Le visure catastali possono costituire prova in sede giudiziaria? Ecco la risposta

Le visure catastali possono costituire prova in sede giudiziaria? Ecco la risposta

La visura catastale è un documento che consente di conoscere le informazioni più importanti di un immobile e dei suoi proprietari. Generalmente, ad oggi, non si tratta di un documento probatorio, poiché non può produrre effetti giuridici. Esistono però delle eccezioni alla regola: vediamo, quindi, quali sono i casi in cui le visure catastali possono costituire una prova in sede giudiziaria.

In questo articolo scoprirai:

  1. Che valore ha la visura catastale?
  2. Come richiedere una visura catastale online?
  3. Perché il Catasto non ha valore probatorio?
  4. Quando il catasto diventa probatorio?

Che valore ha la visura catastale?

La visura catastale evidenzia i dati catastali di un immobile (terreno o fabbricato) censito in Catasto e dei suoi intestatari. Si richiede principalmente per fini fiscali e reddituali come nelle trattative di compravendita immobiliare, oppure per il calcolo dell’IMU, della TARI e della TASI.

Nello specifico, le informazioni all’interno delle visure catastali riguardano:

  • l’indirizzo dell’immobile,
  • i dati catastali dello stesso,
  • la superficie e il numero dei vani,
  • la categoria catastale,
  • la rendita catastale,
  • i dati dei titolari della ditta catastale,
  • la natura e la quota dei diritti reali.

La visura catastale non è probatoria perché non indica il proprietario, bensì l’intestatario della ditta catastale. In una visura catastale, quindi, non sono indicati i dati dell’atto notarile e la natura dei diritti, così come le quote non sono certe. Pertanto, se si intende accertare la titolarità giuridica di un immobile in capo ad una soggetto bisogna richiedere una visura ipotecaria.

Leggi anche >> Visura ipotecaria di un immobile: cosa serve e quanto costa?

Come richiedere una visura catastale online?

Con VisureItalia si possono ottenere online e in modo semplice tutte le tipologie di visure catastali: per soggetto (persona fisica o giuridica), per indirizzo e immobile:

Visura catastale persona fisicaRichiedilo qui

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Visura catastale persona fisica
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Visura catastale immobileRichiedilo qui

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Visura catastale immobile
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Visura catastale per indirizzo

Per richiedere una visura catastale per persona fisica bisogna conoscere l’Ufficio del Catasto dove svolgere la ricerca, il Catasto, il nome, cognome e il codice fiscale. Se il soggetto da ispezionare è invece una persona giuridica bisogna indicare la denominazione dell’impresa.

Nella ricerca per immobile i dati da inserire riguardano, oltre all’Ufficio del Catasto e al tipo di Catasto (fabbricati o terreni), quelli specifici dell’immobile (comune, foglio, particella o mappale, subalterno). Nel caso di richiesta di una visura catastale per indirizzo, infine, è necessario inserire l’indirizzo esatto dell’immobile, comprensivo del numero civico e del piano.

Perché il Catasto non ha valore probatorio?

Poiché il Catasto non è aggiornato in modo costante, non può garantire che i dati siano sempre corrispondenti alla realtà dei fatti. Come abbiamo visto, infatti, il Catasto non è probatorio né per la proprietà o titolarità su un immobile, né per i confini sulle mappe. In ogni caso, comunque, le visure catastali offrono un supporto per comprovare le caratteristiche di una proprietà, della sua morfologia e dimensione.

Quando il catasto diventa probatorio?

Vediamo quindi quali sono le situazioni eccezionali nelle quali le visure catastali possono costituire prova in sede giudiziaria. Il Catasto italiano assume carattere probatorio quando:

  • fornisce documenti che possono contenere i mezzi di prova dei diritti e dei confini nei quali questi diritti valgono. (probatorietà delle identificazioni e topografica),
  • un giudice, in mancanza di altri elementi, fa riferimento al confine delineato nelle mappe catastali per operazioni di delimitazione di un confine incerto (probatorietà topografica).

In altri casi, inoltre, si può verificare che la Conservatoria non abbia riscontro dell’atto di provenienza. Questo accade anche se si effettua una ricerca nel periodo ante meccanizzazione della Conservatoria con una visura repertori cartacei Conservatoria. In una eventualità simile, si deve necessariamente fare riferimento all’impianto catastale con una visura archivio cartaceo Catasto, che estende la ricerca all’impianto catastale cartaceo per risalire alla provenienza ultra ventennale.

