Prestito vitalizio ipotecario per Over 60: cos’è e come funziona

Prestito vitalizio ipotecario per Over 60: cos’è e come funziona

Il prestito vitalizio ipotecario è destinato alle persone in età avanzata, oltre 60 anni compiuti. Per richiederlo non è necessario indicare la finalità del finanziamento, per cui può essere utilizzato per far fronte a spese impreviste, per aiutare i figli o i nipoti o per realizzare il sogno di una vita.

Continua a leggere per scoprire tutte le informazioni su questo particolare finanziamento bancario.

INDICE:

  1. Cos’è il prestito vitalizio ipotecario
  2. Come dimostrare che un immobile è ad uso residenziale?
  3. Chi può richiederlo?
  4. Come funziona il prestito vitalizio ipotecario
  5. Importo finanziabile
  6. Documenti necessari
  7. Modalità di erogazione, restituzione ed estinzione
  8. Vantaggi e Svantaggi del prestito vitalizio ipotecario

Cos’è il prestito vitalizio ipotecario

Il prestito vitalizio ipotecario consente agli over 60 di ottenere un prestito finanziario a medio e lungo termine garantito dall’ipoteca iscritta su uno i più edifici di destinazione residenziale. In sostanza, il prestito vitalizio ipotecario ha ad oggetto la concessione, da parte di banche e intermediari finanziari, di finanziamenti a lungo e medio termine con capitalizzazione annuale di interessi e di spese riservati a persone fisiche con età superiore ai 60 anni.

In questo caso, il prestito è garantito dall’iscrizione di un’ipoteca di primo grado sull’immobile di proprietà del soggetto che viene finanziato. L’immobile deve essere necessariamente a destinazione residenziale.

Come dimostrare che un immobile è ad uso residenziale?

Basta richiedere una visura catastale per immobile online, che evidenzia la tipologia del Catasto (Terreni o Fabbricati), il Comune, i dati identificativi catastali, la superficie e i metri quadri, la categoria, classe e rendita ed i soggetti (persone o società) intestatari dell’immobile:

Visura catastale immobileRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Visura catastale immobile

Chi può richiederlo?

Per accedere al prestito vitalizio ipotecario, è necessario essere in possesso di diversi requisiti:

  • il soggetto finanziato deve essere una persona fisica, non una società né una persona giuridica,
  • deve avere più di 60 anni compiuti al momento della richiesta,
  • deve essere proprietario di un immobile di tipo residenziale (sono esclusi quindi i capannoni industriali, gli immobili ad uso commerciale, negozi, uffici ecc.),
  • l’immobile di proprietà non deve essere già ipotecato: la banca, infatti, accoglierà la richiesta di prestito, solo quando potrà iscrivere sulla casa un’ipoteca di primo grado.

Su quest’ultimo punto è bene sottolineare che la banca non può iscrivere, a garanzia del prestito, contemporaneamente ipoteca su più immobili del finanziato. Se il soggetto richiedente è coniugato o convivente da almeno cinque anni ed entrambi i coniugi vivono nell’immobile posto a garanzia per il prestito, allora il contratto di finanziamento dovrà essere firmato da entrambi. È necessario però dimostrare la convivenza nello stesso immobile per almeno 5 anni.

Come funziona il prestito vitalizio ipotecario

Le tipologie d’immobili che non sono ammesse al prestito vitalizio ipotecario sono:

  • quelle con valore inferiore ai 70.000 euro
  • immobili non residenziali
  • immobili con ipoteche legali
  • immobili situati in zone ad elevato rischio sismico.

Il finanziamento è pari a parte del valore di mercato della casa che viene stabilito con una perizia, e può essere speso senza che i proprietari debbano lasciare l’abitazione. Nel prestito vitalizio ipotecario è possibile concordare modalità di rimborso graduale di interessi e spese invece che corrisponderle al momento della scadenza del finanziamento. E se il proprietario non rimborsa anticipatamente il finanziamento? In questo caso, gli eredi potranno scegliere se estinguere il debito con la banca.

