Obbligo di notifica della variazione di rendita catastale: ecco come funziona
Tramite la variazione catastale, il titolare di un immobile comunica all’Agenzia delle Entrate tutte le modifiche che sono avvenute nel proprio fabbricato. Ma quando sussiste l’obbligo di notifica della variazione relativa alla rendita catastale? Rispondiamo a tale quesito nel nostro ultimo articolo.
INDICE:
A cosa serve la rendita catastale?
La rendita catastale è il valore utilizzato per effettuare i calcoli ai fini fiscali di beni immobili. La maggior parte delle tasse sugli immobili, infatti, sono calcolate applicando un’aliquota alla rendita catastale. Questa procedura, ad esempio, avviene per:
- le imposte sulla casa, come IMU, TASI e TARI,
- le imposte sugli atti di compravendita, quelle cioè versate al momento del rogito notarile come l’imposta di registro, ipotecaria e catastale,
- la dichiarazione di successione sulla quale vengono calcolate le imposte di successione che sono determinate dal valore dell’immobile.
Come sapere la rendita catastale?
Per scoprire quale sia la rendita catastale di un immobile, è possibile richiedere online su VisureItalia tre tipologie di visure, in base ai dati di cui si dispone:
Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Visura catastale persona fisicaPotrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Visura catastale persona giuridicaPotrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Visura catastale immobilePotrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
Visura catastale per indirizzoCome abbiamo anticipato, le modalità di richiesta dei documenti sono differenti a seconda dei dati a disposizione e tutti e tre evidenziano la rendita catastale:
- con i dati anagrafici del proprietario (nome, cognome, codice fiscale o denominazione persona giuridica e codice fiscale) si può richiedere una visura catastale per soggetto,
- con i dati catastali dell’immobile si può ottenere una visura catastale immobile,
- se, infine, si conosce soltanto l’indirizzo dell’immobile, è possibile optare per una visura catastale per indirizzo.
Esiste l’obbligo di notifica della variazione di rendita catastale?
Abbiamo spiegato che la variazione catastale consente al proprietario di un immobile di comunicare la variazioni catastali che sono avvenute nel suo stato. Le modifiche di questi dati, inoltre, avvengono tramite la procedura DOCFA, che si presenta presso gli uffici del Catasto oppure direttamente online sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Ma quando è obbligatoria la notifica della variazione relativa alla rendita catastale? Su questo punto è intervenuta l’art. 74 della Legge 342/2000, in cui i giudici hanno espresso il parere secondo il quale, per le rendite catastali attribuite a partire dal 1° gennaio 2000, la notifica è un elemento costitutivo della loro efficacia ed in assenza della stessa l’accertamento emesso dal Comune ai fini ICI è nullo.
Quando è obbligatoria la variazione catastale?
La variazione catastale è obbligatoria tutte le volte in cui si effettuano delle modifiche o aggiornamenti che causano un cambiamento della rendita catastale, in quanto questo dato incide fortemente sul calcolo delle tasse. Vediamo qualche esempio di casi in cui si prevede la variazione catastale:
- ottenimento della conformità catastale,
- modifica della distribuzione degli spazi,
- frazionamenti e fusioni di unità immobiliari,
- cambio di destinazione d’uso,
- ampliamento dei volumi dell’immobile,
- costruzione di nuove superfici,
- variazione dei dati nella visura catastale.
D’altra parte, se non avviene una variazione della rendita catastale, non sarà necessario richiedere alcun aggiornamento catastale.
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Un commento su per "Obbligo di notifica della variazione di rendita catastale: ecco come funziona"
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