Impugnazione della rinuncia all’eredità: ecco chi può farlo e cosa comporta
È chiaro che, con la rinuncia all’eredità, i relativi beni non passano al patrimonio del rinunciante. Ma cosa accade se chi vi rinuncia è indebitato? In questa ipotesi, così facendo, negherebbe ai creditori la possibilità di rivalersi sui beni ereditati per vedersi ripagati. Su questo punto interviene il Codice Civile con la disciplina dell’impugnazione della rinuncia all’eredità, per garantire una forma di tutela ai creditori.
INDICE:
Cos’è la rinuncia all’eredità?
Rinunciando all’eredità si esprime la volontà di non accettare la quota ereditaria che spetterebbe con la successione. La comunicazione di questa scelta avviene mediante una dichiarazione ricevuta dal notaio o dal Tribunale competente, in riferimento all’ultimo domicilio del defunto. Per poter rinunciare al patrimonio ereditario, quindi, l’erede deve effettuare una dichiarazione formale.
Ma cosa porta una persona a rinunciare ad una eredità? Il fatto che il de cuius non potrebbe lasciare soltanto il suo patrimonio, ma anche dei debiti. Di conseguenza, qualora i debiti fossero più consistenti dei crediti, i successori non avrebbero nessun interesse ad accettare l’eredità.
Come faccio a sapere se un defunto ha debiti con il Fisco?
Abbiamo visto quanto sia importante, per gli eredi, verificare la consistenza del patrimonio ereditario prima di accettare l’eredità. Per sapere se ci sono dei debiti tributari si possono fare diverse verifiche richiedendo i seguenti servizi su VisureItalia:
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Visura ipotecaria pregiudizievoli persona fisicaPotrai ricevere questo documento compilando questo modulo:
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Certificato carichi pendenti tribunaleLa prima verifica da fare riguarda il patrimonio immobiliare mediante una visura ipotecaria pregiudizievoli. Con questo documento, infatti, si può scoprire se siano state iscritte ipoteche giudiziali, pignoramenti o decreti ingiuntivi a favore di enti di riscossione.
D’altra parte, i debiti potrebbero gravare anche sui veicoli di proprietà del defunto. In questo caso, la visura PRA rileva in pochi secondi non solo i dati tecnici del veicolo, auto o moto, ma soprattutto l’importo dei gravami ed il soggetto creditore.
Infine, può essere utile controllare sempre anche la regolarità contributiva ed eventuali debiti tributari pendenti con il Fisco richiedendo in Agenzia delle Entrate il certificato dei carichi pendenti.
Chi può impugnare la rinuncia all’eredità?
La rinuncia all’eredità può essere impugnata dallo stesso rinunciante e dai suoi eredi oppure dai suoi creditori.
Nel primo caso è possibile procedere con l’impugnazione se la rinuncia è stata imposta con violenza o dolo. Questo è quanto stabilito dall’articolo 526 del Codice Civile, secondo cui l’azione si prescrive in cinque anni dal giorno in cui è cessata la violenza o è stato scoperto il dolo.
Nella seconda ipotesi l’impugnazione è promossa tramite un’azione giudiziaria quando il rinunciante ha causato un danno ai creditori (articolo 524 del Codice Civile). I creditori del rinunciante possono impugnare la dichiarazione per potersi rivalere sui beni ereditari facendo una richiesta al Tribunale competente. Quest’ultimo, poi, può autorizzarli ad accettare l’eredità in nome e per conto del debitore, sempre entro 5 anni dalla dichiarazione di rinuncia.
Si può revocare la rinuncia all’eredità?
Secondo l’articolo 525 del Codice Civile, la revoca della rinuncia all’eredità è possibile se:
- è fatta prima che il diritto di accettare l’eredità si prescriva e, quindi, nel termine massimo decennale dall’apertura della successione,
- l’eredità non è stata accettata da un altro dei chiamati.
Oltre a questo, si stabilisce che la revoca non deve comportare un pregiudizio per le ragioni che i terzi abbiano acquistato sopra i beni dell’eredità.
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38 commenti per "Impugnazione della rinuncia all’eredità: ecco chi può farlo e cosa comporta"
Buongiorno,
L’inquilina del nostro appartamento è deceduta dopo una malattia di diversi mesi.
L’affittuaria non sempre ha pagato regolarmente l’affitto e i conguagli, tanto che a dicembre 2023 era in debito con noi di circa 1800 euro.
