Donazione di un Immobile ad un Familiare: cos’è e come avviene?

Donazione di un Immobile ad un Familiare: cos’è e come avviene?

La donazione di un immobile a un familiare comporta numerosi vantaggi e svantaggi, diversi adempimenti a seconda della tipologia dell’immobile e, se il donatore lo desidera, alcune clausole contrattuali che possono limitare il godimento del bene. Ecco un approfondimento completo sulla donazione immobiliare a un familiare, dal punto di vista notarile e fiscale, con i link ai documenti utili da ottenere online.

INDICE:

  1. Che cosa è la donazione immobiliare?
  2. Esistono diverse forme di donazione di un immobile?
  3. Qual è la procedura da seguire per la donazione di un immobile?
  4. Chi può donare un immobile?
  5. Chi può ricevere in donazione un immobile?
  6. Quali sono gli adempimenti per la donazione di un immobile?
  7. Clausole e condizioni della donazione di un immobile
  8. I pro e i contro della donazione di un immobile
  9. Come fare per risparmiare sulla donazione?
  10. Come funziona donazione con riserva di usufrutto?
  11. Conviene di più la donazione o la successione?
  12. Impugnazione di un atto di donazione con l’azione di riduzione
  13. Quanti anni devono passare per vendere una casa donata?

Che cosa è la donazione immobiliare?

La donazione, come disciplinato dall’art. 769 del Codice Civile, è un contratto con cui un soggetto, per spirito di liberalità, arricchisce un altro disponendo a favore di questo di un suo diritto o assumendo verso lo stesso un’obbligazione. Tutto ciò avviene gratuitamente.

La donazione può interessare tutti i tipi di beni, a eccezione dei beni futuri e altrui; in alcuni casi può interessare anche dei diritti. Per quanto riguarda gli immobili, è possibile donare la proprietà e altri diritti reali come l’usufrutto, l’uso o il diritto di abitazione.

Esistono diverse forme di donazione di un immobile?

È possibile distinguere diverse forme di donazione di un immobile:

  • la donazione diretta prevede che si doni, in vita, un bene a favore di un soggetto
  • la donazione indiretta, invece, è un atto che produce un effetto donativo e di beneficio a favore di chi lo riceve.

Un esempio di donazione indiretta? L’acquisto di un immobile da parte di un soggetto, pagato per l’intero o in parte, con il danaro di un’altra persona.

Leggi anche >> Donazione indiretta: come funziona?

Qual è la procedura da seguire per la donazione di un immobile?

Per donare un immobile bisogna procedere necessariamente:

  • con atto pubblico, e quindi attraverso un Notaio
  • alla presenza di due testimoni

Inoltre, nell’atto le parti devono indicare gli estremi delle eventuali donazioni anteriori e i relativi valori alla data dell’atto.

Chi può donare un immobile?

La “capacità di donare” è regolata dai principi generali. Non possono donare:

  • i minori
  • gli interdetti
  • gli inabilitati
  • gli incapaci naturali.

Parziale eccezione è prevista per le donazioni fatte a causa di un matrimonio: sono valide se fatte con l’assistenza di chi esercita la potestà (o la tutela o la curatela) le donazioni fatte nel contratto di matrimonio dal minore o dall’inabilitato. Le persone giuridiche possono donare se così è previsto nello statuto o nell’atto costitutivo, e nei limiti di tali discipline.

Chi può ricevere in donazione un immobile?

Circa la “capacità di ricevere per donazione”, c’è parallelismo con la normativa a tal riguardo adottata per il testamento, e possono ricevere una donazione:

  • il figlio di una persona vivente al tempo della donazione, anche se ancora non concepito
  • le persone giuridiche
  • gli enti non riconosciuti, senza che l’efficacia della donazione sia più subordinata alla richiesta di riconoscimento.

È ammessa inoltre la donazione a favore di figli naturali non riconoscibili e sono ammissibili anche le donazioni tra coniugi. Non è invece ammessa la donazione a favore del tutore (o del protutore) dell’incapace.

Quali sono gli adempimenti per la donazione di un immobile?

Per la donazione di un immobile, gli adempimenti sono diversi a seconda della tipologia dell’immobile stesso. Se il donante intende donare un immobile, il Notaio incaricato di redigere l’atto deve compiere alcune verifiche preliminari, ad esempio svolgere le cosiddette visure catastali ed ipotecarie, al fine di individuare con esattezza il bene. È possibile ottenere le visure ipotecarie e le visure catastali online su Visure Italia e ottenerle in pochi click.

Se invece la donazione interessa un fabbricato urbano, il notaio deve indicare i dati catastali, far riferimento alle planimetrie depositate in catasto e dichiararne la conformità allo stato di fatto in cui si trova l’immobile, a pena di nullità dell’atto. Deve inoltre menzionare gli estremi delle autorizzazioni urbanistiche. Se infine si tratta di un terreno, è necessario allegare all’atto il certificato di destinazione urbanistica (cosiddetto CDU) che viene rilasciato dal Comune competente. Cosa succede dopo la stipula dell’atto? Il notaio è tenuto a provvedere alla trascrizione e alla registrazione del contratto.

