Pignoramento condomini morosi: la guida per il recupero crediti
Ogni condomino deve versare delle quote per la fruizione dei servizi condominiali condivisi, come luce, acqua e altre spese di pulizia e manutenzione. Ma cosa succede se un condomino si rifiuta di pagare queste spese? Scopri nella nostra guida come puoi avviare una procedura di pignoramento nei confronti di condomini morosi per poter recuperare i debiti.
INDICE:
Quando un condomino si considera moroso?
Si definisce moroso il condomino che non ha pagato le quote condominiali a lui riferibili entro la scadenza prefissata. Per stabilire la morosità di un condomino, infatti, bisogna fare riferimento al termine del pagamento in base alle norme che regolamentano il tempo di adempimento delle obbligazioni, il contenuto del verbale di assemblea, il regolamento di condominio e del preventivo, del consuntivo e dei relativi riparti. Oppure, nel caso di spese ordinate dall’amministratore, al provvedimento con il quale sono state richieste.
Chi deve pagare per i condomini morosi?
Quando un condomino si rifiuta di pagare le spese, l’amministratore può sollecitare il condomino moroso a saldare i suoi debiti e l’assemblea di condominio può decidere di concedere al condomino moroso più tempo.
Ma se non si giunge ad una risoluzione del problema, sarà necessario fare ricorso ad un decreto ingiuntivo esecutivo contro il condomino moroso, che consente di procedere subito al pignoramento dei beni del debitore.
Come rintracciare i condomini morosi e costringerli a saldare i debiti?
Una volta ottenuto l’elenco dei condomini morosi, puoi agire per il recupero dei crediti attraverso l’utilizzo di alcuni servizi online offerti da VisureItalia:
Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Verifica residenza anagraficaPotrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Rintraccio posto di lavoro e redditoPotrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Rintraccio pensione inpsPotrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Indagine bancaria personaPotrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Rintraccio veicoli persona fisicaNon vi è certezza che il condomino moroso sia effettivamente residente nel condominio in questione, per questo motivo può essere utile ricorrere alla verifica residenza anagrafica. Questo servizio, infatti, individua la residenza e il domicilio del debitore (in Italia) come risulta presso l’Ufficio Anagrafe del Comune e, se disponibili in banca dati, anche le utenze telefoniche.
Il rintraccio posto di lavoro e reddito consente, invece, di conoscere l’attuale occupazione lavorativa del debitore e quindi di accertare la sua capacità reddituale al fine della restituzione del debito. Una informazione molto importante se si intende avviare una azione legale di recupero crediti attraverso il pignoramento dello stipendio.
Ad essere pignorabile, però, non è solo lo stipendio ma anche la pensione. In questi casi se il debitore è in età pensionabile risulta più opportuno richiedere un rintraccio pensione Inps. Il servizio consente, infatti, di verificare lo stato pensionistico del debitore.
Attraverso una indagine bancaria persona è possibile verificare anche il censimento bancario di una persona fisica, di una ditta individuale o di un libero professionista presso gli istituti di crediti in Italia. Informazione che consentirà di effettuare una azione di pignoramento delle somme dal conto corrente dell’inadempiente.
Infine, il rintraccio veicoli permette di conoscere tutti i veicoli immatricolati in Italia presso il P.R.A. di proprietà di una persona fisica. Anche questo servizio serve per le azioni di recupero crediti.
Cos’è un decreto ingiuntivo?
Il decreto ingiuntivo è un’ingiunzione di pagamento stabilita da un giudice su richiesta di un creditore nei confronti di un soggetto inadempiente. Può essere emessa soltanto se il credito è una somma di denaro facilmente quantificabile. Tale atto viene emesso senza interpellare il debitore: soltanto dopo l’emissione, infatti, il decreto viene notificato all’inadempiente tramite un ufficiale giudiziario o con il servizio postale.
A questo punto possono verificarsi i casi seguenti:
- il destinatario paga entro 40 giorni, durante i quali il creditore non può agire contro di lui ( se il decreto non è immediatamente esecutivo);
- il debitore si oppone all’ingiunzione di pagamento entro 40 giorni e avvia una causa civile.
