Permessi per lutto: ecco a chi spettano e come funzionano

Permessi per lutto: ecco a chi spettano e come funzionano

Durante il doloroso periodo del lutto, per i lavoratori è importante essere informati sui permessi previsti dalla legge e sulla loro richiesta. Con questo articolo ti guideremo attraverso tutte le informazioni necessarie per comprendere al meglio come funziona il congedo per lutto e quali documenti occorrono per usufruirne.

INDICE:

  1. I permessi per lutto: la normativa
  2. A chi spettano i permessi retribuiti per lutto?
  3. Quando può essere richiesto il permesso per lutto?
  4. Quanti giorni di permesso si possono richiedere in caso di lutto?
  5. Da quando decorrono i tre giorni di lutto?
  6. Come richiedere il permesso per lutto
  7. Cosa succede in caso di più lutti durante l’anno?
  8. I permessi per lutto e la contrattazione collettiva
  9. Il permesso per lutto può essere richiesto anche in caso di familiare all’estero?

I permessi per lutto: la normativa

In Italia, le disposizioni riguardanti l’assenza dal lavoro per motivi di lutto sono regolate dalla legislazione nazionale. È previsto per legge che il datore di lavoro conceda un periodo di assenza retribuita ai dipendenti che hanno subito la perdita di un familiare. La durata del congedo per lutto può variare da tre a sette giorni, a seconda del grado di parentela con la persona defunta.

I permessi per lutto costituiscono un diritto fondamentale garantito ai lavoratori per affrontare la scomparsa di un familiare stretto. Questo diritto è sancito dall’art. 4 della legge n. 53/2000 e dal Regolamento di attuazione D.M. 21.07.2000 n. 278.

Alla ripresa del lavoro, è necessario giustificare l’assenza per lutto presentando un certificato di morte per permesso lutto. Questi permessi sono disponibili per tutti i dipendenti, indipendentemente dal tipo di contratto o dalla modalità di lavoro, inclusi quelli a tempo determinato, indeterminato, part-time, apprendistato e smart working.

È importante sottolineare che i permessi per lutto non si limitano esclusivamente ai casi di decesso, ma possono essere richiesti anche in presenza di gravi e improvvise infermità di un familiare.

Come ottenere online un certificato di morte?

Su VisureItalia è possibile ottenere comodamente alla propria email il documento da presentare al datore di lavoro:

Certificato estratto copia integrale atto di morteRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Certificato estratto copia integrale atto di morte

A chi spettano i permessi retribuiti per lutto?

In linea generale, la legge riconosce il diritto a un periodo di assenza retribuito in seguito alla perdita di un familiare stretto, come il coniuge, un figlio, un genitore o un fratello. Tuttavia, non sono concessi giorni di permesso per lutto per i parenti di terzo grado come:

  • nipote e zio;
  • linea collaterale: nipote, padre, nonno;
  • bisnipote e bisnonno;
  • linea retta: bisnipote, padre, nonno, bisnonno.

Quando può essere richiesto il permesso per lutto?

I giorni di permesso retribuito sono previsti in caso di morte oppure grave malattia di un parente stretto fino al secondo grado di parentela (figli, genitori, fratelli, sorelle, nipoti e nonni). Gli stessi permessi, poi, sono concessi anche al coniuge o al convivente stabile, qualora la convivenza sia certificata da documentazione anagrafica.

È importante precisare che i permessi retribuiti per lutto devono essere utilizzati entro 7 giorni dalla data del decesso del familiare. Inoltre, non è possibile richiedere un giorno di permesso per un lutto e poi utilizzare gli altri due in un momento successivo, a meno che non si verifichi una nuova situazione di lutto.

Quanti giorni di permesso si possono richiedere in caso di lutto?

I dipendenti hanno diritto a 3 giorni di permesso per lutto all’anno, esclusi i giorni festivi e non lavorativi. Salvo eccezioni determinate dal contratto lavorativo, in linea di massima il limite di 3 giorni di lutto si applica a ciascun anno di lavoro e non ad ogni singolo evento di lutto.

Se si verificano più lutti in un anno, pertanto, il numero massimo di giorni di permesso resta 3. Quindi, se si utilizzano tutti e 3 i giorni per il primo lutto, non saranno disponibili ulteriori permessi per gli eventi successivi.