Clausole e condizioni della donazione di un immobile

Quali sono le clausole che il donatore può inserire nel contratto e che possono incidere sulla donazione stessa o sulla sua efficacia? Eccone alcuni esempi:

  • può sottoporre la donazione a condizione sospensiva (“la donazione avrà effetto solo se….”) o risolutiva (“la donazione perderà ogni effetto se….”);
  • a un termine finale (“la donazione perderà efficacia a partire dal seguente momento…”) o iniziale (“la donazione avrà efficacia a partire dal seguente momento…”) che però non può mai coincidere con la morte del donante
  • può inserire un onere a carico del donatario come quello di prendersi cura del figlio del donate e di mantenerlo (cosiddetta donazione modale)

La prestazione a carico del donatario non può mai superare il valore della donazione né costituire il corrispettivo o la controprestazione del trasferimento del bene. Non può essere considerato un onere invece l’obbligo generale a carico del donatario di mantenere il donante in caso di necessità.

I pro e i contro della donazione di un immobile

Ecco, in sintesi, i vantaggi della donazione diretta effettuata attraverso il notaio:

  • il trasferimento è di regola irrevocabile
  • eventuali creditori che ritengano che l’atto sia stato posto al solo scopo di frodare le loro ragioni possono esercitare l’azione revocatoria solo entro 5 anni dal compimento dell’atto stesso
  • l’atto del notaio assicura la validità dell’atto
  • il donante di regola non è responsabile per i vizi della cosa donata.

Inoltre, la donazione comporta anche vantaggi di natura fiscale quando il donatario è un familiare e la donazione non supera un determinato valore. La donazione che ha ad oggetto immobili o diritti reali immobiliari deve essere trascritta nei pubblici registri immobiliari e volturata in catasto con applicazione anche delle imposte ipotecaria e catastale in misura proporzionale (rispettivamente del 2% e dell’1%) indipendentemente dall’eventuale franchigia. La voltura catastale è un documento che certifica l’avvenuta modifica dei dati anagrafici dell’intestatario di un bene immobile registrato presso gli Uffici del Catasto. È possibile ottenere una voltura catastale online su Visure Italia: il servizio prevede la presentazione della domanda di voltura presso l’Agenzia del Territorio (Servizi Catastali) della provincia di ubicazione dell’immobile o di registrazione della denuncia di successione. Gli svantaggi della donazione di un immobile, invece, possono essere:

  • la necessità di sostenere i costi notarili
  • gli obblighi alimentari nei confronti del donante qualora versi in stato di bisogno
  • la difficoltà a rivendere l’immobile posta la possibilità, per gli eredi nei successivi 10 anni dalla morte del donante, di impugnazione della donazione per lesione della quota legittima con la cosiddetta azione di riduzione.

Come fare per risparmiare sulla donazione?

Per risparmiare sulla donazione, e massimizzarne i vantaggi, sono possibili diversi metodi. Il primo, è lo strumento della donazione con riserva di usufrutto, che permette di ottenere un immediato vantaggio fiscale.

Come funziona donazione con riserva di usufrutto?

Il donante si riserva l’usufrutto vita natural durante del bene che intende donare; se si tratta di bene immobile, il diritto di abitarlo o di concederlo in locazione, se il bene è denaro o titoli, il diritto di percepire gli interessi e/o dividendi.

Il donatario in tal caso riceve la nuda proprietà dei beni donati, essendo riservato al donante l’usufrutto di tali beni. In questo caso, le imposte, se dovute, si pagano solo sul valore della nuda proprietà che è calcolato in base a tabelle ministeriali in base all’età dell’usufruttuario.

Successivamente alla morte del donante, avviene la riunione dell’usufrutto alla nuda proprietà automaticamente e senza alcuna dichiarazione fiscale, né pagamento di imposte: per gli immobili è sufficiente presentare al Catasto il certificato di morte e chiedere la cancellazione dell’usufruttuario dal certificato catastale con un costo fiscale irrisorio e non si incorre in alcuna spesa.

Conviene di più la donazione o la successione?

Nei casi come questi, nei quali si decide di devolvere parte o tutto il patrimonio ai prossimi congiunti, il dubbio frequente è se sia più opportuno farlo già in vita tramite una donazione oppure lasciare un testamento in cui vengano assegnati i propri beni a parenti ed amici.

La prima cosa da sapere è che in entrambi i casi è necessario rispettare la quota di legittima. Il patrimonio ereditario si compone, infatti, di una quota disponibile, che si può lasciare a chiunque si desideri e di una quota indisponibile di beni, destinati dalla legge a determinati soggetti. Questa è proprio la quota di legittima o quota riservata, che non può essere intaccata nemmeno per volontà espressa del defunto.

In sostanza, c’è da dire che non vi sono fondamentali differenze tra donazione e successione testamentaria: il patrimonio può essere suddiviso tra gli eredi sia con successivi atti di donazione che tramite specifiche disposizioni testamentarie.

Leggi anche >> Dichiarazione di successione: cos’è e come ottenerla online

Impugnazione di un atto di donazione con l’azione di riduzione

Spesso, la donazione di beni immobili non è consigliata nel caso in cui si voglia rivendere immediatamente il bene: la legge prevede infatti la possibilità per gli eredi legittimi di richiedere la restituzione del bene donato qualora leda la propria quota di legittima.

In tal caso essi possono agire con l’azione di riduzione, che tende appunto a ridurre il valore della donazione, rendendola inefficace nei loro confronti fino a chiedere la restituzione del bene anche al terzo che lo abbia acquistato dal donatario.

Quanti anni devono passare per vendere una casa donata?

L’azione di restituzione del bene verso il terzo che acquista dal donatario non può più essere esercitata trascorsi venti anni dalla trascrizione della donazione.

Tuttavia va ricordato che tale problema può essere aggirato se il proprietario, al momento della vendita, presta la garanzia per evizione del bene.

