Quali sono le imposte da pagare se si vuole donare un immobile?

Quali sono le imposte da pagare se si vuole donare un immobile?

Donazione Immobile e Tasse: quali imposte devi considerare? Quando si trasferisce un bene immobile si deve corrispondere allo Stato un pagamento di una specifico somma di denaro. Donazione Immobile e Tasse prevede il pagamento di un imposta cosi da certificare la correttezza dell’iter burocratico che deve sottostare a un negozio di donazione.

Le imposte e le tasse su un negozio di donazione immobiliare devono essere pagate nel momento in cui viene stipulato il rogito che determinerà il passaggio di proprietà di un immobile. Le imposte da pagare sono diverse ma, allo stesso tempo, possiamo accedere a tutta una serie di agevolazioni dedicate alla donazione di un immobile.

  1. Che cosa è una donazione immobiliare?
  2. Quanto costa un atto di donazione ai figli?
  3. Quanto costa fare un atto di donazione dal notaio?
  4. Donazione Immobile tasse. Quali sono le tasse sulla donazione?
  5. Quanto si paga per una donazione immobiliare?
  6. Come intestare casa ai figli maggiorenni?
  7. Quanti anni devono passare per vendere una casa donata?
  8. Quanti anni aspettare per vendere una casa ricevuta in donazione?

Che cosa è una donazione immobiliare?

Per donazione di un immobile intendiamo un preciso atto di liberalità che viene eseguito a titolo completamente gratuito da una persona (che per semplicità e gergo tecnico chiamiamo donante) a un’altra, detta donatario. Il negozio gratuito deve svolgersi nel corso della vita delle due parti in causa.

Da questa prima definizione possiamo già comprendere come il negozio di donazione consenta di diventare proprietari di uno specifico immobile attraverso un atto liberale che genere un arricchimento in capo a un soggetto donatario per mezzo della libera volontà di un soggetto terzo donante.

La donazione può essere sia diretta che indiretta. Nel primo caso si ha la donazione di un immobile di cui si ha la proprietà per mezzo dell’intervento del notaio e il pagamento di una specifica imposta di donazione. Il secondo caso invece si configura nel caso (molto comune nella vita di tutti i giorni) in cui un genitore acquisti una casa (come dono) per il proprio figlio.

Nella donazione indiretta l’acquisto viene fatto dal genitore che nel momento del rogito intesta la casa al figlio. In questo caso non essendoci passaggio di proprietà non è richiesto nessun tipo di pagamento dal notaio ne allo Stato come imposta di donazione.

Un terzo caso assimilabile al negozio di donazione è quello dell’usucapione, che può essere utilizzato nel caso in cui l’immobile si già di proprietà del donante.

Per quanto riguarda le tasse e le imposte da pagare in caso di donazione immobiliare,m queste devono essere calcolate in base al grado di parentela.

A differenza di altre tasse infatti, le imposte di donazione non sono caratterizzate da un importo fisso o da un totale calcolato su base percentuale, ma vengono elaborate sulla base del diverso grado di parentela, aumentando di pari passo con l’allontanarsi della parentela.

Quanto costa un atto di donazione ai figli?

Donare un immobile ai figli (o a un coniuge) è la spesa minore per quanto riguarda le imposte di donazione immobiliare, appena il 4%. Se invece abbiamo intenzione di donare una casa a un fratello o a un parente entro il quarto grado l’imposta di donazione sarà del 6 per cento, dell’8% se invece l’atto di liberalità viene eseguito in favore di un parente oltre il quarto grado o di un soggetto estraneo alla famiglia.

Quanto costa fare un atto di donazione dal notaio?

Il grande problema, che tanti di noi hanno dovuto risolvere riguarda la fatidica domanda: “chi paga le imposte in caso di donazione? Chi deve staccare l’assegno dal Notaio?”

Di norma le imposte devono essere pagate dalla parte che “si sta arricchendo”. Chi sta diventando proprietario di un bene immobili quindi, normative alla mano, dovrebbe versare le imposte e pagare la parcella professionale del Notaio.

Ma nel caso delle donazioni liberali la norma (in verità il problema è proprio l’assenza di una norma specifica) si fa confusa. Interpretando estensivamente la norma generale sulle vendite, la giurisprudenza ci indica comunque che a pagare le imposte debba essere chi acquisisce la proprietà del bene e non chi la cede.

La Legge, in ogni caso, lascia ampio margine decisionale alla due parti del negozio di donazione, tanto che donante e donatario potrebbero accordarsi liberamente per pagare imposte e parcella notarile in modalità differente. Nel caso si decida d’invertire i soggetti sui quali cade il dovere di pagamento, questa decisione deve essere indicato per iscritto a pena di nullità dell’atto.

La parcella del notaio comunque va calcolata in base alla rendita catastale dell’immobile oggetto della donazione; e alla categoria dell’immobile oggetto della donazione stessa.

Su questi due presupposti si dovrà poi agire nel seguente modo: (Rendita catastale + 5% della rend. cat.) * coefficiente che dipende dalla categoria dell’immobile.

