Qual è la categoria catastale della cantina?

Qual è la categoria catastale della cantina?

Non sono pochi i lettori del nostro blog che richiedono maggiori delucidazioni in merito alla categoria catastale della cantina. In risposta ai loro quesiti più frequenti, facciamo chiarezza su questo tema riportando anche le ultimi disposizioni in vigore.

INDICE:

  1. A cosa servono le categorie catastali?
  2. Che categoria catastale ha la cantina?
  3. Come è cambiato l’accatastamento delle cantine nel 2016?
  4. Le disposizioni in vigore da luglio 2020
  5. Come scoprire la categoria catastale di una cantina?

A cosa servono le categorie catastali?

Le categorie catastali sono rappresentate da simboli, composti da una lettera, utilizzati per classificare gli immobili e attribuire loro una rendita catastale. Poiché riunisce al suo interno degli immobili con caratteristiche similari, la categoria è il risultato dell’analisi delle qualità di un immobile in base alle sue caratteristiche strutturali, costruttive e d’uso. Ogni categoria è formata a sua volta sottocategorie contraddistinte dalla lettera della categoria di appartenenza seguita da un numero.

Nel nostro ordinamento le categorie catastali sono in tutto sei e ognuna è contraddistinta da una lettera che va dalla A alla F. La prima categoria A, ad esempio, raggruppa diversi tipi di abitazione: signorile, civile, economica e così via.

Che categoria catastale ha la cantina?

Sia soffitte che cantine fanno parte della categoria catastale C2, che indica le pertinenze che possono a loro volta essere legate a un immobile. Non si può parlare dell’accatastamento C2, inoltre, senza fare riferimento alla Circolare n.2/E del 1/02/16 che ha indicato alcune specifiche che riguardano e interessano soprattutto le cantine.

La circolare evidenzia che, nelle nuove costruzioni, le cantine, i depositi e le autorimesse presenti in complessi ospitanti con un accesso da corte esclusiva o strada sono unità immobiliari a sé stanti e prevedono un accatastamento C2 in caso di magazzini e locali di deposito, e in classe C6 per le autorimesse, stalle o scuderie.

Se invece le cantine o i locali deposito sono direttamente comunicanti con le abitazioni si considerano come pertinenze delle abitazioni e pertanto fanno parte della consistenza delle unità immobiliari alle quali sono correlate.

Come scoprire la categoria catastale di una cantina?

Per conoscere questa informazione è possibile richiedere una visura catastale, sia se la ricerca viene eseguita sull’intestatario dell’immobile sia se è svolta con i dati catastali o l’indirizzo dello stesso:

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Visura catastale per indirizzo

La visura catastale per immobile si esegue con una ricerca eseguita con i dati catastali dell’unità immobiliare. D’altra parte se l’indagine è svolta su un soggetto, si può scegliere una visura catastale per persona fisica e giuridica. Quest’ultima, infatti, consente di visionare quanto risulta al Catasto sugli immobili intestati ad una persona. Infine, se non si è a conoscenza dei dati catastali, è possibile richiedere la visura catastale per indirizzo.

Come è cambiato l’accatastamento delle cantine nel 2016?

Prima della normativa le cantine e i sottotetti correlati ad una unità immobiliare erano inseriti nella planimetria e valutati come vani accessori. Così facendo, l’incidenza della cantina o della soffitta era minima. Per le nuove costruzioni, invece, la situazione è cambiata in quanto non possono accorpare all’unità immobiliare cantine e soffitte che abbiano un ingresso indipendente e svincolato dall’abitazione. In questo specifico caso dunque è obbligatorio creare un subalterno per ogni cantina e soffitta con ingresso autonomo con un accatastamento C2. È probabile, tra l’altro, che la rendita aumenti poiché la consistenza è calcolata in base ai metri quadri.

Le disposizioni in vigore da luglio 2020

Dal 1 luglio 2020 è entrata in vigore una nuova disposizione in base alla quale le cantine e i locali di deposito con ingresso autonomo da spazi condominiali o esterni devono essere accatastate in C/2 con una propria rendita catastale. In questo modo, saranno possibili la vendita o l’affitto separato.

Si applica questa disposizione in caso di nuovo accatastamento, frazionamento catastale, fusione o variazione catastale dell’immobile al quale la cantina è pertinenziale. In questo caso bisogna sopprimere il subalterno che identificava la cantina e predisporne uno nuovo con un disegno autonomo. Di conseguenza, la cantina avrà una visura ed una planimetria specifiche. In caso di vendita o affitto, inoltre, anche l’attestato di prestazione energetica dell’immobile dovrà essere modificato.

 

Legal Service Specialist in VisureItalia®

Legal Service Specialist – Ho acquisito una formazione tecnica in architettura di interni e nell’architettura del paesaggio. Da venti anni svolgo la professione di visurista per ispezioni ipotecarie e catastali presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed il Catasto per conto di studi notarili, enti di riscossione e istituti di credito. In VisureItalia® ricopro il ruolo di Legal Services Specialist e coordino le attività del team di visuristi operativi in tutti gli Uffici di Pubblicità Immobiliare in Italia. Su SmartFocus condivido le mie conoscenze per facilitare l’accesso alle banche dati pubbliche e ai Pubblici Registri in particolare.

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2 commenti per "Qual è la categoria catastale della cantina?"

  • Castiglione Salvatore ha detto:

    Buongiorno, ho un problema, nel condominio dove abito,da poco dei nuovi proprietari usano la cantina come unità abitativa, tornano su in casa solo per dormire e andare in bagno. L’appartamento è la cantina non sono collegate quindi c’è un continuo via vai per le trombe delle scale usufruendo di sera anche della luce condominiale con un consumo straordinario della corrente. Possono farlo? Se no noi altri condomini cosa possiamo fare? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Salvatore, le suggeriamo di far presente la situazione all’amministratore di condominio e verificare quanto previsto dal regolamento condominiale. Cordiali saluti

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