Quando il debitore diventa insolvente?

Spesso capita che un debitore insolvente nasconda la propria reale situazione fingendo una solidità economica di cui non dispone. E, soprattutto, continuando ad assumere obbligazioni di vario genere senza avere la possibilità concreta di onorarle. Vediamo quindi come scoprire in anticipo se un debitore può rivelarsi insolvente in pochi semplici passaggi.
INDICE:
Che cosa si intende per insolvenza?
In giurisprudenza questo termine fa riferimento ad una condizione in cui versa il soggetto inadempiente nei confronti delle proprie obbligazioni (art. 5 Legge fallimentare). Ciò può avvenire per una mancanza di mezzi necessari per effettuare i pagamenti dovuti, così come per l’impossibilità di procurarsi altri mezzi. Per fare qualche esempio, si considera insolvente anche chi può pagare solo una parte dei suoi creditori, oppure può farlo tempo dopo la scadenza precedentemente stabilita.
Cos’è l’insolvenza irreversibile?
L’insolvenza irreversibile è la condizione in cui versa un soggetto che non è in grado di adempiere regolarmente con normali mezzi le proprie obbligazioni. Questo a causa della mancanza di liquidità finanziaria e della disponibilità di credito necessari per lo svolgimento della sua attività.
Cosa succede in caso di debitore insolvente?
In caso di insolvenza da parte dei debitori, gli enti creditori possono notificare l’accaduto mediante una segnalazione alla Centrale Rischi (Crif) come cattivi pagatori. Le conseguenze di una segnalazione di questo genere sono immediate: le banche, infatti, non concederanno mutui e finanziamenti con facilità, proprio a causa delle informazioni di insolvenza che risultano a carico del richiedente. In questo caso, la concessione del credito sarà più complicato e potrebbero essere richieste delle garanzie aggiuntive come, ad esempio, la firma di un garante.
Come si fa a vedere se un debitore è insolvente?
Per ridurre il rischio di insolvenza di una persona è bene effettuare in anticipo una valutazione sull’affidabilità e sulla solvibilità della stessa. Esistono, a questo proposito, diversi strumenti che consentono di avere un quadro completo dell’affidabilità economica di una determinata persona come i seguenti:
Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Report persona totalPotrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Indagine patrimoniale persona totalPotrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Indagine bancaria personaIl report persona total è utile per le azioni di recupero crediti stragiudiziale o legale. Si tratta di un documento che fornisce la residenza anagrafica, le utenze telefoniche, l’intestazione di partita IVA, i protesti e le pregiudizievoli e i beni immobili a livello nazionale.
Ancora più dettagliata è l’analisi svolta dall’indagine patrimoniale persona total, che consente di acquisire informazioni sulla solvibilità di una persona fisica per azioni esecutive di rintraccio e recupero crediti. Il documento, infatti, consente di valutare il rischio di insolvenza, perché evidenzia la capacità di restituire un debito attraverso i beni, mobili ed immobili, da aggredire per il recupero di un credito e il reddito.
In conclusione, anche l’indagine bancaria persona è uno strumento funzionale alla valutazione della solvibilità di una persona, dato che consente di estendere le indagini ai rapporti bancari e verificare eventuali conti correnti da pignorare.
Leggi anche >> Come valutare e ridurre il rischio di insolvenza?
4 commenti per "Quando il debitore diventa insolvente?"
Mio marito ha una casa acquistata prima del matrimonio siamo in divisione dei beni e su quella casa paga il mutuo. Che succede se muore?
Chi paga il mutuo restante?
Buongiorno Luisa, in merito al Suo quesito le suggeriamo la lettura dell’articolo Mutuo casa: cosa succede in caso di morte?
Cordiali saluti.
salve, ho fatto nel 2008 e me ne pento da garante per un mutuo ad una banca di milano per l’acquisto di un immobile attorno agli 80k euro a 2 persone che conosco. dopo solo due anni i due si sono separati giuridicamente e la coniuge e l’ex marito si sono sorbiti il mutuo con un finanziamento mensile ma dopo quel fatto se lo ha preso solo la ex moglie dato che voleva lei quella casa, nel 2016 il debito è andato in sofferenza e mi è giunta la raccomandata anche a me della banca, dopo anni io non ne so più nulla dato che ho avuto anche un litigio con l’ex marito pallista e non ci parlo più, qualche giorno fa una lettera dalla banca è arrivata a me di un sollecito con l’importo dovuto, io premetto che non acceso il mutuo e sono garante del 1% dell’intero importo, la banca non ha mai voluto darmi la documentazione con le mie firme del 2008, l’avvocatessa della banca fa il gioco della sua arssistita e volevo denunciarla, quali sono i comportamenti coretti da tenere in questo caso? saluti da biella. fabio c.
Gentile Fabio, la situazione che ci riporta è molto specifica, pertanto è necessaria la consulenza di un legale. Cordiali saluti.