Come fare per pagare Imu e Tasi in ritardo?
Il 16 dicembre è scaduto il termine per le due imposte: come fare per pagare Imu e Tasi in ritardo i rimediare a eventuali errori? Niente panico: se non sarete sottoposti ad un accertamento fiscale, avete un anno di tempo per rimediare con il ravvedimento operoso.
Pagare Imu e Tasi in ritardo
Dal momento che a partire dal 1° gennaio prossimo, entreranno in vigore nuove norme che abbassano sanzioni ed interessi sui pagamenti ritardati, conviene presentate il ravvedimento operoso per Imu e Tasi entro l’antivigilia di Natale oppure aspettare l’anno nuovo per mettersi in regola. Il motivo? Con il ravvedimento operoso effettuato entro 30 giorni dalla scadenza, si va incontro ad una sanzione dallo 0,2% giornaliero del valore del tributo.
A partire dal 1° Gennaio 2016, invece, la sanzione sarà ridotta all’1,5% a prescindere dal giorno di regolarizzazione, ovvero ad un decimo del minimo di legge (pari al 15%). Ecco perché ravvedersi entro fine anno conviene solo nel caso si paghi entro il 23 dicembre, quando la sanzione è pari appunto all’1,4%. Superato il 30° giorno, cosa succede? Ecco un piccolo riassunto:
- in caso di ravvedimento tra il 31° ed il 90° giorno: la sanzione sarà pari ad 1/9 del minimo, ovvero l’1,67% (un nono del 15%)
- in caso di ravvedimento lungo, presentato tra il 91° ed il 365° giorno di ritardo, il contribuente potrà pagare Imu e Tasi calcolando una sanzione pari al 3,75% (un ottavo del 30%).
Cosa succede se non è il contribuente a porre rimedio alla sua mancanza? Se il contribuente viene scoperto dal Fisco, nonostante la riforma, si rischia una vera stangata: per i ritardi compresi tra i 15 ed i 90 giorni la sanzione è pari al 15% (precedentemente era il 30%), mentre è stata confermata la sanzione del 30% per i pagamenti effettuati dal 91′ giorno di ritardo in poi.
Calcolare il giusto importo di Imu e Tasi
Ma come fare per calcolare l’importo di Imu e Tasi per il ravvedimento operoso o in seguito a un primo pagamento errato? In pochissimi click, è possibile scoprire il giusto importo di Imu e Tasi con una semplice visura online!
Per calcolare la Tasi correttamente, è possibile richiedere una visura calcolo Tasi su Visure Italia. La visura TASI viene eseguita con accesso on line al Catasto e mette in evidenza la rendita catastale, il valore numerico da utilizzare per il calcolo della Tasi. Oltre al valore della rendita catastale, rileva i dati degli intestatari catastali dell’immobile con le relative quote di proprietà, indispensabili per la suddivisione del pagamento della TASI, i dati catastali dell’immobile e la categoria, la superficie ed i metri quadri.
Ai fini del calcolo Imu, invece, è possibile richiedere una visura rendita catastale per Imu: La visura evidenzia in particolare il valore della rendita catastale da utilizzare come riferimento per il calcolo delle tassazioni legale all’immobile, IMU (Imposta Municipale Unica), TARI (la tassa sui rifiuti) e TASI (la tassa sui servizi indivisibili). I dati contenuti sono: dati catastali, superficie catastale e metri quadri, classe e categoria, rendita catastale, soggetti intestatari della ditta catastale e quote.
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