Per concludere, ricordiamo che esistono alcune province e comuni italiani che hanno un Catasto probatorio poiché si utilizza il Sistema Catastale Tavolare. Tra queste rientrano le province di Bolzano, Trento, Gorizia e Trieste e alcuni comuni delle province di Udine, Brescia e Belluno.

Potrebbe interessarti anche >> Sistema tavolare: in quali comuni italiani si applica?

 

Legal Service Specialist in VisureItalia®

Legal Service Specialist – Ho acquisito una formazione tecnica in architettura di interni e nell’architettura del paesaggio. Da venti anni svolgo la professione di visurista per ispezioni ipotecarie e catastali presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed il Catasto per conto di studi notarili, enti di riscossione e istituti di credito. In VisureItalia® ricopro il ruolo di Legal Services Specialist e coordino le attività del team di visuristi operativi in tutti gli Uffici di Pubblicità Immobiliare in Italia. Su SmartFocus condivido le mie conoscenze per facilitare l’accesso alle banche dati pubbliche e ai Pubblici Registri in particolare.

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6 commenti per "Le visure catastali possono costituire prova in sede giudiziaria? Ecco la risposta"

  • Aurelia ha detto:

    Buongiorno, la vicenda per la quale vorrei un parere riguarda un terreno ricevuto per atto di donazione. Premesso che l atto di provenienza di tale immobile era, in tempi antichi,soggetto ad canone livellario, nel atto di donazione a mio nome questo vincolo non è mai stato riportato, anzi, risulto proprietaria dell immobile e libera da ogni canone, ipoteca etc… per tanto libera di vendere lo stesso e di corrispondere il guadagno. Ma da una visura catastale risulta invece un censo a favore di una diocesi che dopo anni e anni mi chiede di pagargli gli ultimi 5 anni o il riscatto che supera il valore dell immobile stesso. La domanda è la seguente: se io ho firmato un atto di donazione e nello stesso non mi è stato comunicato ne’ verbalmente ne’ per iscritto tale vincolo, posso difendermi e ritenermi libera da tale oneri o canone che non risulta in essere nel rogito? Grazie, attendo delucidazioni.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Aurelia, trattandosi di una situazione particolare, le suggeriamo di confrontarsi con un legale affinché possa analizzare tutta la documentazione e fornirle delle indicazioni specifiche su come procedere. Cordiali saluti.

  • Giovanni Esposito ha detto:

    Salve, ho ereditato un appartamento al secondo piano, (il palazzo ha solo due piani, da mio padre circa 12 anni) questo è stato realizzato nel 1973.
    Da un controllo fatto, risulta che esiste solo una licenza edilizia comune intestata ai fratelli del 1969-73.
    Loro non hanno mai fatto un atto di proprietà né privato né dal notaio per separarsi i beni.

    Dal dato catastale del 1973, dopo il completamento dei lavori, risulta che l intera particella del secondo piano è di mio padre e tempo fa con atto di Successione è passato a me e mia madre.
    In questa particella (dato storico del 1973) è riportato un apprtamento, un balcone ed un terrazzo molto ampio stesso livello Dell appartamento. (così scritto su particella)
    Questo terrazzo è comunicante con il balcone ed ha una seconda entrata nel pianerottolo delle scale.
    I miei zii mi hanno sempre detto che il balcone è condominiale (costituisce anche la copertura del primo piano),
    ma dal 1973 catastalmente appartiene a mio padre.
    Visto che sno esistono atti.
    In tal caso posso impugnare il terrazzo come mia e sola proprietà?
    La ringrazio.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno, ipotizziamo che la situazione sia così poco chiara poiché il palazzo è stato costruito da suo padre e i suoi zii su un terreno che era in comproprietà e poi che non si sia provveduto con un atto di divisione che indica in modo chiaro le porzioni di proprietà spettanti. In una situazione come questa è necessario rivolgervi ad un notaio, il quale vi aiuterà a regolarizzare la situazione. Cordiali saluti.

  • Antonio ha detto:

    Se si richiede una soppressione dei vari sub e al catasto viene assegnato un nuovo sub e gli altri per errore non bene soppresso come biglia comportarsi , che valore ha una visura catastale ?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Antonio, siamo spiacenti ma non ci è chiaro il suo quesito. Potrebbe spiegarci meglio cosa intende? Saremmo lieti di aiutarla. Cordiali saluti.

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