Imprese e debiti con le banche: una via d’uscita è possibile

Imprese e debiti con le banche: una via d’uscita è possibile

Una nuova norma permette alle imprese che hanno debiti con le banche di trovare un accordo finalizzato a programmare un rientro senza scossoni dalla esposizione debitoria. Lo scopo? Favorire il sistema imprenditoriale che vive un momento di crisi non facilmente gestibile.

Debiti con le banche: le imprese possono trovare una soluzione

Nello specifico, l’art. 9 del decreto di legge n° 83 del 27/06/2015 prevede la possibilità di trovare un accordo di ristrutturazione del debito, a condizione che l’accordo stesso preveda un’esposizione verso il sistema bancario pari o superiore al 50% del complesso dei debiti dell’impresa.

Nel caso in cui si verifichi questa condizione, l’imprenditore può proporre l’accordo individuando una o più categorie di creditori costituite da creditori che abbiano la stessa posizione giuridica. L’accordo va accompagnato da una relazione redatta da un revisore contabile, redatta al fine di garantire l’attuabilità dell’accordo stesso per assicurare il regolare pagamento dei creditori estranei.

E una volta raggiunto l’accordo? La norma autorizza l’imprenditore debitore a chiedere che gli effetti dell’accordo vengano estesi anche ai creditori che non abbiano aderito all’accordo stesso. Le 2 condizioni indispensabili sono che:

  1. tutti i creditori appartenenti alla categoria individuata nell’accordo siano stati informati delle trattative e invitati a prenderne parte
  2. l’entità dei crediti dei soggetti aderenti all’accordo rappresenti almeno il 75% dell’ammontare complessivo dei crediti dei soggetti appartenenti alla o alle categorie individuate nell’accordo.

Approvazione dell’accordo di ristrutturazione del debito

La domanda contente l’accordo dovrà essere notificata dal debitore alla banca e ai soggetti non aderenti che però sono interessati all’accordo. I soggetti non aderenti che non intendono partecipare all’accordo dovranno opporsi entro 30 giorni dal momento della notificazione della domanda.

Una volta svolta tutta la procedura necessaria e informati creditori e banche, l’accordo di ristrutturazione del debito dovrà essere omologato dal Tribunale, che a sua volta dovrà accertare che:

  • le trattative si siano svolte in buona fede
  • banche e intermediari non aderenti ai quali deve essere esteso l’accordo abbiano un’identica posizione giuridica, abbiano ricevuto tutte le informazioni necessarie, siano messi in grado di partecipare alle trattative e possano ritenersi soddisfatti dell’accordo.

Documenti utili

Un documento che può risultare senz’altro utile nell’accordo di ristrutturazione del debito e nei casi generali di debiti con le banche, è il certificato di vigenza. È possibile richiedere una Visura Certificato di Vigenza online su Visure Italia. Il documento fornisce un dato fondamentale: l’assenza di procedure concorsuali quali concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o fallimenti a carico dell’impresa negli ultimi anni.

Il Certificato è disponibile in 2 ore lavorative o, selezionando la modalità “urgenza”, in appena 15 minuti, e verrà inviato anticipatamente via email in formato PDF mentre il documento in originale verrà spedito tramite posta raccomandata. Il servizio è disponibile per tutte le Camere di Commercio in Italia con la sola eccezione della Camera di Commercio di Milano.

 

Content & Community Manager

Ho conseguito la laurea in Economia e Gestione Aziendale e da sei anni mi occupo di digital marketing. Sono responsabile del blog SmartFocus e gestisco i canali social di VisureItalia® curando i rapporti con la community dei lettori. Ogni giorno mi informo su nuove normative in campo fiscale, tributario o economico e mi piace condividere le mie conoscenze con i nostri lettori.

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