Nuova legge sul recupero crediti: qual è la normativa vigente?

Nuova legge sul recupero crediti: qual è la normativa vigente?

Le normative riferite al settore del recupero crediti sono in costante evoluzione e di conseguenza lo sono anche le procedure attuabili. Ma cambia qualcosa nel 2022? È stata emanata una nuova legge sul recupero dei crediti oppure no?

In questo articolo scoprirai:

  1. Esiste una nuova legge sul recupero dei crediti?
  2. Quando i debiti vanno in prescrizione?
  3. Come verificare la propria situazione debitoria online?
  4. Cosa non potrebbe fare il recupero crediti?

Esiste una nuova legge sul recupero dei crediti?

Poiché allo stato attuale non vi è una nuova legge sul recupero crediti, la normativa di riferimento principale resta quella contenuta nell’articolo 115 del TULPS, il testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Si tratta del Regio Decreto del 18 giugno 1931 n.773 pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale n.146 del 26 giugno 1931.

Sulla base di quanto esposto dal Regolamento di Esecuzione del TULPS (R.D. 06/05/1940 n. 635 Artt. 204-223) le agenzie di recupero crediti rivestono il ruolo di intermediario per quanto concerne gli affari di terzi. In seguito al 2008, anno in cui c’è stata la riforma del TULPS, adesso chi svolge il recupero crediti deve provvedere alla comunicazione del committente della licenza all’ufficio competente il suo rilascio e l’elenco dei propri agenti, indicando le zone di competenza.

Inoltre, per tale attività non vi sono più limiti territoriali e occorre tenere a disposizione degli ufficiali e degli agenti di pubblica sicurezza il registro delle operazioni e i suoi usi. Infine gli agenti di una società di riscossione devono esibire una copia della licenza ogni volta che le Forze dell’Ordine lo richiedono, oltre a dichiarare per quale agenzia di recupero crediti lavorano.

Quando i debiti vanno in prescrizione?

Di norma, la prescrizione di un credito avviene dopo 10 anni, ma ci sono alcuni casi nei quali può essere applicata la prescrizione breve di 5 anni. Ci sono poi le cosiddette prescrizioni presuntive, per le quali:

  • la legge stabilisce che il debito sia pagato fra 6 mesi e 1 anno;
  • in caso di mancato versamento, il creditore avrà a suo carico l’onere della prova;
  • il debitore dovrà attendere il trascorrere del tempo di prescrizione.

La regola generale da seguire, comunque, è che la prescrizione per i debiti derivanti da contratti o atti leciti è pari a 10 anni, mentre la prescrizione per i debiti derivanti da atti illeciti è di 5 anni. Il termine della prescrizione inizia dal primo giorno in cui può essere fatto valere il diritto da parte del creditore fino all’ultimo stabilito dalla legge.

Quanto ai debiti da pagare, questi vengono notificati con una cartella di pagamento, che dovrà contenere l’invito a pagare entro 60 giorni le somme iscritte a ruolo a carico del contribuente. In aggiunta, le cartelle esattoriali riportano anche le seguenti informazioni:

  • l’indicazione dell’ufficio emittente;
  • la descrizione degli addebiti e le motivazioni;
  • le modalità di pagamento;
  • le modalità per ricorrere.

Come verificare la propria situazione debitoria online?

Per sapere se hai debiti con Equitalia o se ci sono procedure in corso come il fermo amministrativo, richiedere online su VisureItalia l’estratto conto Equitalia in pochi semplicissimi clic:

Estratto conto equitaliaRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Estratto conto equitalia

L’estratto conto Equitalia, rilasciato dall’Agenzia delle Entrate Riscossione, certifica a partire dal 2000 lo stato dei seguenti elementi, compresi interessi e sanzioni:

  • debiti maturati,
  • pagamenti effettuati,
  • eventuali insoluti,
  • residuo passivo.

Si tratta, inoltre, di un documento che certifica la posizione debitoria di una persona e le procedure in atto svolte dall’ente di riscossione. Queste ultime, ad esempio, possono essere le iscrizioni a ruolo, le cartelle di pagamento, le rateizzazioni e i solleciti di pagamento.

Cosa non potrebbe fare una società di recupero crediti?

Vediamo di seguito alcune utili informazioni sulle azioni che le società di recupero crediti non potrebbero porre in essere e quali sono i comportamenti contrari alla normativa attuale.

Informazioni all’interessato

Le società di recupero crediti non possono informare dei mancati pagamenti persone diverse dal diretto interessato come colleghi, parenti e così via.

Recapiti del debitore

Quando il debitore intende mantenere privato il proprio recapito telefonico, la società di recupero crediti ha l’obbligo di astenersi dal reperirlo in modi alternativi. Non può neanche contattare il debitore in orari irragionevoli o con troppa insistenza, così come sono vietate le telefonate preregistrate che sollecitano il pagamento.

Avvisi di mora

Non si possono affiggere degli avvisi di mora sulla porta dell’abitazione del debitore, dato che si tratterebbe di una diffusione illecita di informazioni personali. Per la stesso motivo, inoltre, non sono consentiti neanche i messaggi lasciati alla segreteria telefonica.

Violazione del domicilio del debitore 

Gli incaricati al recupero crediti possono recarsi presso l’abitazione del debitore, ma non devono lederne la privacy o la dignità. In aggiunta, il numero di telefono della società incaricata al recupero crediti deve essere sempre visibile.

Segnalazione alla banca dati Crif

I dati del debitore devono essere cancellati dopo che i debiti sono stati saldati e non è possibile inoltrare una segnalazione alla Crif se i debiti non sono stati contratti con banche o finanziarie.

Divieto di false informazioni

Non è possibile per le agenzie di recupero crediti divulgare informazioni false con la finalità di ottenere il pagamento della somma dovuta dal debitore.

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Founder & CEO in VisureItalia®

Ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e un Master in Gestione ed Amministrazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici e religiosi. Dopo una lunga esperienza in ambito della gestione e messa a reddito di patrimoni immobiliari, nel 1999 ho intrapreso l’attività nel settore delle informazioni immobiliari, collaborando con i principali istituti di credito e gli enti di riscossione. Su SmartFocus aiuto i nostri lettori a capire quali problemi possono essere collegati con le attività di acquisto, vendita o locazione di un immobile.

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Un commento su per "Nuova legge sul recupero crediti: qual è la normativa vigente?"

  • Vilma ha detto:

    Buongiorno un dipendente di una società di recupero crediti si è presentato al mio vecchio indirizzo raccontando tutto sul mio debito contratto nel 2004 e non pagato nonostante io abbia avvisato che non vivevo più li… Non ho potuto fare nulla.

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