A partire da gennaio 2024 la signora, a causa della malattia, non si poteva più occupare del pagamento dell’affitto.
Da quel momento i nostri contatti sono stati con uno dei figli, che da allora ha versato l’affitto e che ci aveva anche detto che avrebbe provveduto a saldare i 1800 euro di debito aumentando mensilmente il versamento dell’affitto….. in realtà per solo pochi mesi ha versato 50 euro in più rispetto alla rata mensile.
Ad agosto 2024 la signora cui avevamo affittato l’appartamento è morta.
Siamo rientrati in un appartamento distrutto, non c’era più una cosa funzionante e ancora presente il debito.
Il figlio è venuto a sgomberare la casa e in quell’occasione ci ha comunicato che avevano fatto la rinuncia all’eredità.
Ora la mia domanda è la seguente.
Il figlio aveva preso con noi l’impegno di saldare la quota di 1800 euro quando si occupava di sua madre e lei era ancora viva.
Lui quindi non ha mantenuto un impegno preso quando sua madre era in vita e non poteva più occuparsene personalmente.
Può anche questo rientrare nella rinuncia all’eredità.
Grazie.
Buongiorno Monica, se l’impegno assunto dal figlio durante la vita della madre non è stato formalizzato, il figlio può effettivamente avvalersi della rinuncia all’eredità senza incorrere in ulteriori obblighi verso di voi per il pagamento del debito residuo della madre. Le suggeriamo di consultare un avvocato affinché possa fornirvi un parere dettagliato e verificare se vi siano le condizioni per una possibile azione legale. Cordiali saluti.
Se ho debiti e mi spetta per successione legittima una parte dell’eredità del defunto posso rinunciare a quello che eredito o i creditori possono impugnare tale rinuncia??? Grazie per la risposts
Gentile Antonio, in linea generale i creditori del rinunciante all’eredità possono impugnare la dichiarazione per potersi rivalere sui beni ereditari facendo una richiesta al Tribunale competente. Le suggeriamo di confrontarsi con il suo legale per verificare se questo trova applicazione nel suo caso specifico. Un cordiale saluto.
Buongiorno, sto per acquistare un appartamento. Tale appartamento è intestato ai due coniugi. Uno è defunto lasciando in eredità la quota al figlio unico e alla moglie, l’altro (la moglie) è ancora in vita ma interdetto. Il figlio risulta tutore della mamma. Il notaio mi ha informato che il giudice inizialmente ha chiesto un inventario dei beni specificando che non vi sono situazioni debitorie. Al tempo stesso, il figlio (tutore), ha rinunciato alla sua parte di eredità, intestando tutto alla mamma (il figlio tutore che rinuncia all’eredità del padre e della mamma). Visto che il figlio investe in borsa, ho paura che questa situazione vada a ritorcersi contro di me. In questo caso cosa di può fare per evitare guai?
Buongiorno Antonio, in questo caso è consigliabile confrontarsi proprio con il notaio, per accertarsi se sia possibile effettuare delle verifiche affinché l’acquisto avvenga in sicurezza. Cordiali saluti.
Buongiorno, mio fratello è deceduto e mio padre, mio fratello le nostre figlie maggiorenni ed io abbiamo fatto rinuncia all’eredità con atto notarile (unici eredi). I creditori di mio fratello ci stanno sollecitando minacciando di impugnare la rinuncia all’eredità. E’ un atto possibile, oppure con la nostra rinuncia non avendo più titolarità dell’eredità siamo esonerati da qualsiasi obbligazione assunta da mio fratello?
Buongiorno Nico, l’impugnazione della rinunzia da parte dei creditori riguarda i creditori del rinunziante. Questi creditori però non sono vostri, bensì di vostro padre. Sembrerebbe quindi non ci siano le condizioni per cui possano rivalersi su di voi. Vi suggeriamo di confrontavi con un notaio. Cordiali saluti.
Buonasera. Mia mamma deceduta aveva un motorino 50 (con targa e libretto intestato a lei) Questo motorino il giorno dopo è stato ceduto ad un mio cugino ,dice che lo tiene per icordo ,e in proprietà privata ma per me lascia il tempo che trova. La mia domanda è se faccio rinuncia all’eredità di mia madre, “mi sgancio” anche da tutte le responsabilità di tale motorino? Chessò ,mio cugino fa uscire la figlia su tale ciclomotore,prende una multa per non avere l’assicurazione, oppure passa a rosso ecc ecc chi paga? Grazie per un eventuale risposta.
