Come funziona l’impianto fotovoltaico per uso domestico nei condomini?

Sono sempre di più gli impianti fotovoltaici per uso domestico che vengono installati nei condomini italiani. Ma quali sono i parametri che bisogna tener presente e quali i vincoli ai quali si è obbligati a fare riferimento?
Decreto sull’installazione dell’impianto fotovoltaico
La normativa oggi vigente è quella dell’11 dicembre 2012, n.220, che stabilisce che l’impianto fotovoltaico può essere installato sia per uso del singolo condomino quindi per autoconsumo, sia per uso dell’intero condominio.
Dove possono essere installati? Gli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili possono essere installati:
- sul lastrico solare
- su ogni altra superficie comune idonea
- sulle parti di proprietà del condominio
il tutto previa comunicazione all’amministratore di condominio. La comunicazione deve precisare il contenuto e le modalità di esecuzione o eventuali modifiche alle parti comuni.
Installazione dell’impianto fotovoltaico e assemblea condominiale
L’approvazione dell’installazione dell’impianto fotovoltaico, così come quella di qualsiasi opera, deve essere deliberata dal condominio in sede di assemblea condominiale, con il voto positivo di almeno il 50% della proprietà dell’edificio.
Per quanto riguarda le parti comuni, l’assemblea condominiale può decidere di ripartirne l’uso in parti uguali tra i condomini anche per installare l’impianto per la singola unità immobiliare. Ogni condomino, poi, deve consentire l’accesso per poter eseguire i lavori di installazione.
Gli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili che vengono installati nelle singole unità abitative, invece, non necessitano di autorizzazione.
Nuovo disegno di legge sugli impianti fotovoltaici
A questo proposito, il nuovo disegno di legge “Misure per l’utilizzo di energia elettrica da impianto fotovoltaico nei condomini” che è stato assegnato alla commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato risponde proprio allo scopo di incentivare l’autoconsumo. Il decreto verrà discusso in Senato e breve.
La proposta nasce dall’esigenza sociale di usufruire di un impianto fotovoltaico anche da parte di utenze condominiali non domestiche, eliminando il limite di potenza massima realizzabile, escludendo dal pagamento degli oneri di rete per la quota di energia autoconsumata e estendendo l’applicabilità delle disposizioni a realtà abitative che pur non costituendo un condominio siano vicine adiacenti o limitrofe (si pensi ad un insieme di abitazioni singole poste l’una vicino all’altra o a villette a schiera non comprese in un parco).
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