Cosa cambia in Italia con il doppio cognome?

Cambiano le leggi sull’attribuzione del cognome al figlio, con una storica sentenza definita come una svolta di civiltà. Il 27 aprile, infatti, la Corte Costituzionale ha definito illegittime le norme che attribuiscono ad un figlio il cognome del padre in modo automatico. Sulla base del principio di uguaglianza e nell’interesse del figlio, entrambi i genitori devono poter trasmettergli il proprio cognome, elemento fondamentale dell’identità personale. Ciò significa, quindi, che all’interno del certificato di nascita saranno riportati il nome, uno o più cognomi, la data e il luogo di nascita dell’intestatario.
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Il caso
La Corte in passato aveva già sollevato dei dubbi sull’automatismo riguardante il cognome definendolo come un retaggio di una condizione patriarcale della famiglia. A questa sentenza si è però arrivati grazie ad un procedimento partito nel 2020 a Lagonegro, in Basilicata.
Quell’anno una coppia si era rivolta al tribunale perché voleva dare al figlio solo il cognome della madre, in modo tale che potesse condividere lo stesso cognome dei fratelli. La legge però non lo consentiva in quanto gli altri ragazzi lo avevano acquisito solo perché erano stati riconosciuti dal padre in un secondo momento, mentre l’ultimo arrivato era nato nel matrimonio. A quel punto i coniugi hanno fatto appello contro la decisione di primo grado e, durante il processo, la questione è stata rimessa alla Corte Costituzionale.
La sentenza sul doppio cognome
La Corte ha stabilito che il figlio assume il cognome di entrambi i genitori nell’ordine da loro concordato, salvo che essi decidano di attribuire soltanto il cognome di uno dei due. Se la coppia non giunge ad un accordo sull’ordine di attribuzione del cognome dei genitori, poi, può ricorrere all’intervento del giudice in conformità con quanto dispone l’ordinamento giuridico.
Questi cambiamenti sono estesi ai figli nati nel matrimonio, fuori e anche a adottati. In ogni caso, restano da definire ancora diversi aspetti da parte del legislatore e quindi del Parlamento. Si dovrà decidere, in primis, come procedere se uno dei due genitori ha già il doppio cognome.
Con il doppio cognome si avranno quattro cognomi?
Allo stato attuale, chi si trova in questa situazione può scegliere di trasmetterne soltanto uno, anche se questa prassi deve essere ancora confermata. Si tratta quindi di una misura che contrasterebbe un’ulteriore crescita esponenziale dei cognomi nei rapporti futuri di filiazione. Senza questo accordo, però, il figlio assumerà il cognome di entrambi i genitori nell’ordine fra loro concordato.
Se invece non ci sarà accordo sull’ordine, deciderà il giudice. Poiché la sua gestione sarà piuttosto complicata, soprattutto dopo la prima generazione, la Corte si è appellata al legislatore per la regolazione degli aspetti pratici. Almeno per i figli di genitori sposati, si potrebbe immaginare la soluzione del cognome familiare. Si potrebbe prevedere che, al momento del matrimonio, i coniugi scelgano il cognome della famiglia da trasmettere in automatico ai figli.
Cosa devono fare i genitori quando nasce il bambino?
Ogni coppia sarà libera di decidere oltre che il nome, anche il cognome e, se sarà doppio, l’ordine di sequenza. Se i genitori non sono d’accordo, dovranno ricorrere al giudice. Senza dubbio questa nuova regola vale per le coppie coniugate, anche in caso di adozione congiunta, e per quelle eterosessuali che non hanno contratto matrimonio. Invece per quelle dello stesso sesso, essendo negato ai loro figli il diritto di avere subito un secondo genitore, al momento il cognome potrà essere del genitore riconosciuto.
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