 

Founder & CEO in VisureItalia®

Ho conseguito la laurea in Scienze Politiche e un Master in Gestione ed Amministrazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici e religiosi. Dopo una lunga esperienza in ambito della gestione e messa a reddito di patrimoni immobiliari, nel 1999 ho intrapreso l’attività nel settore delle informazioni immobiliari, collaborando con i principali istituti di credito e gli enti di riscossione. Su SmartFocus aiuto i nostri lettori a capire quali problemi possono essere collegati con le attività di acquisto, vendita o locazione di un immobile.

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82 commenti per "Donazione di un Immobile ad un Familiare: cos’è e come avviene?"

  • Alfonso ha detto:

    Salve, siamo 3 cugini, proprietari di una parte(50%) di un’immobile, e vogliamo donarla al 4 proprietario che detiene la parte mancante(50%). Pero’ quest’ultimo non vuole che gli siano donate le nostre percentuali per vicende legate al fisco(ossia pagare piu imu forse..) Come possiamo fare per riuscire a liberarci delle nostre percentuali assumendosi anche le spese del Notaio? Questa proprieta e’ libera da debiti ma noi non siamo interessati?

    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Alfonso, si tratta forse di un immobile ricevuto tramite successione? Se così fosse, nel caso ricorrano ancora le condizioni, potreste rinunciare all’eredità. Cordiali saluti.

  • Daniela ha detto:

    Buongiorno,
    Mia mamma 91 anni è in rsa e d’accordo con lei sono venuta a vivere a casa sua sono figlia unica .
    Mi unirò a febbraio con unione civile e vorrei che questa casa diventasse prima casa e la mia la vorrei affittare mia mamma può fare un atto di donazione e se si quale conviene? E la residenza può tenerla sempre a casa sua contando che sia io che la mia compagna prenderemo residenza a casa di mia mamma ?
    La ringrazio

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Daniela, per verificare la convenienza a fattibilità della procedura, le suggeriamo di confrontarsi con un notaio. Cordiali saluti.

  • Rosaria ha detto:

    Buongiorno,volevo sapere cosa posso fare in caso i genitori donino la propia casa a una sorella,e io venga esclusa,però ci obbliga a pagare le spese perchè non riescono con la loro pendione e ora che sono defunti entrambi ci ha chiesto di pagare le spese di funetale e badante comprese… non mi sembra corretto. Grazie se mi aiuterà a capire Rosaria

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Rosaria, se questa donazione ha leso la Sua quota di legittima, potrà impugnare la donazione. Le suggeriamo di rivolgersi presso un legale. Cordiali saluti.

  • Lucia ha detto:

    Mio figlio, coniugato in regime di separazione dei beni, vuole donarmi la sua prima casa riservandosi l’usufrutto perché intende locarla. Vuole acquistarne un’altra nello stesso comune di residenza e, con l’importo del fitto pagherebbe il mutuo. Io risiedo in un’altra regione ed ho altri due figli. Anch’io sono in separazione di beni con mio marito. Quali sono i problemi che potrebbero sorgere? Come giudica questa operazione? Ci sono delle clausole a tutela del fatto che il bene rimanga nella disponibilità esclusiva di mio figlio? Grazie x il riscontro.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Lucia, in questi casi è consigliabile confrontarsi con un notaio affinché vengano analizzati i pro e contro e venga scelta la strada più conveniente per entrambi. Cordiali saluti.

  • Giovanna ha detto:

    Egregio notaio
    Volevo esporle il mio problema
    Ho due case che vorrei donare rispettivamente hai miei due figli
    In una ci abito ancora
    Nell altra ci abita mio figlio e preme che gliela intesti ..lui non vuole lavorare e la mia paura è che voglia vendersele come trovare una soluzione per intestagliela e non per metterla di venderla?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Giovanna, le suggeriamo di rivolgersi ad un notaio per verificare se nella donazione sia possibile inserire una clausola che impedisca la vendita dell’immobile. Cordiali saluti.

  • Antonella ha detto:

    Buongiorno, i miei genitori vorrebbero darmi in donazione una mansarda perchè possa sistemare uno dei miei figli. Sarebbe stipulato atto da notaio, anticipo sull’eredità. sono proprietari di una casa in campagna con terreno.
    Mio fratello mi dice che quando sarà il momento di dividere i proventi della vendita della casa in campagna andranno detratte dalla mia quota gli importi relativi all’eventuale affitto che i miei genitori avrebbero ottenuto dalla mansarda.
    Sinceramente non so quali siano le normative in materia.
    Siamo tre fratelli
    Sa dirmi qualcosa in merito?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Antonella, le suggeriamo di fare chiarezza sulla situazione rivolgendosi presso un notaio, il quale la seguirà anche per quanto riguarda la donazione. Cordiali saluti.

  • Simone Puliga ha detto:

    Buonasera, mia madre ha proposto “per evitarci i maggior costi della successione” una donazione a me e mio fratello. E’ consigliabile questa procedura? Eventualmente è preferibile ricorrere alla donazione con riserva di usufrutto? Cosa comporterebbe a livello di tasse da pagare dal momento che già sono proprietario di un immobile come prima casa?
    Grazie del contributo.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Simone, vi suggeriamo di optare per un atto di donazione con riserva di usufrutto, dove otterrete la piena proprietà dell’immobile alla morte di vostra madre. In questo modo eviterete di sostenere le spese di successione. Cordiali saluti.

