La mappa catastale degli immobili del clero è aggiornata?

La mappa catastale degli immobili del clero è aggiornata?

È di ieri la notizia di una recente indagine condotta dal settimanale l’Espresso relativa alle proprietà immobiliari del clero che coinvolge cardinali, vescovi e alti prelati. A ben vedere, sembra solo un tentativo di scoop giornalistico piuttosto che una vera e propria indagine immobiliare. Sarà forse dovuto al fatto che la fonte, il “Pubblico Registro del Catasto Italiano” in effetti non esiste? O forse i documenti estratti, le visure catastali, non sono comunque in grado di identificare il titolo di proprietà?

Agenzia del Territorio e Conservatoria: alcune precisazioni

Il 1 dicembre 2012 è intervenuto l’accorpamento dell’Agenzia delle Entrate con l’Agenzia del Territorio, art. 23 decreto legge n. 95 del 6 luglio 2012, convertito con la legge n. 135 del 7 agosto 2012. Pertanto, a decorrere da quella data le funzioni dei servizi di pubblicità immobiliare, la ex Conservatoria dei Registri Immobiliari e del Catasto sono state inglobate all’interno dell’Agenzia delle Entrate.

La denominazione “Pubblico Registro del Catasto Italiano” non è compresa nella legge 135/2012 né, tantomeno, viene utilizzata negli Uffici Provinciali – Servizio di Pubblicità Immobiliare presenti nei principali capoluoghi di provincia italiani.

Valore non probatorio del catasto

Il presunto censimento effettuato sulle proprietà immobiliari del clero, se fondato esclusivamente sulle visure catastali come riportato nell’articolo, rischia di dare informazioni distorte e non corrispondenti al vero, soprattutto alla luce della particolare intestazione dei beni immobili di proprietà di enti ecclesiastici e religiosi.

Il Catasto italiano infatti, non avendo valore probatorio, non fornisce indicazione sulle proprietà immobiliari ma solo sulla intestazione, spesso errata e non aggiornata, degli intestatari (non proprietari) di una ditta catastale. La validità di una visura catastale, anche nel caso degli immobili del clero, è data unicamente dal valore della rendita catastale attribuita al bene immobile, nel rispetto della finalità, prettamente fiscale, del nostro Catasto.

Il Catasto italiano non è quindi probatorio, perché non costituisce prova né dei diritti reali in esso indicati né della posizione dei confini rappresentanti nelle mappe. Per stabilire la effettiva titolarità giuridica in capo a un bene immobile è quindi imprescindibile la consultazione degli atti notarili presso gli Uffici di Pubblicità Immobiliare effettuando delle visure ipotecarie sia nel periodo automatizzato sia nel periodo antecedente la data di meccanizzazione, al fine di disporre di un quadro completo e dettagliato di tutte le formalità trascritte in capo ai soggetti ispezionati.

Immobili del clero: come determinare l’effettivo patrimonio della Chiesa?

L’esito può essere redatto solo da un visurista esperto in grado di vagliare in modo attento e sulla base della sua competenza professionale tutte le formalità ricercando il soggetto ai repertori cartacei anche con intestazioni ampliate, indispensabili nel caso di beni immobili del clero. Solo a seguito delle ispezioni ipotecarie sarà possibile redigere una relazione immobiliare, alla luce anche di successive alienazioni, donazioni o cessioni di diritti reali, con il saldo attuale dei beni immobili di proprietà di una persona fisica, evidenziando anche eventuali servitù, vincoli, accolli, trascrizioni o iscrizioni pregiudizievoli.

Va ricordato inoltre che spesso i beni immobili di proprietà della Chiesa sono frutto di donazioni private che venivano effettuate a favore della persona, il parroco pro tempore, il Vescovo in quanto legale rappresentante di un ente ecclesiastico o religioso non o di un’associazione cattolica non ancora giuridicamente costituita o che in seguito è stata soppressa. È questo il caso dei vecchi benefici parrocchiali, così come delle donazioni di beni immobili effettuate all’ente “chiesa”, poi costituitasi in ente Parrocchia o direttamente al Vescovo pro tempore con l’intendimento del de cuius di donare l’immobile al Seminario per la formazione dei sacerdoti.

Sono fattispecie che, se affrontate in modo giuridicamente corretto, consentirebbero di definire in modo completo ed esaustivo l’effettiva consistenza del patrimonio immobiliare della Chiesa.

 

Legal Service Specialist in VisureItalia®

Legal Service Specialist – Ho acquisito una formazione tecnica in architettura di interni e nell’architettura del paesaggio. Da venti anni svolgo la professione di visurista per ispezioni ipotecarie e catastali presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed il Catasto per conto di studi notarili, enti di riscossione e istituti di credito. In VisureItalia® ricopro il ruolo di Legal Services Specialist e coordino le attività del team di visuristi operativi in tutti gli Uffici di Pubblicità Immobiliare in Italia. Su SmartFocus condivido le mie conoscenze per facilitare l’accesso alle banche dati pubbliche e ai Pubblici Registri in particolare.

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