Nuova classificazione catastale degli immobili: cosa cambia?

Con la recente riforma del catasto cambia la classificazione degli immobili: si introduce la classe “O” a discapito della A. Ecco cosa cambia.
Classificazione catastale: gli immobili classe O
Ecco una prima ricostruzione di come potrebbe essere organizzata la classificazione catastale con la riforma in attuazione.
Categoria Catastale O/1
Abitazioni residenziali in fabbricati famigliari o promiscui. Comprenderà tutti gli alloggi inseriti in palazzine e condomini, quindi, gli immobili che oggi sono classificati nelle categorie A/1 (abitazioni signorili), A/2 (abitazioni civili), A/3 (abitazioni economiche) e A/4 (abitazioni popolari).
Categoria catastale O/2
Abitazioni in fabbricati residenziali unifamiliari, plurifamiliari isolati o a schiera. Di questa categoria faranno parte gli immobili oggi classificati nella categoria A/6 (abitazioni rurali) e A/7 (villini), insieme a posti auto (coperti e scoperti), box e garage.
Categoria catastale O/4
Uffici, studi e laboratori professionali oggi classificati in A/10.
Categoria catastale O/5
Potrebbero rientrare in questa categoria cantine e soffitte.
Categoria catastale O/7
Negozi e botteghe oggi in C1 (Negozi, laboratori artigianali).
Categoria catastale O/8
Potrebbero essere classificate qui le tettoie oggi in C/7, insieme a magazzini e depositi.
Nella riforma del catasto, le nuove rendite saranno allineate ai valori di mercato ma ci sarà una riduzione automatica del 30% della rendita ottenuta applicando il passaggio dai vani ai metri quadrati, per ridurre il rischio di rendite sovrastimate.
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