Quando la certificazione energetica è obbligatoria: breve guida

Quando la certificazione energetica è obbligatoria: breve guida

La certificazione energetica, o attestato di prestazione energetica APE, è un documento che attesta la qualità di un edificio dal punto di vista termico. Ma quali sono i casi in cui la certificazione energetica è obbligatoria per legge? Prosegui con la lettura di questo articolo per trovare la risposta!

In questo articolo scoprirai:

  1. A cosa serve la certificazione energetica?
  2. I casi in cui la certificazione energetica è obbligatoria?
  3. Quando un immobile è esente dalla certificazione energetica?
  4. Come richiedere online la certificazione energetica?
  5. Qual è il costo della certificazione energetica?
  6. Ogni quanto aggiornare l’APE obbligatoria?
  7. Cosa succede se manca la certificazione energetica?

A cosa serve la certificazione energetica?

Anche se non è sempre obbligatorio, sono in tanti a richiedere la certificazione energetica, in quanto si tratta di un ottimo strumento di valutazione:

  • della convenienza economica dell’acquisto e della locazione di un immobile in base ai consumi energetici,
  • degli interventi di riqualificazione energetica più efficaci.

Anche se potrebbe sembrare una mera pratica burocratica, l’APE è un documento che comporterà notevoli vantaggi nel lungo termine. In particolare può comportare:

  • un incremento del valore degli edifici grazie ai consumi energetici bassi quando si deve vendere casa oppure affittarla,
  • un’incentivazione alla costruzione di immobili ad alto rendimento energetico,
  • delle ristrutturazioni energetiche per migliorare il livello di inquinamento da anidride carbonica.

I casi in cui la certificazione energetica è obbligatoria?

I casi in cui bisogna bisogna rivolgersi ad un tecnico per la redazione dell’APE sono diversi: analizziamoli nel dettaglio.

Nuove costruzioni

Nei casi di nuove costruzioni immobiliari ad uso residenziale o abitativo, l’APE è necessario in quanto obbligatorio per legge. In questa circostanza, la certificazione energetica viene redatta e fornita all’acquirente da parte del costruttore, il quale deve richiederla a sua volta ai tecnici abilitati.

Ristrutturazioni e riqualificazione energetica

Anche nel caso di ristrutturazioni importanti, l’APE è obbligatorio. La legge, infatti, prevede che questo documento venga redatto nei casi in cui la ristrutturazione coinvolga oltre il 25% della superficie di un immobile.

Locazione e affitti

La certificazione APE contratto di locazione è sempre obbligatoria nel caso di vendita affitto di un immobile e deve essere allegata all’atto di vendita oppure al contratto di locazione. Senza questa documentazione, infatti, il notaio non può procedere con la redazione dell’atto.

Compravendita immobiliare

Nel trasferimento di un immobile, il proprietario deve mostrare all’acquirente l’attestato di prestazione energetica. Quest’ultima viene consegnata al nuovo proprietario al momento del passaggio di proprietà, con una clausola specifica nel contratto di vendita che attesta la ricezione delle informazioni relative alla prestazione energetica dell’immobile.

Surroga del mutuo

Tra i documenti necessari a procedere con una richiesta di surroga del mutuo presso la banca, è presente la visura APE. La surroga permette di spostare il mutuo da una banca ad un’altra, fruendo, possibilmente, di condizioni più vantaggiose.

Edifici pubblici

Gli edifici pubblici con una superficie di oltre 250 m² destinati a uso pubblico devono obbligatoriamente essere dotati di APE. Quando un edificio supera i 500 m², come le scuole, il certificato APE deve essere esposto all’ingresso.

Donazioni

Anche in caso di donazione a titolo gratuito bisogna redigere un attestato di prestazione energetica dell’immobile. Con la normativa vigente, per i trasferimenti di immobili a titolo gratuito, infatti, anche se è venuto meno l’obbligo dell’informazione (la clausola con cui l’acquirente dichiara di aver ricevuto la documentazione) e dell’allegazione dell’attestato, resta inalterato l’obbligo di certificato per l’immobile anche se trasferito a titolo gratuito.

