Pignorare il conto corrente del condominio: è possibile?

I creditori possono pignorare il conto corrente del condominio che non paga, anche se la recente riforma ha stabilito che i creditori che vogliano avviare l’esecuzione forzata, debbano prima aggredire i beni dei condomini morosi e poi, eventualmente, gli altri condomini in regola coi pagamenti. È quanto sino ad oggi chiarito dai giudici.
Nuove regole sul pignoramento del conto corrente del condominio
Secondo quanto stabilito dalla legge, l’amministratore condominiale ha l’obbligo di comunicare ai creditori del condominio (fornitori, manutentori, ecc.) che non risultano soddisfatti e che lo interpellino, i dati dei condòmini morosi che non abbiano pagato le spese condominiali. Il motivo? Permettere ai creditori di agire contro i morosi in maniera diretta, dal momento che non possono agire contro i condomini in regola se non dopo il tentativo di escussione dei primi.
I creditori, quindi, devono agire prima contro i condomini morosi e possono agire nei confronti degli obbligati in regola con i pagamenti solo in caso di insuccesso, secondo quello che viene definito “obbligo di preventiva escussione dei morosi”. Ma cosa succede quando il creditore insoddisfatto si rivolge ai condomini in regola? Scatta la responsabilità “parziale” del singolo condomino: a questi, cioè, non può più essere richiesto l’integrale pagamento del debito, ma solo quello in proporzione alla sua quota di millesimi.
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Pignoramento e responsabilità parziale del condomino
Ne consegue che i creditori del condominio non possono agire per l’intero credito nei confronti di uno o più condomini in regola, ma possono pretendere il pagamento della loro quota di debito rapportata alla misura della loro quota di proprietà. Pertanto, il fornitore del condominio che non sia stato pagato può, con una domanda cautelare, ottenere, da parte dell’amministratore, il nominativo e l’indicazione delle quote millesimali dei singoli condomini per agire esecutivamente nei loro confronti quali debitori parziari.
Molti però sono i Tribunali che hanno ritenuto che il creditore, prima ancora di agire nei confronti dei condomini morosi, sulla base dell’elenco fornito loro dall’amministratore di condominio, possano effettuare il pignoramento del conto corrente condominiale. La conseguenza? Un doppio danno nei confronti dei condomini in regola con i pagamenti: sono proprio i versamenti di questi ad essere stati depositati in banca. Inoltre, chi ha già pagato gli oneri dovrà pagare una seconda volta per consentire all’amministratore la gestione ordinaria del condominio, posto che il conto è ormai bloccato.
Si tratterà, ovviamente, di anticipi sui versamenti delle future mensilità, poiché, secondo giurisprudenza, solo l’unanimità dei condomini potrebbe decidere di spalmare tra i proprietari in regola con i pagamenti i debiti di quelli morosi.
Documenti utili: visura catastale per immobile online
Nel caso in cui il creditore aggredisca anche i beni dei condomini non morosi, questi dovranno pagare in proporzione alla propria quota millesimale dell’immobile. Come fare per conoscere esattamente la superficie dell’immobile? Basta richiedere una visura catastale per immobile su Visure Italia.
La Visura Catastale per Immobile è un documento disponibile online estratto direttamente dal portale Sister dell’Agenzia del Territorio. I dati contenuti sono:
- catasto Terreni o Fabbricati
- Comune
- dati identificativi catastali
- superficie e metri quadri
- categoria, classe e rendita
- soggetti (persone o società) intestatari dell’immobile.
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6 commenti per "Pignorare il conto corrente del condominio: è possibile?"
A me hanno chiesto 1300 euro
Buongiorno Luana, in tal caso sarà per lei necessario saldare il debito. Cordiali saluti.
Non sono ancora riuscito ad avere il saldo del mio TFR di portiere da un Condomino dove da poco hanno installato antenne di telefonia mobile. Il decreto ingiuntivo del 2016 non è stato rispettato. Ultimo precetto risale a novembre, ma il mio legale non si convince a chiedere il pignoramento c/o terzi delle quote destinate dal gestore telefonico al condominio, né del conto corrente condominiale. Mi ha pure annunciato che nel 2026 il decreto ingiuntivo cadrà in prescrizione, facendomi credere che non bastino delle diffide per mantenerlo valido. Sono molto perplesso e sfiduciato. Potete suggerirmi una soluzione?
Gentile Giovanni, trattandosi di una casistica piuttosto specifica, le consigliamo di confrontarsi con un altro legale per ottenere un secondo parere su come potrebbe agire per tutelare i suoi interessi. Cordiali saluti.
Salve, l’amministratore come deve comportarsi nel pagare le utenze e far transitare le rate condominiali quando il cc risulta pignorato? grazie
Buongiorno Ubaldo, in questo caso risulta necessario sbloccare il conto corrente in oggetto. Le suggeriamo, a questo proposito, di rivolgersi al creditore che ne ha richiesto il pignoramento per poter risolvere la situazione in via bonaria. Dopo aver saldato il debito, infatti, il creditore potrà richiedere di sbloccare il conto bancario. Cordiali saluti.