  • Diletta ha detto:

    Buongiorno,
    Avrei una domanda: io e mio marito viviamo nella casa dei nonni di mio marito che abbiamo ristrutturato da poco. La casa è al momento intestata a mia suocera e ai suoi fratelli e a breve dovremo fare il rogito tramite il quale io e mio marito compreremo le quote degli zii. Per un po’ saremo proprietari della casa io, mio marito e mia suocera la quale successivamente farà la donazione della sua quota. Una donazione deve essere fatta a una sola persona o la potrà fare sia a me che a mio marito? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Diletta, la legge riconosce la donazione a più donatari e l’articolo di riferimento è il 773 del Codice Civile. Cordiali saluti.

  • Riccardo ha detto:

    Buongiorno i miei genitori hanno donato ad entrambi i miei fratelli un appartamento a testa, attualmente abitati da loro. Volevo sapere se quando eserciterò azioni di riduzione per avere la mia quota di legittima si deve considerare anche il periodo di godimento di tali immobili

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Riccardo, non è chiaro il fine per cui dovrebbe essere considerato tale periodo. Intende forse per la prescrizione? Cordiali saluti.

  • Luana ha detto:

    Buongiorno,
    sono sposata dal 2000 in comunione dei beni. Mia suocera un paio di anni fa si è intestardita ed ha voluto donare una delle sue case ai 2 figli (uno è mio marito) e si è riservata l’usufrutto. Una cosa non mi è chiara e vorrei capire, chi ha ricevuto il bene ha dovuto presentare il riassunto dell’estratto di matrimonio. Gentilmente può spiegarmi come mai? La casa non sarà solo di chi la riceve? Oppure essendo in comunione le rispettive mogli vengono coinvolte? Mi scusi ma non riesco proprio a capire a cosa serva questo documento. La ringrazio

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Luana, le confermiamo che i beni che il coniuge ha acquistato durante il matrimonio per donazione non rientrano nella comunione dei beni. Tuttavia, tra i documenti richiesti per la stipula dell’atto vi è l’estratto per riassunto dell’atto di matrimonio. Cordiali saluti.

  • Massimo ha detto:

    Salve, volevo sapere se si può. I miei genitori hanno costruito una casa a 3 piani, oggi vengo a sapere che sempre loro hanno intestato 2 appartamenti, 1 al figlio e un’altra alla moglie del figlio come donazioni. Visto che siamo 3 figli possono fare questo senza interpellarci ed escluderci? Mille grazie per la vostra attenzione.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Massimo, la donazione è un atto di liberalità quindi ciò che è stato compiuto è possibile. Tuttavia, se con tale atto è stata lesa la vostra quota di legittima, quando non saranno più in vita i donanti, potrete esperire una azione di riduzione per far valere il vostro diritto alla reintegrazione della quota di eredità riservata per legge. Cordiali saluti.

  • Carmen Murgia ha detto:

    Buonasera,la nostra casa(mia e di mio marito) è intestata a mio figlio perché al momento dell acquisto non avevamo busta pag in quanto artigiani) ma i versamenti dimostrano che pagavamo noi. Adesso con un atto di domazione da parte di mio figlio vorremmo intestarla a noi.Mio figlio ha una bambina di 11 anni puo creare problemi per fare l atto il fatto che c’è un minore? Grazie, aspetto una sua risposta.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Carmen, non ci risulta che questo possa essere un problema. Tuttavia, le suggeriamo di confrontarsi con il notaio che si occuperà dell’atto, il quale saprà chiari ogni vostro dubbio analizzando nel dettaglio la vostra situazione. Cordiali saluti.

  • Vincenzo Fontanarosa ha detto:

    Buonasera, 10 anni fa ho comprato un appartament con box, intestandolo a mia figlia sostenendo sempre io tutte le spese. Avrei deciso di venderlo, e per evitare che tutte le pratiche burocratiche gravassero su mia figlia avrei pensato di farmelo donare e successivamente venderlo. Desiderei sapere a quali costi
    andrei incontro e se l’operazione è fattibile.
    Grazie per la risposta.
    Buona serata

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Vincenzo, in questi casi è consigliabile chiedere la consulenza di un Notaio, in modo tale che analizzi nel dettaglio la situazione e le proponga un preventivo. Cordiali saluti.

  • Lucas ha detto:

    Buonasera. Le scrivo perché mi trovo in una situazione un po’ particolare. Sono proprietario di un appartenento e ho vissuto li fino a qualche anno fa. A seguito di problemi di salute dei miei genitori, mi sono trasferito in un altro appartamento (che ho affittato) e ho fatto trasferire loro e la badante che li segue in quello mio con i conseguenti cambi di residenza. A fronte del fatto che non risiedo nella casa di mia proprietà sto pagando l’imu sull’appartamento perché viene considerata “seconda casa” pur essendo l’unica abitazione che possiedo. La mia intenzione è di effettuare una donazione dell’immobile di mia proprietà ai miei genitori in modo tale da non dover più pagare l’imu visto che già devo pagare un affitto. Secondo il Suo parere è la cosa migliore da fare o esistono altre strade? Grazie in anticipo per le indicazioni che mi darà.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Lucas, in questi casi è consigliabile richiedere la consulenza di un notaio per avere un quadro completo della propria situazione e le possibili opzioni. Cordiali saluti.

  • Lourdes ha detto:

    Salve,mio figlio ha comprato 4 anni fa un immobile pero io sono come adempiente, pago io el mutuo,e possibile che si puo fare una donazione al mio nome. Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Lourdes, se la persona che riceverà in donazione l’immobile è a conoscenza della situazione, non dovrebbero esserci impedimenti. Inoltre, dovrà mettere al corrente la banca, la quale le fornirà indicazioni sulla gestione del mutuo. Cordiali saluti.

