Marche da bollo: quando usarle e quali usare

Marche da bollo: quando usarle e quali usare

A chi non è capitato almeno una volta di acquistare delle marche da bollo? Si tratta di un’imposta, dall’importo variabile, dovuta dai contribuenti in determinate situazioni. Analizziamo cosa prevede l’attuale quadro normativo sull’utilizzo delle marche da bollo.

Marche da bollo: quando vanno applicate?

Marche da bollo: quando vanno applicate?

Che cosa sono le marche da bollo?

Tra gli obblighi, burocratici o fiscali, previsti nell’esercizio della propria professione e nei rapporti con la pubblica amministrazione vi è quello di apporre sulla ricevuta o sull’atto una marca da bollo. Non è altro che un’imposta indiretta disciplinata dal DRP 642/197. I contribuenti sono obbligati al suo pagamento in determinate situazioni, e l’importo varia in base all’utilizzo cui è destinata.

Quando si applicano le marche da bollo

Le marche da bollo più utilizzate sono quelle da 2,00 euro e da 16,00 euro. Questi importi sono stati introdotti nel 2013, in quanto prima costavano rispettivamente 1,81 euro e 14,62 euro.

Le marche da bollo da 16,00 euro si applicano, ad esempio, agli atti delle pubbliche amministrazioni, alle documentazioni societarie, notarili; quelle da 2 euro deve essere invece applicata su fatture e ricevute fiscali che superano un determinato importo. Vediamo i diversi casi.

Le marche da bollo da 2,00 euro

L’applicazione di queste imposte è obbligatoria solo in alcuni casi e da parte di alcuni tipi di contribuenti. La marche da bollo da 2,00 euro si applicano infatti sulle fatture o ricevute fiscali, cartacee, elettroniche o in PDF inviate tramite e-mail, emesse senza l’addebito dell’IVA. In particolare per gli importo superiori a 77,47 euro per operazioni che non prevedono appunto l’addebito dell’IVA.

Quando viene emessa una fattura con importi soggetti ad IVA ed importi non soggetti, la marca da bollo si applica solo quando gli importi non soggetti ad IVA siano maggiori al sopracitato importo. L’imposta deve essere applicata sulla copia originale della fattura consegnata al cliente. Sulle altre copie sarà necessario riportare la dicitura “imposta di bollo assolta sull’originale”.

Le marche da bollo da 16,00 euro

Per quanto riguarda invece le marche da bollo da 16,00 euro, queste si devono applicare in caso di:

  • atti rogati o autenticati da un notaio o altro pubblico ufficiale;
  • scritture private contenenti convenzioni anche unilaterali che regolino rapporti giuridici di qualsiasi specie;
  • istanze ed in genere memorie rivolte ad un organo della pubblica amministrazione dello stato o di un ente pubblico territoriale, che abbiano la finalità di ottenere il rilascio di certificazioni e provvedimenti amministrativi.

Riportando alcuni casi pratici, le marche da bollo da 16,00 sono apposte in caso di richiesta del certificato di vigenza, del certificato storico Camera di Commercio e il certificato di iscrizione camerale. La regola è di una marca ogni 4 pagine. Anche i certificati generici del comune (tranne quelli di nascita, morte e matrimonio) sono soggetti a spese integrative relative a marche da bollo.

Come assolvere all’obbligo di applicazione delle marche da bollo

L’imposta di bollo può essere versata apponendo la marca da bollo cartacea direttamente sul documento originale. Il contribuente potrà acquistare la marca in un tabaccaio o in un qualsiasi rivenditori di valori bollati. Ogni marca da bollo è emessa in unica copia e riporta un codice identificativo numerico, la data e l’ora dell’emissione. È importante verificare che la data di emissione sia precedente o al massimo uguale a quella del documento nella quale deve essere apposta.

Per pagare invece online l’imposta di bollo dovuta sulle istanze trasmesse in via telematica alla Pubblica Amministrazione e sui relativi atti e provvedimenti elettronici, i contribuenti possono utilizzare il servizio @e.bollo autorizzato dall’Agenzia delle Entrate.

 

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Ho conseguito la laurea in Economia e Gestione Aziendale e da sei anni mi occupo di digital marketing. Sono responsabile del blog SmartFocus e gestisco i canali social di VisureItalia® curando i rapporti con la community dei lettori. Ogni giorno mi informo su nuove normative in campo fiscale, tributario o economico e mi piace condividere le mie conoscenze con i nostri lettori.

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