Buongiorno Oscar, rinunciando all’eredità non risponderà più del patrimonio di Sua madre. Suo cugino per utilizzare il veicolo dovrebbe effettuare il passaggio di proprietà. Cordiali saluti.
Buongiorno, nel 2019 davanti al notaio ho fatto la rinuncia all’eredità, sono venuto a sapere che se ci sono stati importanti spostamenti di denaro post morte dal conto non cointestato, si può esercitare la revoca alla rinuncia.
Buongiorno Giuseppe, dopo aver rinunciato all’eredità, la sua quota si è devoluta in favore degli altri chiamati all’eredità. Se questi decidano di accettarla, non sarà più possibile per lei ritornare sui suoi passi, mentre se decidano di non accettarla potrà revocare la rinuncia e diventare erede. Cordiali saluti.
Buongiorno causa vinta e accordo con debitore di un quinto sulla pensione,debitore muore eredi rinunciano all’eredità il mio credito e il mio avvocato chi lo paga?
Grazie mille
Buongiorno Salvatore, essendo una situazione complessa, le suggeriamo di confrontarsi con il Suo avvocato. Cordiali saluti.
o una causa vinta , sono creditore per una somma cospiqua,
il sig. ….. a un sovraindebitamento, ma a anche rinunciato a una eredita , ed ora e saltato furoi pure un testamento nel quale dicesi in accordo col defunto di non aver diritto a nulla .
ma io posso pignorare o impugnare tale rinuncia , ed in ogni caso male che vada essendo un creditore ed avendo già impugnato la rinuncia alla esedità non i spetta per legge un terzo x legittima.
o si rischia che i beni nel testamento anche se non dichiarati vadino poi nel sovraindebitamento.
Gentile Marco, in linea generale i creditori del rinunciante all’eredità possono impugnare la dichiarazione per potersi rivalere sui beni ereditari facendo una richiesta al Tribunale competente. Le suggeriamo di confrontarsi con il suo legale per verificare se questo trova applicazione nel suo caso specifico.
Cordiali saluti.
Mio figlio da un preceente matrimonio ha avuto un figlio ch ora ha 24 anni e con cui non ha rapporti,pur pagando puntualmente gli alimenti.
Dal secondo matrimonio ha avurto due bambini di 11 e 6 anni. Il figlio lo ha denunciato per danni esistenziali e temiamo che mio figlio perdera’la causa,con conseguente richiesta di ingenti fondi. Io e mio marito siamo proprietari di immobili che vorremmo lasciare in eredita’ ai due nipoti minorenni e solo l’usufrutto al figlio per evitare che l’altro figlio possa metterci le mani,visto che non lo conosciamo e non si e’mai interessato a noi, e potra’valersi solo sul suo stipendio e pensione futura. Ovviamente mio figlio e’d’accordo ad essere diseredato e non impugnerebbe il testamento.
Possiamo farlo? Sarebbe valido? E il figlio non potra’ pretendere nulla da mio figlio nullatenente,tranne una quota dul suo stipendio e pensione?
Grazie per la risposta.
Buongiorno, anche l’usufrutto è un diritto pignorabile. Le suggeriamo di consultarsi con un notaio. Cordiali saluti.
Salve, sono sposata in comunione dei beni e lo scorso anno è morta mia suocera che ha lasciato una casa. A marzo di quest’anno mio marito ha firmato la rinuncia all’eredità perché purtroppo è un ignorante e si è fatto convincere dalla sorella a lasciare a lei anche questa casa, mentre al fratello sono andati tutti i terreni. Avendolo scoperto da pochi giorni vorrei sapere se la rinuncia è impugnabile e soprattutto se andavo informata dalla rinuncia all’eredità in quanto coniuge in comunione dei beni grazie
Buongiorno Stefania, la rinuncia potrebbe essere impugnabile o revocabile dallo stesso rinunciante. Per individuare quale strada sia percorribile è necessario confrontarsi con un legale. Cordiali saluti.
Salve, mio fratello mia sorella hanno rinunciato a una eredità a circa 19 anni dalla tacita accettazione, nel frattempo un terreno e stato venduto e il ricavato diviso tra gli eredi. Dato che la rimanente eredità comporta considerevoli spese in IMU, posso impugnare la rinuncia dei miei fratelli?
Buongiorno Vincenzo, le suggeriamo di confrontarsi con un legale per verificare se vi siano le condizioni per poter procedere. Cordiali saluti.