  • Tommaso ha detto:

    Buonasera 11anni fa mia figlia ha comperato un immobile che io e mia moglie abbiamo pagato tutta la cifra pattuita trascritto sull’atto (donazione indiretta)adesso la stessa vorrebbe donare l’immobile a noi (donazione diretta)e possibile farlo e se eventuali terzi possono pretendere qualcosa ho un’altro figlio con moglie e figlia e mia figlia è sposata da 4 mesi senza parole grazie anticipatamente

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Tommaso, in caso di regolare donazione da parte di vostra figlia, l’altro figlio non avrebbe motivo di avanzare alcuna pretesa in quanto, in futuro, l’immobile in oggetto rientrerebbe nel patrimonio ereditario. Cordiali saluti.

  • Nadiya ha detto:

    Salve. Abbiamo intestato appartamento alla madre e figlia a metà. La figlia vuole dare la sua parte alla madre per i suoi motivi. Si fa come donazione, o ci sono altri modi? Grazie per la risposta.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Nadiya, poiché si tratta di un atto personale, la figlia può sottoscrivere un atto di donazione nei confronti della madre. Per valutare delle alternative alla donazione, le suggeriamo di chiedere un parere ad un Notaio in modo che venga individuata, una volta considerata nel complesso la vostra situazione, l’opzione migliore. Cordiali saluti.

  • Ciro ha detto:

    Salve il marito di mia figlia ha una casa intestata a suo nome già da prima del matrimonio,oggi ha anche un bimbo di 1 Anna avuto con la moglie (mia figlia) pertanto mia figlia a visto sul telefono che aveva oggi un appuntamento dal notaio per fare la donazione di questa casa a favore del fratello ,mi chiedo se era posso io senza il parere di un giudice dei minori per tutelare il bimbo di appena un anno

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Ciro, per avere un quadro chiaro della vostro specifico caso è consigliabile confrontarsi con un legale. Ciò che possiamo dirle è che con questa donazione verrà probabilmente lesa la quota di eredità riservata a Suo nipote dalla legge (artt. 555 c.c.) e per questo potrà esperire, in futuro, l’azione di riduzione. Cordiali saluti.

  • Antonio ha detto:

    Buongiorno sono propietario attualmente di cinque appartamenti occupati dai miei figli,uno di essi mi chiede di donare a suo figlio e quindi mio nipote l”appartamento che occupa.Posso farlo indipendentemente dal consenso degli altri figli anche essi eredi leggittimi?Quale è la quota leggittima da rispettare?Grazie.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Antonio, può disporre del suo patrimonio come meglio crede e, quindi, anche decidere di donare un immobile a Suo nipote. Tuttavia, i suoi figli potrebbero esercitare l’azione di riduzione nel caso in cui ritenessero la donazione lesiva dei loro diritti di legittimari. Quest’azione potrà essere esercitata solo al momento della morte del donante. Se chi decede lascia solo due o più figli (senza coniuge), le quote del patrimonio ereditario
      spettanti saranno: 2/3 ai figli come quota di legittima e 1/3 come quota disponibile. Il Notaio al quale si rivolgerà per la donazione le fornirà maggiori informazioni in merito alla situazione.
      Cordiali saluti.

  • Antonio ha detto:

    Salve…ho acquistato da due anni la mia prima casa usufruendo di tutte le agevolazioni del caso, ma nel giro di qualche anno ne avrò una seconda in quanto “donazione” dei miei genitori. Quale procedura risulterebbe più conveniente dal punto di economico fiscale?

    • Redazione ha detto:

      Gentile Antonio, coloro che hanno già beneficiato delle agevolazioni per l’acquisto di un’abitazione possono acquistare anche a titolo gratuito tramite donazione un altro immobile abitativo e beneficiare, anche sul secondo acquisto, dell’agevolazione. Tuttavia, affinché ciò sia possibile, è necessario che l’immobile già posseduto sia venduto entro un anno dal nuovo acquisto. Come specificato nella Guida resa disponibile dall’Agenzia delle Entrate, nel caso vengano meno i presupposti per godere delle agevolazioni “prima casa”, l’imposta di registro viene determinata nella misura del 9%, le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 50 euro ciascuna, oltre all’applicazione di interessi e sanzioni. Le suggeriamo di rivolgersi ad un commercialista per capire quale sia la procedura più conveniente per il Suo caso specifico. Cordiali saluti.

  • Ale ha detto:

    posso donare a mia madre il piano primo di un immobile composto da n.2 piani dopo aver acquistato la quota di mia sorella che risulta nel suo stato di famiglia.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Ale, la donazione è atto personale, quindi non dovrebbero esserci complicazioni a riguardo. Tuttavia, le suggeriamo di chiedere conferma al Notaio che si occuperà della donazione. Cordiali saluti.

  • Dumitriu Paraschiva ha detto:

    La mia figlia possede due appartamenti di qui un vuole fare una donazione a me.E possibile visto che anche eu sono proprietaria di un appartamento? Quanto può essere la spesa se quel appartamento ha un valore di 76000 mila euro? grazie per la vostra risposta.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Dumitriu, le confermiamo che sua figlia può sottoscrivere un atto di donazione nei suoi confronti. Le suggeriamo di richiedere un preventivo di spesa a due o tre notai e valutare quello che ritiene più adatto alle sue specifiche esigenze. Cordiali saluti.

