Eredità, conto corrente svuotato prima della morte: ecco cosa fare

Eredità, conto corrente svuotato prima della morte: ecco cosa fare

È frequente che un genitore anziano, giunto a una certa età, conceda delega sul proprio conto corrente a un figlio o a un’altra persona, al fine di ricevere assistenza nella gestione dei pagamenti e delle transazioni bancarie. Tuttavia, questa situazione può presentare il rischio che il delegato possa abusare della sua fiducia e sottrarre denaro a fini personali. Cosa fare quindi nel caso in cui il conto corrente venga svuotato prima della morte del titolare? Approfondiremo questa questione nel presente articolo.

INDICE:

  1. Eredità, conto corrente e successione
  2. Come ottenere un certificato di morte online?
  3. Come scoprire se il conto corrente è stato svuotato illegalmente
  4. Cosa possono fare gli eredi?
  5. Il denaro sottratto dal delegato del conto prima del decesso è un bene ereditario?
  6. La sottrazione di denaro dal conto corrente del de cuius dopo l’apertura della successione
  7. I prelievi dal conto corrente del de cuius prima della morte

Eredità, conto corrente e successione

L’erede ha il diritto di richiedere alla banca presso cui il defunto aveva aperto il conto di fornire informazioni sull’effettivo saldo del conto stesso. A questo scopo, l’erede deve presentarsi presso l’istituto di credito e dimostrare la sua qualità di erede mediante un atto notorio e il certificato di morte.

Munendosi di tali documenti, l’erede potrà quindi ottenere dalla banca informazioni su tutti i conti correnti, i depositi, i libretti di risparmio, le cassette di sicurezza, i finanziamenti attivi e quelli estinti, così come le azioni e le obbligazioni intestate al defunto.

Come ottenere un certificato di morte online?

Il certificato di morte attesta l’evento del decesso e può essere richiesto online in pochissimi passaggi tramite VisureItalia:

Certificato estratto copia integrale atto di morteRichiedilo qui

Potrai ricevere questo documento compilando questo modulo:

Certificato estratto copia integrale atto di morte

Come scoprire se il conto corrente è stato svuotato illegalmente

Nel caso in cui sorgessero sospetti riguardo all’operato del delegato, è importante eseguire un’accurata verifica della documentazione bancaria. Dopo il decesso del titolare del conto, infatti, gli eredi possono richiedere alla banca, in base all’articolo 119 del Testo Unico Bancario, una copia dei saldi del conto corrente, dei conti titoli e degli assegni bancari, oltre a un elenco dettagliato di ogni singola transazione.

È importante notare, tuttavia, che questa documentazione bancaria può essere fornita agli eredi entro un periodo massimo di dieci anni dalla richiesta. Di conseguenza, di norma non è possibile ottenere documentazione relativa a periodi precedenti a questo periodo.

Cosa possono fare gli eredi?

Nel caso in cui dalla documentazione bancaria emergano operazioni non giustificate e non riconducibili al titolare del conto, effettuate tramite una delega sul conto corrente, è possibile avviare le opportune contestazioni per recuperare il denaro. A tale scopo, sarà necessario dimostrare che il delegato ha agito compiendo tali operazioni bancarie nel proprio interesse e senza l’autorizzazione del delegante.

Potrebbe anche accadere che il delegato possa dimostrare che i fondi prelevati dal conto corrente del defunto sono stati utilizzati per spese di assistenza e cura del delegante quando era in vita. Allo stesso modo, potrebbe essere che il delegante abbia autorizzato e approvato le azioni compiute dal delegato. In tal caso, naturalmente, non sarà possibile richiedere alcun rimborso.

Il denaro sottratto dal delegato del conto prima del decesso è un bene ereditario?

Secondo la giurisprudenza (Cass. Civ., Sezione VI, ordinanza del 9 aprile 2018, n. 8611), qualora la condotta asseritamente illecita, consistita nel prelievo di somme giacenti sul conto intestato al defunto, si sia realizzata prima dell’apertura della successione e, dunque, al momento della morte, gli importi prelevati non siano ricompresi nell’asse ereditario, questi non possono essere considerati beni ereditari. Di conseguenza, il Giudice della successione ereditaria non ha competenza su tali questioni. Tuttavia, è possibile denunciare il delegato per appropriazione indebita se ha svuotato il conto corrente o prelevato ingenti somme senza autorizzazione, danneggiando il titolare o i suoi eredi.

La sottrazione di denaro dal conto corrente del de cuius dopo l’apertura della successione

Se la sottrazione illecita di risorse dal patrimonio del defunto avviene dopo l’apertura della successione, l’interessato può ricorrere all’azione di petizione ereditaria secondo l’articolo 533 del Codice Civile, davanti al giudice competente del luogo di apertura della successione (art. 22 del Codice di Procedura Civile). Questi beni rientrano infatti nel patrimonio ereditario.

Se ad essere lesi dai prelievi di denaro, invece, sono gli eredi legittimari per la loro quota di legittima, gli stessi potranno procedere con l’azione di riduzione.

I prelievi dal conto corrente del de cuius prima della morte

Nel caso in cui gli importi vengano prelevati dal conto intestato al de cuius prima dell’apertura della successione, questi non si considerano ricompresi nell’asse ereditario. Di conseguenza, non potranno essere dei beni ereditari. Anche i prelievi effettuati prima della morte del de cuius possono essere contestati dagli eredi. Con l’azione di restituzione, infatti,  gli eredi possono ricondurre il denaro prelevato, prima della morte del defunto e senza giustificato motivo, alla massa ereditaria.

In breve, la parte interessata potrà chiedere al giudice di dichiarare che la somma prelevata appartenga all’asse ereditario, essendo il conto corrente di esclusiva titolarità del defunto con l’azione di restituzione (ex art. 533 Cod. Civ.). L’azione di restituzione, nello specifico, può essere esperita nei confronti di chi possiede tutti o parte dei beni ereditari e, quindi, anche nei confronti di soggetti privi della qualità di coerede o non chiamati alla successione.

Ad eccezione del caso in cui il defunto non abbia voluto donare le somme di denaro prelevate, infine, il prelievo ingiustificato di somme dal suo conto corrente (anche da parte del delegato) può integrare una condotta rilevante sul versante penale.

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Founder & CEO in VisureItalia®

Ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e un Master in Gestione ed Amministrazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici e religiosi. Dopo una lunga esperienza in ambito della gestione e messa a reddito di patrimoni immobiliari, nel 1999 ho intrapreso l’attività nel settore delle informazioni immobiliari, collaborando con i principali istituti di credito e gli enti di riscossione. Su SmartFocus aiuto i nostri lettori a capire quali problemi possono essere collegati con le attività di acquisto, vendita o locazione di un immobile.

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