Un volta ottenuto il prestito vitalizio ipotecario, finché il soggetto resta in vita può continuare ad abitare nell’immobile ipotecato che non diventa di proprietà della banca, ma viene solo gravata di un debito. Il soggetto finanziato può restituire spontaneamente il prestito integrale in qualsiasi momento, e in ogni caso il saldo non può essere mai superiore al valore dell’immobile.

Cosa succede alla morte del finanziato?

La casa ipotecata andrà in eredità ma il debito non si estinguerà: saranno gli eredi a dover restituire il prestito erogato dalla banca. Se ciò non dovesse accadere, la banca potrà vendere l’immobile e soddisfarsi sul ricavato: qualora quest’ultimo sia inferiore al valore del finanziamento, la banca dovrà accontentarsi e non potrà avanzare richieste nei confronti degli eredi.

Per tali ragioni la banca sarà più propensa a concedere il prestito vitalizio ipotecario nelle ipotesi in cui il richiedente abbia eredi e qualora l’immobile abbia comunque un certo valore di mercato. Difatti per la banca è certamente più conveniente se ci sono potenziali eredi disposti a restituire il prestito pur di tenere l’immobile, piuttosto che dover ricorrere alla vendita all’asta dell’immobile.

Importo finanziabile

La somma che si può ottenere dal prestito vitalizio ipotecario dipende dal valore dell’immobile, dall’età del finanziato e dal tasso di interesse applicato dalla banca. In ogni caso, il vantaggio dell’operazione cresce con l’età del proprietario. Chi ha appena superato la soglia dei 60 anni rischia di incassare un 15-20% del valore della casa; chi è già novantenne può invece toccare il 50-60%.

Documenti necessari

Per fare richiesta di un prestito vitalizio ipotecario è necessario presentare diversi documenti, che sono ottenibili anche online. Insieme alla richiesta, vanno allegati:

  • certificato di nascita
  • certificato di residenza
  • certificato dello stato di famiglia
  • fotocopia dei documenti personali (carta d’identità e codice fiscale)
  • copia dell’atto di provenienza dell’abitazione di proprietà e dell’eventuale certificato di assicurazioni
  • fotocopia del CUD o libretto della pensione
  • copia della ricevuta del bonifico per il pagamento della perizia dell’immobile
  • dichiarazione del richiedente di aver ricevuto tutte le informazioni sul prestito vitalizio ipotecario.

Oltre a questi, è possibile che gli istituti di credito richiedano ulteriori documenti concernenti lo stato giuridico e manutentivo dell’immobile, come le visure ipotecarie.

Modalità di erogazione, restituzione ed estinzione

L’importo del prestito vitalizio ipotecario dipende da:

  • età del soggetto finanziato
  • valore di mercato dell’immobile
  • tasso di interesse e spese bancarie

In linea di massima, come abbiamo visto, è più conveniente per i gli ultra novantenni. La legge infatti stabilisce che l’entità del prestito non possa superare il 15% per chi ha compiuto sessanta anni. La percentuale arriva fino al 55% per gli over 90.

Trattandosi di un prestito vitalizio, inoltre, la durata è determinata dalla data di decesso del soggetto finanziato. Gli eredi hanno tre modalità di restituzione ed estinzione del prestito:

  1. entro 12 mesi dalla data di decesso del soggetto finanziato, possono restituire il capitale e riscattare in questo modo l’immobile,
  2. in accordo con la banca, vendere l’immobile e con il ricavato estinguere il prestito,
  3. lasciare alla banca l’incombenza di provvedere alla vendita dell’immobile.

Vantaggi e Svantaggi del prestito vitalizio ipotecario

Quali sono, quindi, i principali vantaggi del prestito ipotecario? Ecco un breve elenco:

  • il prestito non deve essere finalizzato, per cui può essere richiesto per qualunque esigenza,
  • la proprietà dell’immobile rimane in capo ai soggetti finanziati,
  • l’entità del prestito è in proporzione al valore di mercato dell’immobile: l’importo erogato, quindi, può essere in grado di soddisfare qualunque esigenza,
  • è possibile restituire solo gli interessi e le spese sulla base di un piano di rimborso graduale concordato con la banca,
  • sulle quote di interessi e spese non si applica la capitalizzazione annuale degli interessi.