Se al momento della rinuncia il rinunciante non ha debiti, un eventuale futuro creditore, atti compiuti successivamente alla rinuncia appunto, potrebbe impugnare la rinuncia? Grazie
Buongiorno Manuel, non potrebbero esserci le condizioni per una impugnazione. Cordiali saluti.
Buonasera, io e i miei fratelli dobbiamo fare la rinuncia all’eredità a seguito della
Morte di nostra madre , unico bene a lei intestato è un autovettura, priva di valore commerciale ma soltanto affettivo , ci suggeriscono di fare passaggio con articolo 2688, ma questo potrebbe inficiare la rinuncia ?
Buongiorno Tiziana, chi rinuncia non deve aver alienato beni di proprietà del defunto. Per ulteriori informazioni le suggeriamo di confrontarsi con il notaio che si occuperà della rinuncia. Cordiali saluti.
Salve è morta mia madre è un minuto dopo mia zia ( sorella di mia madre) ha fatto un prelievo nel conto corrente del decuis
Prelevando 500 euro
Io l’indomani ho fatto un bonifico dal conto corrente del decuis ( considerato che io sono contestatario del conto a firma disgiunta. Ció nonostante posso fare la rinuncia all’eredità
Buongiorno Giuseppe, essendo cointestatario con firma disgiunta è titolare del 50% del conto corrente. Non dovrebbero esserci impedimenti quindi con la rinuncia all’eredità. Cordiali saluti.
Buongiorno. Mi trovo con mio fratello ( unici eredi ) in situazione debitoria grave nei confronti dell ag delle entrate. Non abbiamo altre situazioni debitorie.Alla morte di mio padre abbiamo rinunciato all’ eredità,mia madre è ancora in vita. Se dovesse morire e noi rinunciare all’ eredità,i miei tre figli ( unici eredi ) possono ereditare o L agenzia delle entrate può forzarmi ad accettare l’eredità? Grazie mille
Buongiorno Andrea, non è possibile che l’Agenzia delle Entrate possa forzarla ad accettare l’eredità. In ogni caso, se intende rinunciare all’eredità della quota di suo padre, per tutelare sua madre, i figli e gli eventuali altri eredi che si troverebbero a loro volta a rinunciarvi, dovrà consultare un commercialista o un avvocato al fine di individuare la soluzione più adatta a sanare i debiti. Cordiali saluti.
Salve , la rinuncia lo fatta dopo otto mesi dalla morte ,si i miei fratelli Anna fatto la successione e poi si sono intestati uno un immobile e un ‘altro immobile, anche perché mi anno ingannato e forzato con un falso testamento ecco perché io o accetto . Grazie
Buongiorno Francesco, le suggeriamo di confrontarsi con un legale. Cordiali saluti.
Fratello deceduto con forti debiti,suo figlio io i miei figli e sua moglie facciamo rinuncia all’eredità di mio fratello deceduto,al figlio viene garantita lo stesso la quota legittima e la moglie abita nella casa ereditata x legittima dal figlio.
Hanno diritto ancora a qualcosa?
Buongiorno Aldo, la rinuncia all’eredità comporta la perdita della qualità di erede. Quella che ci descrive è, tuttavia, una situazione particolare, per tal motivo le suggeriamo di confrontarvi con un legale. Cordiali saluti.
L’ente creditore del soggetto deceduto può impugnare l’autorizzazione del giudice tutelare a rinunciare all’eredità?
Buongiorno Lucia, a quanto ci risulta l’ente creditore del soggetto deceduto non può impugnare l’autorizzazione in oggetto. Le suggeriamo di chiedere conferma ad un legale che possa valutare maggiormente nel dettaglio la specifica situazione. Cordiali saluti.
Buongiorno , o fatto la rinuncia all’ eredità a 8 mesi dalla morte del mio padre però con i miei due fratelli abbiamo fatto un accordo che ora non stanno rispettando si può revocare al rinuncia a costo di pagati i debiti ma non che mi stanno derubando . Se mi potrebbe dare un consiglio . Grazie
Buongiorno Francesco, l’art. 525 c.c. prevede la revoca della rinuncia, tuttavia questa non è più possibile quando sia intervenuta la prescrizione del diritto di accettare l’eredità o, comunque, quando si sia verificata l’accettazione da parte degli altri chiamati all’eredità. Nel suo caso specifico, ipotizziamo che non sia trascorso il termine di prescrizione decennale ma è necessario capire se l’eredità sia stata accettata dai suoi fratelli. Le suggeriamo di confrontarsi con un legale. Cordiali saluti.