Come conoscere la reale situazione di un immobile con una visura ipotecaria?

La visura ipotecaria immobile è una ispezione nella banca dati Sister della Agenzia Entrate che evidenzia tutte le formalità o atti notarili (compravendita, donazione, successione, ipoteca, pignoramento) trascritti in Conservatoria RR.II. riferite ad una unità immobiliare, terreno o fabbricato. La visura viene estratta in tempo reale con consegna in pochi secondi via email.

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Visura ipotecaria immobile

Donazione Immobile tasse. Quali sono le tasse sulla donazione?

Come dicevamo in apertura, la parcella del notaio è solo una piccola parte delle spese che devono essere affrontate quando si scegli di fare una donazione immobiliare. La gran parte della spesa (quella restante) si caratterizza per le tasse e le imposte.

Quanto si paga per una donazione immobiliare?

Donazione Immobile e Tasse: le imposte da versare sono:

  • Imposta di registro: 200 euro;
  • imposta ipotecaria: 2% del valore catastale; se per il beneficiario rappresenta la prima casa, è dovuta un’imposta pari a 200 euro;
  • Imposta catastale: 1% del valore catastale; se per il beneficiario rappresenta la prima casa, è dovuta un’imposta pari a 200 euro;
  • Imposta di bollo: 230 euro;
  • Tassa di donazione: 4% del valore catastale ma, in caso di donazione tra familiari, si applica solo sull’importo che supera 1 milione di euro.

Come intestare casa ai figli maggiorenni?

Per donare un immobile ad un figlio è necessario avviare un processo burocratico caratterizzato da una procedura particolare. Una procedura tecnica che per poter essere eseguita ha necessità di un Notaio.

Rivolgendosi al Notaio sarà possibile avviare un contratto di donazione, ma per definirlo il Notaio dovrà compiere una sequenza di passaggi burocratici, tra i quali: consultare la visura catastale e quella ipotecaria dell’immobile (nel caso l’immobile da donare sia un fabbricato urbano dovranno essere indicati i dati catastali e fare riferimento alle relative planimetrie).

Successivamente dovranno essere indicate le autorizzazioni urbanistiche attraverso le quali si è operato per la realizzazione dell’immobile e ci si dovrà interfacciare con un professionista tecnico per ottenere una dichiarazione di conformità. Fatte queste analisi, il Notaio, procede con la stipula vera e propria del contratto e con la registrazione dell’atto.

Per concludere il negozio liberale della donazione sarà poi necessario intestare casa al figlio maggiorenne attraverso un atto pubblico, che per essere valido deve essere redatto e sottoscritto alla presenza di due testimoni.

Quanti anni devono passare per vendere una casa donata?

La regola generale è sempre quella: quando riceviamo una donazione immobiliare dobbiamo pagare le tasse e dobbiamo preoccuparci delle possibile contestazioni di altri eredi.

Per quanto riguarda il secondo aspetto dobbiamo soffermarci sulla possibilità che gli eredi (coniugi ed eventuali altri figli) rimettano in discussione l’atto liberale, chiedendo di verificare le specifiche quote di legittima.

Il problema non si pone se il donante non ha altri figli o è nella condizione di vedovo e neppure si pone nel caso il patrimonio del donante sia cosi ampio da poter soddisfare le richieste delle quote di legittima.

Quanti anni aspettare per vendere una casa ricevuta in donazione?

Sulla tempistica per vendere una casa donata, possiamo sicuramente indicare come termine i dieci anni dalla morte del soggetto che fa la donazione. Entro questo termine gli eredi legittimi possono muovere una contestazione al donatario evidenziando che il soggetto ha ricevuto più di loro e quindi richiedono di ridividere l’asse ereditario.

E nel caso di vendita? Se il donatario ha venduto la casa, l’immobile può essere riacquisto dagli eredi entro 20 anni dalla donazione. Per questo le banche sono particolarmente riottose a concedere un mutuo per acquisto di una casa nel caso in cui il venditore abbia ricevuto questa con un negozio di donazione.

In conclusione, l’unico modo di evitare spiacevoli contestazione legali è quello di attendere 10 anni dalla morte del donante o 20 anni dalla data di donazione per mettersi al ripara da problemi e vendere senza patemi una casa.

 

Legal Service Specialist in VisureItalia®

Legal Service Specialist – Ho acquisito una formazione tecnica in architettura di interni e nell’architettura del paesaggio. Da venti anni svolgo la professione di visurista per ispezioni ipotecarie e catastali presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ed il Catasto per conto di studi notarili, enti di riscossione e istituti di credito. In VisureItalia® ricopro il ruolo di Legal Services Specialist e coordino le attività del team di visuristi operativi in tutti gli Uffici di Pubblicità Immobiliare in Italia. Su SmartFocus condivido le mie conoscenze per facilitare l’accesso alle banche dati pubbliche e ai Pubblici Registri in particolare.

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