Da quando decorrono i tre giorni di lutto?

I giorni di permesso per lutto a cui un dipendente ha diritto devono essere usufruiti entro una settimana dal decesso del familiare. Nel calcolo dei giorni di permesso si escludono i giorni festivi e quelli non lavorativi. Inoltre, i lavoratori che sono costretti ad assentarsi a causa del decesso di un familiare e necessitano di richiedere il permesso retribuito per lutto sono tenuti ad avvertire subito il datore di lavoro. Al rientro al lavoro, il dipendente dovrà consegnare al datore la documentazione riguardante la morte del parente.

Come richiedere il permesso per lutto

Per richiedere il congedo per lutto, è necessario compilare un modulo di richiesta predisposto dal datore di lavoro e allegarvi documenti che attestino il decesso del familiare. Il modulo deve essere firmato dalla persona interessata e presentato al datore di lavoro o al responsabile del personale in tempi ragionevoli.

Inoltre, la legge prevede che il lavoratore abbia diritto ad usufruire del congedo anche se non ha ancora maturato i giorni necessari per godere delle ferie retribuite. Il periodo massimo per fruire del congedo è stabilito a livello regionale e può variare da un minimo di 3 a un massimo di 5 giorni consecutivi.

Tuttavia, è importante tenere presente che alcune aziende offrono periodi più estesi in caso di decessi di familiari molto stretti. Pertanto, prima di presentare la domanda, è opportuno informarsi sulle condizioni previste dal proprio datore di lavoro.

Cosa succede in caso di più lutti durante l’anno?

In caso di ulteriore lutto di un familiare entro l’anno, esistono alcuni contratti collettivi nazionali che prevedono la possibilità di usufruire di permessi per lutto più di una volta, consentendo quindi l’utilizzo delle 3 giornate di permesso anche per altri eventuali lutti familiari.

È pertanto necessario consultare il proprio contratto collettivo applicato per essere certi della disponibilità o meno di tali permessi aggiuntivi.

I permessi per lutto e la contrattazione collettiva

Esistono dei contratti collettivi nazionali che prevedono la possibilità di richiedere il permesso in un numero maggiore di casi rispetto a quanto disciplinato dalla legge. Ne è un esempio la richiesta di lutto per la perdita di un suocero, genero o di una zia. In alcune circostanze, poi, è possibile prevedere anche dei permessi non retribuiti, che dovranno essere recuperati al lavoro nei mesi successivi.

Questo consente di assentarsi dal posto di lavoro in forma riconosciuta dal datore di lavoro, senza che ciò comporti un’assenza ingiustificata o possibili licenziamenti per giusta causa.

Tuttavia, è importante ricordare che il datore di lavoro potrebbe negare la concessione del permesso per lutto, solitamente per motivi legati alle necessità dell’azienda. Pertanto, è consigliato presentare sempre una dichiarazione scritta che attesti le motivazioni della richiesta di permesso per lutto.

Il permesso per lutto può essere richiesto anche in caso di familiare all’estero?

La richiesta di permesso per lutto può essere presentata anche qualora si volesse partecipare al funerale di un familiare all’estero. Tuttavia, è importante notare che tali permessi non spettano per la morte di una persona straniera che non sia un familiare entro il secondo grado.

Nel caso il funerale si svolga all’estero, si può richiedere il permesso retribuito, informando il proprio datore di lavoro dell’accaduto. È possibile usufruire del permesso entro 7 giorni dalla morte del parente e, in tal caso, bisogna presentare al datore di lavoro anche il certificato di morte del familiare, ottenibile su VisureItalia nella sezione del sito denominata “Certificati anagrafici online“.

In alcuni casi, inoltre, potrebbe essere necessario concedere più giorni di congedo, ad esempio se il dipendente deve recarsi all’estero per partecipare al funerale o se deve occuparsi di questioni burocratiche complesse. In simili circostanze, la durata del permesso si valuta caso per caso.

Leggi anche >> Differenza tra certificato ed estratto di morte

 

Content Marketing Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione e un Master in Digital Marketing. Attualmente ricopro il ruolo di Content Marketing Specialist presso VisureItalia® e aiuto i lettori del blog SmartFocus a restare sempre aggiornati sulle novità in ambito fiscale, tributario ed economico.

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