  • Antonio ha detto:

    Buon giorno volevo una informazione i miei genitori a ebano un villino co tre ambienti divisi e distinti alla morte di mio padre e avvenuta la successione di morte quindi io e mia sorella abbiamo avuto in eredità una porzione di questi tre appartamenti e ci risultano come seconde case in questo caso si può fare la donazione tra noi in modo da avere ognuno il suo immobile distinto e quanti atti notarili si dovrebbero fare? Mio padre è morto nel 2001.O ci sono altre soluzioni che si possono adottare?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Antonio, si tratta di una situazione molto comune, che può essere risolta con un unico atto di divisione da effettuare dinanzi al Notaio. Cordiali saluti.

  • Angelo Del Ciotto ha detto:

    Salve volevo sapere se un genitore si può ripetere un immobile che ha donato al figlio 12 anni fa,per motivi di una lite familiare.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Angelo, la donazione può essere revocata, ma in determinate situazioni. Infatti, l’art. 800 c.c. stabilisce che “La donazione può essere revocata per ingratitudine o per sopravvenienza di figli”. Le suggeriamo la lettura degli art. 800 e successivi del Codice civile. Cordiali saluti.

  • Aldo Fiore ha detto:

    buongiorno, posso chiedere una informazione? Grazie.
    mio suocero, ora deceduto come mia suocera, era titolare di un’attività commerciale, panificio e bar.
    Per ingestione di arancini e salmonellosi di un avventore, hanno subito una causa giudiziaria. In primo grado a loro favore, in appello condannato.
    Dato che l’avventore ha addotto insufficiena renale e poi deceduto, la Corte d’Appello ha sentenziato vari danni per un totale di € 1.300.000, oltre spese legali.Ora oggetto di ricorso in cassazione dei miei cognati.
    Io e le mie due figlie abbiamo fatto atto notarile di accettazione col beneficio di inventario per tutelare i beni personali, ma restano a rischio pignoramento altri due immobili, più la quota del 50% di mia moglie deceduta nel 2019. Se faccio una “vendita” alle mie due figlie delle mie quote di tutti beni , anche quelli erditati, possono ritenersi ulteriormente tutelate ? Oppure , basta effettuare una semplice donazione? Grazie.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Aldo, questi trasferimenti di proprietà potrebbero essere oggetto di annullamento. Le suggeriamo di chiedere un parere ad un Notaio in modo che venga individuata, una volta considerata nel complesso la vostra situazione, l’opzione migliore. Cordiali saluti.

  • Roberto ha detto:

    Buongiorno avrei bisogno di un chiarimento grazie
    I miei genitori sono deceduti ,mio padre nel 2019 ed era proprietario di un immobile che è rimasto a mio madre che è deceduta nel giugno del 2021 .Nel gennaio 2020 abbiamo fatto con atto notarile la successione//donazione a tutti i figli che erano tre ,tutti hanno avuto la loro parte di leggittima ma mentre le altre due parti hanno avuto tutto subito in piena proprietà io ho ricevuto un immobile per i 6/9 in piena proprietà e per i 3/9 in nuda proprietà con diritto di usufrutto alla morte. Detto cio’ la morte è sopravvenuta nel giugno 2021 cosa devo fare io per ottenere la totale e piena proprietà dell’immobile in questione? attendo risposta grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Roberto, in base a quanto da lei esposto ci sembra di comprendere che dovrebbe effettuare una voltura catastale per riunione di usufrutto che può essere richiesta online attraverso VisureItalia.
      Il nostro servizio Assistenza Clienti è a Sua disposizione per chiarimenti ed informazioni. Non esiti a contattarci al Numero Verde 800171035.
      Cordiali saluti.

  • Agata ha detto:

    Salve..Nel 2017 è morto mio padre e io, i miei 2fratelli e mia madre abbiamo fatto l’atto di successione della casa. Già comunque mia madre era comproprietaria al 50%. Oggi uno dei miei 2 fratelli non vuole più la sua quota e vuole donarla a me e all’altro nostro fratello. Io e mio fratello che riceviamo la donazione affronteremo tutte le spese. Quello che mi chiedo è..mio fratello, il donante, ha 2 figli attualmente piccoli,in futuro possono richiedere indietro la quota che mio fratello ci sta donando?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Agata, i figli potrebbero esercitare l’azione di riduzione nel caso in cui ritenessero la donazione lesiva dei loro diritti di legittimari. Quest’azione potrà essere esercitata solo al momento della morte del donante. Cordiali saluti.

  • Mario ha detto:

    Buongiorno,ho un’appartamento che vorrei lasciare a mia nipote come eredita’,convivo con una donna rumena che vorrei sposare fra’ quattro mesi circa,a lei andrebbe la reversibilita’ e i risparmi che ho,posso fare questo per non lasciare la casa alla mia futura moglie?Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Mario, per fare in modo che la proprietà dell’immobile passi a Sua nipote ha due possibilità: donazione o testamento. In entrambi i casi è necessario rispettare la quota di legittima.
      Anche per quanto riguarda i risparmi che intende lasciare a Sua moglie dovrà includerli in testamento. Le suggeriamo di rivolgersi ad un Notaio per capire quale sia l’opzione più adatta alle sue esigenze. Cordiali saluti.