Cos’è un decreto ingiuntivo esecutivo?
Durante la deposizione di un ricorso in tribunale, è possibile richiedere un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo. Questo avviene nel caso in cui si volesse agire subito con l’esecuzione forzata, senza dare 40 giorni di tempo per provvedere al saldo del debito.
Insieme a tale decreto, tuttavia, la legge stabilisce l’obbligo di notificare un atto di precetto prima di procedere con il pignoramento dei beni come ultimo monito, che accorda ulteriori dieci giorni per saldare il debito.
Anche quando la procedura di pignoramento comincia, inoltre, il debitore ha in ogni caso il diritto di opporsi al decreto, sempre entro 40 giorni. Se il presunto inadempiente vince la causa può esigere dal creditore la restituzione di quanto pignorato e, a volte, anche il risarcimento dei danni.
Quando si può avviare il pignoramento nei confronti dei condomini morosi per decreto ingiuntivo?
Vi sono tre casi in cui il creditore può avviare il pignoramento per decreto ingiuntivo nei confronti dei condomini morosi. Vediamoli nel dettaglio.
Il decreto ingiuntivo diventa definitivo
Se il debitore lascia scadere i 40 giorni per l’opposizione all’ingiunzione di pagamento, il decreto diventa definitivo. In tale evenienza il creditore deve notificare al debitore un ultimo avviso con cui gli dà 10 giorni di tempo per pagare. Quando scade il decimo giorno si possono avviare gli atti esecutivi ed il creditore si rivolge all’ufficiale giudiziario per scegliere il tipo di pignoramento che vuole azionare.
Il decreto ingiuntivo viene dichiarato provvisoriamente esecutivo
Il secondo caso si verifica quando il debitore propone opposizione, sospendendo l’efficacia del decreto opposto. Tuttavia il giudice può, alla prima udienza, dichiarare il decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo e ordinare ugualmente il debitore di pagare. Ciò succede in una serie di evenienze individuate dall’articolo 642 del Codice di procedura civile:
- il credito si fonda su cambiale, assegno bancario o circolare, certificato di liquidazione di borsa, oppure su atto ricevuto da un notaio o un altro pubblico ufficiale autorizzato;
- vi è pericolo di grave pregiudizio in caso di ritardo nel pignoramento;
- il creditore produce un documento firmato dal condomino moroso nel quale quest’ultimo ammette il proprio debito.
In tutti questi casi, dunque, nonostante la prosecuzione della causa di opposizione, il debitore deve pagare subito il creditore, pena il pignoramento previa notifica dell’atto di precetto.
Rigetto dell’opposizione al decreto ingiuntivo e condanna al pagamento
Nell’ultimo caso di pignoramento il debitore propone opposizione e perde la causa. In tal caso, il creditore ha la sentenza del giudice di condanna al pagamento che sostituisce il decreto ingiuntivo. Anche in questa evenienza, la notifica del precetto precede il pignoramento.
4 commenti per "Pignoramento condomini morosi: la guida per il recupero crediti"
buonasera ! E’ possibile che un debito arretrato del Condominio, generato anche dalla insolvenza di molti condomini, possa rivalersi su alcuni di loro scelti “a caso” e anche se sono sempre stati adempienti ?
Buongiorno Silvana, l’amministratore di condominio può richiedere l’emissione di un decreto ingiuntivo esclusivamente contro i condomini morosi, per cui non vi sono rischi per chi è in regola. Cordiali saluti.
Buongiorno. Nel caso in cui il condomino fosse moroso nei confronti di un fornitore, quale sono i passaggi che dovrà seguire chi vanta il credito per il recupero delle somme dovute a saldo delle proprie competenze? I solleciti già inviati all’Amministratore non hanno ottenuto riscontro. Grazie
Buongiorno Claudia, il prossimo step potrebbe essere il decreto ingiuntivo. Le suggeriamo di richiedere il supporto di un legale. Cordiali saluti.