Pratiche telematiche: quali sono gli errori più frequenti?

Pratiche telematiche: quali sono gli errori più frequenti?

Può capitare che ci sia qualche ritardo nell’evasione delle pratiche della camera di commercio telematiche. Tra le cause di sospensione del procedimento vi è la presenza di imperfezioni nella domanda o denuncia. Delle inadeguatezze dovute a errori banali che, con un po’ di accortezza, potrebbero essere facilmente evitati. In questo articolo raccoglieremo gli errori più frequenti riscontrati relativamente alle pratiche telematiche inviate al Registro delle Imprese.

Invio pratiche telematiche al Registro Imprese della Camera di Commercio

Il Registro delle Imprese, previsto dall’art. 2188 c.c., è un pubblico registro nel quale si devono iscrivere tutti gli imprenditori. È stato istituito con la Legge n. 580/93 ed è divenuto operativo nel febbraio 1996, con la pubblicazione del regolamento di attuazione (DPR 581/95).

Questo pubblico registro è tenuto da un apposito Ufficio istituito presso le Camere di Commercio, retto da un Conservatore nominato dalla Giunta camerale e sottoposto alla vigilanza di un Giudice delegato dal Presidente del Tribunale.

Il Registro delle imprese fornisce un quadro completo della situazione giuridica di ciascuna impresa ed è un archivio fondamentale per l’elaborazione di indicatori di sviluppo economico ed imprenditoriale in ogni area di appartenenza. È composto da:

  • una Sezione ordinaria. L’iscrizione in questa sezione ha effetti di pubblicità costitutiva per le società di capitali e di pubblicità dichiarativa per tutti gli altri soggetti.
  • più Sezioni speciali. Iscrivendosi si assolve in generale una funzione di certificazione anagrafica e di pubblicità-notizia. Per le imprese agricole (imprenditori agricoli, coltivatori diretti, società esercenti attività agricola) l’iscrizione assolve la funzione di pubblicità dichiarativa.

Come accedere al Registro Imprese?

Il Registro Imprese delle Camere di Commercio è accessibile online attraverso Web Telemaco. Quest’ultimo consente di consultare le visure ordinarie e storiche, i bilanci delle società e gli atti di tutte le imprese.

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Quali sono le pratiche telematiche cciaa

Dal 1° aprile 2010 è stato introdotto l’invio delle pratiche telematiche. Per cui documenti come istanze, denunce e depositi di imprese individuali o societarie devono essere presentati al Registro delle Imprese per via telematica.

L’invio delle pratiche telematiche comporta un addebito per imposta di bollo e diritti di segreteria. Tutti gli iscritti al Registro delle Imprese inoltre devono versare alla Camera di Commercio il diritto annuale.

Per l’invio telematico delle pratiche c’è bisogno, ovviamente, di un collegamento internet ma anche:

  • un’abilitazione al sistema Telemaco
  • una firma digitale
  • una casella di posta certificata.

Gli errori ricorrenti nelle pratiche telematiche della Camera di Commercio

Diverse Camere di Commercio hanno messo a disposizione di tutti coloro che (imprenditori, professionisti, notai, ecc.) inoltrano le pratiche telematiche al Registro Imprese una raccolta con gli errori più frequenti in questo genere di pratiche. Ve ne riportiamo alcuni.

1. Errori che non consentono l’invio della pratica

Si tratta degli errori più gravi, poiché nel caso venissero commessi non verrebbe inviata la pratica. Si correrebbe quindi l’eventuale rischio che scada il termine per l’adempimento.