  • Georgette ha detto:

    Buongiorno, mio marito ha ereditato ca.venti anni fa l’allogio dei suoi genitori.
    Oggi vorrebbe cedere a terzi ogni sua proprità imobiiare per non renderla “agredibile” da eventuali creditori
    Ha pensato di “venderla” a me, sepure siamo in comunione di beni o, se ci sono controindicazioni,ai nostr figli.
    E’ fattibile?Una volta registrata la voltura al catasto, la propietà é ancora aggredibile da evetuali creditori(dopo i 5 anni di legge?)Grazie per la vostra risposta.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Georgette, la informiamo che la vendita a terzi può essere oggetto di revoca dell’atto. Le suggeriamo, invece, di contattare il suo Notaio di fiducia per richiedere un atto a fondo patrimoniale che consentirebbe di tutelare le proprietà familiari. La costituzione di tale atto, infatti, viene usato come strumento per mettere al riparo dai debiti i beni di famiglia. Cordiali saluti.

  • Manuela ha detto:

    Buongiorno.

    Ho letto con interesse ma non ho trovato l’indicazione che cercavo.
    Vorrei sapere se è possibile donare a mio figlio se sull’immobile di cui sono erede insiste l’usufrutto a favore di mia madre e la stessa è impossibilitata a firmare per malattia

    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Manuela, dovrebbe essere possibile in quanto si tratterebbe della donazione della nuda proprietà dell’immobile a favore di suo figlio, mentre sua madre continuerebbe ad essere usufruttuaria. Per la questione della firma, le verrà richiesta dal notaio una procura. Cordiali saluti.

  • Pietro Cacciatore ha detto:

    Buogiorno, mio padre e morto nel 2020, in vita ha contribuito all’acquisto di un immobile che stato comprato da mio figlio, ma pagato pure con il contributo di mio padre con quattro assegni intestati alla proprietaria. Le chiedo se il fatto degli assegni intestati alla proprietaria dell’immobile possano essere attribuiti come donazione?.
    Ringraziandola, gradisca, Distinti saluti. Pietro Cacciatore 15/05/2021

    • Redazione ha detto:

      Gentile Pietro, la situazione da lei esposte potrebbe rientrare nella fattispecie della donazione indiretta. Cordiali saluti.

  • Ivana Trottner ha detto:

    Buongiorno,volevo sapere se la donazione che ha fatto mio papà nel 1973 a suo fratello,noi figli la possiamo riavere di ritorno grazie

    • Redazione ha detto:

      Gentile Ivana, entro 10 anni dal decesso del donante, gli eredi di quest’ultimo che considerano lesa la loro quota di legittima possono esperire l’azione di riduzione contro il donatario. Cordiali saluti.

  • Pierfranco ha detto:

    Sono ancora in vita ma voglio donare la mia casa a mia nipote sono sposato cosa resta dei beni della casa a mia moglie dopo la mia morte e mia nipote avrà dei problemi con mia moglie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Pierfranco, può donare l’immobile di cui è proprietario a sua nipote, purché tale donazione non incida sulla quota legittima riservata agli eredi. In difetto, sua moglie avrebbe il diritto intentare la azione di riduzione.

  • Beppe ha detto:

    Buongiorno

    In seguito a donazione sia io che mio fratello abbiamo ricevuto due case indipendenti ma poste sullo stesso terreno.
    La divisione del terreno è stata effettuata e i confini delimitati sulla mappa catastale.

    Quello che non capisco, osservando le visure catastali, è che a me è stata donata con ISTRUMENTO -atto pubblico- a mio fratello per RETTIFICA DI INTESTAZIONE ALL’ATTUALITÀ, in cosa consiste la differenza?

    Come posso sapere con quali modalità i miei genitori hanno dato le proprietà a mio fratello?
    Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Beppe, le diciture che ha evidenziato, ISTRUMENTO e RETTIFICA DI INTESTAZIONE ALL’ATTUALITA’, sono poste d’ufficio dal Catasto ma non hanno alcun valore in ordine alla titolarità giuridica sull’immobile. Il Catasto, infatti, non ha, per legge, valore probatorio. Le suggeriamo di verificare cosa è stato scritto nell’atto di donazione e come sono stati individuati nell’atto le due unità immobiliari e verificare se questo sia o meno corrispondente in Catasto. In difetto, si può procedere comunque con una rettifica dei dati in Catasto. Se crede, può inviarci la copia dell’atto di donazione e le visure catastali in modo che possiamo esaminare i documenti e fornirle indicazioni più precise. Può inviare una email alla casella trustsrl@visureitalia.com

  • Maria Grazia Bello ha detto:

    Buongiorno,

    mia zia é proprietaria di un immobile che vorrebbe donare a me e ad altre due persone. Io sono la sua unica parente, le altre due persone non hanno alcun legame di parentela con lei.
    La donazione alle altre due persone deve riguardare solo la parte non legittima. Io, in base ai principi della successione legittima, non ho bisogno di prendere parte alla donazione.
    Se la donazione superasse la parte legittima dovrei iniziare la cosiddetta azione di riduzione.

    Mi corregga se sbaglio.

    Grazie mille.

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Maria Grazia, è tutto corretto. La donazione può essere effettuata a favore di qualunque altro soggetto, persona fisica o giuridica, purché non incida sulla quota legittima riservata agli eredi. In difetto, è suo diritto intentare la azione di riduzione.

