Planimetria catastale: è fonte di diritti nelle compravendite?
Con la sentenza n° 21352 dello scorso 9 ottobre, la Cassazione ha confermato l’orientamento secondo il quale l’oggetto del contratto può essere stabilito anche per relationem purché minuziosamente individuato. E chiarisce che la planimetria catastale allegata all’atto di compravendita è fonte di diritti e obblighi per le parti.
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Nell’atto manca il numero di stanze: il caso
A circa 10 anni dall’acquisto di un immobile, in occasione di alcuni lavori di ristrutturazione, l’acquirente si accorge che nella planimetria catastale allegata all’atto mancava un vano. Decide così di citare in giudizio i precedenti proprietari.
Nella sentenza in questione, giunta in Cassazione, la Corte ha confermando la precedente sentenza della Corte di Appello e condannato la parte venditrice dell’immobile. Motivo della condanna: aver venduto l’immobile privo di una stanza all’atto notarile e senza allegare all’atto notarile una planimetria catastale aggiornata dell’immobile.
Andando diritto al punto della questione in esame, la Cassazione ha rilevato che non era possibile determinare per relationem l’oggetto del contratto includendo nell’atto di acquisto anche il vano rivendicato dalla ricorrente. Il motivo è che tale vano non figurava nella planimetria allegata al rogito notarile in quanto tale documentazione conteneva dati non aggiornati.
Gli ermellini hanno inoltre osservato che nella compravendita immobiliare, deve essere esclusa la possibilità di far ricorso alla regola ermeneutica (articolo 1362 comma 2 del Codice Civile) che consente di tener conto, nella ricerca delle intenzione dei contraenti, del comportamento osservato dopo la conclusione del contratto.
Planimetria catastale e compravendita immobiliare
Lungi dall’essere un mero documento d’accompagnamento, la planimetria catastale diventa centrale negli atti di compravendita in quanto “fonte di diritti e obblighi per entrambe le parti contraenti.
Così, la Corte stabilisce che se all’atto di compravendita immobiliare viene allegata una planimetria non aggiornata, bisogna tenere conto degli elementi contenuta da quest’ultima per determinarne l’oggetto.
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4 commenti per "Planimetria catastale: è fonte di diritti nelle compravendite?"
Buongiorno mi sono resa conto che la planimetria allegata al mio atto notarile di rogito corrisponde a quella del mio vicino totalmente diversa!
Siamo una soltanto tre unità, due speculari, una delle quali è mia , su due piani e il terzo é l’attico, quello della planimetria allegata al mio atto! Stranamente ho scoperto soltanto quest’anno che abbiamo lo stesso numero civico ( mio appartamento e attico)contrariamente al terzo appartamento che ha un altro numero civico! Che problemi potrei avere?grazie
Buongiorno, dovrebbe verificare se il suo vicino ha la sua planimetria, in modo tale da effettuare insieme una istanza al catasto per regolarizzare la situazione. Cordiali saluti.
Se mi accorgo dopo il rogito di una difformità catastale cosa posso fare .ero in possesso dei permessi comunali DIA . ma non erano stati trasmessi al catasto
Buongiorno Morena, dubitiamo che questa situazione possa avvenire in quanto il Notaio in fase di rogito rileverebbe tale difformità. Cordiali saluti.