Una nuova norma mette a rischio il fondo patrimoniale

Una nuova norma mette a rischio il fondo patrimoniale

Una norma a sorpresa, contenuta nel decreto legge n° 83/15, attacca il fondo patrimoniale permettendo al creditore che ritenga di essere pregiudicato da una donazione, un fondo patrimoniale, un trust o un vincolo, di iniziare l’esecuzione forzata senza alcun permesso del Giudice.

Nello specifico, dopo l’articolo n° 2929 è possibile approfondire con la seguente Sezione I-bis, “Espropriazione di beni oggetto di vincoli di indisponibilità o di alienazioni a titolo gratuito”, nella quale si precisa che “il creditore che sia pregiudicato da un atto del debitore, di costituzione di vincolo di indisponibilità o di alienazione, che ha per oggetto beni immobili o mobili iscritti in pubblici registri, compiuto a titolo gratuito successivamente al sorgere del credito, può procedere, munito di titolo esecutivo, a esecuzione forzata, ancorché non abbia preventivamente ottenuto sentenza dichiarativa di inefficacia, se trascrive il pignoramento nel termine di un anno dalla data in cui l’atto è stato trascritto”.

La norma e il fondo patrimoniale

La disposizione prescritta dalla norma, si precisa, è applicabile anche al creditore anteriore che, entro un anno dalla trascrizione dell’atto pregiudizievole, interviene nell’esecuzione da altri promossa. Nei casi in cui il pregiudizio derivi da un atto di alienazione, il creditore promuove l’azione esecutiva nelle forme dell’espropriazione contro il terzo proprietario.

Per quanto riguarda il debitore, il terzo assoggettato a espropriazione e ogni altro interessato alla conservazione del vincolo, essi “possono proporre le opposizioni all’esecuzione di cui al titolo V del libro III del codice di procedura civile quando contestano la sussistenza dei presupposti di cui al primo comma, nonché la conoscenza da parte del debitore del pregiudizio che l’atto arrecava alle ragioni del creditore”.

Conseguenze della norma del dl. 83/15

Ne consegue che il creditore, indipendentemente dalla sentenza dichiarativa di inefficacia, può procedere con l’esecuzione forzata senza alcun permesso del Giudice. Il risultato? Il Giudice, dal canto suo, rischia di emettere una sentenza di rigetto delle ragioni del creditore quando ormai la casa del debitore è già venduta all’asta.

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Di fatto, si introduce una presunzione che gli atti siano stipulati in frode al creditore, con conseguenze gravissime sia sul diritto di difesa del debitore che su quello del terzo che ha acquistato i beni poiché:

  • non sono ammessi alla causa ordinaria con le conseguenti garanzie di legge
  • sono ammessi solo all’opposizione all’esecuzione, processo rapido con una inversione dell’onere della prova.

La norma, inoltre, limita i motivi di opposizione che possono consistere solo nella contestazione dei motivi del comma 1, e cioè dell’esistenza del pregiudizio, e la conoscenza del debitore del pregiudizio stesso.

Altre conseguenze gravissime? La perdita di efficacia degli atti di costituzione di fondo patrimoniale, di donazione, di trust e di vincoli in genere che sono quindi da considerarsi sospeso fino al termine dell’anno della loro trascrizione.

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In relazione ai passaggi di proprietà di un immobile, Visure Italia ha elaborato un suo schema di relazione ipotecaria ventennale con il quadro sinottico ed evidenza di tutti i trasferimenti di proprietà riferiti all’immobile oggetto di interesse nel corso dei ultimi venti o trenta anni con evidenza di gravami, servitù o vincoli nonché di trascrizioni o iscrizioni pregiudizievoli.

Come ottenerlo? Basta richiedere una visura ipotecaria ventennale online. Il documento ottenuto consiste in un’indagine sulla storia dell’immobile nei venti anni antecedenti la data di richiesta della visura stessa, con verifica della continuità delle trascrizioni. Tale ricerca include i passaggi di proprietà ed i gravami che hanno interessato l’immobile nel corso del ventennio. L’applicazione tipica della visura ipotecaria ventennale è, per lo studio notarile, la base fondamentale per la relazione notarile indispensabile per un atto di compravendita o per l’iscrizione di un’ipoteca.

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Founder & CEO in VisureItalia®

Ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e un Master in Gestione ed Amministrazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici e religiosi. Dopo una lunga esperienza in ambito della gestione e messa a reddito di patrimoni immobiliari, nel 1999 ho intrapreso l’attività nel settore delle informazioni immobiliari, collaborando con i principali istituti di credito e gli enti di riscossione. Su SmartFocus aiuto i nostri lettori a capire quali problemi possono essere collegati con le attività di acquisto, vendita o locazione di un immobile.

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