Fattura semplificata: limite di importo elevato fino a 400 euro

Fattura semplificata: limite di importo elevato fino a 400 euro

Il decreto del 10 maggio 2019 del Ministero dell’economia e delle finanze ha stabilito l’innalzamento a 400,00 euro dell’ammontare complessivo entro cui può essere emessa la fattura semplificata.

La fattura semplificata è un documento contenente un numero di informazioni ridotte rispetto a quelle della fattura ordinaria. L’utilizzo di quest’ultima può essere sostituito da quella semplificata solamente in alcune ipotesi.

Quando si usa la fattura semplificata

La fattura semplificata è stata introdotta a partire dal 1° gennaio 2013, al fine di recepire la direttiva 2006/112/CE del Consiglio del 28 novembre 2006 relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto (IVA).

Per tal motivo l’art. 1, c. 325, lett. e), della Legge 24 dicembre 2012 n. 228 ha inserito nel DPR n. 663/1972 l’articolo 21-bis. Quest’ultimo prevede che le fatture di ammontare complessivo non superiore a 100,00 euro e le fatture rettificative possano essere emesse in modalità semplificata.

La fattura semplificata deve contenere almeno queste informazioni:

  1. data di emissione;
  2. numero progressivo per identificazione univoca;
  3. ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio del soggetto cedente o prestatore, del rappresentante fiscale nonché ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti;
  4. numero di partita IVA del soggetto cedente o prestatore;
  5. ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio del soggetto cessionario o committente, del rappresentante fiscale nonché ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti; in alternativa, in caso di soggetto stabilito nel territorio dello Stato può essere indicato il solo codice fiscale o il numero di partita IVA, ovvero, in caso di soggetto passivo stabilito in un altro Stato membro dell’Unione europea, il solo numero di identificazione IVA attribuito dallo Stato membro di stabilimento;
  6. descrizione dei beni ceduti e dei servizi resi;
  7. ammontare del corrispettivo complessivo e dell’imposta incorporata, ovvero dei dati che permettono di calcolarla;
  8. per le fatture rettificative, il riferimento alla fattura rettificata e le indicazioni specifiche che vengono modificate.

Quando non si può usare la fattura semplificata

Non è possibile ricorrere all’emissione della fattura semplificata per le seguenti tipologie di operazioni:

  • cessioni intracomunitarie di cui all’articolo 41 del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 ottobre 1993, n. 427;
  • operazioni di cui all’art. 21, c. 6-bis, lettera a) del DPR n. 663/1972.

Nuovo limite di importo: fattura semplificata fino a 400 euro

Sempre il DPR n. 663/1972, all’articolo 21-bis, c. 3, prevede che “con decreto di natura non regolamentare il Ministro dell’economia e delle finanze possa innalzare fino a 400,00 euro il limite di importo delle fatture semplificate, ovvero consentire l’emissione di fatture semplificate anche senza limiti di importo per le operazioni effettuate nell’ambito di specifici settori di attività o da specifiche tipologie di soggetti per i quali le pratiche commerciali o amministrative ovvero le condizioni tecniche di emissione delle fatture rendono particolarmente difficoltoso il rispetto degli obblighi di cui agli artt. 13, c. 4, e 21, c. 2“.

In forza di tale disposizione, il Ministro dell’economia e delle finanze ha, infatti, firmato recentemente un decreto che vede protagonista il limite massimo per l’emissione della fattura semplificata. Inizialmente, come anticipato, era consentito utilizzo della fattura semplificata solo per importi fino a 100 euro. Questo limite è stato oggi innalzato a 400,00 euro.

Con il decreto 10 maggio 2019, in vigore dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n.120 del 24/05/2019, è stato stabilito che:

La fattura di ammontare complessivo non superiore a euro quattrocento può essere emessa in modalità semplificata ai sensi dell’art. 21 -bis del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633“.

 

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Ho conseguito la laurea in Economia e Gestione Aziendale e da sei anni mi occupo di digital marketing. Sono responsabile del blog SmartFocus e gestisco i canali social di VisureItalia® curando i rapporti con la community dei lettori. Ogni giorno mi informo su nuove normative in campo fiscale, tributario o economico e mi piace condividere le mie conoscenze con i nostri lettori.

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