Quando e come si diventa proprietari di un immobile ereditato: guida breve

Quando e come si diventa proprietari di un immobile ereditato: guida breve

Diventare i nuovi titolari di un immobile ereditato non è immediato, in quanto bisogna svolgere diversi adempimenti burocratici che servono a rendere pubblico il trasferimento del diritto di proprietà in capo ad un altro soggetto. Proprio in questo articolo analizziamo nel dettaglio come e quando si diventa proprietari di un immobile ereditato e quali sono i documenti da presentare per la pratica.

INDICE:

  1. Quando un erede diventa proprietario?
  2. Quali documenti servono per vendere un immobile ereditato?
  3. Come si eredita la casa in presenza o in assenza di testamento?

Quando un erede diventa proprietario?

Un erede diventa in modo ufficiale proprietario di un immobile ereditato quando viene presentata la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dal decesso del defunto. Di conseguenza, dopo aver ereditato una casa, presentato la dichiarazione di successione e accettato l’eredità, la proprietà dei beni ereditati diventa piena e se in tale patrimonio rientrano immobili, sarà possibile venderli. A tal proposito, approfondiamo i passi da compiere quando si eredita un immobile.

1. Accettare l’eredità

La prima cosa da fare è accettare l’eredità entro 10 anni dalla morte del de cuius. Nello specifico, si distinguono tre tipi di accettazione dell’eredità:

  • con atto notarile: in questo modo l’erede produce un documento in cui dichiara di voler accettare l’eredità,
  • con beneficio dell’inventario qualora l’erede ritenga che ci siano più debiti che beni da ereditare,
  • tacita se non si prevede nessuna comunicazione e si manifesta soltanto con specifici comportamenti. Quando si decide di ristrutturare, vendere o fare una voltura catastale di un immobile, ad esempio, si sta tacitamente accettando l’eredità.

2. Presentare la dichiarazione di successione

Dopo aver accettato di ereditare l’immobile, si può passare alla dichiarazione di successione da concludere entro 12 mesi dal decesso del de cuius. Ci sono, tuttavia, tre casistiche per le quali la presentazione della dichiarazione di successione non è obbligatoria:

  • nei casi in cui avviene il passaggio per “linea diretta” (cioè figlio che eredita da genitore defunto o moglie che riceve l’eredità dal marito),
  • l’eredità non supera i 100.000 euro di valore,
  • non comprende beni immobili.

3. Fare la voltura catastale

Presentata la dichiarazione di successione, entro 30 giorni bisogna provvedere alla voltura catastale, una pratica che serve a notificare al Catasto l’identità del nuovo proprietario dell’immobile.

4. Pagare le tasse di successione

Le tasse di successione non sono uguali per tutti i casi, ma dipendono dal grado di parentela fra il de cuius ed erede.

Quali documenti servono per vendere un immobile ereditato?

I documenti per vendere sia una casa ereditata che un’abitazione propria sono i seguenti:

  • attestato di prestazione energetica (APE)
  • conformità catastale
  • certificato di conformità urbanistica ed edilizia
  • atto di provenienza
  • documenti personali
  • eventuale documentazione condominiale.

I documenti essenziali per la vendita di un immobile ricevuto in eredità, invece, sono:

Come si eredita la casa in presenza o in assenza di testamento?

Se c’è un testamento, per effettuare il passaggio di proprietà, bisogna recarsi da un notaio che si occuperà delle pratiche di registrazione e trascrizione di tale atto, con conseguente aggiornamento del catasto e dei registri immobiliari. Una volta conclusi tali adempimenti, si verificherà il passaggio di proprietà entro 7 o 15 giorni.

In assenza di un testamento, invece, il trasferimento della proprietà della casa avverrà in base a quanto stabilito dal Codice civile che dipende dal grado di parentela degli eredi con il defunto. La ripartizione avverrà per percentuali sull’intero patrimonio e in questo caso non è neanche necessario rivolgersi a un notaio per fare il passaggio di proprietà dell’abitazione. Sarà sufficiente per gli eredi recarsi presso il Catasto ed effettuare:

  • la voltura entro 30 giorni dal momento in cui si è presentata la dichiarazione di successione,
  • la trascrizione nei registri immobiliari del certificato di successione entro 60 giorni dalla presentazione della dichiarazione di successione,
  • versare l’imposta ipotecaria e catastale.

Anche in questo caso il passaggio di proprietà è immediato subito dopo lo svolgimento di tale adempimenti. 

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7 commenti per "Quando e come si diventa proprietari di un immobile ereditato: guida breve"

  • Fabiana ha detto:

    È stata fatta la successione di uno zio, sposato e senza figli, morto senza fare testamento ma non sono stati contattati i nipoti cioè i figli dei fratelli defunti. Erede di tutto risulta solamente la moglie. È corretta questa successione? Se no cosa bisogna fare? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Fabiana, è importante verificare innanzitutto se la successione è legittima o testamentaria. Se suo zio non ha lasciato testamento, non aveva figli e i suoi fratelli (o sorelle) sono deceduti, i nipoti (figli dei fratelli defunti) hanno diritto a una quota dell’eredità in quanto rappresentanti dei loro genitori nella linea ereditaria. In questo caso, la successione dovrebbe essere ripartita così: 2/3 al coniuge e 1/3 ai fratelli e sorelle (o ai nipoti, se i fratelli sono premorti). Di conseguenza, potrebbe essere necessario integrare la successione. Le consigliamo di rivolgersi a un legale per chiarire la situazione e procedere eventualmente con gli adempimenti necessari. Cordiali saluti.

  • Elio ha detto:

    Molte grazie.
    Sempre chiari, puntuali e precisi…

  • Elio ha detto:

    Salve,

    quanto tempo si ha per presentare una dichiarazione di successione “modificativa”, volta appunto ad aggiungere un erede che non era stato inserito nella dichiarazione di successione? E, qualora decorressero i tempi utili, l’erede che aveva diritto alla sua quota ma non è stato inserito originariamente, perde tutto?
    Molte grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Elio, se i termini ordinari per la dichiarazione di successione sono scaduti, è comunque possibile presentare una dichiarazione modificativa, senza un termine specifico. L’erede che aveva diritto alla sua quota e non era stato inserito originariamente non perde il suo diritto alla quota di eredità. Tuttavia, trattandosi di una situazione particolare le suggeriamo di confrontarsi con il Suo commercialista. Cordiali saluti.

  • Monica Baroni ha detto:

    Buongiorno il contenuto riportato in questo articolo non corrisponde a quanto sostiene l’agenzia delle entrate e riportato anche su fiscooggi (https://www.fiscooggi.it/posta/dichiarazione-immobile-ereditato)
    onestamente non mi torna la posizione dell’agenzia delle entrate anche perchè io riesco a conoscere l’esatta quota che mi spetta solo dopo presentazione della dichirazione di successione e variazione delle volture catastali ….. c’è per caso qualche parere ufficiale in merito??
    grazie mille saluti Monica

    • Redazione ha detto:

      Gentile Monica, il nostro articolo tratta in modo generico la modalità di acquisizione della proprietà dell’immobile ereditato e di conseguenza non entra in merito degli aspetti fiscali da lei menzionati. Per ottenere maggiori informazioni su questi ultimi, infatti, le consigliamo di confrontarsi con il suo commercialista. Cordiali saluti.

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