  • elisabetta ha detto:

    Buongiorno, uno dei fratelli di mia mamma ha presentato successione ereditaria omettendo di riportare il testamento di mia nonna che aveva disposto la sua quota disponibile a favore della sorella che ha presentato la successione stessa. Che rischi si incorrono? Cosa possiamo fare per rettificarla? Chi lo potrà fare e chi dovrà poi pagare l’eventuale sanzione che ne deriverà? E’ possibile anche sapere quanto onerosa potrebbe essere la sanzione? Grazie. Elisabetta

    • Redazione ha detto:

      Gentile Elisabetta,
      per rispondere al suo quesito facciamo riferimento all’interpello dell’Agenzia delle Entrate n. 92 del 04/12/2018. Partendo dal presupposto che la dichiarazione di successione deve essere presentata entro un anno dalla data di apertura della successione, l’articolo 31, comma 3, del Testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta sulle successioni e donazioni ha stabilito che, fino alla scadenza del termine di presentazione, la dichiarazione di successione può essere modificata. È possibile quindi presentare una nuova dichiarazione, modificativa della precedente, se non è passato oltre un anno dalla data di apertura della successione.
      Per la correzione della dichiarazione di successione oltre il termine previsto per la presentazione della dichiarazione, rileva il principio dettato dall’articolo 31, comma 3, e dall’articolo 33, comma 2, del TUS secondo cui “in sede di liquidazione l’Ufficio provvede a correggere gli errori materiali e di calcolo commessi dal dichiarante nella determinazione della base imponibile” (risoluzione 18 giugno 1999, n. 101).
      La invitiamo a rivolgersi direttamente all’Agenzia delle Entrate per capire esattamente come procedere una volta esaminata la vostra specifica situazione. In questo modo sarà poi possibile capire quali saranno le eventuali spese, oltre il versamento delle imposte e tasse per le formalità di trascrizione.
      Cordiali saluti.

  • Franco ha detto:

    Buonasera, nel 2016 alla morte di mia madre e dopo successione fatta da mio padre, noi 4 fratelli abbiamo ereditato l’8,33% ciascuno, di un appartamento con valore commerciale di circa € 300.000, mentre mio padre al suo 50% si aggiungeva ulteriore 16,66%.
    Pochi giorni fà vengo a conoscenza che mio padre nel luglio del 2018 ha dato in donazione tutta la sua quota a uno dei miei fratelli alla totale insaputa dei restanti tre eredi.
    Ora mi chiedevo, ma tale donazione è regolare e si poteva fare senza avvisare i restanti eredi?
    E’ normale che nell’atto di donazione sia stato indicato come valore dell’immobile una cifra inferiore ai € 40.000, nonostante l’immobile ne valga effettivamente almeno 7 volte tanto?
    Come posso fare per vendere la mia quota, o a limite donarla ad ente benefico?
    Grazie mille.

    • Redazione ha detto:

      Gentile Franco,
      suo padre, al di là dei motivi personali che l’hanno spinto a compire questo atto, era nella piena disponibilità del bene e pertanto poteva disporne liberamente donandolo a uno dei suoi figli.
      Per quanto concerne il valore dell’immobile, relativamente alla quota spettante (50% + 16,66%), negli atti non viene indicato il valore commerciale ma quello catastale.
      Anche lei può disporre della quota di cui è proprietario liberamente, quindi decidere di venderla o donarla.
      Cordiali saluti.

  • Luca Gentile ha detto:

    Buongiorno, Mio padre é venuto a mancare pochi mesi fa. Non ho potuto rinunciare all’ereditá in quanto genitore di minori, quindi ho giá dovuto sostenere le spese di successione. Non risiedo in Italia e non ho nessuna intenzione di pagare alcunché per il 25% di due case che NON VOGLIO. Come faccio a donare la mia parte senza spendere ulteriore denaro (sopratutto, non ho nessuna intenzione di pagare un notaio).
    Grazie anticipatamente e cordiali saluti
    Luca Gentile

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Luca,
      cosa intende con “non ho potuto rinunciare all’eredità in quanto genitore di minori”? Cordiali saluti.

  • giorgio scetta ha detto:

    Sono separato da mia moglie.
    Abbiamo una casa in comproprietà.
    Posso donare la mia quota, in usufrutto, a mia nipote di nove anni?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno,
      in quanto titolare di un diritto reale di proprietà in comunione su un bene, può disporne liberamente come crede. Può certamente stipulare un atto di donazione a favore di sua nipote che, essendo minore, dovrà accettare la donazione tramite dei propri legali rappresentati, di norma i genitori investiti della potestà.I genitori dovranno dovranno a tal fine essere autorizzati con espresso provvedimento del Giudice Tutelare presso il Tribunale del luogo ove il minore risiede. Donando l’usufrutto, lei sarà sempre titolare della nuda proprietà.

  • Paolo ha detto:

    Salve, ho questa situazione 9 fratelli di cui 1 è mio padre donano a me l immobile (prima casa) di valore catastale di euro 36000 circa. Oltre alle imposte ipo e catastale quale imposta si applica?

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Paolo,
      le imposte ipotecarie e catastali, nel caso di donazione prima casa, sono in misura fissa pari a euro 200,00 ciascuna. L’imposta di registro al 4% si applica solo nel caso di un valore catastale superiore a 1.000.000 pertanto, nel suo caso, non è applicabile. L’importo dell’imposta di registro sarà in misura fissa pari a 200,00 euro. Naturalmente, il compenso del notaio è escluso da questi importi.

  • Domenica ha detto:

    Buongiorno sono proprietaria di un terreno edificabile che con la crisi edilizia non viene usato x costruire in un comune diverso dalla mia residenza e mi si alzata molto isee, posso donarlo ai miei genitori e al loro decesso riaverlo ? Grazie

    • Redazione ha detto:

      Buongiorno Domenica, certamente può disporre liberamente, se proprietaria in esclusiva, del bene e donarlo ai suoi genitori. tenga presente che, al momento del decesso l’immobile sarò parte del patrimonio ereditario per cui, in caso di altri coeredi, verrà trasferita la proprietà pro quota anche agli altri eredi legittimi o testamentari.

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