Dopo la spedizione della pratica sono infatti posti in essere una serie di controlli dal sistema di ricezione di InfoCamere che impediscono eventualmente l’invio di una pratica. Questi sono indicati all’art.10 del del DPCM 6 Maggio 2009, il cui contenuto è il seguente:

  1. Al momento del ricevimento della Comunicazione unica, il sistema informatico del registro delle imprese provvede a:
    a) verificare le credenziali di accesso al servizio, nel caso di presentazione telematica;
    b) verificare la consistenza e correttezza formale dei file informatici in base alle regole descritte nel decreto della modulistica;
    c) verificare la consistenza e validita’ delle firme digitali apposte;
    d) verificare la correttezza del recapito di PEC indicato dal mittente come casella dell’impresa;
    e) verificare la correttezza delle chiavi identificative delle posizioni dell’impresa nei rispettivi archivi degli enti, in caso di variazione e cessazione;
    f) verificare che i soggetti dichiaranti e firmatari della comunicazione siano quelli titolati a rappresentare l’impresa presso gli enti previdenziali o assistenziali o fiscali;
    g) verificare il buon esito delle disposizioni di pagamento telematico per diritti ed imposte ove richiesti, nel caso di presentazione telematica.
  2. Nel caso non sia verificata anche una sola delle condizioni del c. 1, la Comunicazione e’ irricevibile e il sistema notifica immediatamente l’informazione alla casella dell’impresa e in opportuna area riservata all’utente nel sito.

In questi casi, quindi, l’utente riceve automaticamente un messaggio e-mail di irricevibilità e queste istanze sono visibili nella sezione “errate” dello sportello pratiche di Web Telemaco.

2. Errori che comportano la mancata protocollazione della pratica

Tale errori consentono l’inoltro della pratica, ma non permettono la sua protocollazione automatica. In questo caso, seguirà l’istruttoria da parte dell’addetto del Registro Imprese e, qualora sia possibile, verrà attribuito manualmente il protocollo.

Nella tabella seguente riportiamo alcuni di questi errori:

3. Errori non bloccanti rilevati in modo automatico in sede di primo controllo

Queste anomalie sono segnalate automaticamente attraverso un apposito software di ausilio alle attività di istruttoria. Quando l’analisi viene svolta su specifiche tipologie di pratiche, come costituzioni, modifiche societarie, trasferimenti di aziende e di quote, comunicazione PEC, iscrizione e cancellazione di imprese individuali, vengono verificati:

  • file allegati
  • estremi del bollo
  • firme
  • compilazione dei modelli
  • date
  • protocollo RI e relativa ricevuta.

Si tratta, tuttavia, di anomalie che non inficiano l’invio e la protocollazione della pratica.

4. Errori rilevati in sede di istruttoria

Per quanto riguarda gli errori rilevati in istruttoria, questi vengono sempre accertati da un operatore camerale. Quest’ultimo dovrà procede all’invio di un messaggio di correzione e in calce allo stesso dovrà essere sempre indicato il cognome ed un recapito (telefonico o mail) dell’operatore cui fare riferimento.

Questo tipologia di errori può riguardare, ad esempio, l’imposta di bollo e diritti di segreteria, i soggetti legittimati – firmatari, le attività soggette a verifica requisiti morali e/o professionali, la sede legale, le unità locali, gli atti allegati, i rinnovi cariche, i soci, il bilancio di esercizio, ecc…

Fonte: Camera di Commercio

 

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Ho conseguito la laurea in Economia e Gestione Aziendale e da sei anni mi occupo di digital marketing. Sono responsabile del blog SmartFocus e gestisco i canali social di VisureItalia® curando i rapporti con la community dei lettori. Ogni giorno mi informo su nuove normative in campo fiscale, tributario o economico e mi piace condividere le mie conoscenze con i nostri lettori.

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2 commenti per "Pratiche telematiche: quali sono gli errori più frequenti?"

  • francesca ha detto:

    Ciao,
    mi è stata inviata una mail dalla camera di commercio di Milano per comunicarmi la sospensione di una pratica inviata per l’iscrizione al R.I. di un verbale di copertura perdite e aumento capitale di una s.r.l.
    C’è solo scritto “pratica sottoposta a controlli” senza indicazione di correzioni da apportare o evidenza di errori commessi.
    Non essendomi mai capitata una cosa simile mi chiedevo se qualcuno sa cosa si intenda per “pratica sottoposta a controlli” e se c’è bisogno che io faccia qualcosa nelle more di questi controlli.
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Francesca, potrebbe rivolgersi alla Camera di Commercio per chiedere delucidazioni in merito a tale comunicazione. Cordiali saluti.

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