Notifica a mezzo PEC: quali atti possono essere inviati?

Notifica a mezzo PEC: quali atti possono essere inviati?

Il valore legale della notifica a mezzo PEC è, attualmente, riconosciuto a numerose tipologie di documenti. Tuttavia, affinché la notifica sia valida, è necessario seguire degli adempimenti, pena la nullità della stessa. Quali atti sono notificabili a mezzo PEC?

Cosa è la notifica a mezzo PEC?

La Posta Elettronica Certificata (PEC) consiste in un “sistema di comunicazione in grado di attestare l’invio e l’avvenuta consegna di un messaggio di posta elettronica e di fornire ricevute opponibili ai terzi” (art. 1, lett. v – bis del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82).

Attraverso la PEC è, infatti, possibile inviare e ricevere email con eventuali allegati aventi lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento.

Si tratta, quindi, di un sistema di comunicazione dagli indubbi vantaggi, come ad esempio la velocità nelle procedure di notifica e l’azzeramento i costi ad esse collegati. 

Quali atti possono essere notificati a mezzo PEC dagli avvocati?

Gli avvocati possono provvedere alla notifica degli atti giudiziari tramite PEC. Nel corso degli anni si sono succeduti diversi interventi normativi per disciplinare questo sistema di comunicazione. Degna di nota è la legge n. 53/1994, nonché la legge di stabilità 2013 e il decreto legge n. 90/2014. Quest’ultimo ha eliminato la preventiva autorizzazione del consiglio dell’ordine per notificare a mezzo PEC, autorizzazione divenuta residuale e necessaria solo in caso di notifiche in proprio a mezzo raccomandata.

Tra gli atti notificati a mezzo PEC rientrano i documenti informatici, creati direttamente in forma elettronica, e le copie informatiche di atti in origine formati su supporto analogico.

Come si fa la notifica a mezzo PEC?

Per procedere con la notifica a mezzo PEC è necessario essere muniti di procura alle liti a norma dell’art. 83 del codice di procedura civile, possedere un dispositivo di firma digitale ed inviare le notifiche esclusivamente attraverso l’indirizzo PEC comunicato al proprio consiglio dell’ordine.

È importante tenere presente che la notificazione dovrà assere eseguita esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica certificata risultante dai pubblici registri (es. ANPR, INI-PEC, ReGinDe, Registro Imprese, ecc.).

La PEC dovrà riportare obbligatoriamente nell’oggetto la dicitura “notificazione ai sensi della legge n. 53 del 1994“. La notifica si ritiene perfezionata con la ricevuta di avvenuta consegna, contenente tutte le indicazioni ad essa relative. Per la prova della regolarità saranno tuttavia necessari anche i file informatici del messaggio inviato e la ricevuta di accettazione.

Quali sono gli atti che possono notificare a mezzo PEC dall’Agenzia delle Entrate?

Il decreto legge n. 193/2016, convertito con modificazioni dalla Legge n. 225/2016, ha introdotto, a partire dal 1° luglio 2017, la possibilità per l’Agente della riscossione, di notificare via PEC avvisi e altri atti, nei confronti di:

  • soggetti obbligati a disporre, per legge, di un indirizzo PEC risultante dall’Indice Nazionale degli Indirizzi di Posta elettronica certificata (INI-PEC). Tra tali soggetti rientrano le imprese individuali o costituite in forma societaria e professionisti iscritti in albi o elenchi;
  • soggetti non obbligati ma che hanno fatto specifica richiesta, ovvero persone fisiche non esercenti attività d’impresa o professionale, associazioni, fondazioni, comitati, ecc.

Per approfondire sui sistemi di notifica PEC adottati dall’Agenzia delle Entrate, vi consigliamo la lettura della pagina del sito web dedicata alla Notifica a mezzo PEC.

 

Sono un avvocato del Foro di Cagliari, specializzato in materia di diritto civile e, in particolare, in diritto di famiglia e minori, recupero del credito e risarcimento del danno. Da oltre 15 anni metto a disposizione dei Clienti le mie competenze specialistiche e attraverso SmartFocus voglio aiutare persone e le imprese a capire i problemi connessi con il recupero di un credito nei confronti di un debitore.

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