Quando un immobile è esente dalla certificazione energetica?

Secondo l’art.3 comma 3 del D. Lgs 192/2005, vi sono alcuni casi in cui non si richiede la certificazione energetica. In particolare, l’obbligatorietà di redigere l’APE decade nelle seguenti casistiche:

  • edifici industriali e artigianali dove gli ambienti sono riscaldati per il processo produttivo o utilizzando reflui energetici dello stesso non altrimenti utilizzabili;
  • edifici agricoli e rurali non residenziali che non sono dotati di impianti di climatizzazione;
  • immobili isolati caratterizzati da una superficie utile totale inferiore ai 50 metri quadri;
  • edifici non compresi nelle categorie di quelli classificati secondo la destinazione d’uso (art. 3 d.P.R. 26 agosto 1993, n. 412) il cui utilizzo non prevede l’installazione e l’impiego di sistemi di climatizzazione,
  • edifici utilizzati come luoghi di culto e per attività religiose;
  • ruderi, purché si dichiari tale stato nell’atto notarile;
  • fabbricati in costruzione “al rustico” o nello stato di “scheletro strutturale”, purché si dichiari questo stato nell’atto notarile.

Come richiedere online la certificazione energetica?

Puoi ottenere online su VisureItalia l’attestato di prestazione energetica in modo semplice e veloce. Riceverai questo documento direttamente alla tua e-mail in soli 3 giorni lavorativi:

Attestato di prestazione energetica apeRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Attestato di prestazione energetica ape

Questo servizio, nello specifico, comprende i documenti che seguono:

Qual è il costo della certificazione energetica?

La richiesta online sul sito web di VisureItalia dell’attestato di prestazione energetica ha un costo totale € 79,30 oltre iva di legge e il tributo regionale di registrazione quando previsto. In caso di rilascio di un certificato APE relativo ad un immobile a destinazione ufficio o commerciale, inoltre, è prevista un’integrazione in base alla superficie dello stesso.

Ogni quanto aggiornare l’APE obbligatoria?

In base all’art. 6 del D.Lgs. n. 192/2005, l’APE deve essere aggiornato ad ogni intervento di ristrutturazione o riqualificazione significativa, che coinvolga parti essenziali dell’edificio e superi il 25% della superficie totale. Questi interventi potrebbero modificare la classe energetica dell’edificio o dell’unità immobiliare, come ad esempio la sostituzione di porte d’ingresso, l’installazione di cappotti termici, la sostituzione degli infissi, la ristrutturazione del tetto o l’installazione di impianti di energia rinnovabile.

Cosa succede se manca la certificazione energetica?

Per i certificatori, le sanzioni per un APE non conforme variano da 700 a 4.200 euro. È fondamentale, pertanto, che le dichiarazioni siano accurate e corrispondenti al vero, altrimenti si rischiano gravi sanzioni e possibili reati.

Per i proprietari e gli amministratori, inoltre, non rispettare le normative sull’APE può comportare multe significative, tra cui da 1.000 a 6.000 euro per il mancato rilascio del certificato energetico al Comune. Costruttori e proprietari che non redigono un APE per nuove costruzioni possono essere multati da 3.000 a 18.000 euro. Anche la manutenzione degli impianti di climatizzazione è obbligatoria, altrimenti si rischia una multa da 500 a 3.000 euro.

Infine, le sanzioni per annunci immobiliari senza APE prevedono multe da 500 a 3.000 euro. Venditori e locatari che non forniscono l’APE durante la compravendita o l’affitto, per l’appunto, possono essere multati rispettivamente da 3.000 a 18.000 euro e da 1.000 a 4.000 euro. Pagare la multa non esonera dall’obbligo di ottenere e presentare l’APE, quindi è essenziale adempiere a questo requisito normativo.

 

Content Marketing Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione e un Master in Digital Marketing. Attualmente ricopro il ruolo di Content Marketing Specialist presso VisureItalia® e aiuto i lettori del blog SmartFocus a restare sempre aggiornati sulle novità in ambito fiscale, tributario ed economico.

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