nostri lettori.

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