Rischi e criticità del prestito vitalizio ipotecario

Anche se può essere una buona soluzione per le esigenze degli ultra sessantenni, prima di accedere a questa forma di finanziamento, è bene prendere in considerazione alcune criticità:

  • essendo una forma di finanziamento di pura liquidità, i tassi di interesse applicati dalle banche sono più alti rispetto ad un normale mutuo ipotecario,
  • con il trascorrere degli anni, l’importo totale degli interessi e spese maturati che il soggetto finanziato dovrà restituire alla banca, potrebbe essere pari al valore di mercato dell’immobile posto a garanzia,
  • l’immobile offerto in garanzia è sottoposto ad una serie di vincoli: non può essere alienato, non può essere locato e non può essere posto a garanzia di ulteriori prestiti: in tutti questi casi, infatti, il finanziatore può richiedere la immediata restituzione di capitale ed interessi,
  • qualora gli eredi, al momento del decesso del soggetto finanziato, non siano in grado di riscattare l’immobile, il valore di vendita viene stabilito da un perito nominato dalla banca. La legge tutela comunque gli eredi e stabilisce che essi non possono essere chiamati a coprire una eventuale differenza.

Non mancano degli aspetti negativi nei prestiti ipotecari anche per cattivi pagatori e protestati, che devono essere valutati nel proprio credit score e quindi nel proprio merito creditizio. Se infatti è vero che, a differenza della nuda proprietà, con l’ipoteca si resta proprietari legittimi dell’immobile, è altrettanto corretto affermare che si rischia di privare gli eredi di un bene, poiché non potrebbero essere in grado di saldare il debito.

Per verificare la propria situazione al Registro Informatico dei Protesti, comunque, è possibile richiedere anche online il servizio di visura CRIF per persona fisica che individua gli affidamenti in corso (carte di credito, finanziamenti, prestiti personali), gli insoluti dovuti a omissioni totali o parziali di pagamento e analizza il merito creditizio del soggetto.

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Founder & CEO in VisureItalia®

Ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e un Master in Gestione ed Amministrazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici e religiosi. Dopo una lunga esperienza in ambito della gestione e messa a reddito di patrimoni immobiliari, nel 1999 ho intrapreso l’attività nel settore delle informazioni immobiliari, collaborando con i principali istituti di credito e gli enti di riscossione. Su SmartFocus aiuto i nostri lettori a capire quali problemi possono essere collegati con le attività di acquisto, vendita o locazione di un immobile.

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4 commenti per "Prestito vitalizio ipotecario per Over 60: cos’è e come funziona"

  • Therese ha detto:

    Ma è vero che la Banca richiede da parte degli eredi diretti del contraente una comunicazione che affermi che li stessi sono entrati a conoscenza della richiesta di mutuo da parte del contraente?
    E quindi come una specie di approvazione da parte degli eredi?
    Grazie per la Vostra gentile risposta

    • Redazione ha detto:

      Gentile Therese, non siamo a conoscenza di tali richieste. Potrebbe essere la policy adottata da uno specifico istituto di credito. Cordiali saluti.

  • Giovanni Saba ha detto:

    Gradirei sapere a chi e come posso chiedere il prestito ipotecario vitalizio

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Giovanni, poiché non tutti gli istituti di credito erogano il Prestito vitalizio ipotecario, le suggeriamo di rivolgersi alla sua banca per accertarsi che offra questo tipo di finanziamento. Se la risposta sarà positiva, la banca in seguito si occuperà di effettuare i controlli del caso, ad esempio richiedendo una perizia immobiliare, per stabilire l’esatto valore dell’immobile in questione e di conseguenza per procedere all’erogazione della somma richiesta. Cordiali saluti.

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